Omicidio di Rosina Carsetti, domani l’udienza preliminare al tribunale di Macerata. Sotto accusa il marito, Enrico Orazi, la figlia, Arianna Orazi, e il nipote, Enea Simonetti. Arianna ed Enea si trovano in carcere dal 12 febbraio scorso, quando sono state disposte le misure cautelari a conclusione delle indagini che attribuiscono la responsabilità del delitto a tutti e tre (che però negano) ritenendo però più marginale la posizione del marito della donna uccisa (che dopo un periodo ai domiciliari è tornato libero).
Una novità delle ultime settimane è stato un interrogatorio a cui si è sottoposto Enea per chiedere la scarcerazione e in cui il giovane ha accusato del delitto il nonno (che in seguito a questo ha cambiato avvocato in quanto si creava una incompatibilità tra le loro posizioni). Il giovane ha detto che il 24 dicembre, giorno del delitto, rientrando a casa i famigliari gli avevano detto cosa era successo e chi aveva ucciso la nonna. Il gip però non ha ritenuto credibili le dichiarazioni del giovane e ha confermato la misura in carcere. Arianna, Enea ed Enrico, se decideranno di essere presenti in tribunale (potrebbero rinunciare o collegarsi da remoto), si rivedranno per la prima volta dopo l’omicidio di Rosina e il vortice mediatico e di indagini che si è creato nelle settimane successive. Riti alternativi non potranno essere richiesti (non è più possibile fare l’abbreviato per reati che hanno come pena massima l’ergastolo), dunque con il rinvio a giudizio si andrà direttamente in Corte d’assise (in tribunale in settimana c’è stata una udienza per la nomina dei giudici, non sono però ancora stati trovati tutti). Un delitto, quello di Rosina, uccisa a 78 anni il giorno della vigilia di Natale, che sarebbe maturato dai rapporti sempre più tesi che si vivevano nella villetta di Montecassiano dove abitavano sia la donna uccisa, che il marito, che figlia e nipote. Il processo dovrà cercare di chiarire anche chi abbia materialmente ucciso l’anziana, una verità non facile da definire perché solo chi era presente in casa potrebbe dirlo. L’ipotesi della procura è che a uccidere sia stato Enea, mentre la mente del piano sarebbe stata Arianna. L’accusa sarà sostenuta dal sostituto procuratore Vincenzo Carusi, che ha condotto le indagini insieme al procuratore Giovanni Giorgio (ora in pensione). A difendere Arianna ed Enea sono gli avvocati Andrea Netti e Valentina Romagnoli. Enrico Orazi è assistito dall’avvocato Barbara Vecchioli.
(Gian. Gin.)
Che tristezza
Povero Enrico per prima povera Rosina
Non ci sono più parole .
povera donna
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Tutti in galera e senza perdere altro tempo ! Povera Rosina Difronte ad un fatto cosi evidente ci sono ancora dei dubbi su chi puo’ averla uccisa ? Tutti colpevoli e sicuramente uno in misura molto maggiore !