di Francesca Marsili
«Io, Martina Cicconetti e Sergio Marchetti rimaniamo membri certificati del Movimento 5 Stelle all’interno della lista civica Tolentino Rinasce che possiamo definire ibrida; nata per aprire a più persone e che per questa tornata elettorale, a differenze delle precedenti, era possibile realizzare. Questo lo dico perché ci sono state talmente tante voglie di attribuirsi la paternità del Movimento, in particolare dalla lista Tolentino Civica e Solidale del candidato a sindaco Mauro Sclavi, che sono stufo». Con queste parole il pentastellato Gian Mario Mercorelli, nel corso della presentazione della lista Tolentino Rinasce a sostegno del candidato di centrosinistra Massimo D’Este per le prossime elezioni comunali del 12 giugno, si toglie qualche sassolino dalle sneakers.
Gian Maro Mercorelli
Tra i fondatori del Movimento a livello regionale, puntualizza che «è solamente Tolentino Rinasce la lista che merita di raccogliere dieci anni di lavoro e di informazione offerta ai cittadini». Il riferimento è chiaramente diretto ad alcuni ex attivisti del Movimento, non più iscritti da tempo, presenti nella lista Tolentino Civica e Solidale a sostegno di Sclavi che, spiega Mercorelli: «Non riescono a non citarci perché è il Movimento che gli ha offerto la possibilità di capire le dinamiche amministrative del Comune di Tolentino attraverso la documentazione».
Mercorelli coglie anche l’occasione per chiarire il motivo della mancata candidatura a sindaco di Mauro Sclavi a capo di una coalizione più ampia, dallo stesso Sclavi, oggi alla guida del terzo polo, auspicata in una fase iniziale: «E’ un discorso che è stato scartato a luglio dello scorso anno perché il suo nome non era gradito a gran parte del centrosinistra in quanto troppo schierato con la destra. I parametri – conclude Mercorelli. – erano che il candidato doveva essere civico e senza precedenti esperienze amministrative. Massimo D’Este è davvero l’unico civico».
Martina Cicconetti
Questi i candidati della lista Tolentino Rinasce: al timone, come capolista, Martina Cicconetti, 25 anni, consigliere pentastellato di minoranza uscente, addetta stampa e marketing per una società sportiva e barista; Gian Mario Mercorelli, 50 anni, consigliere pentastellato uscente; Francesco Bellesi, 53 anni, graphic designer; Laura Salvucci, 41 anni, tecnica del marketing del turismo; Sergio Marchetti. 46 anni, docente di matematica e scienze alla scuola media; Orietta Ottaviani, 56 anni, infermiera; Alberto Cola, 55 anni, imprenditore editoriale; Giorgio Farinelli, 46 anni, responsabile delle Operation in una grande azienda tolentinate; Raffaella Piloni 51 anni operaia; Lorenzo Pinciaroli, 28 anni operaio specializzato; Roberto Cingolani, 67 anni pensionato; Miranda Gace, 57 anni, operaia.
«Ci sono tanti motivi per cui abbiamo scelto di appoggiare la candidatura di Massimo D’Este – ha spiegato Martina Cicconetti – siamo una coalizione ampia e fatta di persone competenti, elemento che sta alla base di una coalizione che possa essere realmente di aiuto alla città. Noi abbiamo deciso di appoggiare Massimo dopo un lungo percorso; è vero che ci sono stati anche momenti in cui abbiamo parlato con altre liste civiche e partiti politici, ma cercavamo una persona che fosse realmente civica e solo D’Este, tra i tre, lo è».
