Ninfa Contigiani
di Luca Patrassi
Nulla da fare, neanche l’annuncio delle consigliere di maggioranza- l’intervento era firmato da Barbara Antolini, Lorella Benedetti, Cristina Cingolani, Antonella Fornaro, Romina Leombruni, Laura Orazi e Paola Pippa – di voler ritirare dall’ordine del giorno del prossimo Consiglio comunale la proposta di modifica del regolamento del Consiglio delle donne riesce a far scendere la polemica. Oggi si inserisce la consigliera comunale Dem Ninfa Contigiani (e vicepresidente del Consiglio delle donne, tirata in ballo dalle consigliere di maggioranza nell’intervento pubblicato ieri) che attacca le consigliere di maggioranza firmatarie del documento ed anche il presidente del Consiglio comunale Francesco Luciani.
«Con l’uscita delle proponenti – rileva l’esponente dem – siamo venuti finalmente a conoscenza dell’indicibile motivo per cui la maggioranza propone la modifica del regolamento del Consiglio delle donne. Si tratta di un accordo interno alla maggioranza di pura mercificazione di un organismo che diventa terra di conquista per operazioni di spartizione interna, già subito appena arrivarono, senza rispetto alcuno né per l’istituzione né tantomeno per chi vi avrebbe partecipato. Ben altro che le motivazioni pretestuose e non circostanziate che le stesse accampano nella presentazione della proposta». Le conclusioni di Ninfa Contigiani sono di attacco al presidente del Consiglio comunale Francesco Luciani: « Anche il presidente del Consiglio viene presentato a garanzia di queste spartizioni e operazioni di piccolo cabotaggio. Ma tutto questo non è affatto normale perché il presidente del Consiglio dovrebbe essere il garante di tutti, anche dell’opposizione, che faceva in una simile situazione?».
Narciso Ricotta, capogruppo Pd
Sull’argomento interviene anche il capogruppo Pd Narciso Ricotta. «È’ evidente che oramai la maggioranza litiga su tutto – dice – gli assessori corrono ognuno per conto proprio verso l’agognato podio del 2025, i consiglieri vanno in ordine sparso ed il sindaco non è in grado di gestire la situazione. L’ultima conferma di ciò arriva dalla volontà di modificare il regolamento del Consiglio delle donne. Dopo le polemiche arriva la toppa che è peggio del buco: le consigliere di centrodestra che propongono la modifica ammettono apertamente, che in realtà, l’obbiettivo è quello di far rispettare un patto. A loro dire, in spregio all’autonomia decisionale delle assemblee istituzionali (Consiglio delle donne), nel 2021 avrebbero deciso di cambiare la presidente a metà mandato. Bel rispetto di chi fa parte di quell’Assemblea. Inoltre – aggiunge l’esponente dem – non paghe di ciò avrebbero estratto a sorte chi delle due contendenti avrebbe iniziato per prima: i ruoli nelle istituzioni mercificati come in una osteria. A questo punto una domanda: chi è l’altra contendente tradita dalla dea bendata? Altrettanto grave è il fatto, dichiarato dalle consigliere di centrodestra, che a detto consesso di certo poco nobile, avrebbe partecipato anche il presidente del Consiglio comunale: figura istituzionale che dovrebbe essere garante di tutti i consiglieri sia di maggioranza che di minoranza. Insomma, quanto emerge è un quadro di certo non edificante delle Istituzioni così come governate dal centrodestra maceratese. In questo la parità di genere è stata raggiunta: sia gli uomini che le donne del centrodestra maceratese sono uguali».
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Cosa nuova in casa pd, vero???
È normale che ci sia un consiglio delle donne? C'è anche il consiglio degli uomini?
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Si abolisca il Consiglio delle donne, in tal modo uomini e donne saranno pari.
Litigassero per appalti milionari o cariche decisionali potenti, potrei accusare il colpo con maggiore serenità. Ma per la presidenza del consiglio delle donne… sono sconcertato da tanta pochezza.