di Federica Nardi
(foto di Lucrezia Benfatto)
Tutto come da copione. La delibera sull’acquisizione del Parksì è stata approvata oggi pomeriggio dal Consiglio comunale di Macerata dopo tre giorni di discussione. Già ieri sera si era delineato un risultato positivo (leggi l’articolo) confermato oggi con 18 favorevoli, 5 contrari (i tre consiglieri del 5 Stelle, Mandrelli e Pantana) e 1 astenuto (il segretario Pd Paolo Micozzi). Il resto dell’opposizione è uscita dall’aula al momento della votazione. «Non vogliamo stare nella stessa stanza in cui si compie un delitto politico», ha detto Riccardo Sacchi, capogruppo di Forza Italia. Assente David Miliozzi (Pensare Macerata).
COSA CAMBIA – Con l’approvazione della delibera il Comune scioglie il rapporto di concessione con la Saba, l’azienda che gestisce il Parksì di via Mugnoz. Subentra nella gestione l’Apm, partecipata a maggioranza dal Comune. Il valore dell’operazione, nelle cifre dell’amministrazione, vale 1 milione e 500mila euro, esclusa l’iva. Il progetto si pone come base per un ripensamento delle tariffe di sosta e mira a svuotare il centro dalle auto grazie a una riqualificazione del Parksì, che ora versa in uno stato di grave degrado, come attracco principale al centro storico.
Romano Carancini
PAURA E BELLEZZA – «Questa occasione – ha detto il sindaco Romano Carancini – è servita per coniugare due parole: paura e bellezza. Viene sconfitto il tentativo di condizionare la discussione, il condizionamento di interessi altrui, dei messaggini che suggeriscono di non votare le delibere e delle velate minacce. Insieme abbiamo sconfitto questa paura così come ci siamo liberati di una discussione che dura da 50 anni». E la bellezza, dice, «è quella di poter parlare liberamente, anche contrapponendosi. Bellezza di sfidare il futuro senza rimanere impantanati. Immaginare un luogo invece di un non luogo». E conclude, citando De Gregori: «La storia siamo noi». Sul fronte dei sì Valentini rimarca che «ci sono problemi da risolvere ma dall’altra parte c’è il conservatorismo maceratese. Di chi non pensa ad alternativa o usa la polemica per raccattare voti. Loro pensano alla Macerata del passato, io preferisco pensare alla Macerata del 2016». Del Gobbo (capogruppo Pd) la definisce «la vittoria della città e di un progetto autorevole. Delibera completa dove ogni passaggio è stato approfondito». Tacconi dice sì: «mi convince la gestione dell’Apm, l’Udc è favorevole ma a patto che si preveda la bretella via Mattei-La Pieve».
Nel Pd tutti favorevoli tranne Bruno Mandrelli (ha votato no) e il segretario Paolo Micozzi (astenuto)
PECORE NERE – Bruno Mandrelli del Pd ha risposto al De Gregori del sindaco con un Guccini che riflette la sua voce contraria in maggioranza: «Scusate non mi lego a questa schiera, rimarrò pecora nera». E avvisa: «In tutti i nostri programmi elettorali c’è il parcheggio di Rampa Zara. Il superamento di questa impostazione non è figlio di una scelta precisa e puntuale del Pd. Non giocate con i risultati elettorali». Si astiene dal voto Paolo Micozzi, segretario dei democrat: «Ho ascoltato interventi che evidenziano la bellezza dell’operazione ma resta il buco nero del Parksì. Mi domando: è stato fatto tutto per costringere la Saba a non ridurre parcheggio in quelle condizioni? La libertà mi porta ad astenermi dal voto».
Gran parte dell’opposizione è uscita dall’aula al momento del voto
FUORI DALL’AULA – L’opposizione (tranne i consiglieri del M5s e Deborah Pantana) ha lasciato l’aula durante la votazione. Parole di fuoco dai consiglieri. Riccardo Sacchi la definisce «un’operazione scellerata, stiamo esponendo direttamente o indirettamente il Comune per altri 3 milioni di euro oltre i 4 milioni delle piscine. Non vogliamo stare nella stanza dove si commette un delitto politico. Vigileremo». «È un regalo alla Saba», ha detto Deborah Pantana che rivolta a chi avrebbe votato sì ha aggiunto: «Siete tappettini che strisciano sotto il sindaco e dicono tutti sì». Maurizio Mosca insinua: «sindaco, non hai aspettato altri sei mesi per un motivo, stai salvando il fondoschiena a qualcuno. Prima di te qualcuno ha fatto qualche cavolata». Anna Menghi punta il dito conto «una delibera costruita con percorso machiavellico e un’operazione fatta con una leggerezza che mi lascia basita». Roberto Cherubini, che insieme ai consiglieri del Movimento aveva presentato un esposto alla vigilia del primo giorno di Consiglio, incalza: «La scelta politica è legittima ma la nostra contestazione è che questo non è piano di mobilità sostenibile. Mi meraviglio di tutti quelli che una volta erano ecologisti e ora accettano che si parta, per programmare la città, da un parcheggio». La Tardella rivendica la sua contrarietà: «Apm si grava di costi per 3,5 milioni di euro sapendo che non arriveranno fondi dalla città che sarà, perché il capoluogo non ha vinto il bando. Con quali risorse condurrà l’operazione? L’Apm con il trasferimento nei locali ex Gil sta già impiegando per ristrutturazioni 2 milioni di euro». E replica per aforismi a tutti i consiglieri di maggioranza. Al sindaco riserva una citazione di Churchill: «Il successo è passare da un fallimento all’altro senza perdere entusiasmo».
