Enrico Maria Scattolini
di Enrico Maria Scattolini
LA BRUTTA NOTIZIA NATALIZIA è che sono state azzerate le trattative con la Sangiustese per un orizzonte da condividere con la Maceratese (-). Il presidente rossoblu, dopo un interminabile tira e molla, con molti alti e bassi, ma sempre sul filo di una negoziazione mai interrotta, si è chiamato fuori. Probabilmente attirato dal richiamo del sangue civitanovese…. Inevitabile.
UN TENTATIVO DI RIMEDIO (+) PER LE SPERANZE DELLA RATA, di non sprecare questo anno sabbatico, nato male, potrebbe essere il prossimo incontro fra tifoseria e forze politiche locali programmato per l’avvio del 2018 (11 gennaio).
INIZIATIVA LODEVOLE E SICURAMENTE CONDIVISIBILE (+), ma non so quanto concreta, essendo ancora nell’aria fresche esperienze.
E’ COMUNQUE QUESTA LA SETTIMANA degli auguri (+++).
MI ADEGUO, con spirito cristiano (+). Ma anche con l’auspicio che, in alcuni casi, nel prosieguo si commettano meno errori. Soprattutto se di noncuranza e pigrizia..
Da sinistra Maurizio Mosca, Romano Carancini e Alberto Ruggeri, durante gli ultimi incontri estivi per un disperato tentativo di salvezza della società
IL MIO PRIMO PENSIERO E’ PER L’AVVOCATO CARANCINI. E’ orgogliosamente intenzionato(+) a ridisegnare il futuro della città, da cui però è decisamente escluso lo sport.
D’altronde preoccupazione minima, per lui (-). Dopo la migrazione della Lube ed il decesso della Maceratese, resta ben poco nei suoi pensieri.
UNA MANO GLIELA POTREBBE NATURALMENTE DARE CANESIN, sempre che riesca a materializzarsi nel ruolo di assessore prima della scadenza del mandato (+).
ANCHE CARLO CRUCIANELLI è nel mio cuore come custode delle spoglie della Maceratese (+). Che le sappia custodire con rispetto, prima di abbandonarle al tribunale.
SIA PURE CIRCONDATO DALL’INDIFFERENZA GENERALE (-), compresa la tifoseria, fin qui latitante in qualsiasi alternativa di ribellione.
PERO’ UN AUGURIO LO DEDICO ANCHE AD ESSA. Nella memoria di recenti avventure (+) talmente esaltanti al punto di rigenerare il calcio biancorosso da lustri di medioevo.
CONFESSO PERO’ CHE TRATTASI DI UN AUSPICIO STIRACCHIATO (-), indotto più dalle festività che non dall’intimo.
INVECE ATTRAVERSATO DA IMPULSI DI RABBIA, sollecitati dalla frequente lettura di intere pagine di piombo di esaltazione abbondantemente dedicate, senza limite di decenza (-), all’Ancona ed ai suoi quarantenni protagonisti. Onusti di gloria…da godere in prima categoria.
SENTIMENTO CHE SI RAFFORZA di fronte alla totale assenza del nome della Rata dalle residue colonne di queste pagine sportive (-).
AL DI LA’ DELLE SUCCITATE ESAGERAZIONI, il club dorico merita però gli auguri, uniti ai complimenti, già più volte espressi, per la scelta d’umiltà fatta con la ripartenza dal fondo dei campionati federali (terza categoria poi abbellita dalla prima) e per i risultati ottenuti (+).
NON IMPORTANTI I SUCCESSI SUL CAMPO, scontati per tutti, salvo Mastronunzio, Il quale continua ad esprimere commozione in ogni dove, nonostante una temprante carriera di generale conoscenza. Ma quelli ottenuti raggiunti nell’allestimento di una robusta struttura societaria (+) e nel riannodato feeling con il pubblico(+)
820 ABBONATI AL “DEL CONERO”, cioè quattro volte tanti quelli della Maceratese dei playoff di Bucchi contro il Pisa (-).
SE INSISTO NEL CONFRONTO fra queste due realtà biancorosse, finisce che inghiotto, con inevitabili difficoltà di digestione, gli auguri sopra rivolti a Carancini, Canesin, capi tifosi e tifoseria concittadina (-).
