di Mauro Giustozzi
La telenovela del campo sportivo di Collevario si è definitivamente chiusa col ritorno nei giorni scorsi nella disponibilità del Comune degli impianti che erano in gestione alla Maceratese calcio. Col fallimento della società anche il polo calcistico di Collevario era finito nelle more della curatela fallimentare e ci sono voluti diversi mesi e in precedenza una vertenza legale intentata dall’amministrazione comunale a quel che restava del club biancorosso, ancor prima che venisse dichiarato il fallimento della società calcistica, per riuscire da parte dell’amministrazione cittadina di rientrare in possesso dei campi di calcio situati nel popoloso quartiere della città e inutilizzati da moltissimi mesi. Tecnici degli uffici comunali stanno eseguendo in questi giorni dei sopralluoghi per valutare lo stato in cui versa l’impianto letteralmente abbandonato da mesi e solo in un secondo momento verrà deciso che utilizzo sarà fatto di quegli impianti e se saranno affidati a qualche altra società calcistica della città per la sua gestione in vista della prossima stagione. Nelle scorse settimane il comune di Macerata si è accollato le rate che restano per i lavori al campo di Collevario. Il Consiglio comunale aveva votato la presa d’atto della risoluzione della convenzione per la gestione dell’impianto sportivo di Collevario con la Maceratese, dopo la dichiarazione di fallimento del club, e il conseguente accollamento da parte del Comune delle rimanenti rate del prestito a suo tempo acceso dalla società per i lavori di miglioramento del campo sportivo. Il rapporto con la Maceratese era stato avviato nel 2011 a seguito di una delibera del consiglio comunale e una convenzione, derivante da un bando di evidenza pubblica per la realizzazione in project financing delle opere di miglioramento del campo sportivo di Collevario, nonché della sua gestione a fronte del versamento di una quota mensile alla società Maceratese da parte del Comune. La dichiarazione di fallimento della società ha aperto dunque la strada all’accollamento da parte del Comune delle 28 rate rimanenti del prestito chirografato di 780mila euro (importo 34.600 ciascuna), come previsto dalla convenzione.
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Era ora, vedere un campo inutilizzato era molto triste!