Paolo Micozzi unico voto astenuto
Andrea Marchiori e Riccardo Sacchi
Enzo Valentini (Sinistra per Macerata)
Deborah Pantana
I no dell’opposizione
Maurizio Mosca
Maria Francesca Tardella
Ivano Tacconi
Maurizio Del Gobbo
Roberto Cherubini
Francesco Luciani, Andrea Marchiori e Gabriele Mincio lasciano l’aula
Carla Messi e Anna Menghi
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Una delle pagine più vergognose della vita politica e amministrativa della città di Macerata.
Il dado è tratto.
Una grande soddisfazione per una scelta importante per il futuro del Centro Storico di Macerata e della sua accessibilità. Sono convinto che i prossimi anni godremo dei grandi vantaggi che innesca questa scelta strategica sia da un punto di vista di sostenibilità di vita che di sviluppo economico del Centro Storico. Era uno dei punti qualificanti del programma della coalizione che ha vinto le Amministrative.
Non ci resta che piangere…
Illuminazione pubblica obsoleta, strade dissestate, erbacce ovunque per le mura cittadine, abbiamo ancora un vagone che passa all’interno della città (collevario) in una strada (l’unica) di collegamento con Sforzacosta, creando file abberranti, continuiamo? Ma si salviamo le chiappe e interessi di qualcuno! Finché dureranno questi personaggi in Comune e il PD, Macerata rimarrà sempre come 50 anni fa’, senza nessun servizio al cittadino, una città che vive un po’ grazie agli universitari, sennò sarebbe un paese di vecchi! Dateve na svegliata!
Bastardi. Punto.
Anzi, no, ma che punto? Spero ci sbattino fortemente il muso tutti quelli che sono andati dietro al pifferaio magico Romano Carancini. Viva il M5S, viva Mosca, Mandrelli, e tutti coloro che, con libero arbitrio, hanno votato NO a questa insulsa delibera.
Giuliano Meschini, con tutto il rispetto, ma tu sai, come io so, come tutti sanno, che se hai avuto la tua ricompensa di voti alle comunali dopo esserti presentato da solo alle primarie per un’ottantina di voti circa, li devi al PD, per cui, vedremo quanto otterrai in termini di posto strategico da questa acqusizione del Park Sì. vedremo. E giudicheremo anche , se permetti.
Tamara Moroni, se ci sbattono come tu ci sbatti col congiuntivo si fanno sicuramente male (“spero ci sbattino”)
Il conhgiuntivo? Cari Nicola Perfetti, lo so usare il ciongiuntivo, ma liberamente, preferisco, talvotla usare il presente, come fanno gli anglosassoni, per tanti di quei motivi che a te, e avoi, schiavi della burocrazia del diritto e del linguaggio neanche vi sfiorano. E poi, Stai zitto, tu Nicola Perfetti, nei miei confronti, tu figlio di tanto padre. E tu sai perchè. Cordiali saluti. Tamara Moroni.
Amen
Solitamente non mi azzuffo online. Anche stavolta rimarrò fedele alla mia impronta zen. Pertanto non scenderò in polemiche che credo non interessino a nessuno. Solamente volevo simpaticamente rimarcare ed evidenziare un grossolano errore grammaticale compiuto da una persona che si erga al rango di maestrina e con penna rossa e blu solitamente censura il prossimo. Stop.
Solo che poi vorrei anche sapere….figlio di tanto padre cosa???? Rispondi per piacere. Figlio di tanto padre cosa?
già……..che amarezza!!!!!!!!!!!!!! 🙁
Ma non facciamo ridere, con la ripresa sui congiuntivi, che neanche gli addetti al mestiere, giornalisti, insegnanti, trascurano per primi, tutti, oramai, e badiamo ALLA SOSTANZA. E secondo me,giustamente, per eliminare quel senso di distacco, di protervia, di cui il congiuntivo è mezzo linguistico verso il prossimo, per incu. larlo meglio. Figio di tanto padre cosa vuoi sapere ? vuoi la mia risposta? Te la dò in privato: tamaramoroni° alice.it Ciao Nicola.
[email protected].
scrivimi qui, avv. Nicola Perfetti, Grazie.
Già fatto
Riusciranno la Procura, la Corte dei Conti, eccetera, a svelare gli eventuali retroscena che sono dietro a questa contestata PATACCA?
Mi si consenta una osservazione: non sono né un urbanista, nè un architetto e nemmeno un addetto ai lavori.
L’acquisizione del Park Si, con tutti i programmi sulla modifica del traffico cittadino, non porterà beneficio alcuno alla città: Ormai, si perdoni l’affermazione, è sputtanato al punto che l’utenza è ridotta al lumicino e sarà difficilissimo ricuperarla.
Mamca l’accesso facile, manca il collegamento con le strade di traffico sostenuto.
E poi l’accesso in città, da Via Mozzi non mi è mai sembrato un accesso ottimale, tutt’altro !
Ammiro l’euforia del Signor Sindaco ma, fedele al detto latino che ammonisce: UBI NAJOR MINOR CESSAT, mi metto in disparte: se il Padre Eterno mi darà qualche altro anno di vita, vorrò vedere chi aveva ragione.
Stupido, Nicola Perfetti, come i tanti Zen della sinstra radical chic. Ti invito pertanto ad una risposta chiara e pubblica.
Veramente un film, pessimo, di serie C.
Sceneggiatura scritta su un quaderno di prima elementare su un soggetto che non sarebbe stato buono nemmeno per i pensierini della buona notte.
Recitazione scialba, gli attori protagonisti hanno recitato malissimo.
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Trama scontata, fin dai primi 2 minuti si capsice benissimo chi è il killer, chi lo ha aiutato….
……Insomma uno di quei film in cui la platea si svuota prima della metà del primo tempo perchè vedere il secondo non interessa a nessuno.
Cara Tamara Moroni, mi sa che ti querelo per diffamazione a mezzo stampa………
Ah, bèh, per me fa come ti pare. Ciao Figlio di papà Perfetti. Vedremo, ma ringrazia Iddio che non abbia pubblicato la tua rispostadata a me in pvt. Veramente, ciao, cocco di papà.
