di Mauro Giustozzi
E’ Alessandro Tomba il nuovo portiere dell’HR Maceratese. Per il 31enne numero uno osimano si tratta di un ritorno in biancorosso dove militò in gioventù. Segue le orme del nuovo allenatore Moriconi che lo ha avuto lo scorso anno a Loreto. A fine luglio l’adunata della nuova HR Maceratese che inizierà la prossima stagione in Promozione con Francesco Moriconi in panchina. Come Massimo Silva negli anni Novanta e Francesco Nocera nel 2009 toccherà a lui provare a risollevare le sorti di un calcio biancorosso passato dalla terza serie nazionale alla Promozione regionale, senza mai retrocedere sul campo ma con un fallimento societario alle spalle. Un Moriconi che ha le idee chiare su che tipo di squadra sarà la nuova Rata 2018-19: una squadra con tanta grinta e temperamento necessaria per affrontare un torneo dilettanti come la Promozione girone B. Ma che cerchi anche trame di buon gioco ed un atteggiamento offensivo con un calcio propositivo e godibile.
«Nelle mie precedenti esperienze in questi campionati –afferma l’allenatore portorecanatese- ho sempre puntato su una rosa non ampia, anche perché bisognerà schierare per regolamento due under, un 1999 e un 2000, e quindi avere in rosa sei, sette giovani già pronti e validi da avere in organico è importante. Sotto questo aspetto conosco la società e le sue potenzialità a livello giovanile, per cui questo è un fattore importante da cui poter iniziare. Poi sono abituato a puntare su un undici di titolari piuttosto fisso, salvo infortuni e squalifiche che possono capitare durante la stagione. Mi piace vedere una squadra che prenda in mano il gioco, offensiva, che giochi in verticale. Insomma una Maceratese aggressiva. In questo campionato, poi, è necessario avere tanta grinta e temperamento perché andremo ad affrontare avversari che moltiplicheranno gli sforzi per metterci in difficoltà solo per il nome che portiamo».
Sul prossimo torneo il neo tecnico biancorosso ha le idee molto chiare. «Combatteremo contro Civitanovese, Valdichienti e Ciabbino che stanno allestendo fior di formazioni per stare nell’alta classifica –sottolinea Moriconi-. Però ho visto una dirigenza dell’HR Maceratese molto attenta e disponibile ad allestire una formazione che reciti un ruolo di primo piano. Stiamo contattando diversi giocatori che hanno militato nell’Eccellenza regionale e puntiamo anche a nomi importanti per la categoria proprio dimostrare che vogliamo creare una formazione competitiva e vincente. E il fatto di chiamarsi HR Maceratese aiuta, nel senso che una calciatore è molto stimolato nel voler venire in una piazza storica del calcio marchigiano per tentare subito la risalita e far ritrovare a Macerata tornei più importanti per il suo blasone recente e anche per la storia di questo club». Certo, le polemiche che hanno portato anche ad una spaccatura profonda nella tifoseria se appoggiare o meno questa nuova Maceratese targata Crocioni, ma non (per ora) Mosca e Canil, rischiano di essere un freno alle ambizioni del neonato club biancorosso. «Quello della tifoseria è un elemento fondamentale –prosegue mister Moriconi- nel senso che tutte le componenti devono remare dalla stessa parte per ottenere risultati. Parlo di allenatore, squadra, società e naturalmente tifoseria. Leggo di spaccature e critiche che ci sono in città. A me interessa solo il lavoro sul campo: la società è disponibile ad allestire una formazione ambiziosa e lo stiamo facendo. Poi sarà bene iniziare a vincere sin dalla prima partita perché solo con un inizio sprint possiamo far capire a tutti quelle che sono le intenzioni della nuova HR Maceratese». Il contatto tra la società di Crocioni e l’ex tecnico del Loreto è avvenuto e si è concretizzato negli ultimi giorni. «Cappelletti mi ha chiamato pochi giorni fa –conclude Moriconi- e non appena si è definito il quadro societario del club biancorosso, abbiamo chiuso positivamente l’accordo. Ritrovo dirigenti come il presidente Crocioni con cui ho lavorato proficuamente ed abbiamo colto risultati importanti. Un legame che non si è mai interrotto. Certo, mi rendo conto che la situazione e le aspettative di oggi sono ben diverse da quelle quando allenai l’Helvia Recina. Dobbiamo riportare entusiasmo in una piazza storica: so benissimo che non sarà facile ma credetemi che il sottoscritto ed i giocatori daranno di tutto per riuscirci».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati