di Federica Nardi
Con i loro 18 anni sono le più giovani in corsa tra i 552 candidati consiglieri a Macerata. Aurora Cristalli si candida nella lista di Potere al Popolo (in sostegno del candidato sindaco Alberto Cicarè, in lista anche il fratello Alessandro Cristalli. 20 anni), Nicole Moretti invece per Fratelli d’Italia (in appoggio al candidato sindaco Sandro Parcaroli). Le loro voci raccontano un punto di vista diverso sulla città che entrambe sperano di contribuire a migliorare.
Aurora Cristalli
Aurora Cristalli, classe 2002, vive a Porto Recanati e frequenterà l’ultimo anno del liceo Artistico Cantalamessa di Macerata, indirizzo Architettura e ambiente. E’ lei tecnicamente la candidata più giovane, essendo nata a maggio (mentre Nicole Moretti è nata a gennaio).
Che cosa vuol dire per lei impegnarsi in politica? Perché ha scelto Potere al Popolo?
«Per me fare politica significa partecipare alla vita della città in cui passo la maggioranza del mio tempo, condividere difficoltà e soluzioni. Mi è venuto naturale farlo, a scuola come nell’attivismo. Mi sono avvicinata alla realtà di Potere al Popolo grazie alla Casa del Popolo 10F e quando mi è stato proposto di candidarmi mi sono chiesta “perché no?”».
Lei fa parte del movimento Fridays for Future, come immagina di portare quei temi nella politica maceratese?
«In realtà questi temi sono già centrali nel programma condiviso da Potere al Popolo e Strada Comune, infatti due dei punti fondamentali sono la riconversione ecologica e ripensare la mobilità urbana, questa centralità del tema ambientale è stata un’altra spinta alla mia candidatura in questo progetto coraggioso e giovane nelle idee».
Lei è la candidata più giovane in corsa quest’anno (solo un’altra candidata è del 2002 come lei), qual è il suo punto di vista su questa competizione elettorale e sulla città di Macerata?
«Macerata è la città in cui studio e in cui passo il mio tempo libero, è la città in cui mi sento a casa, per cui mi sono lasciata prendere da questa competizione elettorale. La candidatura di Alberto ha dato una spinta al dibattito della città, che altrimenti sarebbe stato piegato sui migranti, sulla ztl e sulla stagione lirica. Alcuni amici scherzando mi hanno detto che siamo dei matti, perché gli altri candidati hanno spinte troppo forti, però noi abbiamo qualcosa da dire e vogliamo dirla».
Nicole Moretti
Nicole Moretti, nata a gennaio del 2002, si è diplomata quest’anno al liceo Linguistico di Macerata con il massimo dei voti. Neo iscritta a Unimc in Mediazione linguistica, studierà spagnolo, arabo e inglese. Ha giocato anche per diversi anni a pallavolo nell’Helvia Recina.
E’ la sua prima esperienza politica? Come mai ha scelto Fratelli d’Italia?
«Ho scelto FdI perché ho trovato un gruppo molto coeso e unito che crede molto nella collaborazione. La candidatura è partita un po’ come una nuova esperienza ma credo che Macerata abbia avuto negli scorsi anni dei problemi che non sono stati risolti nel migliore dei modi. Problemi come la viabilità, lo sport che non è stato valorizzato, situazioni di cui mi accorgo anche io che sono giovane. Perché la mia città la vivo tutti i giorni. Spero vada bene».
Come vede questa campagna elettorale?
«Non ho l’esperienza di altri che si erano già candidati in passato. E’ un po’ una sfida per me, voglio mettermi in gioco e fare qualcosa anche io per la mia città per risolvere quei problemi di cui parlavo. E anche aiutare il mondo dei giovani che non è che sono molto considerati nella Macerata di oggi. Siamo tanti candidati e non pensavo. E’ dura. Spero di entrare in Consiglio perché serve una rappresentanza giovanile».
Qual è la sua visione per Macerata?
«Macerata ha il potenziale, in tutti gli ambiti che ho citato. Abbiamo una università che è qui dal 1290. Bisogna fare di tutto per farla riemergere, farla venir fuori e farla esaltare in tutto. Esaltare il centro, lo sport. Possiamo primeggiare anche noi».
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Visto che il nome del suo movimento non è italiano verrebbe da chiedersi perché la signora Aurora si candida in elezioni italiane.
Se si fosse chiamato “tutti li venerdì per domà” forse non ci si sarebbe iscritta.
Tranquilli, se avesse avuto un nome italiano voi sareste stati comunque in poltrona a insultarli: se dell’ambiente e del futuro non ve ne importa nulla, almeno evitate di prendervela con chi ci mette la faccia.
Per il sig. Lorenzo Di Tommaso. Lei li chiama insulti, ma si tratta soltanto dell’esercizio del diritto di critica.
Caro di Tommaso, queste volenterose giovani che hanno a cuore il LORO futuro dell’ambiente spero non siano tra i tanti giovani in giro senza mascherina che se ne fregano della vita degli anziani perché a loro il virus non attacca.
Le critiche dovrebbero essere fondate su fatti concreti: criticare perché il nome del movimento (che è globale) è in inglese e non italiano è semplicemente pretestuoso.
Per Di Tommaso. Non era meglio chiamarlo ‘Fondazione Barilla’?
Mi scusi de Tommaso, ma i commenti, come suggerisce il titolo che CM ha dato alla sezione (e non le critiche), nei limiti della decenza ognuno li fa a chi je pare e come je pare…
Iacobini: sicuramente molti commentatori di CM lo preferirebbero 😉
Marini: per carità, ognuno può dire quello che vuole. Solo che mi pare che qualunque cosa facciano i ragazzi sotto ai 25 sbaglino, come se le altre generazioni ci avessero regalato la società perfetta…