di Luca Patrassi
Basta la parola (parcheggio di Rampa Zara o Belvedere Leopardi nella nuova versione) a scatenare l’oramai tradizionale bagarre. Accade da una cinquantina di anni e si continua, bagarre già all’apparire degli annunci. Ieri sera ad accendere l’ennesima miccia è stata la mozione presentata dal gruppo Democrat, primo firmatario Maurizio Del Gobbo (leggi l’articolo), che si chiudeva con l’invito all’Amministrazione ad accantonare «il progetto in questione fino a quando non sia stata accertata una reale necessità di ulteriori posti auto mediante studi di fattibilità e successivamente valutare una soluzione alternativa meno impattante dal punto di vista ambientale/naturalistico e meno dispendiosa dal punto di vista finanziario specie in questo periodo». Ad argomentare è il consigliere Del Gobbo che oggi rileva a Cronache Maceratesi come «l’assessore Iommi non da risposta sull’impatto ambientale che il parcheggio potrebbe avere, considerando poi che a breve distanza ci sono una struttura privata e il parcheggio a raso Garibaldi. Nei progetti dell’assessore Iommi, che va avanti a forza di rendering, non vi è stata alcuna condivisione con la cittadinanza, cosa che invece avvenne con l’amministrazione Carancini quando fu fatta la Terrazza dei Popoli».
Maurizio Del Gobbo, consigliere del Pd
Osserva ancora il consigliere del Pd Del Gobbo: «Iommi non parla nemmeno dei costi di realizzazione del parcheggio e di quelli della gestione che sono sicuramente ingenti ,mentre negli anni passati l’allora minoranza fece una levata di scudi sui costi del parcheggio Centro storico la cui operazione poi si rivelò fruttuosa, visto che siamo usciti da una gestione in perdita. Non si affrontano minimamente gli effetti del nuovo parcheggio su quello di via Armaroli, di Giulioni, che è al servizio del centro storico. Questo utopico progetto di Belvedere Leopardi non risolverebbe assolutamente i problemi del centro storico, non si risolvono i problemi con un ulteriore parcheggio per il quale non è stato nemmeno fatto uno studio di fattibilità per capire se c’è una necessità reale di posti auto».
Roberto Cherubini, capogruppo del M5S
Ad esporre un ragionamento diverso è il capogruppo del Movimento Cinque Stelle Roberto Cherubini: «La discussione sul parcheggio Rampa Zara è prematura perché non è finanziato e solo abbozzato in un progetto virtuale. A differenza dell’acquisto irresponsabile del Parcheggio centro storico (ex ParkSì), che era nostro e non ha fatto altro che aumentare l’uso delle auto private a discapito del servizio pubblico (tariffe del bus doppie delle tariffe di parcheggio), nel caso del parcheggio Rampa Zara quasi tutte le forze politiche lo hanno menzionato nel proprio programma. E’ quindi auspicabile che si apra una discussione costruttiva che porti a riqualificare una zona di Macerata di gran pregio, oggi abbandonata, senza impatti ambientali e soprattutto realizzando quello che l’assessore Iommi ha detto più volte e cioè la pedonalizzazione del centro storico». Osserva ancora il pentastellato Cherubini a Cronache Maceratesi: «Per completare l’opera sarebbe essenziale rendere efficiente il Trasporto pubblico urbano che da decenni non è appetibile per i maceratesi per la scarsa frequenza dei passaggi. L’esempio dovrebbe essere rappresentato da quelle città italiane ed europee che creando una mobilità alternativa all’auto credibile hanno invertito i numeri pazzeschi ancora presenti a Macerata….70 auto ogni cento abitanti. Per fare l’esempio più virtuoso, Ad Amsterdam il numero di biciclette in circolazione è quattro volte superiore al numero delle auto».