Io sarei euforico se mi entrassero nel borsello tanti bei soldini. L’unica paura l’avrei se qualcuno mettesse il naso nel borsello. Tutto il resto sono chiacchiere e silenzio.
Cioè… il comune ha pagato per avere qualcosa che è già suo? Non è uno spreco di denaro pubblico?
Ogni tanto leggo promesse o minacce a volte vere e spesso tanto per dire, di ricorrere alla denuncia per diffamazione a mezzo stampa.
Ho trovato su internet queste due definizioni, di cui una più esposta e l’altra più striminzita.
– Diffamare v. tr. [dal lat. diffamare, comp. di dis-1 e fama]. Creare una cattiva reputazione, diffondendo, a voce o per iscritto, notizie disonorevoli, vere o false.
– Offendere la buona fama, la buona reputazione di qualcuno.
Quello che salta all’occhio è che si può diffamare anche dicendo cose vere. Ma davanti al tribunale, perché devo essere condannato se dico cose vere e il giudice ritiene che tali siano? Certo nel secondo, quello più smilzo, accertato il reato ne consegue la condanna.
@Rapanelli, nell’articolo si fa riferimento a ” Un delitto “. Sono perfettamente d’accordo. Però ad un delitto si possono collegare varie piste. Arriva l’Inquirente e che fa? Si pone la domanda più ovvia che ci si possa fare: ” A chi giova questo delitto? “. Nel suo commento n. 21 accenna velatamente ad uno dei motivi che potrebbero indirizzare l’indagine su quella che secondo me è la pista preferenziale. Tutta la vicenda sembra parlare da sola. Poi certo potrebbero essere altri i motivi e chi dice di no, non ho detto che sarebbero possibili altre tracce? Però non ci si accanisce tanto a gettare i soldi ( altrui dalla finestra ) dopo che fior di intenditori hanno definito l’acquisizione del Parksì ( io la dico in parole povere ) un ‘operazione degna di un ricovero coatto, il classico TSO ( trattamento sanitario obbligatorio ) se si è fatta in buonafede, seppur quest’ultima scollegata da quella parte del cervello deputata al ragionamento logico. Però qui non mi sembra il caso “che a pensar male è peccato però a volte ci si acchiappa “. E’ troppo complessa questa storia per non far venire in mente che in questo acquisizione di sicuro insuccesso economico per Macerata, molto probabilmente “ ci si acchiappa pensando solo male. “
Arroganza ad oltranza
Poteva rimanere privato, rivedendo orari e servizi.
Potete pubblicare la foto di tutte le facce di me…. che hanno votato a favore di questa grandissima porcata? L’opposizione intende muoversi legalmente o come sempre accade si litiga di giorno per essere conniventi la notte?
@Rapanelli. Il retroscena, da quanto sembra di aver letto, è una tipica spada di Damocle.
Scendere in volgarità ed attacchi personali non è bello.
Ognuno ha le sue idee e devono essere rispettate.
Io stimo l’amministrazione Carancini, che qualcosina per la città ha fatto. Ma ha fatto anche grandi errori e questo del ParkSì è un grave errore.
Non ti puoi ricomprere ciò che è già tuo. Mancano i parcheggi? SI! Ci sono i soldi per farne altri? Sembra di SI! E allora invece di ricomprare ciò che è tuo, utiizza quei soldi per realizzzare altri parcheggi.
C’è una cattedrale nel deserto in P.zza Pizzarello, ferma da anni….se possibile (sempre se possibile, non saprei) si compri quella struttura e la si trasformi in un parcheggio a più piani. E’ in un punto strategico, c’è il terminal attaccato, il centro e i giardini non sono poi così distanti. Potrebbe essere una buona cosa.
Oppure sotto le mura di Tramontana….bastano 4 file di auto, lungo tutte le mura allungare la passeggiata per coprirle e un paio di attracchi a Porta San Giorgio e prolungare quello di Via Armaroli. Sarebbe comodissimo!
Quindi non capisco l’esigenza di ri-comprare il parksì!
Quando non si hanno capacità dialettiche si fanno gli “esposti a carico”. Me ne fu fatto uno dalla sindaca Calvigioni all’epoca della polemica sul CorridoMnia. Dovetti mettere l’avvocato e alla fine la pratica fu archiviata dal giudice. Che avrebbe dovuto fare prima se avesse letto meglio ciò che scrivevo su CM e ciò che scriveva la sindaca nell’esposto…
Io non faccio esposti a carico, anche se mi accusassero di essere “frocio”. Pensare male si fa peccato, ma spesso ci si prende. Chi non ha avuto nella vita almeno un rapporto omosessuale alzi la mano. Ma torniamo all’argomento.
All’epoca del PCI noi facevamo le denunce politiche a mezzo stampa, con i volantini, sul quadro murale. Ma mai con esposti, o denunce alla Magistratura.
Io ho voluto solo “provocare” scrivendo le cose di cui sopra.
Ricordate i fuochi d’artificio all’epoca del costruendo CorridoMnia? Certo, faceva pensare male quando un terreno non edificabile diventato edificabile per ditte artigianali prima e poi come area commerciale…
Senz’altro la Magistratura avrà indagato a fondo non trovando nulla di illegale. Non è stata mica influenzata da tutte le effervescenti chiacchiere che facevamo dall’una e dall’altra parte e dalle denunce e dagli esposti a carico.
La Magistratura indagherà, se non lo ha già fatto, sulla vicenda del ParkSI e se non troverà nulla archivierà la pratica.
