di Mauro Giustozzi
“Fare squadra per fare calcio” è il tema della Giornata biancorossa indetta per mercoledì 23 maggio alle 17,30 nella sala ex cinema dello Sferisterio. L’iniziativa è promossa dall’associazione Amici della Rata e vedrà protagonisti campioni di ieri, come Pino Brizi vecchia gloria del calcio biancorosso e alfiere della Fiorentina con cui vinse anche lo scudetto di cui è entrato a far parte della Hall of Fame del club gigliato lo scorso anno e Lorenzo Minotti, ex capitano del Parma dei miracoli in serie A e in Europa. Ma il pezzo forte sarà quello che regalerà la nota band locale dei Vincisgrassi: Maurizio Serafini e Luciano Monceri infatti intoneranno il nuovo inno della Maceratese composto in queste ultime settimane (leggi l’articolo). Una sorta di auspicio di rivedere sin dalla prossima stagione una squadra con la maglia a strisce biancorosse calcare i campi, per il momento, almeno dei campionati regionali. Un appuntamento fortemente voluto dal presidente degli Amici della Rata, Giovanni Orlandi, per coagulare attorno alla rinascita di una futura Maceratese non solo la tifoseria orfana della propria squadra di riferimento, ma anche amministratori e politici locali, imprenditori che possano aiutare questa ripartenza di un calcio biancorosso che esce da un anno sabbatico cui si è relegato dopo la conclusione della storia del club che fino alla stagione 2016-17 ha militato in serie C. Un evento aperto a tutte le componenti cittadine che vorranno partecipare e dal quale si potranno capire eventuali spiragli e segnali di rinascita della nuova Maceratese.
Molto probabilmente legata ad una sinergia possibile e auspicabile da realizzare con l’Helvia Recina del presidente Crocioni, il club che milita nel campionato di più alto livello per la città, la Promozione. E’ chiaro che per progettare un rilancio del calcio cittadino non possono bastare le sole forze della dirigenza dell’Helvia Recina. C’è questo affiancamento possibile con l’associazione Amici della Rata che può sensibilizzare e promuovere iniziative a sostegno del calcio cittadino. Ma sono necessari anche sostegni finanziari più corposi da un lato e anche istituzionali dall’altro. Sotto questo aspetto, il fatto che finalmente il Comune di Macerata sia tornato in possesso della disponibilità degli impianti di Collevario rappresenta un ulteriore spinta per rilanciare il calcio locale. Indipendentemente dalla categoria da cui ripartirà la società erede della Maceratese. La presenza di Minotti da un lato e Brizi dall’altro ha una duplice e quanto mai importante valenza sportiva. Per quanto riguarda Lorenzo Minotti, oltre che riannodare i fili di una carriera che l’ha visto protagonista in campo col Parma e con la Nazionale di Sacchi vice campione del Mondo a Usa 1994, poi commentatore di Sky e soprattutto tra gli autori iniziali, assieme a Nevio Scala come presidente e Alessandro Lucarelli in campo, della rinascita sportiva del Parma passato dal fallimento del 2015 all’incredibile scalata di tre vittorie consecutive di campionati che l’hanno riportato proprio ieri nella massima serie. Un club col quale, i tifosi biancorossi ricorderanno bene, appena lo scorso anno la Rata condivideva lo stesso campionato di serie C. E’ probabile che a Minotti verrà anche chiesto come è ripartito in modo così vincente il progetto Parma, magari per provare a copiarlo riportandolo, con le dovute proporzioni, sul territorio Maceratese.
Poi ci sarà il riconoscimento a Pino Brizi che iniziò e chiuse la sua carriera proprio indossando la maglia della Rata, di cui fu poi allenatore in epoche diverse ma cogliendo sempre grandi risultati: un successo nel campionato di serie D ed un terzo posto in C2 dietro alle corazzate Padova e Civitanovese negli anni Ottanta e sempre sul finire di quel decennio anche una insperata salvezza colta in una drammatica partita-spareggio disputata e vinta dalla Maceratese a Ravenna. Sarà interessante vedere anche la partecipazione della città a questa iniziativa, anche se penalizzata dalla giornata feriale e dall’orario pomeridiano che certamente non favorisce l’affluenza. L’invito da parte degli Amici della Rata è stato esteso anche agli organi federali locali, a tutte le società calcistiche cittadine, oltre che ad amministratori ed associazioni imprenditoriali del territorio. Mettere insieme le forze della città per ripartire senza più attendere l’arrivo di un salvatore che giunga da fuori. Visto quello che è accaduto negli scorsi anni e le vane promesse di pochi mesi fa la Maceratese, città e tifosi, ha già dato abbastanza.
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Certamente tutto bello e interessante, finalmente qualche iniziativa, ma non mi trovo d’accordo con il giorno e l’ora. Queste manifestazioni, in piazza e di sabato pomeriggio.
Orlandi e gli amici della Rata,andate ad organizzare il carnevale a Passo di Treja
Come al solito Gabriele è un po troppo drastico, però quello che dice, secondo me, questa volta ha una giustificazione di fondo.
Mi pare che si giri intorno al problema senza alcuna capacità di risolverlo.
Si vuole appoggiare l’Helvia Recina? Benissimo radunare chi ci sta, andare dal presidente Crocioni e proporre la collaborazione, indicando soprattutto di quali e quanti fondi si dispone.
Si vuole fondare un’altra squadra ex novo ? Benissimo si faccia un organigramma si reperiscano i fondi, si trovi un tecnico, dei giocatori e si iscriva la squadra alla terza categoria.
Mi pare un po troppo tardi e soprattutto inutile allo scopo, pensare solo all’inno, alle premiazioni, ai convegni ecc.
Si pensa alla frusta e non si ha ancora il cavallo.
Di questo passo, nel calcio cittadino, l’unica “Rata” che avrà ancora bisogno di “amici”, sarà quella del mutuo acceso per il campo sportivo di Collevario.