di Enrico Maria Scattolini
IL DISCORSO E’ SCIVOLOSO (-), e quindi da maneggiare con molta cautela…
EPPURE QUALCOSA DI VERO potrebbe contenere intorno alla possibilità di rivedere all’Helvia Recina/stadio una squadra con i prodromi di quella che sarebbe la nuova Maceratese (+++).
EVENTO che potrebbe essere festeggiato con il panettone di Natale (+).
PARE INFATTI CHE ABBIANO RAGGIUNTO un apprezzabile livello di concretezza (+) gli approcci fra personaggi locali ancora interessati al futuro biancorosso ed esponenti di un club calcistico della nostra provincia. Dei quali ho scritto qualche settimana fa.
NOTIZIA PERO’ CADUTA NEL VUOTO (-): fra le secche smentite di alcuni settori nevralgici e/o l’assoluta noncuranza di altri.
I tifosi della Maceratese durante l’ultima gara giocata dalla squadra all’Helvia Recina contro il Venezia
GIUSTIFICABILE GIOCO DELLE PARTI; oltreché opportuno se, come ritengo, è reale (+) l’informazione anticipata da “Somma Algebrica”. Pertanto da blindare.
PARIMENTI CONSIGLIABILE, per quanto mi riguarda, il ricorso ad un linguaggio criptico per nascondere particolari la cui pubblicizzazione potrebbe compromettere l’operazione (-).
CHE COMUNQUE SAREBBE IN CORSO DI NEGOZIAZIONE (+) fra imprenditori /professionisti di sponde diverse…
ALCUNI INTENZIONATI A TRASFERIRE la loro attività agonistica nelle sovrabbondanti strutture sportive della nostra città, anche per il disturbo d’inconciliabili incomprensioni con gli amministratori di provenienza; gli altri disposti a mettere mano al portafoglio (+).
SEMBRA CHE QUEST’ULTIMI siano integrati (+) da operatori economici dell’entroterra maceratese.
DA TALE INTESA (+) dovrebbe nascere la nuova Rata. Attraverso un articolato processo che necessariamente prevede la partecipazione di un sodalizio terzo. Dal momento che è out la Maceratese 1922.
SAREBBE STATO ACQUISITO ANCHE IL CONSENSO della tifoseria “pistacoppa”. Passaggio non trascurabile per l’armonica gestione della futura intrapresa (+).
IL PALLINO, A QUESTO PUNTO, POTREBBE AVERLO IN MANO l’ “Autorità” di piazza della Libertà. Per il fatto di essere proprietaria degli impianti, il costo del cui utilizzo sarà necessariamente oggetto di serrata trattativa.
LE RELATIVE AUDIZIONI dovrebbero iniziare a breve(+).
E’ EVIDENTE che si dovrà tener conto anche degli interessi dell’Helvia Recina/squadra. Rappresenta l’attuale, massima espressione del calcio nostrano (+) e quindi ha i suoi sacrosanti diritti.
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Matelica o Sangiustese? Sperando che non siano fantasie.
Io non voglio più dire nulla in proposito.
Ho già detto pure troppo.
Chi vivrà vedrà
Morning is due to all –
To some – the Night –
To an imperial few –
The Auroral light.