Resta però il fatto che sarebbe stata Rampa Zara, osteggiata per anni per chissà quali misteriosi pregiudizi, l’unica zona idonea per il centro storico di Macerata. Meglio ancora se il parcheggio fosse stato fatto all’interno della cinta muraria proprio sotto via don Minzoni e Piazza della Libertà. Ricordo che molti anni fa si ipotizzava di farlo sotto Piazza Mazzini, con un tapis roulant fino a Piazza della Libertà. Scartammo l’idea per la sua macchinosità. Come macchinosa è la proposta di collegare il ParkSI con il servizio urbano. Tanto vale andare in Piazza della Libertà come avviene oggi con ascensori e camminando…
Scusate se mi intrometto ancora.
Vorrei fare una domanda: in tutta questa vicenda è la SABA proprietaria del ParkSI che ci guadagna sotto tutti gli aspetti?
«dicebat Bernardus Carnotensis nos esse quasi nanos gigantium humeris insidentes»
Per Roberta Blanchi. Per evitare qualsiasi dubbio Cronache Maceratesi potrebbe pubblicare il testo integrale della delibera.
Per quanto riguarda il “congiuntivo”…già 15 anni fa al liceo linguistico si diceva che il congiuntivo era ormai quasi in disuso e che sostituirlo col presente non era poi un gran dramma…
Bravo Bruno (Mandrelli), ti confermi persona seria e coerente.
Guardando il bicchiere mezzo pieno sei stato quasi fortunato a.. PERDERE(?????????)..le primarie, vista l’affidabilità di coloro che correvano per te.
Ti stimo (anche per Guccini).
Avrei osato anche quel “La bellezza salverà il mondo” di Dostoevskij.
@Banci. Bèh, il congiuntivo è un MODO, invece il presente è un TEMPO!
Ho sbagliato il congiuntivo e chiedo venia. Sarò ignorante e me ne scuso. Ma fossero tutti qui gli sbagli della vita, caro Perfetti, a cui dico ” che ti avanza? non v’è bastato, forse” ? Per il resto dei commenti, grazie a chi sa discernere e dà importanza alle cose serie. E fra l’altro, vorrei dire, mi trovo molto in accordo con quanto scrive Tommaso Martello. E con questo chiuso qui,per me, che non intendo mischiare affatto pubblico e privato al di là della inca. tura fulminea, ma naturale , visto chi si è permesso di riprendermi per un congiuntivo, cosa che per me tutti potevano farlo, ma tutti proprio, e avrei chiesto scusa come sto chiedendo ora, ma da certi proprio no, non lo ammetto.E che mi querelino pure.Saprò ben argomentare i fatti, che stiano pure sereni.
Lungi da me la politica “applicata”, ma che senso ha uscire dall’aula e non dire un chiaro NO? Qualcuno me lo può spiegare! (anche se lo capisco bene!)
@ Tommaso Martello
La scelta di uscire dall’aula è la prosecuzione nazionale del vecchissimo “ne aderire ne sabotare” che poi, negli anni ’70, era diventato “ne con lo Stato ne con le BR”.
Insomma lo sport nazionale del “restare alla finestra” (e poi schierarsi sempre con chi vince).
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Credo che se si vada all’indietro, nell’italica storia, di esempi del nostro essere sempre “terza parte” (e non prendere mai posizione, oppure prendere posizione con una vagonata di “però”, “se”, “ma”, “forse”, “dipende”) è una delle nostre (purtroppo) cattive abitudini.
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Ovvio che in una situazione ingarbugliata come questa sarebbe stato molto diverso (anche come peso politico) avere l’opposizione compatta (che votava NO), piuttosto che avere buona parte dell’opposizione (finta??) che esce e non vota…. Ma questo è….
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Invece non si è abbastanza sottolineato la protervia con cui, senza alcuno vero confronto con la città, un gruppo ristretto (minoritario) sceglie per tutti.
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Perchè la discussione “aperta” con i cittadini (Claudiani e Terrazza dei Popoli) è stata solo una colossale presa in giro (tolti i parenti, gli amici stretti e le truppe cammellate agli incontri “pubblici” erano presenti 4 gatti) e non si è spiegato per nulla tutta l’operazione, ma è stata solo scolorita kermesse, neanche realizzata bene!!)
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In questa sonnacchiosa città pertanto è stato commesso un grosso omicidio politico e culturale (che peserà sulle spalle dei cittadini per i prossimi 20 anni) fingendo che sia stata invece una magistrale, avveneristica e intelligentissima operazione di quadratura del cerchio….
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Ci è solo da augurarsi che tutta questa scellerata e non economica operazione venga stoppata dalla Giustizia
Tanto per restare in tema di citazioni illustri …
“Ai posteri l’ardua sentenza….”
Fa piacere che almeno cinque consiglieri comunali, Alfei, Cherubini e Messi (M5S), Mandrelli (Pd) e Pantana (Fi), si siano assunti la responsabilita’, sotto ogni profilo, di votare un chiaro no.
Giusto quel che dici, Gianni Menghi.
Le ragioni della decisione di uscire dall’aula sono molteplici. In poche righe cerco di rappresentare le mie:
– l’incompetenza del consiglio su alcuni dei 16 punti posti in votazione;
– il richiamo espresso e fondante ad un parere secretato con divieto di divulgazione;
– l’assenza di una vera due diligence e di business plan a supporto della dichiarata economicità della delibera;
Su questi tre argomenti abbiamo (Mosca, Mincio, Renna, Tardella, Menghi, Luciani, Sacchi ed io) presentato questioni pregiudiziali (le prime due) e sospensiva (la terza), rigettate dalla maggioranza.
Poi c’è la questione della non tanto velata responsabilità del dissenziente che la Giunta, con eleganza politica d’altri tempi, ha impresso alla proposta di delibera, responsabilità che serviva più a curare gli attacchi gastrointestinali in seno alla maggioranza piuttosto che spaventare la povera minoranza dei dodici.
Detto questo, l’accordo era di votare un secco NO se vi fossero state ulteriori defezioni oltre quelle di Mandrelli e Micozzi e di abbandonare l’aula come segno di sdegno verso un’operazione spregiudicata presentata con un documento amministrativo abnorme.
