«Rigenerazione urbana è l’argomento centrale per Macerata e consiste in una serie di proposte pratiche per una rinascita urbana e sociale essenziale in un momento di decadenza e di forte crisi accentuata dal Coronavirus. Spero che i commercianti di ogni parte della città lo ascoltino traendo le proprie opinioni e mi auguro che vogliano condividere con me eventuali variazioni, aggiunte o anche critiche». Così Roberto Cherubini, consigliere comunale e candidato sindaco del M5S alle prossime elezioni comunali di Macerata presenta il suo progetto di rigenerazione urbana per la città, lanciando anche un appello ai cittadini.
Roberto Cherubini
«Partiamo da un dato di fatto – continua – e cioè che la città è in una graduale decadenza dimostrata anche dalla perdita di 2000 abitanti in pochi anni. Un filosofo locale mi ha detto una frase che reputo emblematica: “Questi hanno fatto per 20 la politica che inaugura ma non costruisce.” La cultura è stata chiusa nei palazzi a soddisfare solo una categoria di presunti intellettuali, quelli cioè che si autoritengono tali. Oggi abbiamo soprattutto bisogno della cultura delle piazze, della convivialità, della condivisione. Occorre, partendo subito, dare un decoro a luoghi della città meravigliosi ma abbandonati seguendo inizialmente le disposizioni di sicurezza, che mi auguro e sono sicuro saranno superate tra pochi mesi. I maceratesi devono tornare ad aver voglia di occupare quegli spazi perché noi li renderemo unici». Per Cherubini basterebbe anche solo guardare alle esperienze di altre città e prenderne spunto.
Il sottopasso ai Cancelli
«Vale per le piccole piazze, per i vicoli, per i parchi cittadini che sono ancora recuperabili alla bellezza e possono diventare attraenti per grandi e piccini. Non servono scienziati – aggiunge infatti – ma occorre copiare esperienze virtuose di altre città che hanno modificato i flussi di persone in luoghi prima semi abbandonati. Ho per esempio personalmente osservato un uso straordinario dei sottopassi destinati ad usi diversi dal semplice passaggio. I nostri sottopassi potrebbero diventare dei luoghi dove i maceratesi possano andare per conoscere meglio la propria città attraverso foto, didascalie, strumenti multimediali. Pensate a cosa sarebbe il sottopasso dei cancelli se le scale fossero musicali e sotto ci fosse la storia della città raccontata attraverso foto e strumenti multimediali. E’ un esempio da seguire di una trasformazione che ho visto nei Paesi nordici, ma abbiamo tantissime idee non costosissime per cambiare le dinamiche cittadine che oggi vedono i nostri concittadini poco attratti dallo stare insieme in luoghi all’aperto. Sono operazioni realizzabili da subito ed i maceratesi torneranno a preferire la frequentazione degli spazi pubblici piuttosto che stare davanti ad uno schermo o passeggiare in quei contenitori commerciali senz’anima che renderemo meno interessanti della frequentazione in città. Ricostruiremo una coesione sociale essenziale anche per la sicurezza perché chi da individuo si trasforma in persona sociale diventa il primo promotore e guardiano della propria città. Una solidarietà di vicinato che ci fa tornare in mente gli anni 70».
Ecco i punti da attuare secondo Cherubini:
1) Inizieremo rendendo attraenti piazze e piazzette del centro storico e delle arterie principali cittadine, corso Cairoli e Cavour.
«Grazie a collaborazioni con operatori dell’arte locali che abbiamo già contattato e che contatteremo la città avrà eventi all’aperto costanti per almeno 5 mesi all’anno. Le varie arti saranno presenti in tanti angoli cittadini meravigliosi, compresi i parchi.
Inizieremo col centro storico perché è chiaramente la situazione più difficile ma pian piano ci allargheremo a tutta la città ed alle frazioni. Le persone, aiutate anche da un sistema per la mobilità che vi illustrerò nei dettagli in un prossimo video, avranno eventi costanti da seguire e torneranno a frequentare il centro».
2) Avvieremo immediatamente un progetto di ricommercializzazione delle vie del centro copiando progetti straordinari di città che hanno dedicato alcune vie principali della zona pedonale ad artigiani, produttori locali di eccellenza, attività di nicchia.
