Silvia Luconi sulla cassa
di Francesca Marsili
La pioggia di ieri pomeriggio non ha fermato la candidata a sindaco di Tolentino del centrodestra Silvia Luconi che, all’evento organizzato in Piazza Togliatti per la presentazione del programma, ha scelto comunque di salire su una cassa, al riparo dall’acqua sotto una pensilina, e sfoderare le armi contro i suoi competitor per la carica più ambita in vista dell’appuntamento elettorale del 12 giugno.
Silvia Luconi e Giuseppe Pezzanesi
Le panche riposte, gli strumenti musicali del gruppo chiamato a intrattenere coperti da teli, la candidata, ha deciso di non deludere i suoi sostenitori rimasti nonostante la pioggia e di esporre parte della scaletta prevista. La presentazione completa dei candidati e dell’intero programma amministrativo della coalizione verrà presentata venerdì prossimo, in piazza della Libertà.
«Tutti gli altri hanno uno scopo: far perdere la Luconi – ha dichiarato a gran voce la candidata – noi ne abbiamo un altro: far vincere Tolentino. Mi dicono che parlo sempre di numeri; e certo, noi li abbiamo i numeri da sciorinare, loro dicono: “cambiamo, parliamo e cambiamo”».
Il comizio dell’attuale vicesindaca è iniziato ripercorrendo i suoi dieci anni amministrativi.
«Abbiamo fatto tanta strada insieme e qui ci sono tanti candidati, ma ci sono anche tanti amici che hanno scelto di condividere un sogno iniziato nel 2012 con un sindaco visionario, Giuseppe Pezzanesi, e che vogliamo assolutamente portare avanti, insieme. Ricevevamo una città ferma da un ventennio di governo di centrosinistra – ha aggiunto – che aveva 30 milioni di debito e dopo tutto quello che abbiamo fatto per rimettere a posto il bilancio, che sta inequivocabilmente avanzando in maniera positiva, i progetti grandi e importanti li abbiamo fatti solo noi, nel 2016 abbiamo dato il nome a cento opere realizzate. Abbiamo anche dovuto dare quasi 1 milione di euro della collettività come buona uscita all’ex sindaco Luciano Ruffini, lo stesso che ora dice che ci ha fatto risparmiare 500mila euro e che quei 900mila ce li ha rateizzati. Ora io mi chiedo: che gli dovevamo dedicare una via perché invece di un milione e mezzo ci ha fatto pagare un milione quando la sorte nel 1977 era di meno di cento milioni?»
Luconi ha poi proseguito ricordando le scelte importanti fatte nel corso del decennio di amministrazione Pezzanesi di cui lei rappresenta la continuità. «La prima, quella che ci fa sicuramente da faro in mezzo a tutti i comuni colpiti, è quella di non volere le casette. Ancora oggi c’è chi mi dice, e ovviamente è candidato nelle altre liste: “beh, però, 50 casette le potevate prendere perché visto che non ci sono gli alberghi, magari, i turisti potevano soggiornare li” – ha detto la Luconi riprendendo le parole del candidato a sindaco del terzo polo Mauro Sclavi pronunciate in un recente confronto – credo che questo sia quanto di più ridicolo e assurdo abbia sentito in questa campagna elettorale. Abbiamo scelto di non deturpare il territorio vicino al castello della Rancia, di risparmiare denaro pubblico e di dare ai cittadini dignità, che non è quella di stare all’interno di una casetta di legno dove cadono i boiler e dove scoppiano i pavimenti». Poi la stoccata a al candidato sindaco del centrosinistra Massimo D’Este.
