Park Sì, avanza il dubbio:
“La Saba potrebbe citare per milioni”

MACERATA - L'opposizione si confronterà in vista del voto in assise del 26. Scintille Sacchi-Ricotta sugli omissis nel parere legale della delibera. Il capogruppo di Fi: "La minoranza adotti strategie comuni". Anna Menghi: "C'è anche un problema sicurezza per via Santa Maria della Porta dove si concentrerebbe il traffico del centro". Mincio (Città Viva): "Prevarrà la politica e voteremo no". Carla Messi (M5S): "Se non passa possono rivalersi per 5,3 milioni. Noi rimaniamo fermi sul no"

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Sacchi_Foto LB

Riccardo Sacchi capogruppo di Fi

 

di Claudio Ricci

Scintille in Comune a Macerata per il caso Park Sì. Gli animi, sempre più tesi all’avvicinarsi della fatidica discussione in Consiglio (26 e 27 settembre) si sono sfogati durante la conferenza dei capigruppo in cui la delibera è giunta finalmente anche nelle mani dell’opposizione. Protagonisti della bagarre l’assessore Narciso Ricotta e il capogruppo di Forza Italia Riccardo Sacchi ai ferri corti per la questione degli omissis su parte del parere legale espresso dall’avvocato Lucchetti. «Ho sollevato una pregiudiziale – racconta Sacchi – Andiamo a votare una delibera contenente tre pagine del parere dell’avvocato Lucchetti fino a ieri coperto da omissis per tutti i consiglieri che non hanno chiesto la de-segretazione degli atti. Significa che 23-24 consiglieri voteranno una delibera con un atto segretato. C’è un problema di legittimità. Ricotta si è inalberato dicendo che per averli occorreva fare esplicita richiesta con ammissione di responsabilità circa le conseguenze in caso di divulgazione. Il dirigente Puliti lo ha rettificato subito dopo dicendo che la delibera completa sarebbe arrivata a tutti».

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Il capogruppo di Città Viva Gabriele Mincio

Quisquilie che dimostrano però come l’aria sia abbastanza tesa tanto che in conferenza i consiglieri avrebbero parlato fittamente dei dubbi sollevati da Giuseppe Bommarito nel suo editoriale su Cronache Maceratesi.
«L’aria è tesa. Si va avanti più che con la politica con le minacce – dice Gabriele Mincio capogruppo di Città Viva – A mio parere  su questa operazione si sta combattendo una battaglia di riposizionamento del Pd. Blindando le politiche del 2018 e le regionali 2020». E nel merito della delibera dice: «Il parere di Lucchetti dice oggi che l’eventuale non acquisizione potrebbe portare la Saba a citare il Comune per le sue inadempienze. Di fronte ad una visione così diversa ci siamo affidati ad un professionista che deve darci il suo parere. In settimana dovremmo fare un punto sulla situazione credo che voteremo no. Se dovessimo essere noi l’ago della bilancia, come si dice, Carancini dovrebbe dare le dimissioni un minuto dopo la votazione».

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Anna Menghi

Alquanto perplessa sul parere legale anche l’ex sindaco Anna Menghi: «Nella lettera citata da Bommarito Carancini aveva respinto le motivazioni di Saba. Adesso un parere legale lo contraddice e questa vicenda fa un po’ riflettere. A questo punto la proposta del Movimento 5 Stelle di dirottare i soldi destinati al ParkSì verso le scuole era assolutamente sensata. Comunque c’erano mille altri modi di riscattare la cessione». Ma i problemi per Menghi riguarderebbero anche altre questioni: «Il piano di mobilità prevede il passaggio delle auto in centro attraverso Santa Maria della Porta, che potrebbe appesantirsi e creare seri problemi per le case e la sicurezza dei residenti. E’ una delibera raffazzonata partita da un presupposto per arrivare ad altro. Mi auguro che l’opposizione sappia fare la sua parte». Ma la minoranza non sembrerebbe così compatta. Voci di palazzo parlerebbero di riunioni a cui parte dell’opposizione non sarebbe stata convocata e di colloqui chiesti da alcuni consiglieri per concordare una linea ma puntualmente dribblati. Intanto Sacchi cerca di serrare i ranghi: «Mi faccio parte diligente per promuovere un incontro tra tutte le opposizioni per analizzare la delibera e studiare strategie comuni. E se la delibera venisse approvata valutiamo anche l’esposto alla corte dei conti»

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La portavoce del M5S Carla Messi

La portavoce dei 5Stelle Carla Messi (che alla seduta del 26 sarà assente perché rappresenterà il movimento maceratese a Palermo) ribadisce la linea dura contro la delibera: «Il parere di Lucchetti fa capire perché il sindaco debba per forza fare questa acquisizione antieconomica. In caso in cui non si riesca a concludere il Comune può essere citato per 5,3 milioni. Una mannaia che pesa sulla testa e peggiora di anno in anno. Noi rimaniamo fermi sul no. Non ha proprio nessun senso a parte quello di dover rimediare ad errori fatti in passato.  Si potevano adottare altre strategie visto che la Saba fino ad oggi non ha mai citato il Comune. Sarà una battaglia aperta. Ma la maggioranza è compatta mentre qualcuno della minoranza magari il giorno prima si farà venire il mal di pancia».

 



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