di Mauro Giustozzi
La proposta di Marco Nacciarriti, il sindaco Carancini che prima di esprimersi attende un incontro diretto con gli imprenditori che si celano dietro l’ex dg della Rata. Ed i tifosi: da un lato chi ha sposato completamente questa proposta che vuol riportare il calcio di serie D in città e chi, invece, proprio alla luce della trafila di illusioni e relative delusioni poi incamerate nel 2017, pur apprezzando quanto portato a conoscenza durante l’assemblea di giovedì sera, attende di vedere atti concreti e l’affacciarsi pubblicamente sulla piazza di Macerata di chi è interessato a concludere questa operazione. Su una cosa, però, sono tutti d’accordo: la grande presenza di sportivi l’altra sera è stato il segno tangibile di un amore verso la Rata che neppure l’anno sabbatico ha scalfito. La voglia di tornare sui gradoni dell’Helvia Recina per tifare una squadra biancorossa è viva in città. A margine dell’assemblea, però, l’intervento stamattina di Marco Nacciarriti in merito a notizie di stampa uscite in questi giorni su chi sarebbero gli imprenditori interessati all’operazione. A parte che, durante l’assemblea dell’altra sera, su questo aspetto il clima è apparso surreale: non sono stati fatti nomi di società o imprenditori, ma in realtà tutti, tifosi da una parte e partecipanti alla riunione dall’altra, sapevano benissimo chi fossero i destinatari delle parole dette e di quelle non dette. Insomma un convitato di pietra presente anche se non nominato. «Si era deciso di fare tutto in trasparenza e alla luce del sole per dimostrare la buona fede e le necessarie differenze –ha affermato Nacciarriti – con chi aveva causato la scomparsa della Maceratese, ma purtroppo questo adesso non sarà più possibile. Manterrò un rapporto costante di reciproca stima, collaborazione e fiducia solo con la tifoseria e con il sindaco e le istituzioni per portare a termine l’operazione con il massimo impegno e con tutte le condizioni necessarie e condivise, augurandomi che queste inopportune e false informazioni uscite non compromettano l’operazione».
Va detto che quando si organizzano assemblee pubbliche è evidente che si tende a dare pubblicità all’avvenimento su cui vengono accesi i fari dell’opinione pubblica. Se si cerca la riservatezza, invece, sono altre le strade da intraprendere.
Tornando al bilancio di questa serata va sottolineato l’intervento con una nota di un gruppo di supporter biancorossi, l’associazione Amici della Rata che ha pubblicamente «ringraziato i tifosi organizzatori dell’assemblea pubblica, l’amministrazione comunale e soprattutto la tifoseria che con l’ampia sua partecipazione ha reso possibile il successo dell’iniziativa. Preliminarmente a qualsiasi tipo di riflessione intendiamo evidenziare che l’efficiente organizzazione dell’evento ha consentito un articolato ed ordinato susseguirsi di interventi costruttivi. Ci preme inoltre sottolineare l’importante ruolo assunto in tale sede dall’amministrazione comunale, che si è posta come garante di una corretta e trasparente soluzione alle problematiche del calcio maceratese e a tutela di deleterie nuove false illusioni. Siamo convinti che all’interno della tifoseria tutta esistono personalità, coscienze, donne ed uomini che possono avere un ruolo propositivo e di sostegno importante per lo sport ed i colori biancorossi, in tal senso abbiamo in animo di proporre iniziative aperte alla più ampia partecipazione. Con l’auspicio che questo costituisca l’inizio di un nuovo, florido e duraturo percorso calcistico biancorosso per la nostra Macerata». Prossimi step, già peraltro indicati nell’assemblea di giovedì, sarà l’incontro tra gli imprenditori e il sindaco Carancini a cui dovrà essere sottoposto progetto e piano finanziario, con tanto di risorse a supporto, per poter iniziare un cammino che vedrà, solo successivamente a ciò, l’amministrazione fare i suoi passi ufficiali in Figc. Per verificare giuridicamente la possibilità che un club di un comune limitrofo e confinante con Macerata possa trasferire nel capoluogo la sua attività, cambiando anche nome e colori sociali nella prossima stagione.
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Insomma la Sangiustese verrebbe cancellata!
Da sempre contro queste str….te del calcio mi stupisce di come i pistacoppi pur di giocare in D si permettano di non tenere minimamente in considerazione e rispettare una citta’ che la D se l’e’ guadagnata sul campo, tra l’altro appoggiando sempre la loro squadra, ma del resto se di questo non gliene frega nemmeno a Tosoni…bravi!
Se continua con questi spifferi, ho paura che vada tutto a……….