«C’è chi parla di sociale. Possiamo metterci tutti attorno a un tavolo e parlare, ma parlando i problemi non si risolvono. Qualcuno pensa che la politica sia solo sociale – ha aggiunto ancora criticando l’idea politica di D’Este che ha spesso lamentato l’interruzione dei tavoli con le associazioni – ma è anche imprenditorialità e non assistenzialismo perché se all’interno di una comunità non c’è lavoro, si parlerà sempre di sociale, basta con lo Stato assistenzialista – ha urlato a gran voce – noi timbriamo i cartellini, noi abbiamo le imprese. Abbiamo i servizi sociali dove la gente chiede di non essere lasciata in mezzo alla strada; con 200 appartamenti la nostra maggioranza ha deciso, coraggiosamente, di far si che all’interno della nostra città ci sia un patrimonio immobiliare e popolare che fa si che a tutti quelli che parlano attorno ai tavoli, gli dia la soluzione, perché mentre loro parlano noi diamo gli appartamenti». Ha poi toccato il tema caldo della campagna elettorale: l’ospedale e nel fare questo la stilettata è arrivata dritta al candidato Sclavi.
«Nel primo confronto a tre del 26 aprile c’era chi dentro l’ospedale ci lavora e diceva che l’ospedale a Tolentino sarebbe stato un mucchio di mattoni perché non c’è personale e poi perché non c’era un documento che lo attestava. Quando gli ho fatto vedere che c’erano ben due decreti scaricabili dal sito, banale per uno che in ospedale ci lavora e ha candidato un sacco di infermieri – ha proseguito sarcastica – ha detto: “si è vero, l’ospedale esiste, ma c’è scritto zero posti letto per acuti”. Due cose facili – ha sottolineato – gli acuti non posso essere curati in un ospedale di Comunità come quello che sarà Tolentino, ma in quelli che hanno almeno una sala rianimazione e questo un infermiere lo deve sapere. Poi non si era accorto del secondo decreto c’era scritto che abbiamo 40 posti letto per le cure intermedie oltre a tutti gli altri ambulatori. In ultimo la quinta versione in cui ha detto: “abbiamo capito che c’è un ospedale, che ci sono i reparti, i posti letto e la diagnostica, però adesso ci dobbiamo mettere nella condizione di gestire la fase in cui l’ospedale verrà demolito e ricostruito”. Questo è il candidato sindaco del polo civico», ha rintuzzato. Altro argomento nel bagaglio della coalizione: le Terme di Santa Lucia.
«È iniziato un lavoro importante all’ex imbottigliamento dove l’Assm ha investito 5 milioni di euro e dove ci sarò la nuova reception, il nuovo centro estetico e due piscine, una intera e una esterna. Quando D’Este diceva: “mi piacerebbe ci fosse una piscina”, rispondiamo che c’è già, se lo chiedevi prima ti risparmiavamo l’intervento – ha commentato la candidata – poi, dall’ex imbottigliamento ci sarà un ascensore che lo collegherà alla parte più storica delle Terme che ha ottenuto altri 5 milioni per il restyling dove ora c’è il bar e dove si sono fatti vaccini. Ci siamo resi conto che nonostante abbiano fatto una serie di provvedimenti che danno uno luce nuova che possa far parlare di vero e proprio turismo termale, ci sono delle situazioni che la nuova governance dovrò analizzare, se avrà la possibilità, ovvero i contratti del personale termale che sono contratti da sempre a tempo determinato». E ancora: lago delle Grazie. «Abbiamo iniziato i lavori di sfangamento per 2 milioni di euro col primo mandato Pezzanesi con i quali pulimmo la diga e facemmo le opere primarie. Non erano sufficienti, ma ci siamo impegnati a cerare gli altri 5 milioni, per completare l’opera».
