La nuova vita di Michele Paolucci,
i bimbi lo fermano per l’autografo (Video)
«Voglio vedere la Civitanovese promossa»

IL BOMBER si racconta dopo quasi due mesi dall'inizio della nuova avventura in rossoblu. Dall'infanzia a Fontespina al provino con la Juventus «al quale non sarei dovuto andare», passando per gli amici e la famiglia «A mio padre ho ridato 20 anni di vita quando sono tornato». Ora c'è solo un obiettivo: «A me andrebbe pure bene chiudere la stagione senza fare altri gol, però con la squadra in Eccellenza»

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Denim, compagna di Michele Paolucci, registra un video con il calciatore che si ferma per una foto assieme ai bambini
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Paolucci in azione nell’ultimo match giocato contro il Monturano

di Andrea Cesca

A volte, quando va a spasso con il cane oppure raggiunge a piedi lo stadio per gli allenamenti, viene fermato per strada. Chi lo riconosce (soprattutto i più piccoli) gli chiedono una foto. «Sono tornato a casa e queste sono le cose che mi fanno più piacere».

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Michele Paolucci durante la presentazione al Cosmopolitan

Non sono passati neppure due mesi dalla presentazione all’hotel Cosmopolitan e il desiderio di Michele Paolucci ha cominciato a mettere le radici. «Sono tornato per riportare in alto la Civitanovese», aveva detto. Dopo nove giornate di campionato la squadra del presidente Mauro Profili comanda la classifica con sette punti di vantaggio sulle più immediate inseguitrici. L’ottimo avvio di stagione ha fatto riaccendere l’entusiasmo intorno ai colori rossoblù. «Il cammino è ancora lungo, sappiamo già che verranno momenti difficili – aggiunge adesso il bomber, il nuovo leader della squadra – . Se la forza del gruppo è questa, li supereremo tutti insieme».

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Michele Paolucci in campo al Polisportivo

Cinquanta giorni dopo aver sposato il progetto della società, Paolucci, non fa né un passo avanti, né uno indietro. L’obiettivo primario resta la vittoria finale. Potrebbe scendere a patti con il diavolo pur di raggiungerla. Non lo dice, ma lo fa intuire: «A me andrebbe pure bene chiudere la stagione senza fare altri gol, però voglio vedere la Civitanovese promossa». Quando aveva sei anni ed abitava in via Civitanova il papà Leonardo lo porta a giocare al calcio con la Vis Civitanova dove resta fino all’età di quattordici. Nel frattempo va a vivere con la famiglia a Fontespina, ma le amicizie restano le stesse, quelle forgiate sui campi di calcio grazie anche all’allenatore di allora, Andrea Zukowski.

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Il piccolo Michele Paolucci con la maglia della Vis Civitanova

Il legame è tutt’ora molto forte con Luca Cardelli, Nello Russo, Luca Luciani, Carmine Costanzo, Roberto Pierdomenico, Luigi Marziali, Enrico Morganti e Diego Berdini (con quest’ultimo gestisce un’attività di ristorazione in centro città): sono loro i primi tifosi, sempre presenti sugli spalti del Polisportivo, per le partite della Civitanovese dell’amico Michele. Dopo i sei mesi trascorsi nelle file del Tolentino, il provino con la Juventus «al quale non sarei dovuto andare» dice Paolucci. A gennaio 2001 viene acquistato dalla Juventus di Vittorio Chiusano e in maglia bianconera esplode definitivamente. Con 184 gol messi a segno è a tutt’oggi il miglior realizzatore di sempre del settore giovanile della vecchia signora. Dopo le esperienze in Italia ha giocato nei campionati di Malta, Romania, Stati Uniti e Canada.

«A mio padre ho ridato venti anni di vita quando ho firmato per la Civitanovese, lui viene sempre a vedere le mie partite, come pure mia sorella Elisa, il suo compagno Gianni Ammirati e zio Massimo Canuti. Mamma Daniela era ad Ascoli per il mio debutto in Serie A, poi la seconda ed ultima volta è stata a Catania, avverte troppa tensione.

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La compagna Denim allo stadio

Allo stadio viene la mia compagna Denim, che ho conosciuto in Canada e qui insegna inglese, ed il nostro cane Bailey, un Golden Retriver. Per me è una grande gioia saperli in gradinata insieme ai miei amici. Aspetto l’arrivo del mio amico fraterno Stefano che abita a Milano ed ho conosciuto quando veniva in vacanza a Civitanova».

Dribbla le polemiche fra una parte della tifoseria e la proprietà, ma rigetta le insinuazioni a livello personale: «Mi hanno messo in bocca parole che non ho mai detto. Non sono venuto a fare da mediatore per alcuna trattativa. Voglio solo la Civitanovese fuori da questa categoria». La lotta per la vittoria del campionato vedeva fra le candidate anche altre squadre: «Ho detto ai miei compagni che dobbiamo pensare solo a noi stessi e spingere al massimo per creare il vuoto alle nostre spalle.

Le avversarie aspettano il nostro passo falso. In questi due mesi abbiamo fatto progressi sotto ogni punto di vista, basta vedere la classifica per capire che stiamo facendo qualcosa di importante, ma nulla è scontato. Tante squadre come la nostra venivano date favorite. Il campo sta dando ragione alla Civitanovese. Abbiamo un bel gruppo, formato da giocatori di esperienza e giovani di valore. Il Polisportivo sta tornando ad essere un luogo di culto, si avverte il calore dei tifosi, degli ultras. Siamo un tutt’uno. La squadra ha qualità morali e tecniche, merito anche di mister Francesco Nocera con il quale ho un ottimo rapporto, del suo vice Marco Bucci e di tutto lo staff».

C98831D4-10DF-476A-A3DD-F66B873C545C-325x208«Voglio fare un plauso ai nostri tifosi che vengono sempre numerosi anche in trasferta, loro sono il dodicesimo uomo in campo. Sono sicuro che anche a Potenza Picena non ci faranno mancare il loro affetto. Si è ricreato l’entusiasmo, per me è motivo di grande orgoglio». Per ora sono tre i gol messi a segno con la maglia rossoblù, chissà quanti saranno alla fine. E dove potrà arrivare la Civitanovese: perché l’obiettivo di questa stagione è la vittoria del campionato di Promozione, ma Michele Paolucci non si pone limiti.

 

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Paolucci con mister Nocera

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