di Renato Perticarari *
Ho letto sulla stampa che sarebbe ormai pronto il dossier fatto predisporre dall’amministrazione comunale a supporto della decisione di “riappropriarsi” della gestione del ParkSì (leggi l’articolo). Ebbene, poiché, senza immaginare che ne sarebbero seguite tante polemiche, sono stato il primo a sollevare qualche perplessità ormai quasi due anni fa, voglio tornare sull’argomento in quanto sollecitato da ciò che ho letto. Il legale incaricato (ottimo professionista) ha espresso un parere che, per quanto è stato riportato nell’articolo qui pubblicato, è ovviamente condivisibile. Dico “ovviamente” poiché non ci piove sul fatto che la decisione rientra tra le “scelte di stretto merito amministrativo e senz’altro nella disponibilità del Comune”. Il problema, rispetto al quale il legale nulla puó dire, resta quello di vedere se è una scelta adeguata e opportuna, specialmente dal punto di vista economico, visto che non mi sembra che qualcuno (tranne le opposizioni per “dovere d’ufficio”) contesti il fatto che l’operazione va inquadrata nell’ottica di una complessiva riorganizzazione della viabilità/sosta.
Intanto, viene da fare una considerazione: se non ci fossero state molteplici obiezioni, l’amministrazione avrebbe concluso “l’affare” ad un prezzo decisamente più alto di quello oggi ipotizzato. Questo sembra indubbio. Ciò dimostra che alcune perplessità erano giuste. Poi, forse, meriterebbe riflettere sul fatto che Saba inizialmente voleva circa 2.5 milioni ed oggi ne accetterebbe sì e no 1.5. Non si tratta di uno “sconto” normale in ogni trattativa, ma di una falcidia che lascia pensare che, pur di liberarsi del ParkSi, Saba è pronta a tutto. Allora perché non 1 milione?
Poi, un’altra considerazione va fatta: si parla di questa operazione da più di due anni e ad ogni step salta fuori qualcosa di nuovo che non si era considerato prima. E’ ragionevole questo? La città ed i suoi cittadini si muovono molto più in fretta ed hanno necessità di decisioni ragionevolmente veloci. Io sono complessivamente d’accordo con l’idea di città sottesa a questa operazione e credo sia un’idea adeguata, ma proprio perché adeguata è stato un errore grave aver fatto passare più di due anni. E questo mi porta all’ultima considerazione, ma non ultima per rilievo. Ebbene, io (e non solo io, per la verità) resto convinto che l’operazione sia (e sará) un vero dramma economico….ma é pur vero che un servizio pubblico non è sempre “un affare”.
Intendo dire che se si crede – e si motiva (se non altro per evitare le “attenzioni” della Corte dei Conti) – che tale acquisizione sia coerente e necessaria con “l’idea” di città che l’amministrazione intende perseguire, allora lo si dica e si dica che sull’altare di questo obiettivo il Comune è pronto ad un impegno economico attuale e per la gestione futura. Ma non ci si venga a dire, invece, che è “un affare” e tanto meno che è giusto pagare Saba Spa. Del resto, non sarebbe l’unico caso in cui il Comune, pur di perseguire un obiettivo ritenuto giusto, è disposto a farsi carico di oneri rilevanti per attività che non sono certo “un affare”. Basti pensare alla stagione lirica (almeno ante-Micheli). L’operazione, diciamocelo, in se stessa è una scelta che nessun imprenditore sano di mente avrebbe mai fatto e tanto meno pensato. Tuttavia, il Comune deve avere logiche parzialmente diverse, altrimenti – appunto – non avremmo nemmeno la stagione lirica. Ciò che appare incomprensibile, quindi, è voler rappresentare questa operazione come una scelta che porterá l’Apm a gestire in utile la struttura.
*Avvocato Renato Perticarari
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La scelta di riappropriarsi subito del parcheggio, è fondamentalmente politica. Dare al “Centro storico” un miglior servizio ad un più basso costo, con una pedonalizzazione che lo rilanci e valorizzi sia da un punto di vista culturale e museale che economico e turistico. L’operazione dentro la gestione APM (gestore principale dei parcheggi della città) da una garanzia pubblica ed economicamente sostenibile. Il fallimento della gestione privata della SABA è sotto gli occhi di tutti. Andare avanti così, per altri circa 24 anni, è politicamente scorretto. L’Amministrazione e la maggioranza già nel programma elettorale l’aveva messo nelle priorità, ed è giusto portare a buon fine l’operazione quando già i cittadini ne hanno avallato l’operazione. La demagogia delle forze che oggi ne chiede un referendum popolare è contro le ragioni della democrazia delle elezioni che si sono svolte per eleggere l’attuale Consiglio Comunale e l’attuale Amministrazione.
