Massimo D’Este
di Francesca Marsili
«Se tutti questi risultati che la vicesindaca continua a considerare un vanto – compresi i soliti toni arruffapopolo che tanto piacciono alla destra sempre più carente di argomenti – sono emblema del fatto che lei stia pensando con tutta sé stessa a Tolentino, beh, posso assicurarle che Tolentino al contrario vorrebbe essere pensato un po’ meno». Massimo D’Este, candidato sindaco del centrosinistra, risponde così alla competitor del centrodestra Silvia Luconi che nel comizio di domenica sera ha esposto, oltre a parte del programma amministrativo, anche gli obiettivi raggiunti nei dieci anni di amministrazione (leggi l’articolo). «Luconi sembra cogliere ogni occasione per ribadire come solo lei stia pensando a Tolentino. Per farlo – prosegue D’Este – continua a vantarsi di numeri che ogni volta sbatte in faccia alle persone, come se questi non andassero interpretati e come se alcuni dei fondi di cui si gloria non spettassero, da bando, a qualunque amministrazione e non a quella di Pezzanesi/Luconi per via di particolari meriti».
Il candidato della coalizione “Tolentino Città Aperta” sostiene che l’attuale vicesindaca «sembra saper scegliere i numeri che le fanno comodo e si dimentica di altre informazioni importanti che evita di dare. Che dire del fatto che da dieci anni a questa parte, la popolazione tolentinate sia costantemente scesa, passando da 20.325 abitanti nel 2011 a 18.498 nel 2020? – domanda D’Este -. Lo spopolamento non è un dato da far presente ai cittadini e non è forse un modo per giudicare l’operato di un’amministrazione che è stata in carica per dieci anni? Forse l’amministrazione, con cui la vicesindaca si pone in continuità, non ha alcuna responsabilità per questa fuga?»
Risponde anche in merito al sociale, tema centrale della linea politica della coalizione di centrosinistra e affrontato dalla Luconi. «Parla del mio interesse per il sociale che non si risolverebbe a parole. Siedo da sette anni in un tavolo permanente in questa amministrazione. Ho sempre lottato per la presa in carico delle famiglie fragili e l’ inclusione sociale – prosegue – Tavolo, neanche a dirlo, affossato da questa amministrazione. Abbiamo cercato di proporre il baratto amministrativo con chi è in sofferenza, ma neanche questo andava bene, bastava solo attaccare il Rdc con i soliti slogan populisti. Il nostro non è assistenzialismo, ma un progetto d’integrazione autentico e di emancipazione perché lo Stato deve garantire servizi, oltre alle strutture. Forse Luconi, a proposito di numeri, dovrebbe ricordare i miei trent’anni di esperienze reali. Non parole, ma fatti. Sarebbe bello sedersi e parlare dei suoi meriti in questo campo invece, perché io i miei non li nascondo e non credo che riportare al centro il valore della collaborazione con le associazioni sia una cosa negativa, come sostiene. Parliamo di un mondo che ogni giorno aiuta tutti i tolentinati in difficoltà, senza proclami».
