di Luca Patrassi
Milioni di euro come se piovesse, solo che – come per l’eccesso di acqua – poi il fiume di soldi che è arrivato in città, anche con il Pnrr, corre il rischio di incanalarsi lungo itinerari anomali. All’albo pretorio del Comune di Macerata è appena stata pubblicata una delibera per l’affidamento di un incarico da 88mila euro all’ingegnere Carlo Resparambia di Muccia, già incaricato della redazione del progetto esecutivo, per variare le previsioni originarie di ampliamento della carreggiata della parte finale di via dei Velini con l’eliminazione della terza corsia.
In ballo ci sono 5,4 milioni, 1,2 milioni residui dei leggendari piani di ricostruzione (quelli, per capirsi, delle ipotizzate opere di Edoardo Longarini risalenti agli anni Ottanta) 3,4 milioni dal Pnrr e la parte finale con mutuo. La terza corsia nella parte finale di via dei Velini era stata sostenuta ed approvata ai tempi dell’amministrazione Carancini, peraltro con attraversamento del parco secolare di una storica villa, con il centrodestra che ne osservava l’assurdità, e per le pendenze e per il fatto che fosse in dirittura di arrivo l’intervalliva presa in carico dalla Quadrilatero e dalla Regione.
Ora, mentre appunto la previsione progettuale dell’intervalliva sta per approdare al cantiere (inizio lavori entro l’anno), esce fuori una determina che in realtà mette in luce un progetto da “appena” 5,4 milioni di euro per ammodernare la parte finale di via dei Velini. Nella determina appena pubblicata non si parla dei contenuti del progetto, ma è sicuro che saranno realizzati due marciapiedi ai lati della strada e un importante impianto di illuminazione pubblica. Non è chiarissimo a cosa servano addirittura due marciapiedi dalla rotatoria di Villa Potenza a salire fino alla deviazione per Montanello, ovviamente con relativi espropri. Dal bivio per Montanello fino quasi allo stadio Helvia Recina di marciapiedi non c’è traccia e dunque realizzarne su ambo i lati più a valle non ha la minima funzionalità.
Si tratta solo di perpetuare la serie di errori fatti nei decenni scorsi lungo via dei Velini dove, in una strada ad alta densità di attraversamenti e pericolosa per la sua conformazione al punto che inizialmente amministratori e dirigenti saggi ne avevano vietato il transito ai mezzi pesanti, qualcuno ha deciso che si dovessero dare licenze edilizie per costruzioni come la sede Enel e diversi supermercati con i tir che addirittura fanno manovra bloccando la strada per entrare negli spazi di scarico merci, tanto è spaziosa la zona.
Poi, negli anni, hanno aggiunto tentativi di rotatorie (quella poco prima dell’Helvia Recina è forse una delle più piccole mai realizzate in Europa) , passaggi pedonali rialzati per cercare di minimizzare i problemi creati dall’aumento esponenziale del traffico, infine chicane degne di miglior causa. Ora incuranti di tutto, forse al grido di “ci sono i soldi, che fai non li spendiamo?”, ecco spuntare 5.4 milioni per un’opera che lascia, come minimo, qualche elemento di perplessità. Sicuramente uscirà fuori qualche assessore che dirà che si tratta di «un’opera a costo zero per le casse del Comune», (è la stessa frase che dicevano gli amministratori negli anni Ottanta, ai tempi dei lavori che autorizzava il Ministero per le opere di Longarini) come se poi le risorse per finanziare i vari piani lo Stato lo prendesse dai residenti sulla luna e non dai contribuenti, anche maceratesi. Ultima, ma non meno importante considerazione: sembra che questa storiella del doppio marciapiede non sia di dominio pubblico in giunta comunale che pure ha affrontato la questione revisione del progetto in una seduta dello scorso aprile. Al sindaco e agli altri assessori glielo hanno detto che si spendono 5.4 milioni per “ammodernare” una strada e realizzare due marciapiedi che approdano poi nel nulla, in mezzo a una strada? Una strada, via dei Velini, che tornerà finalmente di quartiere quando sarà realizzato il collegamento intervallivo.
Infine una battuta sugli espropri: prima i 300 per le piste ciclabili, ora se ne annunciano di nuovi per il doppio marciapiede in fondo a via dei Velini. L’unico esproprio che ancora non si è visto è quello annunciato tanti anni fa alla Pieve per la realizzazione del nuovo ospedale. Questione di punti di vista.
(foto di Fabio Falcioni)
L'asfalto rifate che il primo tratto a salire è a scendere fa pena
Incapaci
Ovvero, "come buttare via soldi". Ma c'è tutto il manto di asfalto cittadino da rifare e perdiamo tempo con lavori che non servono a nulla?
Andrea Galassi no, non passa il giro d'Italia, non c'è motivo di rifarlo!
Andrea Galassi , e visto che se ne parla, allarghiamo lo sguardo a Sforzacosta, magari solo per sapere se ci sono cittadini con eventuali diritti!
Come sempre non sanno dove buttare i soldi come dice un detto:e noi paghiamo
Fare un marciapiede in quel tratto di strada ha senso, ma due decisamente no. Cmq, apprezzo il tono ironico usato nell'articolo, anzi CM dovrebbe pubblicare articoli simili più spesso in cui si critica apertamente chi decide certe opere (e relative spese).
Servono sicuramente delle rotonde non sottovalutare!
La rotatoria più piccola d'Europa è come non ci fosse ogni giorno si rischia incidente perché tutti si credono Senna
Rotatoria pericolosissima! Lì si dovrebbe fare qualcosa. Sui due marciapiedi no comment...
Via spalato rifata ben due volte , quest'ultima forse definitiva, segnaletica e strisce fatte belle , colorate ,ops le strisce pedonali sparite. Consolidamento della strada , stava sprofondando, a collevario ,zona campo sportivo, ottimo veramente era necesario, mha doppo due mesi di chiusure alternate al traffico, non potevate rimettere a posto la strada , no solo quel pezzo interessato, cosi doppo chiudono altre due mesi x asfaltare il resto Lavoro a rate un pezzo oggi qualche metro domani , una topa qua un altra là. Inizio a pensare che era meglio quando era peggio
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Non sarebbe meglio rifare gli asfalti delle strade che sono in condizioni pietose.
Oltre l’asfalto sarebbe il caso deviazione traffico in via valenti con accesso solo residenti per la stessa via dei velini dalla mini rotonda due fonti
ma che cevoo capire un genio
Rosiconi…
voglio ringraziare chi fece asfaltare la “lunga”, ora è piacevole fare quella strada quasi assente dal traffico pesante, la corta invece ha un dosso nella parte finale che se non ce lo sai salti dal sedile, prima la sicurezza e poi il resto.
Un genio della penna per una “genialata” di ristrutturazione. Ma vedrete che Resparambia ci farà resparambiare.
Caro Luca, ottimo articolo, che coglie tutto il ridicolo di chi è capace solo di sprecare soldi pubblici….. quella dei due marciapiedi, poi, è veramente il colmo! Occorre ribellarsi contro questa gentaglia che butta via i nostri soldi!
quasi tutti commenti sfavorevoli alla giunta: prima Carancini non andava bene, ora neanche questi. Chi si propone per la prossima Amministrazione? Giovani con idee nuove, ne abbiamo a Macerata?