«Investiremo denaro per far sì che le vie del centro diventino le vie degli artigiani e delle arti. Dobbiamo con forza partire dal commercio compiendo quelle operazioni che possano far vivere bene chi decide di portare in città la propria attività. Dobbiamo farlo anche nel rispetto di chi vuol andare a piedi, con piccoli mezzi elettrici che metteremo a disposizione gratuitamente stazionanti in almeno 3 delle porte cittadine e nei parcheggi. Credo che i commercianti vogliano esattamente quello che vogliamo noi e cioè creare una città che sia un centro commerciale all’aperto e che offra, a differenza dei contenitori senza anima (centri commerciali), la bellezza dei luoghi e la particolarità dei prodotti offerti. Si può fare, con facilità ed andando tutti dalla stessa parte».
3) Quando nel giro di un paio di anni il centro storico sarà frequentatissimo vedrete che qualche grande catena di interesse giovanile farà la scelta contraria ai grandi centri commerciali, come sta per esempio avvenendo nel centro commerciale all’aperto di Bologna.
«E da lì sarà consacrata la rinascita. Grande importanza va riconosciuta alle vie commerciali di Corso Cairoli e Corso Cavour che vivono una crisi anche se minore di quella del centro storico. Crediamo che in queste vie debba essere aperto un tavolo permanente con gli attivissimi commercianti che hanno spesso idee molto più illuminate degli amministratori. Immaginiamo Corso Cairoli come il tappeto d’ingresso alla stagione lirica e che quindi dovrebbe apparire tale nei 2 mesi maceratesi nei quali trasformeremo Macerata in “città della musica e delle arti”. Di Macerata città della musica vi parlerò in un prossimo video con un personaggio incredibile che ha voluto onorarmi della sua stima (Passarella Ulises). Non ci mettiamo mai nei panni di chi sbucando in Corso Cairoli da Via Pancalducci ha in lontananza il meraviglioso spettacolo dello Sferisterio. Quei turisti ma anche i maceratesi dovrebbero percorrere quella via a fiato sospeso fino al nostro gioiello cittadino osservando a destra e sinistra fiori ed angoli suggestivi per socializzare. Allo stesso modo Corso Cavour diventerà il tappeto d’ingresso, attraverso i Cancelli, al cuore cittadino avendo anche come gioiello il sottopasso dei Cancelli che trasformeremo in un Museo aperto alla conoscenza della città di Macerata. Valuteremo insieme ai commercianti un sistema di sosta temporanea gratuita in queste 2 arterie che permetta alle persone di fare una sosta veloce per acquistare, fermo restando che la nostra ristrutturazione del servizio pubblico e della mobilità porterà i cittadini ad usare meno l’auto e più mezzi alternativi di movimento, ai quali dedicherò specifico video. Faremo tutto inserendo incentivi a calmierazione degli affitti per chi deciderà di imprendere in centro e faremo in modo che i proprietari accettino di collaborare per la rinascita cittadina calmierando i prezzi degli affitti. E’ una città, quella che proponiamo, che esce dalle stanze degli intellettuali aristocratici e torna per le strade. E’ la nostra città che diventa di tutti e non di chi si ritiene da sempre illuminato. Non abbiamo dimenticato vie secondarie e frazioni che esamineremo in un prossimo video».
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Serve anche una rigenerazione ‘campestre’, un ritorno alla coltivazione dei campi, favorendo così la ‘commercializzazione dei prodotti a chilometri zero’.
…be’, come si dice, sognare non costa niente, eh, come diceva la canzone…”Core mio, core mio…la speranza nun costa niente”, e le parole pure!! gv
@AldoIacobini, si è perso il precedente articolo di CM nel quale presentavo la proposta che lei giustamente menziona https://www.cronachemaceratesi.it/2020/06/05/terreni-abbandonati-ai-giovani-agricoltori-e-mercato-del-sabato-a-km0-cherubini-esalta-la-ruralita/1411538/
Sembra (aggiornato imbellettato, rivisitato e lucidato) buona parte del programma della Giunta Meschini 2000-2010.
E forse, ma non li ritrovo più i cartacei dei programmi e vado a memoria, ci dovrebbe anche essere qualche spunto preso in prestito dai programmi Maulo e Menghi..
@gv
quindi secondo lei Cherubini, che espone in questo video/articolo il nostro progetto per la Macerata che verrà se sarà lui a governare, sogna e parla tanto per dire visto che le parole non costano niente? Me lo spieghi meglio, sono curioso di capire per poter imparare da chi sicuramente è molto più esperto di me, grazie.
