Massimo D’Este
«La legge premia chi governa con la piena maggioranza e la giunta ha il dovere di garantire in sede di Consiglio Comunale i numeri richiesti per gestire la discussione senza tentare di prevaricare. La mancanza del numero legale dell’ultimo Consiglio Comunale è dunque inaccettabile e rappresenta l’ennesima prova di forza di una maggioranza con l’acqua alla gola e la necessità di trasformare ogni occasione in una campagna elettorale». Il candidato sindaco del centrosinistra Massimo D’Este commenta così quanto accaduto ieri durante l’assise. I consiglieri Anna Quercetti e Fulvio Riccio del Partito Democratico e Martina Cicconetti e Gian Mario Mercorelli del M5S sono usciti dall’aula per protesta contro il sindaco Pezzanesi, che hanno accusato di far campagna elettorale in aula invece di parlare dei punti all’ordine. Il primo cittadino, in un video, ha poi dato la colpa alle opposizioni di aver fatto mancare il numero legale e quindi di aver fatto saltare l’assise e con essa anche l’approvazione di una delibera inerente il nuovo campus scolastico. Per lunedì è stato convocato un
«Le assenze – ribatte oggi D’Este – sono dovute a motivi e a conflitti di carattere politico che il sindaco tenta di occultare accusando la minoranza di aver ostruito i normali e democratici processi decisionali. Ciò che è accaduto durante il Consiglio Comunale, al contrario, non è altro che la reazione a un comportamento e un atteggiamento politici che l’attuale maggioranza di centrodestra ha mostrato di possedere nel corso di questi anni e che ora, di fronte alla crisi di tipo governativo almeno di quest’ultimo quinquennio, è diventato la norma e la strategia di azione quotidiana. Strumentalizzare a fini elettorali una legittima presa di posizione delle minoranze è un atto inaccettabile, così come fare riferimento al candidato sindaco Massimo D’Este per denigrare palesemente la coalizione di centrosinistra, da me rappresentata, in opposizione all’attuale gestione nelle prossime amministrative di giugno. Nello specifico – conclude il candidato sindaco – si continuano a cercare giustificazioni sui ritardi dell’inizio dei lavori per la costruzione del Campus tra burocrazia e irresponsabilità delle forze di opposizione. Chi sarà il prossimo su cui la giunta Pezzanesi cercherà di scaricare il barile?».
Gianmario Mercorelli nel video col consgliere Pd Luca Cesini
Anche il consigliere pentastellato Mercorelli torna sulla questione dopo il video del sindaco. «Pezzanesi – dice Mercorelli in un altro video – ci accusa di aver bloccato i lavori del campus. A prescindere dal fatto che a sei anni dal terremoto dire questo fa ridere di per sé, non dimenticate che quello che c’era ieri tra i vari documenti, era la permuta di circa 1000 metri quadrati di area che riguardano le strade che saranno realizzate intorno al campus, e quindi, in sostanza, l’ultima cosa che sarà realizzata. Si tratta di una permuta tra Comune e Provincia e non con un privato che potrebbe, magari, impuntarsi e cambiare idea. Pezzanesi, dovrebbe preoccuparsi di tutto quello che non ha fatto negli anni scorsi, non tanto del fatto che slitterà di tre giorni una votazione del tutto marginale al discorso campus e che non blocca nulla. Il numero legale se lo deve garantire la maggioranza. Vero, qualcuno può star male, ma a quanto ci risulta una sola persona stava male. La ragione per cui siamo usciti comunque non era non votare quella delibera, siamo usciti perché siamo stanchi di convivere e lavorare in un contesto incivile e che non rispetta la regole che garantiscono che i rappresentanti dei cittadini operino in un contesto di uguaglianza operativa. Evitate di credere alle fandonie che vi raccontano il sindaco e i vicesindaco per altro, fare un video dal banco della Giunta dove sembrava la Cerchia dei regnanti è di cattivo gusto, si fa al di fuori».
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