Interessante l’articolo dell’Avv. Perticarari che, ancora una volta di più, sottolinea il fatto che l’operazione Park Si la si può vedere sotto qualsiasi etichetta, ma non certo la si può contrabbandare come un’operazione economica.
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E il tallone di Achille di tutto il progetto è proprio questo: fin dall’inizio (con insistenza, da molti settori dell’Amministrazione cittadina) tutta l’operazione la si è voluta “illuminare” come una grandiosa operazione economica (arrivando perfino a dire che gli ammortamenti NON erano costi)….
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E nonostante le molte voci critiche (sollevate a ragione, e con indubbi argomenti) l’Amministrazione, in questi molti mesi, ha continuato a battere solo sull’aspetto “economico”, sebbene anche uno studente (lento) di III Ragioneria comprenderebbe che, di economico, questa operazione non ha nulla, nemmeno per sbaglio….
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L’Avvocato Perticacari aggiunge un altro argomento: un eventuale aspetto sociale (per cui, come per la Lirica, potrebbero/dovrebbero essere considerati altri argomenti NON solo monetari)….
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Ma MAI (e poi mai e poi mai!!!!) l’Amministrazione, in questi molti mesi, ha considerato (nemmeno per sbaglio) questa questione, preferendo invece spargere molte cortine fumogene (la più squisitamente apocalittica, di tutte, “La Grande Rivoluzione Culturale” che NON è altro che una Grande Involuzione) continuando a battere e ribattere (ed insistere, fino allo sfinimento) sul solo aspetto economico….
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Tra l’altro l’aspetto economico, avanzato dall’amministrazione, volutamente NON sembra tenere conto di tutta una serie di “spese accessorie” (al momento poco quantificabili)
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“Spese accessorie” (da più parti ritenute SOSTANZIOSE) che vanno (a) dalla messa a norma del parcheggio, fino ad arrivare (b) alla ipotesi di sventrare il piazzale dei Giardini per creare NUOVA la rampa di accesso “da sopra” (e non utilizzare più l’ingresso di via Mugnoz)…
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E (nell’ipotesi di apertura della rampa ai Giardini) qui entra in gico anche (c) l’aspetto sociale (anzi A-sociale) di tutta l’operazione, per cui l’aumento di traffico automobilistico (e di inquinamento) a ridosso dei Giardini, da solo, basterebbe per far cassare TUTTO lo scellerato progetto.
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Quindi l’insistenza con cui si vuole portare avanti questo scellerato progetto (NON economico NON sociale) ha dell’incredibile e non trova alcuna giustificazione economica, sociale, politia, culturale: visto he la cittadinanza conq uesta operazione NON ci guadasgna NULLA, chi è che, alla fine della fiera, ci guadagna????????.
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[[[[[[[PRIMA nota dal margine: in modo MOLTO RISERVATO (fin troppo riservato, per un’operazione che andrebbe a pesare conme un macigno, per molti anni, sui conti dell’APM, fin dall’inizio, le trattative sono state condotte.
Perchè tutto questa incredibile riservatezza??????????????
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Da un punto di vista economico l’unico motivo (di cotanto segreto segretissimo) sarebbe EVENTUALMENTE la presenza di una “terza parte” (oltre Comune/APM e SABA) pronta a lanciarsi, nella mischia, per “scippare” (a suon di rialzi) il “vantaggiosissimo” (si fa per dire) affare all’APM.
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Ma siccome di questa “terza parte” (desiderosa di “fare l’affare”) NON vi è alcuna traccia (ne vi potrebbe essere perchè, come giustamente dice l’Avvocato: l’acquisizione del Park Si è una scelta che nessun imprenditore sano di mente avrebbe mai fatto e tanto meno pensato) allora le “trattative segretissime” presumibilmente NON avevano altro scopo -forse- se non quello di tenere nascosto alla città, il più a lungo possibile, tutto (il NON) affare.]]]]]]]
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[[[[[[[SECONDA nota dal margine: risultano quasi coccolosi e batuffolososi i continui interventi di <em<Monsignore, quasi fosse il legale d’ufficio, in difesa dell’Amministrazione; insomma vi è un debito di onore da saldare, lo si faccia perdincibacco!!!!!!!!!]]]]]]]