«Pronto a firmare in bianco,
non sono stato io
a cambiare le carte in tavola»

LO SFOGO dell'ex allenatore della Maceratese Sauro Trillini: «Domenica 26 ho incontrato i dirigenti e dato la mia disponibilità, la cifra l’avrebbe messa la società. A me stava bene tutto. Era tutto fatto. Quello che è successo nei giorni successivi lo hanno visto tutti. Se qualcuno è abituato a fare il gioco delle tre carte questo non sono certamente io. Io quando do una parola è quella, non la cambio»

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Il presidente della Maceratese Alberto Crocioni, l’ex allenatore Sauro Trillini e il direttore generale Enzo Vissani

 

di Mauro Giustozzi

«Domenica 26 giugno ero Macerata, ho incontrato i dirigenti e dato la mia disponibilità a firmare un contratto in bianco, la cifra l’avrebbe messa la società. A me stava bene tutto, ed ero l’allenatore della Maceratese per la stagione 2022-23 in Eccellenza. Era tutto fatto. Quello che è successo nei giorni successivi lo hanno visto tutti i tifosi e la città intera».

Rompe il silenzio l’oramai ex allenatore della Maceratese Sauro Trillini la cui stagione esaltante con vittoria del campionato e record di vittorie consecutive scritto nella storia del club biancorosso ha avuto un epilogo amarissimo ed il veleno nella coda con una separazione dal club del tutto inaspettata da parte del tecnico dorico.

«Sono affezionato alla città di Macerata per i trascorsi – continua l’ex allenatore della Rata – a maggior ragione ancora di più per quello che siamo riusciti a compiere in questa stagione da dicembre quando sono arrivato alla guida della squadra ma anche ricordando quello che accadde una ventina di anni fa in un percorso con la Maceratese in D per certi versi simile. L’affetto per la città aumenta ancora per quello che è stato fatto in questa stagione che credo tanti ricorderanno a lungo. Una volta concluso il campionato da parte mia c’erano tutti i presupposti per continuare questo lavoro che avevo iniziato e che ci aveva portato ad ottenere la vittoria del campionato. Domenica scorsa, quindi non parliamo di settimane o mesi addietro, davanti a testimoni diretti che hanno assistito a quello che sto per dire, mi sono incontrato con la Maceratese ed in quella occasione il sottoscritto, Sauro Trillini, ha accettato in bianco la proposta economica che mi avrebbero fatto i dirigenti. Non mi va di passare da una persona che esce dalla Maceratese per una questione puramente economica. Domenica 26 giugno Sauro Trillini era l’allenatore della squadra anche per la stagione 2022-23. Sicuramente non sono stato io a cambiare le carte in tavola. Certamente io avrei continuato con grande entusiasmo il mio lavoro con la Maceratese per il secondo anno».

maceratese-vince-promozione-promossa-in-eccellenza-11-giugno-2022-6-267x400E’ un Trillini deluso, dispiaciuto, forse anche mortificato dall’epilogo che ha avuto la sua straordinaria stagione alla guida della Rata: per lui un lavoro lasciato a metà, un po’ come accadde anche al termine del campionato 2001-02 quando mentre stava preparando il successivo campionato di Serie D ci fu in quel caso un default della società che lo costrinse a lasciare il club. Ma stavolta le cose sembrano essere andate in tutt’altro modo. «Mi preme ringraziare tutta la tifoseria – ribadisce Sauro Trillini – a cui sono molto legato e vederla ritornare in gran numero a seguirci all’Helvia Recina ma anche nelle trasferte in questo campionato per me è stato un grandissimo piacere. Si è ricreato un entusiasmo genuino attorno alla squadra e c’erano tutti i presupposti per proseguire assieme in Eccellenza. Ringrazio la squadra, i miei giocatori che hanno compiuto un autentico capolavoro, insperato ma allo stesso tempo più che meritato. Auguri le migliori fortune alla città di Macerata sportiva, ci tengo a dire che le carte in tavola non le ha cambiate Sauro Trillini. Ripeto domenica scorsa era l’allenatore riconfermato della Rata. Poi quello che capita nel calcio come nella vita, ognuno è giusto che si prenda le proprie responsabilità. Io ho sempre preso le mie, perché domenica ero l’allenatore della Rata per la prossima stagione accettando le condizioni propostemi dalla società Maceratese. Con questo voglio dare un grande saluto alla città ed agli sportivi. Ci tenevo a precisare quello che è accaduto perché non voglio passare da venale in questa vicenda: con la Maceratese sono stato sei anni da calciatore, mi sono rotto una caviglia per questi colori di cui porto ancora le conseguenze, di fronte alla gente di Macerata non mi sta assolutamente bene. Poi se qualcuno è abituato a fare il gioco delle tre carte questo non sono certamente io. Io quando do una parola è quella, non la cambio: ho rispetto verso di tutti. La decisione di non essere più allenatore della Maceratese è stata sicuramente una decisione non mia».

maceratese-vince-promozione-promossa-in-eccellenza-11-giugno-2022-24-325x217L’ex mister ci tiene a ribadire come neppure ci siano state incompatibilità a livello tecnico nell’impostazione della squadra futura a incrinare il rapporto con il club sulla prosecuzione del rapporto per la prossima stagione. «Accordo totale ed in bianco con i dirigenti, alla proposta della cifra ho risposto sì – continua Trillini – stop. Colgo l’occasione per ricambiare anche i messaggi di stima ed affetto che mi sono giunti dagli sportivi di Macerata e anche dai miei giocatori: tutti i ragazzi che ho allenato quest’anno hanno dato un grande contributo alla causa, ci sono stati momenti difficili e ne sono venuti fuori da uomini e poi da giocatori. Lo testimonia anche l’ultima partita vinta con l’Osimana quando ho schierato chi aveva giocato di meno ma hanno confermato le loro qualità. Nella mia vita calcistica di situazioni ne ho vissute tantissime e di tutti i colori ma quanto accaduto in questi ultimi giorni le supera tutte. Mi resta la soddisfazione enorme, al di la della categoria in cui giocavamo, perché mi sono sentito partecipe di una rincorsa ed un’impresa incredibile fatta con i miei ragazzi e col pubblico ritrovato a sostenerci. Sentirsi chiamare ed intonare cori col tuo nome dai tifosi non è da tutti e non è per tutti».

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