Solo pochi tifosi ricordano che Emily Dickinson era simpatizzante dell’Aurora Treia…
LA CAUTELA DI SCATTOLINI, “GUFO” DELLA RATA
La rubrica di Scattolini, dopo aver oscillato nell’arco della settimana, sembra aver trovato collocazione al venerdì. Giorno come noto di “passione e morte” perciò adatto per parlare della Rata. Società scomparsa la scorsa estate (a 95 anni), dopo lunga tribolazione, con relativo “trigesimo” celebrato in sede istituzionale. Usa un linguaggio criptico, Scattolini, quasi “iniziatico”, per delineare possibili scenari per la Rata. Ipotizza, per quanto si può capire, un accordo con una società della provincia, militante in Serie D, da cui acquisire il titolo sportivo. Per aggirare le norme del calcio, non si accetta in terra “pistacoppa” l’umiltà di ripartire (come Ancona e Civitanovese) dalle categorie minori. Scattolini da l’intesa quasi per raggiunta, tanto da pensare ad un festeggiamento a Natale con il panettone. Sperando non lo si debba fare con il torrone coriaceo di un tempo, che metterebbe alla prova le robuste dentiere che si vedono in talune immagini. Vi sono però difficoltà, a cominciare dalla “plata” (come si dice in America Latina) per acquisire un titolo sportivo di quarta serie. C’è la curiosità anche di conoscere chi sono gli imprenditori che si “manifestano” ora, quando la scorsa estate non hanno consentito alla Rata l’iscrizione a nessun torneo. Poi i problemi interni che un accordo comporterebbe alle società coinvolte, con metà campionato da disputare. Chissà come sarebbero contenti i giocatori della Sangiustese (se si parla di tale sodalizio), impegnati nella lotta per la salvezza, nel sapere che la loro società non esisterà più! Ci va cauto Scattolini – memore di suoi precedenti – per, scrive: “nascondere particolari la cui pubblicazione potrebbe compromettere l’operazione”. Perchè Scattolini da incautamente del “menagramo” al prossimo ma il “gufo” della Rata è proprio lui. Almeno il solo assurto agli onori della cronaca nazionale, essendo una sua “performance” nelle teche di Mediaset (trasmissione “Striscia la notizia”). Ricordiamo quando nel torneo di Serie D 2012/2013, durante la telecronaca del derby con la Samb, Scattolini sentenziò che i rossoblù non erano “mai stati prolifici” con la Rata. I biancorossi che perdevano all’Helvia Recina 0-2 subirono immediatamente il terzo gol di Shiba, che chiuse la partita. Una “gufata” colossale quella di Scattolini, di cui si occupò Cristiano Militello in “Strisca lo Striscione” (rubrica “Gufate”, ovviamente). Potrebbe verificarsi che l’accordo slitti (come le previsioni della scorsa estate) e se ne riparli a Pasqua, magari festeggiando con la “colomba”. Nella speranza che non voli via, portando con se tutti i sogni di rinascita della Rata.
Io sta storia ancora non l’ho centrata sennò l’avrei già mirata e colpita. Naturalmente sto scherzando… Visto l’andazzo precedente, fa bene il Signor Caporaletti ad avere dubbi sul tipo di dolce con cui festeggiare. Posto che sia la Sangiustese la squadra ” PRESCELTA ” dalle Sacre scritture, e che sia lei ad accogliere l’anima della signora immaturamente scomparsa a soli novantadueanni, con tutto il suo Karma che si spera più buono che cattivo ( nella nostra letteratura si traduce in “ Chi ha seminato vento raccoglie tempesta”), e che non si verifichi nessun errore durante la Metempsicosi ( viaggio di trasferimento da un’anima all’altra )
chessò, magari in una squadretta dell’Angola dove fino alla prossima vita sarebbe costretta a giocare, magari con tanti fans in più. Supponiamo che il volo vada bene e si trasferisca nella “PRESCELTA “ divinizzata.
Con il suo nuovo nome, poniamo Maceratese San Just, va all’Helvia a giocare partendo dalla serie D. Sempre se qualcosa abbia io capito. E qui, iniziano i problemi. I Vecchi fans che adesso sono nuovi o sempre vecchi? Mah!! Comunque sia, cominceranno ad analizzare, studiare, anatomizzare, verificare, appurare, controllare se effettivamente nella squadra ci sia qualcosa ma anche molto che ricordi la vecchietta scomparsa senza che nessun medico abbia potuto trovargli una medicina, non dico per guarirla ma per accompagnarla ad un nuovo parto che se pure fatto in così tarda età, non è detto che qualcosa di accettabile non sarebbe nato, magari un figlio in terza età, pardon , in terza categoria. Comunque oramai è bella che defunta, nessun trapianto d’organi tipo direttori, presidenti ecc. è stato fatto, trapianti biologici nemmeno, tanto che l’anziana signora, abbandonata da tutti è morta povera e sola. E finalmente siamo arrivati al dunque. Si riuscirà a scrutare qualcosa della vecchia anima, cosicché si ricominci ad avvicinarsi alla nuova realtà, oppure nulla riuscirà a ricordare i guizzi che per sua sfortuna l’avevano portata a sfiorare il sogno della B, forse questa, causa della demenza precoce non dei giocatori s’intende, che l’ hanno portata anzitempo all’ultima dimora.
