di Enrico Maria Scattolini
ORA E’ UFFICIALE la decisione degli “Amici della Rata” di acquisire il patrimonio genetico dell’ex Maceratese.
E’ STATA ASSUNTA dalla sua assemblea dei soci nella convocazione di metà settimana, ed è la conclusione dei contatti avuti, e maturati, nei giorni precedenti con il dottor Benigni, curatore del fallimento che ha coinvolto la Benamata (-).
LA FORMALIZZAZIONE DELLA DOMANDA E’ PREVISTA per la mattinata di lunedì prossimo (+). Con il versamento del 20% dei 4mila euro richiesti dal Tribunale per l’operazione.
CHE POTREBBE AVERE UNA CONCLUSIONE IMMEDIATA se non ci saranno altre richieste, oppure dar luogo ad un’asta competitiva nel caso opposto.
IMPROBABILE PERO’ quest’ultima ipotesi per i seguenti due motivi.
PRIMO: si è al momento allontanato il progetto “Canil/Mosca”; conseguentemente perde attualità l’interesse per i simboli della Rata a suo tempo manifestato dai due imprenditori.
SECONDO: non ha più motivo d’essere neanche l’intervento del Comune di Macerata, ventilato da Carancini nella recente conferenza stampa allo stadio Helvia Recina, dal momento che il “passato” della Maceratese sarà gratuitamente ceduto all’Amministrazione comunale (o ad altro ente istituzionale) dai nuovi proprietari.
QUESTA INFATTI E’ LA CORRELATA DECISIONE (+) degli “Amici della Rata”.
CHE, FRA L’ALTRO, TOGLIE il “Palazzo” dall’imbarazzo (-) di essere stato il principale istante della procedura concorsuale a carico del club biancorosso e successivamente l’acquirente dei suoi beni storici.
MA SOPRATTUTTO DIMOSTRA l’esemplare correttezza dell’iniziativa dell’associazione presieduta da Giovanni Orlandi, motivata soltanto da un profondo sentimento biancorosso (+).
DOVREBBE COSTITUIRE UN ESEMPIO (+) per la città (apatica) e per la tifoseria (non ancora completamente convinta).
IN OGNI CASO HA IL SIGNIFICATO DI UN FORTE SOSTEGNO MORALE all’attività di Crocioni e dei suoi collaboratori, i cui meriti sono evidenti (+) quanto innegabile la difficoltà del loro compito.
AMMETTO: elogi scontati da chi, come me, non ha mai nascosto la sua soddisfazione di rivedere la Maceratese in gioco (+).
DENTI STRETTI (-), invece, per coloro che si attendevano miracoli… sinergici.
ALLORA PROPONGO UN GENTLEMEN’S AGREEMENT fra le parti (+): concediamo fiducia a chi sta lavorando alla costruzione di una squadra sicuramente ambiziosa, concediamo il tempo necessario all’allenatore per la sua architettura ed infine valuteremo al momento opportuno.
POI OGNUNO DECIDERA’, senza preconcetti (+), se ritornare allo stadio, oppure restarsene a casa o perfino coltivare con crescente soddisfazione la vocazione…esterofila affiorata negli ultimi tempi.
MAGARI valicando i confini regionali….C’e’ Cristiano Ronaldo negli stadi italiani!
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