Signor Boccia, il signor Cherubini, con il suo “programma” (che per me è fatto solo di tante belle parole, difficilmente realizzabili però) ci elenca tanti bei progetti ed ipotizza che Macerata, addirittura tra due (2) anni, grazie ai suoi “progetti”, avrà un centro storico frequentatissimo eccetera eccetera!! Dato che per me tutto ciò sarà difficilmente realizzabile, nel mio commento ho scritto quindi quello che ho scritto. Sinceramente non comprendo perché se la prenda tanto su di una opinione, lecita, mi pare, che sarà stata pure sarcastica, ma non è tanto campata in aria se il signor Cherubini (ed anche Lei, mi sembra) crede che in due anni Macerata potrà diventare (in considerazione anche della storia dell’ultimo decennio della città) il paese di Bengodi. gv p.s.: sarebbe anche, a proposito, il caso di ricordare che il signor Cherubini fa parte di un movimento che da sempre ha fatto sua la parola d’ordine nota come “decrescita felice”, e basterebbe questo a commentare l’articolo, una decrescita felice in un paese che non cresce più oramai da anni, dove la gente è sempre più povera e dove i problemi aumentano!! Sai che felicità!!
Ho ragione di credere che il Sig. Vallesi (come la maggioranza popolare) sia piuttosto intriso della consueta cultura ‘politicante’! Infatti lo scetticismo che denuncia è comprensibile se gli elettori permangono nella consuetudine di affidarsi a ‘soggetti’ imposti dai Partiti che, notoriamente, ambiscono alle proprie … ambizioni. Ciò premesso è ovvio che nessuno compie miracoli o possegga la bacchetta magica, ma se non si inizia a confidare in chi è innanzitutto ‘onesto’, amante della natura e molto attaccato alla propria città (come notoriamente lo è Cherubini), mai si potranno avviare quei processi di recupero delle esigenze sociali, culturali e, soprattutto, umane che dovrebbero caratterizzare una autentica … comunità! Ai “seggi” non ci si dovrebbe mai recare come si entra in un bar!!
Egregio signor Tamburrini, mi permetta, ma qui stiamo parlando di un movimento che è partito da un comico, è proseguito con il V-day (se non si ricorda a cosa si riferisce, basta cercare su internet), per sbizzarrirsi poi con “onestà, onestà, onestà” (!!), passando subito anche al “fiato sul collo”, dopo di che, tra una scatoletta di tonno e l’altra, e probabilmente non trovando più l’apriscatole, ha messo nel cassetto “uno vale uno”, ed è passato all’uno vale l’altro, per poi continuare con la “democrazia diretta”, si, ma probabilmente diretta a mantenere le poltrone alleandosi, in pochissimo tempo, con un partito con il quale si era insultato sino al giorno prima!! Infine, poi, da bravi politicanti, come Lei sostiene che io sia (!!), si è accodato alla “cultura” di tutti gli altri partiti. Probabilmente la bacchetta magica, questa volta, in tutto ciò, ha perfettamente funzionato, non c’è alcun dubbio!! Non conosco il signor Cherubini, che sicuramente sarà una gran brava persona, spinta dai migliori ideali e sincera in tutto quel che dice e che fa, solo che io contesto, legittimamente, quel che propone, perché, secondo me, sarà difficilmente realizzabile e non vedo perché debba essere criticato così per questo. Io al bar ci vado, signor Tamburrini, come probabilmente fanno tutti ed anche Lei, ma quando vado al seggio non ci vado per passare il tempo come può accadere andando al bar, ma per cercare di dare un voto secondo le mie idee e senza farmi offuscare né dai sogni, né dalle ambizioni di chi crede di aver “inventato” un mondo nuovo e migliore, credendosi puro ed antropologicamente diverso. Cordiali saluti. gv
Caro Vallesi ero al V-Day” del settembre 2007 a Bologna e, tra le tante risate per la nota vena comica di Grillo, si affrontarono problemi etici, politici ed economici di grande rilevanza. Piazza Maggiore era piena di cittadini che attendevano quelle denuncie innovative e lapalissiane rispetto alle rituali promesse nauseabonde dei soliti noti. A prescindere, sono da sempre convinto (faccio Politica da ben 70 anni)che chi si propone di mettersi a disposizione della collettività, debba avere almeno due fondamentali requisiti, peraltro imposti dalla nostra Carta Costituzionale: 1) DIGNITA’. 2) ONESTA’. Cherubini, mi creda, li possiede antrambi. Ciò non significa che lei debba votarlo; solo che se le cose vanno come vanno, è proprio a causa dei troppi “Tafazzi” che si recano al seggio senza alcuna elaborazione critica. A proposito: non ho mai bazzicato… Bar! Distinti saluti.
