L’assise di oggi pomeriggio
di Luca Patrassi (foto di Fabio Falcioni)
Interrogazioni, mozioni, delibere e polemiche anche interne alla maggioranza. Verrebbe da aggiungere che lo scenario è sempre quello.
La consigliera Sabrina De Padova “alla porta”
Di nuovo c’è che oggi il presidente del Consiglio Francesco Luciani (Lega) e il vicepresidente Maurizio Del Gobbo (Pd) si sono trovati d’accordo nel riprendere ripetutamente la consigliera civica Sabrina De Padova, “rea” di aver votato non seduta al banco ma sotto l’arco della porta di ingresso della sala.
Partenza con le interrogazioni, quattro delle quali firmate dal capogruppo dem Narciso Ricotta.
L’intervento di Narciso Ricotta, capogruppo Pd
Ricotta ha affrontato inizialmente il tema del degrado dell’area verde esterna al cimitero con resti di potature gettati e fognino non funzionante. L’assessore Andrea Marchiori ha risposto osservando come l’amministrazione sia fortemente impegnata nel recupero del cimitero, iniziando dall’area monumentale, ed ha riversato le accuse su chi negli anni passati non ha fatto nulla. Un rinvio ad altri tempi che ha provocato la reazione di Ricotta: Ancora fa campagna elettorale, sono tre anni che è lì, è tempo che faccia, le potature sono state gettate da privati, tre mesi per sistemare un fognino e ancora non si riesce».
Stesso film per la seconda interrogazione, stavolta per l’accessibilità a un’area verde di via Mincio a Piediripa preclusa da un cancello che resta chiuso. Marchiori ha osservato che è un problema che risale a un errore di trascrizione di particelle in una convenzione del 2004, problema che ora si sta cercando di risolvere.
A sinistra gli alberi piantati alle Vergini, a destra com’è oggi il bosco urbano
Infine interrogazione sul bosco urbano alle Vergini, mille alberi promessi che al momento non sembrano volersi far vedere. C’è infatti un problema di attecchimento , al centro di una polemica che oramai ha già un paio di anni di vita. Ricotta dice: «La situazione resta disastrosa, un’area tolta ai cittadini da anni per non farci nulla, prima c’era un campetto da calcio, lo si rimetta, almeno i ragazzi ci giocano». A rispondere è stata l’assessora Laura Laviano che ha chiesto tempo per verificare negli anni il lavoro fatto gratuitamente da un’associazione privata Infine Ricotta si è dedicato a uno dei suoi temi preferiti. l’Apm segnalando il fatto che, per la prima volta dalla sua costituzione, Apm compensa con mille euro il lavoro svolto, nel normale orario, dei propri dipendenti che fanno parte delle commissioni di selezione del personale. Diversamente da quello che accade per i dipendenti pubblici che lo fanno gratuitamente, Il sindaco Sandro Parcaroli ha risposto osservando come tecnicamente Apm risponda ai criteri di gestione di una società privata ma che comunque affronterà la questione. Infine interrogazione di Ulderico Orazi sulla necessità di coinvolgere Unimc nella funzione didattica del piano di edilizia scolastica.
L’intervento dell’assessore Marco Caldarelli
La fase delle delibere si è aperta con l’approvazione delle tariffe Tari con presentazione del tema a cura dell’assessore Marco Caldarelli. Caldarelli ha sottolineato lo scenario esistente, il meccanismo di formazione delle tariffe e osservato come «Macerata ha il 14% delle quote del consorzio di smaltimento dei rifiuti Cosmari, da solo non può decidere nulla». Ad alzare il tono della polemica è stato il capogruppo Dem Narciso Ricotta: «La raccolta differenziata segna il passo, la tariffa puntuale non parte, il piano regionale dei rifiuti ancora manca, girano ipotesi fantasiose di termovalorizzatore che non si può realizzare fino a quando è vigente l’attuale legge regionale. Dico solo che l’ultimo sito di discarica lo ha indicato il centrosinistra quando era al governo, poi un decennio di nulla con l’amministrazione provinciale a guida Pettinari. Do atto al sindaco che su questo ultimo aspetto è stato chiaro nel ricordare le responsabilità di chi lo ha preceduto in Provincia».
L’intervento di Pierfrancesco Castiglioni, capogruppo di FdI
Il capogruppo di Fratelli d’Italia Pierfrancesco Castiglioni ha contestato la «malagestione del Cosmari che si protrae da decenni», dai banchi dem gli è stato replicato che è stato il «centrodestra a indicare lo storico ex direttore Giampaoli come vice presidente vicario. Se la gestione non era buona, perché lo hanno indicato come vicepresidente?». Molto diretto anche il consigliere comunale Alberto Cicarè che ha sottolineato come la colpa sia dei Comuni che non hanno il coraggio di prendere una decisione. Infine la votazione: approvazione a cura delle forze di maggioranza, 19 voti favorevoli e 11 gli astenuti.
I banchi della Lega con l’ex capogruppo Claudio Carbonari
Poi c’è stata l’approvazione delle modifiche al regolamento generale delle entrate del Comune che ha visto un attacco del consigliere comunale della Lega Claudio Carbonari ai sistemi di accertamento “a strascico” che sarebbero stati fatti negli anni passati dall’ufficio, attacco che ha visto la smentita diretta del segretario cittadino della Lega Aldo Alessandrini , quella meno diretta dell’assessore Marco Caldarelli che ha osservato come l’Ufficio tributi sia una eccellenza del Comune e un altro intervento del dem Ricotta a difesa dell’azione dell’ufficio. Si è poi passati al consolidamento del muro di contenimento a monte dei fabbricati da demolire di via Panteloni perchè resi inabili dal sisma.
Chiusura di seduta affidata alle mozioni. Non poteva mancare una mozione (primo firmatario il dem Maurizio del Gobbo) sulla questione del parcheggio di Rampa Zara, vicenda che caratterizza le cronache da una cinquantina di anni. Dibattito ampio e partecipato al quale hanno preso parte diversi consiglieri, da Roberto Cherubini per i Cinque Stelle al civico David Miliozzi passando per Stefania Monteverde (Sinistra Bene Comune), Andrea Perticarari (Pd). Dal canto suo l’assessore all’Urbanistica Silvano Iommi ha ripetuto la posizione dell’amministrazione comunale e la filosofia ispiratrice del progetto. La mozione è stata respinta.
La seduta si è poi chiusa con la mozione di Stefania Monteverde, presentata oltre un mese fa prima delle nomine fatte all’Ircer, sul tema dei servizi agli anziani e della governance. Monteverde ha sottolineato come la casa di riposo cittadina abbia 113 posti letto e una richiesta di 250 e ha chiesto all’amministrazione l’impegno a presentare le linee di governo del nuovo vertice dell’Ircer. Dal canto suo il sindaco Sandro Parcaroli ha annunciato il potenziamento dei servizi, anche in vista del possibile utilizzo dell’attuale ospedale una volta che sarà realizzata la nuova struttura alla Pieve, e la disponibilità della Regione a rivedere la cifra giornaliera attribuita per singolo degente.
E il bosco urbano alle Vergini? «Centinaia di alberi abbandonati»
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