D’Este, artigiano in pensione, ribadisce inoltre che il suo interesse oltre che per il sociale vale anche per l’imprenditoria. «Luconi vorrebbe passare per liberale, quella dalla parte degli imprenditori, ma devo ricordare che dei tre candidati sindaco sono l’unico che non ha mai lavorato nel settore pubblico e che ha avuto una carriera di decenni fatta di attività e di impresa privata, di sacrifici e di rischi, mentre i due candidati di centrodestra, Luconi e Sclavi, lavorano per realtà pubbliche. Quindi – chiede ancora – chi è che tra noi che si limita a parlare e chi invece ha sempre fatto e continua a fare?» In ultimo, D’Este risponde anche in merito alla asfaltature in corso a Tolentino affrontate da Silvia Luconi nel comizio la quale ha affermato che «si fanno dove e quando ce n’è bisogno, con tutto quello che abbiamo fatto a Tolentino non abbiamo bisogno di “asfaltature elettorali”». «Mi sembra assurdo dover parlare di qualcosa che è sotto gli occhi di tutti. La vicesindaca sostiene che le strade sono state asfaltate nel momento in cui si è rivelato necessario. Mi chiedo – commenta – che strade percorra lei di solito allora, visto che queste avrebbero dovuto essere sistemate da mesi e alcune da anni. E ha il coraggio di dire che non sia la solita e triste operazione di propaganda asfaltare strade a poche settimane dalle elezioni? È una mancanza di rispetto per i cittadini, una presa in giro. Sì, negli anni è un malvezzo appartenuto a quasi tutte le amministrazioni – conclude – c’è poco da fare, ma da uomo che guarda ad altro, per una volta mi piacerebbe vedere un’amministrazione che provvede nel primo anno in carica, e non nell’ultimo mese. Probabilmente anche questo un simbolo di continuità».
Emanuele Porfiri
Anche Emanuele Porfiri, segretario del Partito Comunista Italiano della sezione di Tolentino “Enrico Berlinguer”, interviene con un commento dopo che Silvia Luconi, nel corso del comizio ha mostrato una locandina del candidato a sindaco Mauro Sclavi in cui figura il simbolo del Pci. «Non hai bisogno di sventolare un volantino con falce e martello come spauracchio, gridando “arrivano i comunisti” come nella più vecchia tradizione politica. Non si può negare la portata storica del comunismo e quello che ha significato per le lotte sociali. Non è nemmeno giusto liquidare la storia dell’ospedale di Tolentino in due battute – aggiunge Porfiri – non si può, è scorretto e non corrisponde ai fatti della vergognosa vicenda che vede al centro l’ospedale di Tolentino di cui purtroppo a farne le spese è tutta la collettività, in particolare chi non può permettersi una sanità a pagamento. Ti stai candidando ad essere la sindaca di tutti – conclude – stai chiedendo alla città di darti fiducia, ebbene dimostra che una donna può fare politica in modo diverso, senza quell’arroganza e prepotenza tipica del patriarcato».
Maro Scalvi
Previsto per domani pomeriggio, l’arrivo a Tolentino del Governatore Francesco Acquaroli per effettuare un sopralluogo all’ospedale Santissimo Salvatore, chiuso dopo il terremoto del 2016. Acquaroli incontrerà il sindaco Giuseppe Pezzanesi e la Giunta. A seguito si terrà un incontro nella sala riunioni dell’Assm, per illustrare lo stato dell’arte dell’ospedale cittadino interessato da un progetto di abbattimento e ricostruzione grazie ai finanziamenti della. In relazione a tale incontro il candidato a sindaco del terzo polo Mauro Sclavi in una nota fa sapere che ieri, a nome della coalizione “Tolentino Cambia Insieme A Voi” ha inviato una lettera al presidente Acquaroli e per conoscenza all’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini, in cui scrive «preso atto del progetto di ristrutturazione della struttura ospedaliera della città, riteniamo che sia del tutto necessario individuare sin da oggi, sul territorio comunale, una struttura edilizia quanto più idonea possibile a mantenere attivi tutti, nessuno escluso gli attuali servizi sanitari ospedalieri. Riteniamo fondamentale che la scelta della temporanea struttura sanitaria da individuare debba escludere categoricamente strutture mobili di emergenza quali containers, tendoni o altre strutture prefabbricate. Riteniamo inoltre necessario un Tavolo tecnico di concertazione sulle varie fasi della ricostruzione».
Infine è in programma per il 6 giugno, alle 10, al bar pasticceria Compagnucci, l’arrivo del vicepresidente e coordinatore nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani, per sostenere la candidata sindaca Silvia Luconi e i componenti della lista di Forza Italia. Tajani sarà accompagnato dal senatore Francesco Battistoni, sottosegretario alle Politiche Agricole e commissario regionale di Forza Italia.
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