Rata is going to fly over the cuckoo’s nest.
Ridicoli! A Macerata non avete avuto il coraggio di ripartire da soli e ora volete appropriarvi di una bella realtà che ha impiegato anni per arrivare in serie D.
Sinceramente queste cose mi fanno sempre schifo, perché viene cancellato il diritto di esistere e il sacrificio di quella piccola realtà che prima ha fatto il lavoro sporco in silenzio, poi arriva la potente città capoluogo che può offrire uno stadio che si prende il pacchetto in toto e arrivederci.
Quando verrà a giocare a Macerata certamente perderà sia i colori sociali che la denominazione Sangiustese…come pensate che la prenderanno gli sportivi a M.S.Giusto?
Manca il rispetto, sia per i sangiustesi sia per voi stessi.Questo non è calcio.
Caporaletti si conferma il mio interlocutore preferito.Soprattutto perchè straordinariamente documentato.Peculiarità che gli invidio al punto di scusare i suoi errori ortografici(es: un “dà”verbo scritto e ripetuto senza accento nel suo ultimo post.Ma già….una doppia svista di digitazione),anche se spesso adattata a suo uso e consumo.Come il ricordo della mia “gufata” nella telecronaca Maceratese-Sambenedettese 2012/2013 assurta agli onori di “Striscia la notizia” nella rubrica di Militello.Evidentemente indirizzata contro la Samb e non certo i biancorossi ,non essendo io affetto da masochismo.
E poi il solito acidume sulla possibilità di rinascita della(odiata)Maceratese,e l’ironia fra festeggiamenti con panettone e torrone natalizi,dolci che io fortunatamente posso ancora addentare senza protesi.
Ribadisco l’invito più volte rivolto al mio caro lettore: perchè non mette il suo acume ed il suo archivio…andreottiano al servizio di una corretta informazione?
Una certa squadra di un certo paese ha perso a casa già incassando dopo otto minuti due belle palle goal su cui poi costruire la partita con il risultato già scontato con il vantaggio fulmineo. Caso, sfortuna , premeditazione, boicottamento ecc.? Non è che con un eventuale quanto poco sportivo atteggiamento si voglia già dire no alla Città di Maria essendo già tutti felici di essere buon peccatori e che i fans non se la sentano proprio di diventare maceratesi seppur sportivamente? Io, in questa partita ci vedo una bella dose di sabotaggio che del resto non priverebbe almeno per il momento specie se l’andazzo comincia ad essere costantemente negativo i xxxxxxxxxx della loro squadra.
Micucci,perchè sorprendersi tanto-addirittura scandalizzarsi!!!-per l’eventuale operazione “pistacoppa”/centro limitrofo quando la medesima,come lei sicuramente saprà, è molto frequente nel calcio italiano? Una abbastanza recente ed importante si è felicemente conclusa fra due clubs del Fermano.
Le posso anche dire che dietro alla società oggetto del desiderio della (eventuale) nuova Maceratese ci sono anche l’Ancona e la Civitanovese.Quest’ultima per impostare un importante progetto.
