Civitanovese, un pari nello scontro diretto:
le mosse tattiche di Nocera non convincono

MATITA ROSSOBLU - Il Monticelli è costruito per puntare in alto. Le sostituzioni del mister in risposta a quelle di Filippini, tecnico della formazione ascolana che era in svantaggio, non hanno portato i frutti sperati

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Un confronto del match fra Civitanovese e Monticelli

di Aldo Caporaletti

E’ durato appena una settimana il primato solitario della Civitanovese nel girone B di Promozione, ora diviso con l’Aurora Treia. Quella dei clamori mediatici della presentazione dell’enfant du pays Michele Paolucci, tornato dal Canada alla terra natia. Con patron Profili che “gongola” accanto alla sottosegretaria allo Sport, Valentina Vezzali. Nel giorno del passaggio del turno di Coppa con la goleada al Trodica. Con mister Busisacchi che, dovendo ricevere il Matelica, schiera 8 ragazzini. Ci pensa il Monticelli, costruito per posizioni importanti di classifica, a riportare sulla terra i rossoblu. A conferma della maturità e dell’intelligenza tattica del tecnico Filippini, ex rossoblu, protagonista della promozione dell’Atletico Ascoli.

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L’esultanza dei rossoblu

Mister Nocera parte con un assetto prudente: Galli unico terminale offensivo, Garcia esterno in un centrocampo composto da Rapagnani e dagli under Strupsceki (2002) e Giordani (2004); capitan Visciano al solito mediano, davanti alla difesa. La Civitanovese va in vantaggio dopo appena 10′ con l’inzuccata solitaria del difensore Greco, su angolo dell’argentino Strupsceki, il cui senso tattico lo fa preferire in una futura formazione base al pari età Mandolesi. Trovato il vantaggio, la formazione di Nocera non prova più di tanto a chiudere il match e il Monticelli pian piano conquista il centrocampo. La contesa si decide tatticamente, ad una essenziale analisi, all’inizio della ripresa, con mosse determinanti dei tecnici. Mister Filippini aveva presentato una formazione alquanto offensiva: centrocampo robusto con capitan Alijevic (appena rientrato in Coppa) affiancato da Raffaello e Santoni. Jari Iachini (figlio del tecnico Beppe), di solito impiegato di punta, dietro agli attaccanti Gibellieri e Carillo.

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Mister Nocera

Il tecnico ascolano risponde al 60′ alla sostituzione rossoblu (la punta Mandolesi per Strupsceki) inserendo il rifinitore Vespa per il centrocampista Santoni e portando a quattro la batteria degli attaccanti. Completa l’opera mister Nocera che come contromossa, apparsa incomprensibile, sostituisce l’iniziale riferimento offensivo Galli (confinato a svariare lateralmente e dettare passaggi centrali alla minuscola ala Garcia), appena affiancato da Mandolesi, con l’esterno Renzi.

civitanovese-monticelli-gol-FDM-6-325x216E proprio dal subentrato Vespa parte a 15′ dal termine l’azione magistrale del pareggio: tunnel all’under Foresi, passaggio a Gibellieri (secondo Nocera “non ha toccato palla”) e gol di testa dello “Zar” Alijevic. Foresi, autore dell’infortunio difensivo, è stato subito sostituito, come avvenne con la Monterubbianese (non riusciva a contenere Matteo Nazziconi). Per l’under rossoblu, se non supportato dal carattere, sarà una “mazzata morale”. Anche in questa occasione attuata la “fenomenale intuizione” tattica del tecnico Nocera: scalare il mediano Visciano al ruolo di terzino (al posto di Foresi). Un’eccezione nella sua lunga carriera, ci chiediamo come il capitano la prende.

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I giocatori ringraziano i tifosi a fine gara

Restando al capitolo under, eccettuato Strupsceki delle cui qualità abbiamo scritto, si va per alternanze: in difesa tra Foresi e Marconi, a centrocampo tra Giordani, Malaccari e il giovanissimo Mangiacapre (2006), senza scelte definitive. Mentre sarebbe necessario tesserare elementi con esperienza nella categoria. Soprattutto a metà campo, dove nell’assetto definitivo avranno spazio due fuoriquota. Ma la dirigenza non ha sfruttato il mercato estivo e va avanti con quello che ha. In attacco si attende l’utilizzo dell’argentino Becker (sta recuperando da guai muscolari rimediati nella fase della preparazione) che dovrebbe fungere da esterno, mettendo la vivacità tecnica al servizio del centravanti Michele Paolucci.

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Michele Paolucci con il patron Profili nel giorno della firma

Quest’ultimo, che non gioca dalla conclusione del campionato canadese, deve raggiungere la giusta condizione (e avere il trasfert). Tutti gli altri attaccanti, in numero esagerato, sono destinati al ruolo di riserve: Galli, Garcia, Renzi, Mandolesi. Da Michele Paolucci, che nelle esperienze estere ha ricoperto anche il ruolo di dirigente (come in Canada), la piazza civitanovese si attende, in prospettiva, l’assunzione di incarichi societari. Immettendo gradualmente dosi di professionismo, là dove domina il dilettantismo più assoluto. Anche al termine del pareggio con il Monticelli patron Profili è stato “beccato” dalla tifoseria con frasi irriferibili. A dimostrazione che nel calcio non contano i nomi ma i risultati.

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