La trascrizione degli interventi della tre giorni di Consiglio vi chiarirà meglio la situazione se avrete pazienza di leggerla. A meno che la preoccupazione di Tommaso e Gianni non sia invece un modo per distrarre l’attenzione … un po’ come se qualcuno si preoccupasse se un pediatra di Aleppo non curi adeguatamente la tosse di un bimbo.
Comunque questa è andata così come tutta la cittadinanza non avrebbe voluto. Ora si sta preparando un altro capitolo: tre settimane fa, mentre stavamo studiando oltre 1.000 pagine di atti e documenti, la Giunta ha conferito l’incarico legale (allo stesso professionista che ha reso il parere sulle gravi responsabilità gravanti sul Comune per il ParkSì!) per la fase stragiudiziale della questione piscine (compenso pattuito € 10.943,40, solo per lo stragiudiziale caro Tommaso!). Chissà che anche su questa storia l’opposizione sarà compatta ed a qualcuno darà prurito?
Caro Andrea, come ben sai (mi conosci) sono molto ferrato in politica spicciola come cittadino e non “applicata” come politico. Lontano da me la partitica amministrativa (sono un sognatore, ma vorrei comuni liberi dalle gogne partitiche e amministrati da persone libere da tessere).
La mia era una domanda da “sempliciotto” della politica “applicata” e nonvoleva distrarre nulla.
Detto ciò la tua risposta, in politichese “applicato” non ha sciolto i miei dubbi. Un chiaro NO era un NO a tutto, magari perdeva, ma era un NO…non un BOH!
Per il resto ritengo la questione un grave errore, e da “esperto” in politica spicciola mi sembra aver dato soluzioni alternative, cosa che in politica “spicciola” dovrebbe fare chi non è d’accordo su un idea!
@ Andrea Marchiori / Mi attribuisci una “preoccupazione” che non ho mai avuto ne’ manifestato e per di piu’ la qualifichi gratuitamente come “un modo per distrarre l’attenzione…”; poi ti fai interprete sicuro di “tutta la cittadinanza” e infine richiami e prevedi un “prurito” di fronte all’ “opposizione compatta” che purtroppo non sembra cosi’ diffuso. Io invece, che ho apprezzato il tuo lavoro sulla questione ParkSi’ e che rispetto le ragioni che, con gli altri, ti hanno fatto scegliere di abbandonare l’aula, continuo a pensare che abbiano fatto meglio i cinque consiglieri che si sono assunti la responsabilita’, sotto ogni profilo, di votare un chiaro no.
Bravo, Tommaso Martello, perché tanto più, per tutte le ragioni elencate dal tuo collega avvocato Marchiori,chi era contro doveva votare No e non uscire dall’Aula.
In questi termini, Tommaso e Gianni, la vostra opinione ci sta tutta. Abbiamo cercato di ostacolare l’iniziativa con impegno non solo di facciata ma anche di studio, lo abbiamo fatto senza offendere i promotori (Giunta) ed i sostenitori (maggioranza), ma lo abbiamo fatto (insieme) con tutta la determinazione possibile. Nella sconfitta politica inevitabile per numeri, siamo usciti più forti (sia chi ha votato NO che chi è uscito) perchè le ragioni erano condivise. Si è solo trattato di un modo diverso di esprimere un forte dissenso. Con i 5S non vi è stato mai un accenno di distanza sui contenuti dell’opposizione, credo che questo lo possa confermare Roberto con il quale abbiamo discusso a lungo in questi mesi.
Per questo, solo per questo, ho risposto in quel modo. Magari non abbiamo la stoffa o il pelo, ma ci mettiamo passione ed impegno…un caffè per entrambi alla prossima occasione
“Un caffè per entrambi alla prossima occasione.” Perfetto. Dimostrazione plastica di come alcuni paladini della giustizia che si sentono padreterni, se l’ aggiustino e se la vedano tra loro in barba a tutti gli altri.
Questa faccenda dell’approvazione della delibera sul ParkSì spande un odoraccio putrescente. la Giunta ha investito il Consiglio Comunale di una decisione, quella di avviare l’operazione che ci porterà a sborsare 2 milioni di Euro per comprare quello che è già nostro, sottindendendo che, se il Consiglio tale decisione non avesse approvato,
si potevano profilare addirittura delle “responsabilità” in capo a chi non avesse votato a favore della delibera. E’ stato parte fondamentale di tutta la vicenda il “parere” legale che la Giunta ha chiesto a q
Questa faccenda dell’approvazione della delibera sul ParkSì spande un odoraccio putrescente. la Giunta ha investito il Consiglio Comunale di una decisione, quella di avviare l’operazione che ci porterà a sborsare 2 milioni di Euro per comprare quello che è già nostro, sottindendendo che, se il Consiglio tale decisione non avesse approvato,
si potevano profilare addirittura delle “responsabilità” in capo a chi non avesse votato a favore della delibera. E’ stato parte fondamentale di tutta la vicenda il “parere” legale che la Giunta ha chiesto a questo avvocato Luchetti di Ancona, nel quale parere si sarebbe, pare, ventilato che la Saba potrebbe pretendere risarcimenti dal Comune di Macerata per “inadempienze” che il Comune stesso avrebbe commesso nei confronti della società spagnola. Addirittura i consiglieri hanno potuto leggere il parere di Luchetti, allegato alla proposta di delibera, solo dopo aver sottoscritto un impegno alla “non divulgazione” di esso.
La faccenda, come scrivevo in incipit, pare puzzolente assai. Un organo politico deve decidere sostanzialmente sotto ricatto di ipotetiche “responsabilità” (personali e quindi patrimoniali) dei singoli componenti di esso ed essi stessi, i componenti, non possono spiegarci perché tale decisione debba sottostare a tali pesanti e inusitate richieste di riservatezza e di segretezza. Sotto il profilo politico la faccenda è impresentabile. Sotto quello della legittimità, chiedo, ai non pochi avvocati presenti nel Consiglio e ai diversi che hanno qui commentato sulla vicenda, se non fossero sussistiti e se tuttora non sussistano i presupposti per ritenere viziato un tale processo decisionale.
