Foto di gruppo insieme al candidato sindaco Narciso Ricotta della lista Macerata Rinnova
di Federica Nardi (foto di Fabio Falcioni)
«Io non mi posso dipingere alto è biondo, Parcaroli non può dipingermi come uno che aggredisce perché tutti conoscono la mia bonarietà. Non cerchi un alibi per non venire ai confronti. Ci venga, probabilmente ci sta anche simpatico. Sia se stesso, dica quello che sa. Che non sa qualcosa l’abbiamo capito tutti, è normale». Narciso Ricotta, candidato sindaco del centrosinistra, lancia una bordata dietro l’altra all’avversario di centrodestra Sandro Parcaroli. L’occasione è la presentazione della lista Macerata Rinnova, una delle sei civiche che sostengono l’assessore uscente (in tutto sono otto comprese Pd e Italia Viva), guidata fin dagli esordi da Marco Sigona e Grazia Di Petta.
Narciso Ricotta
Parcaroli finisce in fondo alla scaletta delle presentazioni, con Ricotta pacato quanto pungente, che strizza anche l’occhio al vescovo Nazzareno Marconi, fresco di omelia “politica” ieri a San Giuliano: «Prima la centralità della persona come ci ha ricordato il vescovo a San Giuliano», dice Ricotta spiegando il programma. Programma che, ricorda il candidato «Noi abbiamo già dalle primarie. Macerata Rinnova inoltre esiste già da un anno».
E via poi di stilettate all’avversario, che anche oggi ha ribadito che “in questo clima non può esserci alcun confronto pubblico”: «Parcaroli mi scrive, ma perché non si confronta? – chiede Ricotta -. L’altra sera ero in piazza a Piediripa a parlare con le persone. La politica qui si fa de visu. Senza diaframmi. Dove tutti si possono alzare e dire la loro, anche criticare. Chi fa politica le critiche le deve saper ricevere e valorizzarle. Noi parliamo di progetti da prima delle primarie. E Parcaroli paga le contraddizioni del centrodestra che non ci ha messo la faccia e non è stato capace di scegliere un candidato, prendendo un personaggio avulso. Paolo Cotognini (candidato Udc, ndr) a una domanda del Tg3 sulla sicurezza dice che “abbiamo fatto tanto”, Andrea Marchiori (Lega, ndr) alla stessa domanda dice “disastro, non è stato fatto nulla”. Stanno insieme, come fanno a governare insieme? Non bisogna imputare agli altri ciò che si è fatto – prosegue sempre rivolto a Parcaroli -. In questa condizione particolare ci si è messo lui: se dici che non hai tempo per fare il sindaco, l’hai detto tu. Non sono gli altri che ti denigrano. Se devi studiare dopo esserti candidato, l’hai detto tu. Se dici che non partecipi ai confronti sei tu che ti metti fuori dalla democrazia. Quando verrà in consiglio chi parlerà per lui, il suo ufficio stampa? Sono incongruenze gravi, violazioni della democrazia. Ci si candida e poi si fa il programma, a rovescio. Preoccupante. Quando non si rispettano le regole della democrazia su questo poi magari non si rispettano anche su altro».
Marco Sigona
Ricotta non ruba comunque la scena ai candidati della civica, 23, oggi presenti in gran parte. Marco Sigona, noto dermatologo in servizio all’ospedale cittadino, ricorda lo spirito della lista, inizialmente nata come associazione: «Nel nostro simbolo stilizziamo una ruota e anche una macina. Ma è anche un rinnovamento nel senso di ripetizione di ciò che è stato fatto bene. Siamo 9 donne e 14 uomini. Età media circa 46 anni. La maggior parte di noi non ha mai partecipato all’attività politica e la maggior parte lavora. Hanno messo volontariamente a disposizione il loro tempo e impegno per questo percorso. Non pensiamo che questa città sia da radere al suolo. La nostra sfida è fare le cose che mancano e migliorare quelle che sono migliorabili. Riteniamo Ricotta concreto nei suoi contenuti e nei metodi. Una persona che al di là dei sogni (che non neghiamo a nessuno) non si improvvisa nel ruolo che andrà a ricoprire. Tu affideresti la salute di un tuo caro a un chirurgo improvvisato? La risposta è il motivo per cui sono qui a metterci la faccia».
