«Rimaniamo veramente stupiti delle notizie che si sono rincorse sulla stampa che riguardano la presunta scelta di Mauro Canil di chiudere l’esperienza della Ss Matelica per cercare nuovi stimoli a Macerata». L’assessore allo sport Cinzia Pennesi, dopo il sindaco Alessandro Delpriori, torna sulla vicenda che vede protagonista il presidente del Matelica, che ancora non ha sciolto il silenzio per comunicare la sua volontà: spostarsi a Macerata o restare a Matelica. In attesa della decisione del numero uno del sodalizio biancorosso, attesa nelle prossime ore, l’esponente della giunta afferma che quella che avverrà sarà «una scelta personale su cui non è intenzione di nessuno sindacare. Resta il rammarico, però, di un’esperienza che eventualmente va a chiudersi. Abbiamo stretto un accordo per 15 anni per la gestione e gli investimenti allo stadio e, nell’unico incontro che c’è stato per l’eventuale adeguamento dello stesso alla Lega Pro, avevamo dato subito disponibilità, tanto che l’assessore Montesi ha chiesto specifiche in questura per capire l’entità dei lavori da fare. Non era un accordo politico, ma un patto con la cittadinanza e con i tifosi – sottolinea l’assessore – . Lo sport, per una comunità, è aggregazione sociale e in qualche modo specchio dell’identità e va tutelata esattamente come qualsiasi attività culturale e sociale, per questo l’amministrazione comunale permette la gestione e l’utilizzo di tutti gli impianti sportivi in maniera gratuita e anzi, spesso, mettendo risorse dal bilancio. E non sono molti i comuni a farlo, anzi, la tendenza è l’esatto contrario».
E quindi Cinzia Pennesi ricorda: «La Ss Matelica ha una convenzione in essere con il Comune e questa dovrà essere rispettata da entrambe le parti. Non tanto per vincoli di legge o di burocrazia, che possono essere risolti, ma soprattutto per i vincoli sociali che questo comporta: l’attività giovanile, i genitori che si impegnano, i dirigenti e il movimento dei tifosi. Per questo Matelica aderisce con convinzione alla giornata nazionale dello sport del 3 giugno. La stagione straordinaria che si è conclusa quasi per tutte le squadre finirá con una premiazione e in quell’occasione inviteremo tutti gli atleti che hanno raggiunto traguardi così importanti. Non ci interessano le spicciole polemiche di chi dice che non ci curiamo dello sport e in particolare della Fabiani che ha vinto il suo campionato. Li festeggeremo con orgoglio, sincero e profondo, il 3 giugno in occasione della festa. Bravi sono i nostri ragazzi, alla loro voglia e la loro determinazione va tutta la nostra stima. Ci sentiamo di dire, comunque, che saremmo sorpresi di vedere la Ss Matelica cambiare repentinamente strada – conclude Pennesi – o abbandonare un percorso già intrapreso, soprattutto per il rispetto della città».
Nel frattempo la società ha diffuso una lettera dei tifosi, rivolta proprio al club, alla squadra e all’ “Armatore biancorosso”, il presidente Canil. «Abbiamo deciso di scrivere queste righe oggi per ricordare tutti insieme cosa rappresenta il Matelica calcio. Il Matelica Calcio è una società che esiste da quasi 100 anni, fondata nel 1921, una società che ha sempre militato in categorie provinciali e al massimo ha disputato un campionato di Eccellenza per poi retrocedere. Il Matelica Calcio è una società che qualche anno fa ha avuto la fortuna di incontrare sulla sua strada un uomo, un “armatore” amante del calcio. Il Matelica Calcio è una realta formata da giocatori, allenatori, dirigenti che insieme portano avanti con passione, orgoglio e sacrificio, giorno dopo giorno, i colori della nostra città. Questa appena terminata è stata la quinta stagione consecutiva in Serie D, ma è come se fosse tutto ripartito da zero, grazie ai ragazzi e allo staff della prima squadra che hanno saputo coinvolgere una città intera. Attraverso i loro sorrisi, le loro lacrime, hanno creato un entusiasmo e una partecipazione che non si era mai vista. Il Matelica Calcio è una società che va dal più piccolo degli atleti classe 2012 al grande, il Capitano Gilardi. Campo e spogliatoi nuovi costruiti da questa società, materiale sportivo spettacolare, materiale da gioco, divise, tutto parla di un grande cuore biancorosso che batte ogni giorno più forte.
Il nostro “Armatore” é Mauro Canil, che ci ha fatto sognare portandoci dalla Prima Categoria fino a sfiorare con un dito la Serie C, giocando un calcio serio e onesto, esempio di quei valori di cui tanti si riempono la bocca ma nella vita quotidiana non sanno essere da esempio. Presidente ti ringraziamo per permettere a noi tifosi di andare sempre a testa alta, sempre fieri della nostra squadra e di tutti coloro che si adoperano per farci vivere queste emozioni indimenticabili. Matelica ha accarezzato il sogno della Serie C. Quindi, Presidente, la invitiamo a non ascoltare le chiacchiere di paese, cattiverie che valgono tanto quanto le persone che le pronunciano, deve essere orgoglioso dei suoi ragazzi, orgoglioso di lei stesso, della sua famiglia che la segue in tutto quello che fa. Nella vita si cade, siamo caduti tutti insieme e ci rialzeremo tutti insieme. Siamo sicuri che il nostro Armatore continuerà a farci sognare, una città fa il tifo per lei e per il Matelica Calcio».
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Dopo questo comunicato diffuso dai tifosi, se le parole esprimo ancora dei sentimenti veri e sinceri, sono convinto che l’imprenditore Sig.Canil rimanga nella ridente cittadina dell’alto maceratese.Ma che importa noi maceratesi cimo l’inno dei Vincingrassi………….!!!!!!?????
Forza matelicatese!! Ale matelatese! Gli amici della lata. Come la metti la metti non suona bene per niente. Lasciamo agli altri i loro Canil e accontentiamoci dei nostri Crocioni.