Tra le voci che si levano alla ricerca di una risposta dai candidati sindaci di Macerata c’è anche quella di Officina universitaria. L’associazione, attiva nell’ateneo della città, vuole entrare nel dibattito pubblico con proposte concrete.
«Macerata – dicono -, è innanzitutto città universitaria e proprio da questo punto vogliamo che parta la riflessione dei candidati rappresentanti. Essere città universitaria significa avere l’onore e l’onere di contribuire alla formazione dei futuri cittadini, significa essere una città culturalmente fertile e attiva, ma significa anche e soprattutto dover erogare dei servizi utili e necessari agli studenti ospitati, servizi i quali possono e devono essere sfruttati, poiché utili, da tutti i cittadini». E ricordano: «Oggi lo studente è soprattutto una risorsa e una ricchezza, da non percepire come peso per la comunità ospitante».
Di seguito le proposte e le riflessioni di Officina universitaria rivolte ai candidati:
«Riteniamo che le necessità principali di uno studente riguardano le tematiche di seguito elencate:
Prossimità, così da riscoprire le bellezze della nostra regione, e agevolare l’accesso alla cultura in ogni sua forma. Sarebbe inoltre auspicabile spingere per ampliare le corse del trasporto su ferro, così da coprire quelle fasce orarie, anche serali, rimaste scoperte a causa dei tagli susseguitisi negli anni.
Creazione di spazi di aggregazione a carico del Comune, sfruttando anche gli stessi spazi universitari aperti o chiusi per organizzare eventi di interesse collettivo e culturale che creino un ponte ed una sinergia tra la Città e l’Ateneo. In qualità di prima lista di ateneo, ravvisiamo una carenza di spazi piuttosto evidente, che si evince in tutta la sua complessità nel momento in cui si cerchiamo di creare momenti di controcultura e aggregazione. Mancano allo stesso modo posti in cui poter organizzare eventi per il grande pubblico, che possano coinvolgere anche la comunità cittadina oltre a quella studentesca e che potrebbero essere ricavati tramite la riqualificazione di spazi abbandonati;
Potenziamento della rete wi-fi cittadina ed estensione della copertura alla totalità dei luoghi pubblici partendo dal centro storico, in modo che diventi un vero servizio a disposizione non solo degli studenti, ma anche di cittadini e turisti;
Alloggi e affitti universitari sono stati, soprattutto nel post-sisma, al centro di non pochi dibattiti: reclamiamo a gran voce strutture abitative sicure, ristrutturate se lesionate, sismicamente adattate e non fatiscenti, a prezzi ragionevoli ed accessibili a tutti gli studenti che sono anima e cuore pulsante del centro storico della nostra città. Chiediamo pertanto che il Comune si impegni a favorire contratti transitori vantaggiosi per gli utenti. Ci auspichiamo, inoltre, il potenziamento del dialogo tra ente regionale e comune in merito agli alloggi universitari destinati ai vincitori di borsa di studio, così da sanare, almeno in parte, il gap esistente tra le richieste di alloggio e i posti letto effettivamente disponibili.
Riteniamo necessaria per la formazione di un giovane cittadino la possibilità di accedere alla cultura in senso ampio, ovvero a concerti, cinema, spettacoli teatrali, mostre e tutti i festival.
E’ fondamentale che la governance territoriale faccia propri i valori della sostenibilità ambientale volti a costruire un’identità culturale collettiva condivisa, affinché non vengano compromesse le possibilità delle future generazioni e che la responsabilizzazione delle attuali parta dalla condivisione di buone pratiche e politiche in tal senso. Come studenti e quindi futuro di questo Paese siamo pronti a mettere il nostro impegno (continuando nella direzione intrapresa con le nostre campagne di sensibilizzazione in sinergia con l’Ateneo), insieme a quello delle figure politiche di riferimento, per affrontare questa sfida, contribuendo a tutte le misure finalizzate e attente alla tutela ambientale, all’indipendenza energetica delle strutture, alla mobilità sostenibile, alla sharing economy e all’economia circolare, nonché alla pianificazione urbana e territoriale e all’agricoltura sostenibile.
Riteniamo che l’Ateneo sia stato spesso lasciato solo negli ultimi anni, pensiamo invece che sia imprescindibile una reale comunicazione e integrazione delle politiche tra Università e città, così da arricchirsi reciprocamente ed avviare una vera e propria collaborazione che favorisca entrambi i soggetti.
Vogliamo in ultimo sottolineare come la città debba essere per prima luogo di accoglienza, integrazione e formazione alla diversità, sia per quanto riguarda la provenienza geografica sia per quanto riguarda la disabilità fisica e le problematiche dovute a malattie o disturbi mentali.
Riteniamo quindi imprescindibile la valorizzazione di questi principi all’interno del territorio cittadino, grazie anche ad una spinta dell’amministrazione comunale, così che venga accolta la diversità come ricchezza e sia possibile combattere quelle piaghe che ancora oggi affliggono la nostra società, e che purtroppo sono talvolta dilaganti, come il razzismo, l’omotransfobia, la discriminazione e la violenza che ne consegue.
“Formazione” vuol dire innanzitutto formazione del nuovo cittadino e proprio in virtù di questo riteniamo necessario un programma volto al rispetto del prossimo, andando a toccare anche la disparità di genere in ogni sua forma».
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