LI RINNOVO INVECE, con sincera riconoscenza, a chi non ha dimenticato la Maceratese (+++).
INCOMINCIANDO DALLA NEW ENTRY GIOVANNI ORLANDI, presidente di recente nomina degli “Amici della Rata”, che con il suo prestigio ed azioni di ricucitura (+) potrebbe risvegliare l’ambiente dall’attuale inattività.
ESTESI AI MEI ANTICHI AMICI Mosca e Paci, rammentando il miracolo che fu di qualche anno fa (+).
AI FRATELLI BERRE’, in particolare Fabio, che ancora stanno lavorando ad una soluzione a beneficio della Benamata (+).
ALL’AVVOCATO COFANELLI. Sarebbe potuta essere l’unica, ma preziosa, gemma (+) emersa dalla spaventosa crisi della Rata se non fosse stato ignorato/respinto, insieme ai suoi amici, dai poteri forti.
AL MATELICA, per la vittoria del campionato (+). Ed al suo presidente Canil (ora affrancato anche da locali impegni comunali): potrebbe riportare il calcio professionistico all’Helvia Recina.
ATTUALMENTE FREQUENTATO CON MOLTO ONORE dall’Helvia Recina squadra. Il patron Crocioni la sta attrezzando per una seconda parte di campionato ad alto livello, che potrebbe finalmente suscitare l’interesse dei calciofili cittadini. In bocca al lupo!
L’ULTIMO AUGURIO è per la dottoressa Tardella. Come privata cittadina (+).Spero che almeno questo mi sia consentito senza attizzare nuove polemiche.
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NOTA A CALCE – Mi ha contattato telefonicamente il Vice Presidente della Sangiustese riguardo al contenuto della prima parte di “Somma Algebrica”.
Laddove scrivo che “…sono state azzerate le trattative con la Sangiustese per un orizzonte da condividiEe con la Maceratese”.
Il signor Grandinetti è categorico nell’escluderle: Le declassa infatti ad approcci di scarso significato che per altro non ci sarebbero stati soltanto con esponenti biancorossi.
“Si è sempre agito e si agirà – ha aggiunto-nel pieno rispetto della tempistica imposta da tutti gli impegni assunti. Per il futuro si vedrà”. Non ho nulla da replicare alle cortesi precisazioni di Grandinetti. Trattasi, a mio parere, di semplici sfumature lessicali.
«Dare un futuro al calcio», i tifosi della Maceratese chiamano tutti a raccolta
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Sig. Scattolini, leggo sempre con molta attenzione i suoi articoli, e condivido molti suoi pareri calcistici sulla Rata. Sicuramente ci accomuna l’interesse per le sorti della squadra, personalmente non confido molto e neppure mi aspetto dall’Amministrazione Comunale che riesca alla risoluzione del problema calcio a Macerata. Comunque un loro interessamento è doveroso. Ci può stare l’anno sabbatico (disavventura capitata anche alla Vis Pesaro) ma se gli anni diventano due potrei anche vergognarmi di essere maceratese. Auguri di buone feste e al prossimo articolo, anche questo contribuisce a tenere viva la fiammella.
Non ci si può vergognare di essere maceratese o che altro. Casomai si devono vergognare quelli per cui ti viene voglia di dire che non sei maceratese, civitanovese, italiano ecc. Scattolini non capisco che c’entra la sangiustese con Civitanova. Talaltro fra un anno due la civitanovese si dovrebbe trovare allo stesso livello.
Basta elemosinare a destra e manca,post che rasentano il ridicolo
Micucci,temo che lei sia troppo ottimista sui futuri successi in serie della Civitanovese del mio indimenticabile amico Nocera(per altro meriterebbe fortuna per l’umiltà con cui è stata accettata,pur se non da tutti,la ripartenza dal fondo).Più semplice la…sinergia,a cui, come già scritto, sembra sia interessata anche l’Ancona. Che sta giocando nella stessa categoria della Civitanovese.
