La doppia partita del centrodestra,
anche Macerata attende Roma
Il nome di Sandro Parcaroli su due tavoli

VERSO LE ELEZIONI di Settembre - Ancora una fumata nera dal tavolo nazionale per le regionali. Il patron di Med Store considerato una risorsa sia come rappresentante dell'entroterra per Palazzo Raffaello sia per le Comunali. Il centrosinistra invece ha già il candidato sindaco da febbraio e sta allestendo le liste

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QUI PD – Da metà febbraio Narciso Ricotta è il candidato del centrosinistra

di Luca Patrassi

Impazza il toto-candidati. Ai tempi del coronavirus, la fase di formazione delle candidature sembra divenuta un maxi gioco da tavolo: un passo avanti, due indietro, si presenta un candidato che poi non si candida, se ne annunciano altri che nel frattempo sono spariti dalla circolazione. Movimenti strani degni del filone della commedia all’italiana, quasi un Totò-candidati come suggerisce il correttore automatico che è più motivato dal celebre artista. Ma le elezioni sono un appuntamento atteso, in realtà più dai partiti che dai cittadini, e le strategie sono serie. Il centrosinistra ha definito la scelta del candidato sindaco, le primarie hanno visto trionfare Narciso Ricotta. Chi lo ha sfidato ora è alle prese, con più di una difficoltà, con la formazione delle liste. Chi appare decisamente in una fase tranquilla è la civica fondata da Bianchini che ha visto David Miliozzi competere alle primarie: selezione dei candidati in corso e nessun problema apparente. Per sabato ai Giardini Diaz è attesa la presentazione di un’altra civica di centrosinistra: “La nostra città”, l’invito all’appuntamento è firmato dal democrat Romeo Renis. Nessuna notizia, al momento, dalla vicesindaca Stefania Monteverde che pure si era presentata alle primarie mentre sono in movimento – destinazione al momento sconosciuta – i renziani di Italia Viva, l’Udc e La città di tutti di Luciano Pantanetti. Formazione di lista in corso per i civici di “Macerata Rinnova” guidati dal dermatologo Marco Sigona.

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QUI LEGA – Sandro Parcaroli e Andrea Marchiori

Se il centrosinistra è in fase di allestimento delle liste, il centrodestra è ancora alla fase del candidato sindaco. La Lega ha indicato da tempo Andrea Marchiori, ma l’assenza di adesioni da parte degli altri movimenti del centrodestra sta facendo discutere anche all’interno del partito di Salvini. In realtà si attende l’esito della partita per le elezioni regionali per poi muoversi. Le ipotesi sono molte: potrebbe restare Marchiori, lo stesso potrebbe annunciare un passo indietro a vantaggio di un leghista o di altri leader delle altre forze di centrodestra. Questione di giorni, non di più visto che le elezioni sono state fissate a settembre e per quella data bisognerà pure essere pronti. Il nome di riferimento della Lega è quello di Sandro Parcaroli che è considerato una risorsa, sia per il profilo imprenditoriale, sia per la popolarità di cui gode non solo in città. Parcaroli potrebbe tornare in campo per le Comunali, potrebbe anche candidarsi come consigliere regionale per la gioia di diversi sindaci dell’entroterra che lo sostengono. Se la Lega dovesse fare un passo indietro, avendo ottenuto magari l’indicazione del candidato governatore della Regione, il passo in avanti dovrebbe farlo Fratelli d’Italia. Finora è circolato il nome di Francesca d’Alessandro ma non è detto che i meloniani non possano convergere sul coordinatore provinciale di Forza Italia Riccardo Sacchi o sull’avvocato Raffaele Delle Fave. Infine, ma non ultima sul fronte della popolarità, c’è chi è tentato da un grande ritorno, quello dell’ex sindaco Anna Menghi, da venti anni alla guida dell’omonimo movimento civico. Se ne riparlerà nel tardo pomeriggio. Quanto al resto Roberto Cherubini, candidato sindaco dei pentastellati, avanza con la sua campagna elettorale, così come stanno facendo Alberto Cicarè per Strada Comune e Lauretta Gianfelici per il Popolo della Famiglia.

Quanto alle Regionali il centrodestra riflette in attesa degli esiti del tavolo nazionale che però anche questa mattina ha partorito una fumata nera. La seduta è riconvocata per il tardo pomeriggio nella speranza di trovare l’intesa. Intanto si registra anche l’appello del presidente di Confindustria Marche Claudio Schiavoni a sostegno di Massimo Bacci dopo quelli arrivati ieri da altre associazioni di categoria: «Premesso che parlo a titolo person­ale, conosco Massimo Bacci e devo dire che ha amministrato molto bene Jesi, città dove si trova la mia azienda e dove vi­vo gran parte della giornata. Per questo posso testimoniare direttamente che, so­tto la sua guida, Je­si ha cambiato vol­to. È una persona br­avissima, competente e preparata. Altra caratteristica impor­tante: viene dal mon­do del lavoro che non è cosa di poco con­to. Insomma ha tutte le qualità giuste per essere un candida­to ideale ad assolve­re al meglio il ruolo di presidente della Regione Marche».

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