Mauro Sclavi
di Francesca Marsili
«Silvia Luconi continua a dar prova di sé e ogni volta che si presenta a un evento pubblico spende più parole per denigrare i suoi competitor anziché spiegare come vorrebbe governare la città», così Mauro Sclavi, candidato sindaco del terzo polo, dopo essere stato chiamato in causa dalla candidata del centrodestra Silvia Luconi nel comizio elettorale di domenica scorsa, passa al contrattacco. Nove giorni al voto per l’elezione del sindaco e il rinnovo del consiglio comunale di Tolentino e il clima elettorale si fa rovente.
«Spendere soldi e millantare milioni di opere, se non si ha una visione chiara di come sviluppare la città, è inutile e controproducente – risponde Sclavi alla sfidante che è espressione dell’amministrazione uscente. E aggiunge – l’impoverimento economico e sociale di Tolentino è purtroppo sotto gli occhi di tutti e il fatto che dopo dieci anni di amministrazione si parli per lo più di progetti ancora da realizzare ne è la prova schiacciante». La coalizione del terzo polo si domanda: «perché di così tanti attacchi meramente personali e scomposti, si ha forse paura di perdere e si sta tentando con ogni mezzo di denigrare l’avversario? Noi non siamo assetati di potere – aggiungono – non abbiamo paura di perdere e vogliamo solo ed esclusivamente la crescita e lo sviluppo di Tolentino. Capiamo che questa amministrazione abbia poco chiaro il concetto di ascolto ma questo è, questa è la nostra visione».
Il candidato sindaco ribatte: «nelle stesse ore in cui Luconi sparava a zero su tutto e tutti stavamo incontrando i cittadini senza mai permetterci di insultare gli altri». E nel rispondere alla candidata del centrodestra, che nel suo comizio aveva ripercorso quanto fatto nei dieci anni di amministrazione, sottolinea: «le Sae, a quasi 6 anni dal sisma, non sono ancora finite, fatto gravissimo che ci rende un caso unico in tutto il cratere. Tutto questo comporta un aggravio di costi per lo Stato che è ancora costretto a sborsare milioni di euro all’anno. Siamo i peggiori su questo tema, nessuno ha ritardi paragonabili a quelli dell’amministrazione uscente». Altro aspetto è la riduzione degli abitanti di Tolentino: «ad oggi ne abbiamo persi circa 1.700, un altro record di cui questa amministrazione può andare fiera. Quando la ricostruzione sarà finita rischiamo seriamente di scendere sotto la soglia dei 15mila grazie alle oculate scelte di questi anni. Il centro storico – aggiunge – è deserto e molti quartieri sono mal curati o abbandonati».
Il governatore Francesco Acquaroli
Sclavi torna nuovamente sul tema dell’ospedale cittadino lesionato dalle scosse del 2016. E lo fa alla luce del recente incontro avvenuto tra il presidente della Regione Francesco Acquaroli, il direttore dell’Asur Marche Nadia Storti, il sindaco uscente Giuseppe Pezzanesi e la vicesindaco Silvia Luconi dal quale è emerso che i lavori dovrebbero iniziare il prossimo anno. «Si cerca di buttare fumo negli occhi dei cittadini, ma per fortuna molti non si stanno facendo ammaliare. I fatti stanno a zero – sostiene Sclavi – ad oggi non esiste il progetto definitivo del nuovo ospedale e non esiste un capitolato d’appalto che ci permetta di sapere entro quando avremo una nuova struttura, 4 o 5 o 6 anni forse.
Intanto rischiamo di perdere i servizi esistenti come è successo per la guardia medica. Noi abbiamo già contattato con una missiva ufficiale il governatore Francesco Acquaroli e l’assessore Filippo Saltamartini affinché vengano individuate sul territorio tolentinate delle strutture stabili (non container o tensiostrutture) per allocare le specialità oggi presenti. Bisogna fare i fatti, non sventolare delibere che poi non vengono neanche capite – continua Sclavi – la sanità è un tema serio e delicato su cui fare becera propaganda non ci interessa, non ci interessano le speculazioni edili come la nuova area sanitaria nel Prg da poco approvato, dove forse verrà realizzata una clinica privata?». Il candidato sostiene: «è chiara la miopia dell’attuale amministrazione e della candidata Silvia Luconi, riguardo il futuro del centro e del piano urbanistico cittadino. La volontà è di decentrare i servizi essenziali e le scuole nella zona Pace, acquistando anche da un privato per circa 2 milioni e 600 mila euro, di soldi di tutti i cittadini, l’area dove far sorgere il nuovo plesso scolastico, quando abbiamo a disposizione 5mila metri quadrati di proprietà pubblica in centro storico: l’attuale scuola Don Bosco, già attrezzata con un giardino, una palestra recentemente ristrutturata e un campetto sportivo polivalente ed è sicura in quanto frequentata al primo piano da oltre 250 studenti delle scuole medie. Ci siamo stancati – prosegue – di sentir dire che emerge una convenienza nel costruire una nuova scuola piuttosto che sistemare quella già esistente, la scelta del nuovo cozza con i tempi di realizzazione. Non comprendiamo come non possa essere sicura per le scuole, ma esserlo per altri di servizi pubblici, quale il Polo museale ipotizzato».
Silvia Luconi durante il comizio di domenica
Torna poi nuovamente sul campus: «era una scelta lungimirante soltanto se si fosse creata una soluzione cuscinetto e non tenere alunni, docenti e personale Ata in dei capannoni a tempo indeterminato». Mauro Sclavi conclude sulla pluralità della sua coalizione: «per noi le differenze sono una risorsa perché non siamo abituati a comandare a bacchetta tutti, ma siamo persone che sanno dialogare civilmente. Crediamo nella diversità delle idee, ecco perché siamo una coalizione civica, senza simboli di partito e potranno dirci qualsiasi cosa, da destra a sinistra, ma così stanno le cose. Se ci dicono che siamo un giorno di destra e quello dopo di sinistra il motivo è uno solo, ovvero che diamo importanza alle idee e alle proposte, senza bisogno di colori. Non capiamo dove sia il problema della nostra trasversalità è fatta da persone di Tolentino – conclude Sclavi – i partiti della coalizione che ti sostengono, cara Luconi, sono alleati al Governo nazionale con Pd, Leu e M5S, inoltre tu stessa hai militato in Ncd, partito alleato del centrosinistra, ti sei forse dimenticata del tuo passato o fai finta? Noi abbiamo la forza di sostenere le nostre scelte (presenti e passate), voi invece? Questo continuo scendere a livelli infimi, fare propaganda con attacchi personali ci lascia totalmente avviliti, la politica deve tornare ad essere un valore e un impegno per i cittadini».
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