Sul merito delle pretese che la SABA avrebbe vantato nei confronti del Comune abbiamo potuto vedere qui in copia, grazie all’avvocato Bommarito (che sulla vicenda SABA è stato per tutti noi una fonte di notizie e documentazioni senz’altro più assidua e chiarificatrice delle stesse opposizioni poitiche presenti in Consiglio), il parere che un altro avvocato, il sindaco Carancini, aveva scritto anni fa in risposta alla SABA stessa, per confutare le pretese di questa. Ora che cosa è cambiato rispetto ad allora? Cosa è saltato fuori, dalle parole scritte in questo cosiddetto “parere” dell’avvocato Luchetti, che abbia portato l’avvocato Carancini e la sua Giunta a presentare questa proposta di delibera accompagnata da inviti alla riservatezza sui documenti che manco le riunioni delle Logge Massoniche Propaganda (come la P2 famosa …), per decidere di regalare milioni di Euri di tasse nostre alla SABA?
Sarebbe chiedere troppo alle opposizioni consiliari (verrebbe da chiederlo anche a quelli della maggioranza, ma si capisce che loro debbano pensare a tutelare la bottega) di voler prendere spunto dal modo di procedere dell’avvocato Bommarito e di renderci pubblicamente edotti di cosa l’avvocato Luchetti scrisse in questo “parere”, trovando la strada per superare questo incredibile impegno alla “riservatezza”?
Sarebbe un modo per capire, finalmente, quale partita è stata giocata negli corsi giorni, e per capire (se veramente tali ipotesi di “inadempienze” del Comune nei confronti della Saba fossero state fondate), chi e quando, nell’amministrazione, di tali inadempienze si fosse reso responsabile e le chiappe di chi, quindi, tale “riparatoria” delibera adottata l’altrieri possano aver messo al riparo.
Caro Andrea, va bene ho capito. Anzi non ho capito se mi rispondevi in turco era la stessa cosa.
Ripeto non sono un grande esperto in politica “applicata”, una materia che non mi piace (mi garba direbbero in Toscana). Sono solo ferrato in politica “spicciola”, e non vogli odistrarre nulla (quello fa parte della “applicata”, il mio è un rigionamento della “spicciola”.
In politica “spicciola” e concreta ci si domanda:
C’è bisogno di parcheggi (ben venga il centro storico libero da auto)? SI!
C’è bisogno di parcheggi (magari come dice la Cassazione metà a pagamento e metà liberi)? SI!
Quali sono le soluzioni? Quali i costi?
Comprare il PArkSì, già del comune? NO, troppo dispendioso e non conveniente!
La giunta si impunta sul punto! Benissimo!
Chi non è d’accordo(e non parlo di opposizione da politica “applicata” ma di persone di buon senso da politica “spicciola”) avrebbe dovuto dare soluzioni alternative (come ho fatto io sopra e che non ripeto, basta leggere).
Poi si votano la soluzione principale e alternative, SENZA USCIRE DALL’AULA! Vince la soluzione principale, un errore che ricadrà su chi l’ha commesso, ma è il seme della democrazia.
Chi ha detto NO, ha detto NO e rimane agli atti il NO, anche sconfitto!
Uscire dall’aula, senza aver dato soluzioni alternative per dire un chiaro “BOH”, dopo aver contestato, urlato e protestato mi da proprio l’idea dei Ponzio Pilato (classico della politica “applicata”)…cioè un senso di fate voi..io non c’entro nulla! Se va bene va bene io non ho detto nulla, se va male non è colpa mia!
Ma ripeto questa mia è la politica “spicciola” non quella “applicata” che non conosco e non voglio conoscere!
Io non voglio distrarre l’attenzione di nessuno…e come posso, visto l’oggetto? Io dico solo la mia da politico “spicciolo”!
La devo dire chiara,per me non avete fatto un bel servizio alla comunità nè voi, nè gli altri!
@ Bonfranceschi
E’ talmente legittimo quello che lei chiede che pongo una domanda: esiste altra delibera di altro comune basata su un parere segreto? Non posso però soddisfare la sua esigenza di poter conoscere, senza violare un dovere che non mi impone il sindaco ma la legge. Le dico soltanto che il Sindaco, in risposta alla pregiudiziale, ha detto testualmente che il limite di riservatezza era rimesso alla sensibilità di ciascun Consigliere. Peccato, però, che il divieto di cui all’art. 13 di seguito citato è assoluto e non opinabile.
Ciò che, invece, può consultare è il testo della pregiudiziale che abbiamo sottoposto all’Assemblea e che è stata respinta dalla maggioranza, con ciò magari si farà un’idea più precisa su come ci siamo mossi. se, poi, le interessa le sottopongo il testo anche delle altre questioni.