L’assessore Silvano Iommi
L’assessore comunale all’Urbanistica Silvano Iommi invita tutti a valutare la situazione per quella che attualmente é: «Non viene in aiuto alla chiarezza ed anzi crea equivoco fatto che si guardano le slide senza capire che ora si parla soltanto di un meta- progetto legato al rapporto ambientale, espressamente richiesto per valutare gli impatti ambientali in fase di avvio della procedura della variante urbanistica. Si tratta di un’area oggetto di vincoli sovrapposti, ma questo non vuol dire che non si può fare niente, significa che l’attenzione alla qualità dell’intervento deve essere particolarmente alta. La Vas, valutazione ambientale strategica, richiede una serie di elaborati come i fotoinserimenti con osservazioni da vari punti di vista, panorami dal centro storico ma anche dai vari fronti esterni. Per rispettare i vincoli l’idea è creare un belvedere, una struttura polifunzionale che contiene anche un parcheggio connesso al centro storico in vista di una sua totale pedonalizzazione e di un rilancio. Non tutti hanno la casa con il garage. La procedura di variante è stata avviata 18 mesi fa, la Vas presuppone la stesura di un rapporto ambientale con le valutazioni del patrimonio naturalistico, la tutela di presenze storico-monumentali come le fonti, la questione acustica. La questione principale è il miglioramento della vivibilità di via Armaioli e di via Berardi visto che il parcheggio esistente produce un tubo di scappamento h24 mentre a valle si lasciano centinaia di auto in divieto di sosta. Il passaggio successivo sarà quello di portare la variante in Consiglio comunale, in giunta la discussione è in corso ad iniziare dagli spazi commerciali visto che la mia idea ipotizza il recupero della memoria storica del Mercato delle erbe».
Il lato tecnico: «C’è un grande dislivello tra viale Leopardi e lo spazio sottostante: il problema non è scavare ma coprire la struttura, la superficie agricola anzi viene aumentata di due ettari con gli accessi a raso di viale Leopardi, ci sono quattro livelli per arrivare toccare il terreno sottostante, cioè la parte bassa parco delle fonti (Maggiore, Agliana San Giorgio), ora tutto vincolato a verde pubblico. La procedura in corso interessa un’area di circa cinquemila mq per renderla conforme e procedere alla ricerca di finanziamenti che possono essere nazionali e europei senza attivare mutui a carico delle finanze comunali. Il progetto architettonico è ancora tutto da fare, intanto dobbiamo essere pronti con un piano preliminare per intercettare le occasioni che si presentano con i bandi, come già avvenuto con il Pnrr che ha visto assegnati al Comune decine di milioni di euro».
Parcheggio Rampa Zara, avanti tutta Iommi svela il progetto (Video)
Parcheggio Rampa Zara, no del Pd: «Troppo costoso e impattante»
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Lo sogno da 40 anni e spero proprio che riesca a vedere la luce.
Questa opera, fondamentale per la città e attesa da 40 anni, può essere, se realizzata, il simbolo della presente consigliatura, unitamente al sottopasso della ferrovia in via Roma.
Rampa Zara entro 2050, 1 contro 100, sottopasso Via Roma quest’anno 1 a 50, il prossimo anno 1 a 30. Agenzia scommesse Parca & Roli Tel. Nessun numero, solo cash!!
Speriamo che finalmente si riesca a fare.certo per i demo sarebbe la pietra tombale per i prossimi 50 anni ed anche piu
Si parla di impatto ambientale quando in quella zona si proponeva qualche decennio fa di fare passare una strada intervalliva sopraelevata, che avrebbe perforato le Fosse per sbucare davanti il cimitero e per continuare successivamente, sottoterra, e sbucare definitivamente con la zona industriale di Valleverde. Per fortuna il collegamento tra la vallata del Potenza con quella del Chienti avvenne come la proponevano fin da allora i Verdi, passando sotto l’area del Monumento ai Caduti.
Mettere la scusa del “panorama” sarebbe fuori luogo. L’obiettivo è fare sopravvivere il cucuzzolo del centro storico, favorendone la pedonalizzazione ed eliminando il rischio, sempre presente, che finisca come tutti gli altri centri storici medievali: un cimitero degli elefanti.