A forza di sondare il terreno
mancano i candidati in campo

MACERATA 2020 - Nel centrosinistra come nel centrodestra c'è chi fa pretattica e chi non trova la donna o l'uomo su cui puntare. Dieci e cinque anni fa, di questi tempi, c'era già la fila. Ricotta scalpita (e si affaccia su Facebook) ma a un mese dalla scadenza non c'è nessuna candidatura ufficiale neanche per le primarie

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di Matteo Zallocco

A.A.A. candidato sindaco cercasi. A poco più di cinque mesi dalle elezioni comunali di Macerata nessuno è ancora ufficialmente sceso in campo. Nemmeno per le primarie del centrosinistra che si svolgeranno a febbraio e per le quali la scadenza delle candidature è stata fissata a inizio dicembre (in attesa del regolamento). Narciso Ricotta, assessore ai servizi sociali e poi ai lavori pubblici delle Giunte Carancini, è l’unico che da tempo sembra lanciato verso la corsa elettorale ma non ha ancora sciolto le riserve. Nel frattempo sta scoprendo il mondo di Facebook dove pubblica post da fotoromanzo.

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FOTOROMANZO – Il post pubblicato oggi da Narciso Ricotta che si sta cimentando con Facebook

Potrebbe essere della partita anche Stefania Monteverde eletta con la civica Sinistra per Macerata: la vicesindaca alle ultime Europee si è candidata con Italia in Comune di Pizzarotti non ottenendo però un grande risultato in città (poco più di 500 voti senza competitor diretti). Ma probabilmente sarebbe l’unica donna in corsa. Al ballo delle primarie potrebbero partecipare anche Luciano Pantanetti, presidente del Consiglio comunale ed esponente della civica La Città di tutti. C’è poi quel “piano B” del Pd rimasto in soffitta che si riassume in due nomi: il segretario cittadino Stefano Di Pietro e il giovane avvocato Andrea Perticarari. E c’è Massimiliano Bianchini (Pensare Macerata) che da tempo cerca un candidato e dialoga con tutti, compresi gli ultimi arrivati di Italia Viva. Intanto i 5 Stelle hanno rivendicato l’autonomia dai dem ancora prima della debacle in Umbria (leggi l’articolo) con il consigliere Roberto Cherubini in pole.

Se Atene piange, Sparta non ride. Il centrodestra cerca di mantenere l’unità – che sarebbe un passo decisivo per la vittoria – ma ci sono tanti galli a cantare e non è così scontato che restino tutti quando si dovrà scegliere il candidato sindaco. La Lega sta da tempo sondando il terreno e in particolare il deputato Tullio Patassini, un po’ come Bianchini sul fronte opposto, ha avviato molti contatti in città: avvocati, medici, docenti universitari e non solo. Si cerca con una certa insistenza qualcuno dalla cosiddetta “società civile”e quindi la soluzione interna (il consigliere Andrea Marchiori) non è l’unica.

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FOTO D’EPOCA – Sfida a biliardino tra Romano Carancini e Massimiliano Bianchini a pochi giorni dal ballottaggio delle primarie 2010

Situazione completamente diversa rispetto al 2015 quando si presentarono nove candidati sindaci e qualcuno aveva iniziato a correre la maratona elettorale due anni prima del voto. Lancetta ancora più indietro: dieci anni fa, di questi tempi, Cronache Maceratesi organizzava un confronto pubblico moderato dall’indimenticato Mauro Montali. Era il 22 ottobre 2009 e diversi candidati (o quasi) erano già lanciati: Carancini, Pistarelli, Bianchini, Mari, Mandrelli, Ballesi e Giulio Conti si confrontavano seduti attorno allo stesso tavolo. Oggi invece c’è solo un uomo seduto davanti a un tavolino col telefono in mano per imparare ad usare Facebook.

 

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