QUESTIONE PREGIUDIZIALE ex art. 16 Regolamento Consiglio Comunale
1) Atteso che il parere dell’avv. Alessandro Lucchetti è stato inizialmente inoltrato ai Consiglieri con mail proveniente dal Sindaco nella quale si afferma che “il parere, ai sensi dell’art. 13 comma 5 lettera b del nuovo codice dei contratti approvato con Dlgs 18.4.2016 n. 50, è escluso dal diritto di accesso ed è coperto dalla clausola di riservatezza e viene trasmesso per consentire l’esercizio del mandato elettivo nel rispetto della clausola suddetta. Particolarmente delicata è la parte in cui l’Avvocato esamina il cd cosiddetto rischio contenzioso, che per questa ragione viene omesso. Naturalmente il parere integrale è a disposizione dei Consiglieri comunali che potranno acquisirne copia, rivolgendosi secondo le vie ordinarie agli uffici preposti.”;
2) rilevato che a fronte di tale situazione veniva data la seguente comunicazione al Presidente del Consiglio “la conoscenza di tali considerazioni del legale siano assolutamente necessarie ai Consiglieri per svolgere con pienezza il loro mandato in occasione della discussione della delibera. Ebbene, a tale riguardo, chi non ha preso visione del parere non potrà farlo non conoscendone i contenuti, mentre chi ha effettuato l’accesso riservato agli atti, pur conoscendone il contenuto, non potrà divulgarlo, stando a quanto imposto. In entrambi i casi, mi pare che venga mortificata e pregiudicata una prerogativa del Consigliere Comunale che è senz’altro quella della “conoscenza” e della “libertà di espressione politica”;
3) successivamente la Segreteria del Consiglio trasmetteva nuovamente il suddetto parere in forma integrale ma con la sovraimpressione in ogni pagina del seguente avviso “copia rilasciata ad uso esclusivo del Consigliere …” e con l’avvertimento in calce alla mail del seguente tenore “si invia il parere legale rilasciato dall’Avv. Alessandro Lucchetti in ordine all’acquisizione del parcheggio PARKSI, ricordando che il citato parere è escluso dal diritto di accesso ai sensi dell’art. 53, comma 5, lett. B) del D. Lgs. del 18/4/2016 n. 50” ed ancora “Le informazioni e i dati contenuti nella documentazione allegata impongono, pertanto, l’obbligo di riservatezza relativamente a tutte le informazioni ottenute per l’esercizio del mandato elettivo, che non possono essere divulgate, trasmesse a terzi o rese pubbliche in alcun modo, sotto la propria responsabilità personale”;
4) a pagina 4 della proposta di Delibera sottoposta al Consiglio si ribadisce che “a) parere (che ai sensi dell’art. 53, comma 5, del D.Lgs. 50/2016 viene escluso dal diritto di accesso e da ogni forma di divulgazione) espresso dall’Avvocato Alessandro Lucchetti”;
5) allo stato, i Consiglieri hanno ricevuti plurimi avvertimenti del carattere di riservatezza; con la prima comunicazione veniva valorizzata l’esclusione dal diritto di accesso alle parti coperte dagli omissis, con la seconda comunicazione, apparentemente contraddittoria, veniva impressa l’esclusione al diritto di accesso all’intero documento che, però, veniva comunque trasmesso senza che il Consigliere ne avesse fatta richiesta specifica e, inoltre, veniva ampliato il concetto dell’obbligo di riservatezza a tutte le informazioni ottenute per l’esercizio del mandato;
6) il parere in questione ha per oggetto la disamina della “iniziativa di riordino della titolarità del servizio di gestione dei parcheggi … considerazioni di merito” senza alcun espresso riferimento alle questioni che si assumono coperte da riservatezza. Il testo del parere è contenuto in un unico documento che ha carattere deduttivo e consequenziale, sebbene organizzato in paragrafi, il quale ha rilevanza in quanto letto in modo organico. Nella premessa del complesso lavoro professionale svolto dal legale, lo stesso afferma che il contenuto che segue corrisponde a quanto richiesto nei “contatti e colloqui intercorsi” (con il Sindaco ed il Segretario Generale che sono in indirizzo) dei quali evidentemente i Consiglieri non hanno contezza;
7) pur essendo un parere legale commissionato dall’Amministrazione per “supportare il RUP sia nella riacquisizione del ParkSì che nel successivo affidamento in house dello stesso” lo stesso viene ritenuto ricadente nell’ambito del citato articolo 53 ma, ciononostante, viene posto a fondamento della proposta di Delibera che il Consiglio dovrebbe approvare. Per maggiore chiarezza, nella proposta di Delibera si afferma che il suddetto parere forma “parte motivazionale del presente atto, con particolare riguardo alle questioni relative a:
1. analisi tecnico-giuridica della iniziativa in esame, preordinata al riacquisto da parte del Comune della titolarità e della disponibilità della infrastruttura oggetto di odierna concessione in favore della “Saba Italia S.p.A.”;
2. l’inquadramento in diritto del fenomeno della “risoluzione anticipata” ad iniziativa della parte concedente nel rapporto di concessione in esame e suoi aspetti problematici;
3. le rivendicazioni “risarcitorie” del concessionario a fronte di asserite condotte inadempienti della parte concedente;
4. la metodologia di ricostruzione del giudizio di congruità del corrispettivo per il perfezionamento dell’accordo di risoluzione anticipata tra le parti;
5. la posizione del personale dipendente della parte concessionaria addetto all’infrastruttura oggetto di concessione e relativo regime di tutela per l’ipotesi di risoluzione anticipata della concessione”. Non vi è chi non veda in tale parere un documento centrale della Delibera stessa che, per volontà dell’Amministrazione proponente, riguarda in modo espresso, attuale e determinante anche il punto 3. sopra citato. Il parere nel suo complesso, o le parti inizialmente coperte da omissis, non sono state escluse dall’ambito estrinseco e pubblico della Delibera, ma addirittura sono state interamente ritenute essenziali al supporto della stessa. Pur essendo chiamati ad esprimere un parere politico ed un voto amministrativo, i Consiglieri, stando ai diversi inviti contenuti nella prima e seconda spedizione ed a quanto espresso nella proposta di Delibera stessa, avranno l’obbligo di riservatezza sia generale che speciale (codice appalti pubblici) sull’intero documento o su parte di esso, secondo l’interpretazione che verrà data agli avvisi ricevuti.
