La squadra di Fratelli d’Italia
di Luca Patrassi
Il centrodestra in questa campagna elettorale ha un vantaggio: quello di poter fare le conferenze stampa nel cortile del ristorante della famiglia Parcaroli Vere Italie, palazzo storico, circondato da mura possenti e da altri edifici di pari rilievo. E nonostante i 35 gradi, si può anche respirare mentre si ascoltano le voci della politica maceratese. Oggi a presentarsi sono stati i candidati consiglieri comunali della lista di Fratelli d’Italia, 25 in lista, espressione delle varie realtà sociali e professionali della città. Si va dal coordinatore comunale e consigliere uscente Paolo Renna alla diciottenne Nicole Moretti passando per la funzionaria dell’Agenzia delle Entrate Lorella Benedetti.
Paolo Renna
Ad aprire i lavori dell’incontro Paolo Renna: «Siamo pronti per questa sfida storica, pronti a vincere le prossime elezioni e a battere il centrosinistra che in questi ultimi anni in città ha solo fatto uso del potere a fini di parte senza riuscire a centrare un obiettivo strategico, dalla viabilità allo sport, alla cultura. Siamo una grande squadra che scende in campo con sette liste e sono orgoglioso di essere un rappresentante di Fratelli d’Italia. Ci aspetta un appuntamento importante, siamo consci della nostra forza, come siamo sicuri di aver fatto un buon lavoro anche in Consiglio comunale quando abbiamo segnalato in tempo utile il degrado della città e la crescita dello spaccio delle droghe. Il centrosinistra di governo non ha dato ascolto alle nostre segnalazioni, alle nostre proposte con i risultati tragici purtroppo ben noti ai maceratesi».
Massimo Belvederesi
Il segretario provinciale FdI Massimo Belvederesi ha spiegato come si vota per poi aggiungere che ci sono le condizioni e le persone giuste per «cambiare il Comune e la Regione». Francesca D’Alessandro, consigliere comunale uscente, ha sottolineato come in FdI abbia «trovato passione e prossimità alla gente, in un partito rappresentato da una donna, particolare non secondario. Macerata può rinascere nonostante la crisi, il Covid e venti anni di centrosinistra».
Sandro Parcaroli e Paolo Renna
Infine il candidato sindaco Sandro Parcaroli: «Quella di FdI è una lista che esprime tante professionalità e ha al suo interno tanti giovani desiderosi, come me, di far conoscere a tutti i contenuti del nostro impegno. La città chiede un cambiamento, la gente dice basta a questo centrosinistra. Mi attaccano sul fatto che io sarei inesperto, un nuovo della politica. Dico solo che sono partito 40 anni fa da un garage di Camerino ed oggi ho il piacere di guidare un’azienda di 220 dipendenti-collaboratori, quasi tutti giovani, l’azienda ha centomila clienti in tutta Italia e non ha mai avuto un contenzioso. Non vedo l’ora di conoscere tutti i dipendenti del Comune, insieme a loro fare del Comune una casa di vetro, di servizio ai cittadini. Ci sono mille cose da fare, piccole e grandi. Ci sono progetti pronti per attirare i fondi europei e per creare lavoro per i giovani e dare loro un motivo per restare, vivere e amare nella loro città che tornerà ad essere una grande città italiana. Questo è quello che ho nel cuore».
Ecco la lista di FdI: Paolo Renna, Francesca D’Alessandro, Pierfrancesco Castiglioni, Lorella Benedetti, Paolo Virgili, Francesco Pastori, Fabiola Bruzzesi, Marco Bravi, Maria Letizia Sciarra, Nicola Lischio, Elia Ricotta, Mario Portulano, Paolo Lapponi, Martina Micozzi, Marco Antonelli, Laura Dario, Giada Cavallaro, Eva De Leva, Daniela Maceratesi, Luca Bompadre, Luciana Pavoni, Nicole Moretti, Michele Del Gobbo, Massimiliano Fattori, Roberto Marsili.