E poi le strade. «In questi giorni abbiamo asfaltato delle zone viale Brodolini, via Leopardi, contrada Paterno inizierà a giugno, a seguire via Terme Santa Lucia, asfalteremo contrada Rotondo e via Rossini. Ci hanno detto che facciamo asfaltature elettorali, come se questa amministrazione, dopo tutto quello che ha fatto, ha bisogno delle asfaltature elettorali. Noi facciamo quello di cui c’è bisogno e quando ce n’è». E in ultimo Luconi si è voluta soffermare su un aspetto più politico: le alleanze formatesi per la sfida elettorale. «Noi siamo una coalizione formata da sei liste – Tolentino nel Cuore, E’ Viva Tolentino, Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e Udc – vi assicuro che trovare un punto d’incontro per forze che vengono dallo stessa tradizione non è facile, ma quando si parte dallo stesso punto la strada si fa insieme. Poi c’è chi dice che la diversità è ricchezza – ha sottolineato indirizzando il critica verso la coalizione del terzo polo formata da tre liste civiche: Tolentino Civica e Solidale, Tolentino Popolare e Riformisti Tolentino a sostegno di Mauro Sclavi – certo… – ha chiosato – però quando ti metti insieme attorno a un tavolo a parlare di tematiche importanti come la famiglia, la Chiesa, il lavoro, gli imprenditori, mi chiedo come si fa a trovare una punto di incontro. Quando vado in giro con le mie cartelle, per cui gli altri ci ridono – dentro, oltre ai decreti che Scalvi non legge, mi porto gli articoli e mi porto questo – ha concluso Luconi sventolando un volantino dove accanto al nome del candidato a sindaco di Mauro Sclavi c’è il simbolo con falce e martello (un candidato della lista Tolentino Civica e Solidale ne è il rappresentante) – è inutile che ci raccontiamo frottole, in quella coalizione in appoggio a Sclavi c’è il Partito Comunista. Poi c’è tutto quello che apparteneva al Movimento 5 Stelle, praticamente Mercorelli e Cicconetti sono diventati democristiani col Partito Democratico, perché i più “cattivi politicamente” stanno qua. Poi ci sono Alessandro Massi e Alessia Pupo che prima stavano con noi e che teoricamente hanno una chiara identità di centrodestra».
La chiusura è stata affidata al sindaco uscente, Giuseppe Pezzanesi, non più ricandidabile dopo due mandati da sindaco. « Siete stati la mia ragione di vita – ha commentato emozionato rivolgendosi ai sostenitori – ho sentito un drago parlare poco fa, si chiama Silvia e ho capito di aver investito bene dieci anni fa, insegnandogli come si fa politica per il bene della gente. Noi in dieci anni non le abbiamo prese tutte, ma fatte tante. Il peso che lascio è determinato da tanto lavoro; in questi dieci anni non ho mai dormito per andare a cogliere tutti i finanziamenti possibili per far crescere questa città che ha 320 milioni di opere già finanziate che si aggiungono alle 40 milioni già fatte più altri 200 appartamenti che valgono altri 25 milioni di euro, ma chi lo ha fatto mai ste cose a Tolentino – ha urlato – perché dovrebbe cambiare amministrazione questa città? Come si fa a non sostenere tutto quello che abbiamo fatto fino a oggi e che c’è in cantiere? A chi si affida? A chi ho dovuto allontanare perché non fedele al programma e oggi si proporne come alternativa?»
Se 10anni fa avevamo 30 milioni di euro di debito adesso mi auguro che non siano di piu
sarei curioso di stare dentro ai cervelli di coloro che votano certi personaggi
Mi sarei stupita se avesse usato dei toni moderati e non offensivi.
Ma queste genti autodefinitesi politici,sanno che la politica si fa perché si ama lItalia e per la voglia di fare del bene a questo povero paese?? Ce ne fosse solo uno che dica queste cose. Sfido chiunque di voi a trovarmene uno che invece di insultare e sbraitare dica cose attinenti allamor di patria.
Essere definito politicamente cattivo da colei la quale si permette di insultare famiglie intere, si permette di fare i comizi dove anziché parlare delle sue proposte denigra gli altri, sinceramente mi rende un tantino orgoglioso.
Tanto l'annullamento lo avrà dai cittadini
Da sbudellasse dallo ride, non ha argomenti...
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Sembra che in questa campagna elettorale,ad offendere sia solo la Sig.ra Luconi,dipende da quale lato si guardano gli avvenimenti,a me sembra tutto l’opposto, è lei ad essere offesa di continuo, è rimasto poco tempo,saranno le urne a dire come realmente stanno le cose.