Ricotta “intervista” Ceriscioli:
«Le Regioni abbiano più autonomia»

DIRETTA Facebook tra il candidato sindaco di centrosinistra di Macerata e il presidente della Regione che non ha risparmiato qualche stoccata al Governo. Sul piatto i temi caldi dell'emergenza coronavirus, dagli aiuti economici al diritto allo studio: «Stiamo studiando strumenti per la ripartenza delle università»

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Narciso Ricotta in diretta Facebook con Luca Ceriscioli

 

di Luca Patrassi

Il candidato sindaco del centrosinistra Narciso Ricotta è oramai lanciato: avvocato, assessore, appunto aspirante sindaco ed ora a suo agio anche nel ruolo di intervistatore. Nel pomeriggio di oggi la abituale diretta del venerdì di Narciso Ricotta ha visto come ospite il governatore della Regione Luca Ceriscioli. Introduzione del candidato sindaco legata alla Fase 2, alla situazione sanitaria e sociale che stiamo attraversando con invito finale a fare attenzione e a mantenere i comportamenti di cautela.

La prima domanda è sul bilancio dell’emergenza, sulla necessità o meno di una legislazione dedicata all’emergenza. «Quando si verifica un’emergenza nazionale come l’attuale – esordisce Ceriscioli – è chiaro che le cose si complicano, la materia delle competenze facilmente va a sovrapporsi tra Stato e Regioni, ci vuole una distinzione più chiara. Di sicuro è emerso che un elemento decisivo è quello legato ai tempi, ci vogliono visione e capacità di prendere decisioni rapide, specie all’interno di un quadro pandemico non omogeneo nei territori, lo si è visto anche nelle Marche con situazioni profondamente diverse da una zona all’altra. Penso che, rispetto a chi è lontano, le Regioni abbiano una migliore visione di quanto accade e possibilità di dare risposte giuste. Si è visto quando ho chiesto prima di chiudere le scuole e sono entrato in contatto con il Governo, è emerso anche con la richiesta di un uso maggiore dei tamponi ed in maniera eclatante la differenza di passo è emersa con i test sierologici. Noi eravamo già partiti da un pezzo e il Governo stava ancora discutendo. Poi la Regione Marche disponeva di un efficace piano pandemico dal 2007. Alla luce dell’esperienza fatta credo che le Regioni debbano avere un’autonomia rispetto agli indirizzi nazionali, non contro il Governo ma per porre in essere azioni migliori».

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Luca Ceriscioli alla nuova Rianimazione dell’ospedale di Macerata

Il governatore Ceriscioli, insomma, non perde l’occasione per ricordare i motivi del contrasto con il Governo, inizialmente sostenuto nel territorio marchigiano dai famosi sindaci del #nopanico. Altri tempi. Ricotta tocca anche l’attualità legata allo stato dei contagi: «Siamo entrati – risponde il governatore – nella pandemia con i numeri della Lombardia ed ora siamo al quasi zero del Veneto, dunque ne usciamo con i migliori. Negli ospedali ad oggi ci sono 15 pazienti Covid nei reparti di terapia intensiva, altrettanti in quelli di semi intensiva ed una trentina nei reparti normali. Abbiamo avuto giornate senza morti, una grande notizia in una regione che è arrivata a registrare quasi mille decessi per il virus. I contagi ora sono prossimi allo zero».

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Oggi l’ultimo paziente Covid dimesso dall’ospedale di Civitanova

Ricotta sottolinea la grande risposta data dal sistema sanitario e dagli operatori, dai medici agli oss passando per tecnici e infermieri: «C’è stata – osserva Ceriscioli – una tenuta straordinaria del sistema sanitario, quasi a voler ulteriormente sfatare i falsi miti della privatizzazione. Il sistema marchigiano è a trazione pubblica per l’85%, sul fronte dei servizi ai pazienti acuti ha percentuali anche superiori. In termini di programmazione siamo sempre stati davanti dal virus, fin dalla prima mossa con gli ospedali Covid. Ricordo Camerino che si è rivelato fondamentale, il Comune si era opposto non percependo la situazione e pensando a chissà quale progetto di smantellamento. Civitanova ha fatto scuola anche in ambito internazionale per i parti. Ora dico grazie al personale sanitario, ma la Regione ha stanziato 20 milioni di euro come premio a quanti hanno lavorato in questa fase di emergenza. Credo che la settimana prossima dovremmo definire questo aspetto concreto con i sindacati».

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Le file per i buoni alimentari davanti al Comune di Civitanova lo scorso aprile

Politica di governo, politica sanitaria ed anche economia. Il Ricotta versione giornalista ha un ritmo incalzante e chiede conto al governatore dei 201 milioni appena annunciati per sostenere famiglie e imprese marchigiane. «Possono apparire, nel quadro nazionale, una somma non eclatante ma sono una grande cifra se si pensa che sono 201 milioni rastrellati dal nostro bilancio. Non è come lo Stato che investe tot miliardi e lo fa ricorrendo al debito, noi ricorriamo ai nostri fondi, ma vogliamo distinguerci per i tempi. Entro giugno i soldi arriveranno sui conti delle imprese, senza tanti formalismi. Venerdì ci sarà un passaggio in Consiglio regionale, come impone la legge e poi appunto procedure snelle, non come i 25mila euro del decreto liquidità che non si sa come fare per averli. Quello che vogliamo è arrivare subito a mettere i soldi nel portafogli dei marchigiani, con una procedura semplice, senza il ricorso agli avvocati o ai commercialisti per le pratiche. Non saranno cifre enormi, poche migliaia di euro ma lo faremo subito».

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Musicultura allo Sferisterio di Macerata

Fondi anche per il sociale e per le attività culturali.«Per le case di riposo daremo un contributo aggiuntivo, senza neanche fare la domanda: i fondi arriveranno direttamente al gestore, pubblico o privato che sia». Quanto alle attività culturali Ceriscioli conferma l’attenzione per la stagione lirica e per Musicultura: «Pensiamo a un contributo straordinario per non perdere un bene prezioso ed identitario, sarebbe sciocco far cadere ora un’attività cresciuta negli anni che tanti risultati ha prodotto in termini di promozione del territorio».

Ricotta evidenzia anche la questione dei servizi universitari e degli affitti: «Diritto allo studio, stiamo studiando strumenti per la ripartenza delle università con percorsi di tutela sanitaria, stiamo pensando a controlli sierologici, e di contributi: lo dobbiamo alle nostre università che sono una grande risorsa della nostra regione, un valore assoluto».

 

 

 



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