SCATTOLINI TRA “VIL DENARO” E VALORI SPORTIVI
Scattolini, ci è o ci fa? Scusate, viene da chiederselo rispetto a quanto pubblica. Incredibile addirsi (tutto attaccato, cosi “tatà” Enrico è contento) ma trascorsi cinque anni non ha ancora compreso perchè è finito su “Striscia la Notizia”. Quello di Scattolini è proprio “masochismo”, dal momento che il suo rilievo sulla “poca prolificità” della Samb si è subito ritorto contro la Rata (terzo gol di Shiba e partita chiusa). Sta qui il senso della “gufata”, che caratterizza la rubrica di Militello, perciò egli se ne è occupato. Altro aspetto incompresibile, l’aver bollato come “acidume” mie serie considerazioni sulla differenza tra “valori sportivi” (costituzione di una nuova società) e “transazione monetaria” (acquisto del titolo sportivo di altro club). Concetti ribaditi da Gatti (cui il “coniglio mannaro” Scattolini – ad Andreotti si risponde con Forlani – evita di replicare) con maggior enfasi. Il lettore dichiara di provare “schifo” per l’operazione in corso (“non è calcio”, scrive), che manca di rispetto sia a sangiustesi (Scattolini dopo averne parlato smette di citarli?) che “pistacoppi”. Ho posto il problema della possibile “destabilizzazione” della squadra cedente il titolo sportivo, cui aggiungo quello di un torneo che potrebbe essere falsato dalla trattativa (come già adombra un lettore). Sarebbe bene che la giustizia sportiva si occupasse dell’operazione in corso. Rilievi che possono far breccia nella mentalità un soggetto vissuto nel mondo della finanza? Oltretutto sarebbe la prima volta che la Rata ricorrerebbe all’acquisto del titolo sportivo di una club di “fuori città”. Incredibile la giustificazione addotta: analoghe operazioni compiute da altre società. Ricorda l’intervista di una “prostituta” che collegava la sua professione alla condivisione di quella di un’amica. Sarebbe stato comprensibile un discorso – anche se non sposterebbe i termini – con la concittadina Helvia Recina (un primo interesse di Scattolini – come le “infatuazioni” giovanili – si è presto dissolto). La “corretta informazione” che si invoca agli altri, dovrebbe essere praticata da se stessi, toccando gli apetti significativi sopra evidenziati. Ad ogni modo, come si sarà compreso dai post, non nutro alcuna stima per Scattolini (sportivo e giornalista) e lo combatto apertamente. Non ho bisogno degli “ipocriti elogi” a cui fa ricorso, contraddetti un attimo dopo da espliciti insulti. Lo stagionato “vate biancorosso” si attacca all’ortografia, con l’augurio che a Natale (periodo in cui dovrebbe concretizzarsi la trattativa) – smentendo gli auspici del verace Fantauzzi – non debba “attaccarsi al ca…”
Caporaletti stavolta ha scarrellato. Colpito sul vivo,è passato agli insulti personali dal consueto,sinora corretto confronto d’idee.
Non rinunciando neanche ad umoristiche interpretazioni delle “gufate”(Caporaletti: è evidente che se una di queste non… riesce-come mi capitò nella circostanza della telecronaca Maceratese/Sambenedettese ,finita nella rubrica di Militello-il danno inevitabilmente si ritorce contro la squadra che si intendeva proteggere appellandosi alla scaramanzia).
Il mio interlocutore è troppo intelligente e preparato(gli confermo la mia stima, anche se rifiutata)per non rendersi conto di questi comici tentativi di modificare la logica della realtà.
Però un minimo di coerenza è necessaria per non sprofondare nella confusione.
Allora preciso:
(a)Prendo atto,con insopportabile dispiacere, che Caporaletti non mi stima. Penso però che soprattutto abbia in odio la Maceratese,da lui attaccata con previsioni funeste-sempre poi clamorosamente smentite dai risultati-nei due ultimi campionati fra i professionisti di Bucchi e Giunti.Meritandosi in tal modo la fama di menagramo.
(b)Io mi sono semplicemente limitato prima a dare e poi a confermare la notizia della trattativa fra esponenti di una società di serie D della provincia e professionisti maceratesi, senza esprimere commenti.Nei quali si è invece infilato il mio cortese lettore usando demagogicamente la leva deontologica purtroppo desueta nel calcio italiano.
(c)Debbo aggiungere che l’obiettivo “pistacoppo” dont sub/b)è inseguito anche dalla Civitanovese-verso cui Caporaletti non mi sembra insensibile- e dall’Ancona.
(d)Nei mesi scorsi, il sottoscritto si è battuto per la ripartenza della Maceratese dalla terza categoria.Provando lui stesso a prendere l’iniziativa, ma senza risultato.
(e)Personalmente preferisco l’opzione Helvia Recina/squadra.Che continuo a seguire e commentare in Tv.Ultimo match,molto bello, quello di domenica scorsa a Potenza Picena. Strano che sia sfuggito ad un osservatore attento come Caporaletti.