Egregio signor Tamburrini, neanche io sono mai stato un gran “bazzicatore” di bar (quindi suppongo che anche io, come Lei, possa andare al seggio a votare non come un “Tafazzi” qualsiasi che entra in un bar!!), tutt’al più lo sono o lo sarò stato di ristoranti (quelli dove si mangia bene, però, e qualcosina ci capisco anche di buon cibo), oppure di cinema, teatri ed altri luoghi di cultura, ed anche, ma non solo, per motivi, per così dire, contingenti. Riguardo al signor Cherubini, ho già espresso la mia opinione e mi sembrava fosse chiaro che non contesto la persona (che, come ho già scritto, sarà sicuramente una persona rispettabilissima, brava ed onesta in tutto quel che fa ed animata dalle migliori intenzioni, anche se non lo conosco), io contesto i suoi progetti, che per me sono difficilmente realizzabili e se il signor Cherubini, o qualcun altro, si è sentito offeso se nel mio primo commento l’ho fatto in modo sarcastico (senza voler assolutamente offendere), me ne scuso e senza alcun tipo di problema da parte mia, ci mancherebbe. Veramente, signor Tamburrini, Lei crede che solo i grillini, quando vanno a votare, lo fanno con le migliori intenzioni e con dignità ed onestà, mentre chi è magari di sinistra o di destra o di centro, e ci crede ugualmente a quei partiti ed a quegli ideali, non possa andarci con le stesse intenzioni!? Be’, se crede ciò (come mi pare di dedurre da quel che scrive), signor Tamburrini, sono contento per Lei, ma, sinceramente, io proprio non ci riesco, e questo vale per qualsiasi partito o movimento!! Per concludere (anche perché credo che, a questo punto, non serva più altro da aggiungere in proposito, né da parte mia, né da parte sua) le posso sinceramente confessare che fino a qualche anno fa ero convinto che le utopie per un mondo perfetto e migliore per tutti fossero solo parole, con conseguenti illusioni, della cosiddetta sinistra, che voleva, anche in questo, pure una sorta di esclusiva; ora, mio malgrado, mi devo ricredere e la cosa non è che mi entusiasmi più di tanto, mi creda. Cordiali saluti. gv
Non si tratta di ‘grillini’ che, al momento sono al di fuori, ritengo incosciamente, dal Sistema (i Poteri reali che gestiscono i Partiti tradizionali. Banche, Lobby, Mafia, Massoneria, ecc.), ma di comprendere il vero senso della Politica, quella, oltretutto, ben specificata nella stupenda Costituzione. Personalmente non ho alcun problema se gli italiani permangono nel votare Dx, Sx, Centro; la mia età non gode di ‘futuro’. Ritengo però sia conseguenza dell’ingenuità ( meglio, dell’ignoranza) che induce a credere nella ‘differenza’ ideal/strategica di tali collocazioni. Una semplice domanda: Perché è nato; per quale motivo? Forse la risposta, che io ho faticosamente ricercato, l’aiuterà a superare rassegnazione e impotenza! Mi scusi della risposta affrettata, ma non ho ne’ tempo, ne’ eccessiva voglia di sterili polemiche. Con tutto il rispetto. Un caro saluto.
Egregio signor Tamburrini, tutto quel che dovevo dirle in merito al nostro scambio di idee, credo di averlo già detto, tuttavia un ultimissima cosa, spero, vorrei ribadirla, se non sono stato troppo chiaro od esaustivo in merito a quel che ho cercato di dire: tutto è potere, sia quando si governa uno stato, sia quando si governa una famiglia o una comunità, quel che cambia è soprattutto il modo nel quale questo potere si esercita. Quel che non condivido, e non condividerò mai, è che ci siano partiti o movimenti che si ritengono antropologicamente e moralmente superiori, pur facendo parte in pieno (ed anche “di più” certe volte…) del sistema che essi vorrebbero cambiare completamente o addirittura “distruggere”. Ma veramente crede che anche dietro al M5S non ci possano essere quelli che Lei chiama i “Poterei reali”, non ci possano essere interessi economici o di parte od individuali come in tutti gli altri movimenti o partiti!? Be’, signor Tamburrini, le mie saranno pure “sterili polemiche”, come scrive Lei, ma io proprio non riesco a crederlo. La mia non è né rassegnazione, né impotenza, egregio signor Tamburrini, la mia è solo visione della realtà che ci circonda, politicamente, economicamente e socialmente, e che non vede “collocazioni ideal/strategiche”, sempre come le definisce Lei, dettate dall’ignoranza e dall’ingenuità dalle parti della destra, della sinistra e del centro, mentre dalle parti del M5S tutto ciò non accade ed è per questo che il movimento è nato, io credo di vedere ben altro. Con stima e rispetto. Giuseppe Vallesi.
Visione della realtà??? Antropologicamente … superiori???
Signor Tamburrini, le ho già risposto e si è già risposto da solo. Cordiali saluti. gv