di Matteo Zallocco
Si iniziano a smuovere le acque per le primarie del centrosinistra. Luciano Pantanetti, presidente del Consiglio comunale, sembra aver sciolto le riserve e la sua candidatura con la civica “La città di tutti” è ormai quasi certa e probabilmente sarà ufficializzata dopo la riunione di maggioranza di giovedì sera, quando dovrebbe essere approvato il regolamento delle primarie. Perde quota invece la candidatura della vice sindaca Stefania Monteverde che sta ancora riflettendo. In questo caso l’unico esponente della Giunta Carancini in campo sarà Narciso Ricotta, assessore ai lavori pubblici, che ha iniziato da tempo la campagna elettorale seppur la sua candidatura non sia stata ancora ufficializzata (probabilmente anche lui sta attendendo il regolamento). In stallo la seconda candidatura del Pd (Stefano Di Pietro o Andrea Perticarari) che potrebbe anche non esserci. Stesso discorso per Romeo Renis. Riunioni in corso tra Pensare Macerata e Italia Viva per trovare un profilo condiviso: Massimiliano Bianchini, leader della civica, punterebbe sul suo consigliere comunale, lo scrittore David Miliozzi; mentre i renziani (rappresentati al tavolo dall’ex rettore Unicam Flavio Corradini e dal consigliere Ulderico Orazi) stanno cercando un nome di rottura dalla società di civile e sondano il terreno in diversi settori (sanità, associazionismo, cultura). Rosaria Del Balzo, presidente della Fondazione Carima e della Croce Rossa, sembrerebbe maggiormente interessata alla corsa per le Regionali.
Nel centrodestra un nome nuovo che si sta avvicinando alla politica in vista delle prossime elezioni è quello dell’avvocato Gianluca Micucci Cecchi, già presidente del Rotary, che è stato contattato e potrebbe partecipare a una lista civica. Con l’ipotesi primarie che sembra ormai tramontata, sarà la Lega a presentare alle altre forze politiche del tavolo di centrodestra qualche nome. Che potrebbero essere sia interni (vedi il consigliere Andrea Marchiori) o esterni (l’onorevole Tullio Patassini, delegato da Arrigoni, ha avviato da tempo alcuni contatti nella società civile). Da alcuni è molto apprezzato Mauro Giustozzi che però resterà ai vertici dell’altra grande istituzione della città: è direttore amministrativo di Unimc. Sul banco del centrodestra c’è ormai da diversi mesi anche il nome di Romano Mari, ex presidente del Consiglio comunale in quota Pd, vicino – come Patassini – all’ambiente cattolico. Giuliano Meschini, ex consigliere comunale del centrosinistra, ha così commentato l’articolo uscito domenica sul centrodestra: «Occorre una scelta coraggiosa. Se avrete il coraggio di scegliere Romano Mari candidato sindaco, avrete la vittoria sicura ed avrete dato un segno forte a Macerata di un modo nuovo di fare politica. Scegliete la persona più amata dai cittadini maceratesi con la giusta esperienza amministrativa e fermo sui valori cattolici e morali. Fuori da questa scelta avete poche possibilità di vincere e la coalizione troverà difficile esprimere un candidato sindaco unitario».
I consiglieri Boccia, Messi e Cherubini ieri in assise hanno manifestato contro la violenza domestica
In mezzo c’è il Movimento 5 Stelle e da Carla Messi, capogruppo in Consiglio e probabile candidata alle Regionali, arriva un’investitura: «A mio parere il candidato ideale sarebbe Roberto Cherubini. Lui viene da un percorso che è legato all’associazionismo con il Gruppo d’Acquisto solidale, dall’ambiente (vive in una casa ecosostenibile), è innamorato di questa città (basti vedere tutte le sue pubblicazioni su Macerata), ha girato molto l’Europa e ha potuto vivere esperienze di città sostenibili. Di Maio, nell’ultimo incontro nelle Marche, ha chiesto di premiare chi ha acquisito esperienza in questi anni e Roberto è consigliere dal 2015. In ogni caso la nostra scelta ufficiale arriverà ad inizio gennaio». E dovrà per forza proporsi attraverso la piattaforma Rosseau.
Lo stesso Cherubini un mese fa, pochi giorni prima delle elezioni in Umbria, aveva rivelato che il Movimento 5 Stelle a Macerata non avrebbe fatto nessun accordo con il Pd, aprendo ai civici ed elencando alcuni dei punti programmatici (leggi l’articolo). «Venerdì partirà il primo dei nostri gruppi di lavoro, quello su ambiente e urbanistica – spiega Carla Messi – Abbiamo coinvolto diversi esperti che ci aiuteranno nei vari settori. Terremo tutti gli incontri nella nostra nuova sede in piaggia della Torre che tutti sabato sarà aperta all’ascolto dei cittadini. In questi anni Macerata ha subìto troppe scelte politiche sbagliate che rischiano di costare care, nonostante la presenza di ottimi professionisti tra uffici e dirigenti».
Da parte sua Roberto Cherubini dichiara: «Sono lusingato per le parole di Carla Messi ma il candidato sindaco uscirà dopo un percorso partecipativo che abbiamo già iniziato e da cui potranno uscire anche altri profili. C’è tanta gente disposta all’ascolto, se avremo anche tanta gente disposta a metterci la faccia personalmente valuterò la candidatura».
Intanto oggi pomeriggio il Consiglio comunale è saltato per la mancanza del numero legale: la maggioranza non aveva i numeri e il centrodestra è uscito dall’aula. L’assise è stata rinviata a giovedì.
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