(f)Del quale ho finalmente capito il motivo del suo interesse per “Somma Algebrica”,che bazzica solo perchè “…mi combatte apertamente”(non è che mi sparerà ?!?)
Capisco il suo settimanale sacrificio di leggermi per poi poter scrivere qualcosa come “opinionista” e così uscire dall’anonimato della routine quotidiana.
E va bene.
Ma ad una cosa Caporaletti deve stare molto attento: il rispetto delle regole di buona creanza. Gli attuali sono tempi di agitazione per gli studi legali, a Macerata.E’ un amichevole consiglio.
Con questo passo e chiudo definitivamente. I lettori di Cronache Maceratesi meritano altro.
Saluti ed auguri.
CRITICA SPORTIVA O AULA DI TRIBUNALE?
Francamente non avrei mai creduto che Scattolini si fosse spinto fino al punto di minacciare di querela i propri lettori. La lista si allunga: dopo Ferramondo, il sottoscritto, mentre c’è la curiosità di sapere chi sarà il prossimo destinatario. Eppoi sarebbero gli altri, secondo lui, ad essere “colpiti nel vivo” a “scarrellare”! Tutti chiari segnali di insofferenza alle critiche ricevute e mancata rassegnazione all’adorata Rata che, se ne faccia una ragione, non esiste piu, morta e sepolta. Il confronto dialettico, l’esperienza lo dovrebbe suggerire, va accettato pur nella sua asprezza, altrimenti è meglio cambiare mestiere. Non ritorno diffusamente sui termini del contendere, che ritengo sufficientemente chiari. Sulla differenza cioè tra “valori sportivi” (costituzione di una nuova società) e semplice “transazione monetaria” (acquisto del titolo sportivo di un sodalizio esistente). I lettori li avranno certamente compresi, valutati e stabilito quale causa sposare. Pongo piuttosto due questioni, una di sostanza e l’altra di metodo. Se sia il caso di mantenere in piedi una rubrica (dopo una prima intenzione di chiuderla) essendo venuto meno l’oggetto di attenzione: la Rata. Sta a questo punto alla direzione di CM decidere se conservare il cronista (con la sua autorevolezza, che contesto) ovvero privilegiare il contenuto. Considerato che quest’ultimo negli ultimi tempi è calato, essendo venuta meno la “ragione istituzionale” della rubrica. Dal punto di vista del lettore – la seconda questione – è intollerabile che i commenti siano sottoposti ad una sorta di “controllo poliziesco” da parte del cronista. Come è possibile commentare serenamente sapendo di avere sulla testa, come annunciato, la “minaccia di querela”? Per quanto mi concerne, lo avevo anticipato – non avendo la vocazione di finanziare altri – i commenti alla rubrica terminano qui. Spazio a lettori più “docili e accondiscendenti” e, soprattutto, che non disturbino troppo il “titolare della rubrica”. Altrimenti il rischio concreto è di essere trascinati in Tribunale, nel nome della “corretta informazione”
ad maiora! Caporaletti.Spero che ci ripensi. Le assicuro che mi mancherà.
Commentare su questa rubrica è diventato pericoloso. E pensare che mi era venuta in mente un’idea grandiosa che avrebbe salvato capra e cavoli ossia sport e dignità dello stesso: l’accorpamento dei due comuni, Monte San Giusto e Macerata. Così la sangiustese poteva tranquillamente cambiare nome in Rata uno, due e tre, fante cavallo e re. E la super nuova città Maceragiusto oppure Los Santos, La città di Maria e San Giusto
che tutti e due porta lo justo. Oppure organizzare un ” tavolo ” di quelli che a Macerata se ne aprono a migliaia ogni anno su tutto, dai Vincisgrassi del Nebbia, al nuovo Pd, alla salvaguardia del Drago di Komodo ,un lucertolone dal corpo massiccio, lunghi artigli e un morso che non dà scampo, e magari affidare ad un concorso a premi la nuova denominazione Doc.
Non COMMENTARE ,caro Micucci; ma INSULTARE e fare finta di niente.Ad una persona intelligente come lei dovrebbe essere chiaro.
Comunque dimenticavo d’informare, nel mio precedente post, che per la decisione di Caporaletti sono stati indetti tre giorni di lutto cittadino.