Ciò posto, appare di solare evidenza che in sede di discussione consiliare verrà fortemente mortificata la prerogativa della libertà di espressione politica e, pertanto,
SI CHIEDE
ai sensi e per gli effetti dell’art. 16 del Reg. C.C., di restituire la proposta di delibera alla Giunta affinché venga risolta definitivamente la valenza del documento costituito dal parere legale in questione, più volte richiamato sia nella Delibera di Giunta n. 271/2016 che nella proposta di Delibera sottoposta al Consiglio affinché venga preservato, da un lato, il diritto di espressione dei Consiglieri e, dall’altro, le prerogative di riservatezza impresse al documento se ritenute rilevanti.
@ Tommaso
La tua considerazione è stimolante e non certa errata come principio. Prima della delibera ParkSì abbiamo votato il bilancio consolidato. Abbiamo votato NO, non perché il testo era illegittimo, ma perché non ci ritroviamo in generale con le scelte dell’Amministrazione, sebbene il consolidato è tecnico e non politico. Evidentemente il voto aveva carattere squisitamente politico. Quando abbiamo discusso il bilancio annuale, oltre a votare NO, abbiamo proposto emendamenti e ordini del giorno, molti dei quali approvati. Fossimo usciti in quella o altre occasioni analoghe avresti avuto ragione assoluta.
In questo caso la scelta di uscire è neutra quanto al risultato ma, nel nostro intento, ha un forte valore politico perché vuole sottolineare che una delibera abnorme non deve mai essere sottoposta alla braccio di ferro della maggioranza dei voti. a verbale, come dici giustamente te, ci sono le nostre pregiudiziali ed i nostri interventi, tutti registrati e trascritti e li per sempre rimarranno ed anche il magistrato che esaminerà l’esposto dei 5S li potrà leggere.
Non voglio difendere a spada tratta il non voto ma in questa occasione ha un valore politico.
Nella trascrizione del mio intervento troverai anche la proposta alternativa che ti riassumo: se la Giunta voleva avviare il nuovo processo di mobilità avrebbe potuto farlo senza acquisire la gestione del ParkSì; anzi dallo spostamento dell’hub ai giardini la Saba avrebbe tratto giovamento e gli sarebbero pure venuti meno i presupposti per contestare al Comune un inadempimento. La chiusura del passaggio pedonale da parte di Saba come ritorsione, fatto ipotizzato dalla Giunta e riportato in delibera, è incomprensibile. Se ti ricordi l’ho anche detto pubblicamente dieci giorni fa sul gruppo Sei di Macerata e l’hai anche commentato come una cretinata se non ricordo male. Questo avrebbe fatto risparmiare 2/3 milioni di euro al Comune e messo a tacere anche le velleità di risarcimento del concessionario. Come vedi le proposte le abbiamo fatte ma evidentemente qui si doveva comprare a scatola chiusa.
Aggiungo che solo che è stato comunque approvato questo nostro OdG:
Atteso che ai sensi dell’art. 114 co. 6 tuel “L’ente locale esercita la vigilanza e verifica i risultati della gestione” delle società partecipate, aggiungere all’ultimo comma del punto 8) della parte deliberativa del documento il seguente inciso:
“Si impegna l’APM a redigere un bilancio separato figurativo annuale, avente unicamente scopo illustrativo interno alla società, relativo sia alla struttura denominata ParkSì, che agli altri parcheggi in struttura ed a quelli a raso, in cui siano dettagliatamente indicati in modo separato tutti i costi sostenuti ed i ricavi d’esercizio conseguiti”.
…..
mentre è stato respinto quest’altro:
Atteso che ai sensi dell’art. Art 117 tuel “Gli enti interessati approvano le tariffe dei servizi pubblici in misura tale da assicurare l’equilibrio economico-finanziario dell’investimento e della connessa gestione”, aggiungere all’ultimo comma del punto 8) della parte deliberativa del documento il seguente inciso:
”determinare la tariffa per la sosta a tempo e per gli abbonamenti tenendo conto della qualità del servizio fornito, delle opere e degli adeguamenti necessari, dell’entità dei costi di gestione della struttura e dell’adeguatezza della remunerazione del capitale investito”.
Come vedi non siamo stati con le mani in mano. Non ti voglio convincere del contrario, ma la cosa rilevante non è la differenza tra il NO e l’uscita dall’aula, è l’approvazione della delibera; altrimenti si rischia di spostare l’attenzione altrove e l’Amministrazione va a fare una bella transazione anche per le piscine, sempre per coprire il fondoschiena di qualcuno come autorevolmente è stato osservato in discussione.
@ Nicola Perfetti
Sento la necessità e anche il dovere di chiedere scusa pubblicamente a te per le cose dette, per il modo con cui mi sono rivolta,e a tutti per avere trasceso.
Scusate davvero tutti.
Tamara, non capisco perché ti scusi. Per aver detto pane al pane e vino al vino? Ho dato un’occhiata alla delibera, 19 pagine per dimostrare la bontà di acquistare ciò che già appartiene a Macerata pena la richiesta di ( forse dover dare 4.000.000 di euro alla Saba ) che però per molto meno si accontenta e ridà indietro il bidone. La parte tecnica spiega come Macerata diventerà invisibile alle macchine o viceversa.Ma non è di questo superba operazione che darà sicuramente il Nobel par l’Economia a Carancini (che non dimentichi che poi dovrà dividere con chi ha votato sì) che voglio dire. Vedo che avresti voluto che i contrari avessero dato tutti un voto negativo senza uscire dall’aula. Per me, bene hanno fatto quelli che hanno votato e quelli che sono usciti che hanno dato uno schiaffo morale alla maggioranza schifandola proprio, non mentre commettevano un delitto politico che come definizione ci può stare ma perché in combutta tra di loro hanno fatto passare una delibera talmente scellerata, oscura, persino con parere segreto che se fossi consigliere a costo di una denuncia l’attaccherei al muro ben visibile a tutti. Adesso non mi metto a fare ipotesi sul perché questo parere e segreto e soprattutto perché lo è. Ma forse non è neanche importane e magari ripete le stesse sciocchezze della delibera.