SCATTOLINI TIFOSO “PISTACOPPO” BENEMERITO
C’è “smania di censura” su CM, a proposito di commenti sportivi. Ha cominciato Scattolini, paventando possibili querele, in replica ad un mio post, lo ha seguito qualche “Solone de noantri”. Tutti con l’intento, neanche troppo nascosto, di mettere il “bavaglio al dissenso”. Comportamenti che inducono, uno come il sottoscritto, a reagire per “non darla vinta” (espressione “democratica” di Scattolini stesso). Perciò, allertati i legali per monitorare i post, ripresa dei commenti sospesi, anche a questa rubrica. Al fine di riaffermare il libero confronto, anche con toni accesi, e non chinare il capo “a chi alza i toni”. Commovente il comportamento di Scattolini (per niente “ridicolo”, come qualcuno potrebbe pensare), che passa il giorno di Natale (come lo scorso anno) a scrivere la periodica nota sulla Rata (che non c’è più). Mentre gli altri, più umanamente, si dedicano a passatempi “più divertenti”, egli si concentra sulla Rata (quasi vivesse una vedovanza inconsolabile). Comportamento che meriterebbe quanto meno un riconoscimento (mettiamo una medaglia) da parte dell’Amministrazione Comunale (se il Sindaco ancora pensa alla Rata). Una volta che il Signore l’avrà chiamato a se (più tardi possibile, per carità), per ricongiugersi all’adorata Rata, da mettere in conto l’intitolazione, se non della tribuna centrale dell’Helvia Recina, almeno della “cabina” dove si continueranno a udire gli echi delle sue telecronache. C’è, tuttavia, un aspetto che scoraggerà tali iniziative: il fatto che egli si stia distinguendo come “gufo pistacoppo”. Aveva iniziato, anni fa (salì allora a livello nazionale nella trasmissione “Striscia la notizia”) con una “gufata” pro Samb in un derby di Serie D perso in casa dalla Rata (1-3). Ha proseguito, più di recente, dando in “fare avanzata” l’accordo per acquisire il “titolo sportivo” della Sangiustese (Serie D), da “festeggiare con il panettone” a Natale, invece come ci informa “tutto saltato”. La “gufata” diverrebbe colossale se il “titolo sportivo” venisse passato, come si adombra, ai cugini della Civitanovese! Per non parlare dell’esaltazione dei tecnici delle ultime stagioni della Rata (quasi una “metempsicosi” biancorossa), che invece sono tutti e tre (Bucchi, Giunti e Magi) “saltati come birilli” a nemmeno metà campionato. Insomma un “Natale amaro” per Scattolini, con panettone e torrone che per i loro contenuti “coriacei” avranno messo a dura prova (protesi o no) la “corona dentaria”. Saltata la “resurrezione” della Rata a Natale (sono passati 6 mesi dalla scomparsa e non si è avuto, oltre le troppo ottimistiche previsioni, nessun cenno di “risveglio”). Poco da aspettarsi dell’assemblea tifosi-politici post Epifania, si sa come vanno certe cose. Ultima chiamata, se non troppo in ritardo, quella della “resurrezione” più consona a Pasqua (cadendo il primo aprile potrebbe rivelarsi per la Rata una beffa). Dopo di che si proseguirà con l’anno sabbatico sine die! C’è una previsione che, tra le tante “sballate”, si potrebbe rivelare esatta: vedere la prossima stagione giocare all’Helvia Recina il Matelica, promosso in Serie C. Chi si contenta gode! Buon Anno ai tifosi “pistacoppi”, “autorevoli” e no.
Alfine il narcisismo ha prevalso sulla riluttanza ;Caporaletti è tornato a scrivere; il lutto cittadino è dunque terminato.
Un bel fine d’anno,pur se con auspici poco propizi nei miei riguardi. Ma si dice che portano bene.Io comunque mi tocco!