La Cicconetti ha inoltre spiegato quali sono i temi del programma, tra tutti la Scuola. «Teniamo molto al discorso della scuola Don Bosco. Proprio ieri ho fatto un accesso agli atti in Comune – spiega la consigliera uscente – e non c’è ancora alcun progetto per la nuova scuola Don Bosco in zona Pace né per la nuova Bezzi al posto delle ex Pie Venerini. Per l’acquisto dei terreni stanno attendendo i finanziamenti dal Commissario Legnini. Quello per cui noi ci impegneremo, qualora dovessimo vincere, è di lasciare la scuola Don Bosco in centro. Se dobbiamo riaprire il secondo piano della Don Bosco è opportuno farci tornare i ragazzi delle elementari che sono stati dislocati negli stabili dell’815 e per i quali il comune paga 70mila euro l’anno. Noi abbiamo una scuola che tanti ci invidiamo, con una palestra, un campetto da basket e una pista di atletica. Loro stanno portando tutto quello che è possibile spostare nella zona est: scuole, case, Polizia municipale. Mentre per il Filelfo, in attesa del Campus, stiamo cercando di capire se è possibile spostarli, in tempi brevi, nella ex Dante Alighieri, dove prima era il Classico». Sergio Marchetti ha sottolineato l’importanza delle tematiche green inserite nel programma e di far partecipare i ragazzi «che sono sempre stati tagliati fuori». Laura Salvucci: «D’Este rappresenta un ponte tra i territori e tra le generazioni. Orietta Ottaviani: «il nome della lista, Tolentino Rinasce, già indica cosa noi vorremmo fare di questa città. Sono passati troppi anni, un decennio che considero un saccheggio a livello sociale e relazionale. Abbiamo inserito nel programma un progetto per la tutela dei diritti degli animali». Raffaella Piloni: «Cinque anni fa ho votato Martina Cicconetti, un voto di cui sono estremamente soddisfatta perché in cinque anni di opposizione ha saputo tenere testa alla maggioranza». Roberto Cingolani ha sottolineato la necessità di far tornare a vivere Tolentino. Ha concluso Alberto Cola: «Sostanzialmente il 12 giugno i cittadini hanno tre possibilità: l’amministrazione uscente, la brutta copia dell’amministrazione uscente e l’alternativa con Massimo D’Este».
Perché non presentarsi come 5 stelle che paura avete!!! pensate che la gente non lo sa chi siete
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buonasera gian mario mercorelli,
francamente non riesco a capirla.
io la capirei se spiegasse alla cittadinanza che la recente sconfitta regionale con il marchio m5s e da candidato governatore le avesse fatto perdere consensi sua su scala locale che nazionale. alle elezioni si vince o si perde e a mio vedere, se si perde ripetutamente, forse sarebbe meglio reciclarsi in altre occupazioni, supposto che non si abbia la grande fortuna di vivere di rendita.
A queste elezioni amministrative lei ha sicuramente deciso di “sposarsi” con il pd, promettendo quei consensi (voti) in precedenza (si parla del 2018… noon di ieri o oggi) convogliati nelle speranze – poi in parte disattese – del M5S.
sicuramente determinato nel sostenere a modi “collodi (favola di Pinocchio)” le sue chiare ambizioni irrealizzabili, ora si schiera come unico erede di un m5s tutt’ora vivo e vegeto, screditando così’ tutti i suoi ex “camerati” che, a seguito di una ipotetica scissione ( o scioglimento?) del m5s maceratese o marchigiano cercano di far valere i loro valori da ex-m5s travestiti da civici.
Vogliamo rompere gli indugi e chiarire la questione una volta per tutte?
bene!
domani faccia pubblicare una dichiarazione del presidente del m5s giuseppe conte con la quale viene dichiarato che “tolentino rinasce” e’ l’unico movimento accreditato a rappresentare i valori di m5s in attesa di sciogliere il m5s oppure di riformarlo, riattivandone lo statuto locale con gian mario mercorelli delegato a rappresentarne i valori su base comunale, regionale, nazionale, globale … scelga lei!
aspettiamo questa dichiarazione ufficiale, senza la quale la invitiamo ad abbassare la cresta e non infangare i suoi alleati certamente in buona fede.
buona serata!
un ulteriore quesito : se tolentino rinasce ha rilevato il m5s di tolentino e se il m5s rappresenta un partito (movimento) che non esiste più’ a tolentino, allora non ci dovrebbero essere difficolta’ da parte del m5s centrale nel confermare il getto della spugna a tolentino, con la conseguente assenza di rappresentanti m5s, con lei che diviene tolentino riformista che non ha nulla a che fare con il m5s.
ricordo di aver conosciuto il sindaco ascani appena rieletto a castelfifardo come M5S e la onorevole Emiliozzi, entrambi convinti m5s che mi risulta vivo e vegeto nelle marche: conviene?