Elisabetta Garbati
Tra i medici anche Elisabetta Garbati, ginecologa, che fa il parallelo tra cura delle pazienti e politica: «Non mi sono mai occupata di politica ma a questo punto della mia vita voglio mettermi alla prova – spiega Garbati -. Ho dato tanto all’ospedale, ho tutelato la salute delle mie pazienti, ho fatto tanto volontariato anche nella Lega tumori. Sono qui perché come per 20 anni ho dato tutta me stessa per tutelare la salute delle donne vorrei tutelare i bisogni dei cittadini maceratesi. Ricotta è un uomo che ha tre aspetti che mi piacciono. È un maceratese, conosce tutti gli angoli e le panchine della città. È un uomo onesto e poi aveva 16 anni quando ha iniziato a fare politica. Io sono disposta ad aiutare la città. Ho trovato l’uomo giusto».
Anche diversi giovani in lista, come Arianna Mancini, infermiera del Pronto soccorso, Pietro Giuggioloni, 20enne favorevole all’assessorato alla Famiglia proposto da Ricotta e anche Bianca Tirabasso, 21 anni, che rivendica il suo ruolo da candidata: «A chi mi dice che non sono connessa al mondo della politica rispondo che è una cavolaia. Io posso apprendere e anche insegnare, dato che sono nativa digitale».
Ivano Tacconi e Marco Sigona
Macerata Rinnova conta anche il decano del Consiglio comunale Ivano Tacconi, approdato in lista dopo l’addio all’Udc: «Sono sceso da un treno che andava a pieno vapore. Fondi europei, ospedali, strade – dice parlando di quanto fatto in maggioranza negli ultimi cinque anni -. Agli amici di centrodestra dico: non vogliamo la lite. Vogliamo la collaborazione. Ricotta è un cervello fino. Sigona lo conosco tramite gli scout. Mi sfottono perché ho 82 anni e sto con Macerata “rinnova”. Non hanno capito che il rinnovamento si cerca fino alla fine della vita».
Uno dei pochi che ha fatto già politica è poi Paolo Micozzi, ex consigliere dem, che specifica (approfittando anche della presenza nel pubblico del segretario cittadino Stefano Di Pietro), che «con il Pd non c’è nessuno strappo e Di Pietro lo può certificare». Poi aggiunge: «Ricotta è una candidatura nata dal basso, l’unico scelto dai cittadini. E non capisco il senso di chi si continua a sottrarre da un confronto completamente pacifico. Come se poi in Consiglio comunale il sindaco eletto potesse non confrontarsi ma leggere solamente un comunicato», dice riferendosi a Parcaroli.
Marco Sigona, Narciso Ricotta e Grazia Di Petta
Presenti anche Giuseppe Nardi, Nazzareno Tartufoli, Simonetta Porzi, Anna Maria Marcucci, Belinda Ercoletti, Roberto Bruzzesi. La loro fiducia, espressa con varie perifrasi, è tutta per Ricotta. «Sarebbe un ottimo amministratore – dice ad esempio Di Petta -. vive in empatia totale con la città». Il prossimo appuntamento di Ricotta è domani nel quartiere Corneto alle 19.
I candidati di Macerata Rinnova:
Roberto Bruzzesi, Simonetta Porzi, Ivano Tacconi, Paolo Micozzi, Arianna Mancini, Frediano Colotti, Giuseppe Nardi, Luca D’Innocenzo, Elisabetta Garbati, Zana Spaho, Anna Marcucci, Sime Etaferahu, Grazia Di Petta, Nazzareno Tartufoli, Belinda Ercoletti, Alberto Emiliozzi, Marco Sigona, Danilo Luciani, Gianluca Fecchi, Giampiero Picciola, Pietro Giuggioloni, Fabio Tartuferi e Bianca Tirabasso.
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Voi in 25 anni di mandato avete venduto solamente fumo, ecco xche’ la citta’ di Macerata e’ morta.
Parcaroli non mi sembra un uomo che ama chiacchierare, ma un uomo – mite, sincero e in fondo riservato – cui piace fare. E poi dopo anni di centrosinistra sarebbe opportuno rivolgersi al centro-destra secondo il principio dell’alternanza al potere, anche in considerazione del fatto che l’omaggio alla Chiesa sarebbe assicurato comunque.
Berlusconi Prodi Berlusconi Prodi Berlusconi Monti Letta Renzi Gentiloni Conte gialloverde Conte giallorosso!Con tutto il rispetto per l’alternanza visto il disastro a cui siamo arrivati io cercherei non la riduzione ma una classe politica più competente e con progetti a medio e lungo raggio e non mirante al rinnovo della poltrona.In democrazia la Politica è mediazione quindi si dovrebbero cercare soluzioni condivisibili invece qui ad ogni cambio di Governo si sfascia tutto quello che è stato fatto in precedenza e si ricomincia da capo sprecando cosi tempo e risorse.E io pago!
Verba volant scripta manent.
Parlare a vanvera non ha senso…parole parole parole….
Povero cacio cavallo 😀