Lorella Benedetti e Francesca D’Alessandro
Siete tutti uguali siete dacordo e se vi voteranno non cambierà niente niente 0
Ennesima uscita di Parcaroli che parla di se stesso elogiando ciò che ha fatto, chi è, cosa ha..... Tutto ciò è diventato patetico !! Il centro destra parla di come fare a battermi il centro sinistra, non di cosa fare per la città, per cui il connubio tra la parti mi sembra giusto visto che non hanno nulla da proporre al prossimo ma solo a loro stessi. Questa è la coalizione delIO IO IO. Un individualismo che non porta altro che semplici elogi autoreferenziali e solo sogni da proporre. Tutto ciò è diventato imbarazzante, questa non è politica ma una vendita commerciale basata su CV, sogni e leva sullodio verso gli avversari. Come sempre niente per il cittadino, niente di costruttivo, niente che non sia utile alla città. Con lultima trovata di Parcaroli nel regalare i porta mascherine per San Giuliano, si è toccato il fondo. Della serie, come fare pubblico gratuita e invisibile attraverso degli sciocchi che vengono comprati per un banale gadget. Quanta pochezza si sta toccando in questo schieramento. La Lega ha portato a un livello davvero basso, perfino per FdI.
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Questi ‘signori’ confondono le elezioni con una partita di pallone o d’altro. Degli elettori se ne fregano, oppure sono spettatori, anzi per loro sono un bancomat.
Visto che per il candidato della destra non perde occasione chi vuole può farsi direttamente un’idea
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https://www.tripadvisor.it/Restaurant_Review-g616177-d15690371-Reviews-Vere_Italie-Macerata_Province_of_Macerata_Marche.html
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Adesso però basta e torniamo a parlare di politica
Cerasi ma perché quando parla sempre del suo ristorante, della sua azienda a cui oggi aggiunge che ha 220 sottoposti-collaboratori non parla di politica? Allora per metà del tempo di che cosa parla, di semplice pubblicità? Non mi pare il tipo, le due cose in lui si amalgamano bene come l’uovo e la farina per le tagliatelle cò la papera ( nel suo ristorante le chiamerà ” all’anitra” prima di impiattarle ?) Sì, effettivamente da una “vaghissima “idea che ami parlare di sé, delle sue cose, di quello che è ma non credo la faccia solo per vantarsi, lo ha detto tante di quelle volte che appena lo vedi le prime cosa che pensi sono ” Ah, Parcaroli, quello che dice sempre che c’ha il ristorante Italie Vive, Med Store e adesso bisogna pure ricordarsi dei 220 impiegati”. Poi devo collegarlo immediatamente a Salvini, alla Lega Salvini, a Marchetti e soprattutto a Marchiori. Ma se lo faccio mi viene spontaneo dire, ma se c’aveva una qualsiasi bettola, vendeva calzini al mercato che mi cambiava? Niente. A me, ma a lui sì. Chi lo cercava? Chi gli avrebbe insegnato a dare lezioni su come fare il sindaco senza averlo mai fatto, di rispondere a tono a tutti quando qualche tempo fa era una timida mammoletta inesperta , non leghista e poi una volta aver toccato il Maesto di sostegno Salvini, si è trasformato in Supersteve. Il tutto qualche giorno dopo aver timorosamente affermato di non aver tempo per sindacare e addirittura da quel leghista che non era è velocemente diventato più leghista di un legista della prima ora , più di Peppe Sciampo, perché ci ha subito preso gusto e ora regala pure mascherine firmate ma devi passare da lui così puoi respirare la stessa aria di chi nella vita ha saputo avere tutto e da te vuole il resto, un voto, per dimostrare che non ha bisogno di Salvini come maestro di sostegno e che può benissimo accettare questa nuova sfida che non si è cercato da solo ma che ha coraggiosamente scelto. Naturalmente deve sempre vincere prima e quel sorrisino malizioso di Narciso in cima alla pagina sembra proprio canzonarlo.
Sig Micucci concordo in pieno.Noto, sarà una mia impressione.che anche i più autorevoli commentatori non riescono più a difenderlo con fervore.Sara’ che il “Brutto Anatroccolo” non stia diventando proprio un Bel Cigno!