Carelli guida gli «estremisti di centro»
Bordate di Ricotta a Parcaroli: «Lui copia»
«Io non regalo sogni, ma solide realtà»

MACERATA 2020 - Presentata la lista "I Moderati per Ricotta". Il candidato sindaco del centrosinistra spara a zero contro l'avversario di centrodestra: «Dietro a lui c’è gente che fa politica da trenta anni, non lo mandano in giro da solo, non sa cosa dire. Però ci copia: io dico che Macerata sarà tra le prime dieci città italiane e lui dice che la porterà tra le prime cinque. Ditegli che non è una partita a morra, non stiamo giocando»

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di Luca Patrassi (foto Falcioni)

Mancava all’appello una “conferenza stampa” di domenica sera ed è arrivata: a firmarla i promotori della lista “i Moderati per Ricotta sindaco” che l’hanno presentata nel loggiato del Palazzo degli Studi di Macerata.

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Narciso Ricotta tra Luigi Carelli e Franco Cossiri

A presentare l’incontro, pur non essendo candidato, è stato il poeta ed ex consigliere Guido Garufi che ha ricordato come «ci stiamo preparando da un pezzo per presentarci e dare gli strumenti per evitare un voto di pancia ed istintivo di un popolo ammassato» ed ha poi passato la parola al capolista Luigi Carelli. «La nostra lista è la logica conseguenza di volersi prendere la responsabilità di dare rappresentanza alla maggioranza dei maceratesi che sono moderati e centristi. Noi siamo estremisti di centro e sentiamo il bisogno di andare a sostenere il candidato sindaco Narciso Ricotta per quello che rappresenta. In passato siamo anche stati critici in alcune occasioni, ma ora abbiamo trovato un accordo forte sui temi. Programmi concreti e fattibili, iniziando dalla semplificazione della burocrazia e di una riorganizzazione tecnologica degli uffici comunali. Quanto alla questione politica posso dire che nulla noi abbiamo a che vedere con il centrodestra, io ho fatto per 15 anni il consigliere comunale con il centrosinistra (a parte nel 2015 la candidatura a sostegno della Pantana, ndr), noi siamo di centro, non bisogna cadere nel tranello del nuovo che si contrappone al “vecchio”, fate attenzione, quello è solo marketing elettorale». Da Carelli la parola è passata all’imprenditore Giancarlo Cossiri che ha iniziato chiedendo ai presenti un minuto di raccoglimento dedicato alla memoria dell’artista di origini maceratesi Valeriano Trubbiani. Poi Cossiri ha polemizzato con quanti dal centrodestra contestano il fatto che i personaggi non sarebbero celebrati in patria, iniziando da padre Matteo Ricci: «Io stesso, quando ero presidente di Carima Arte ho organizzato una grande mostra e sono anche andato in Cina». Poi, quasi a voler smentire l’assunto precedente di Carelli, ha preso la parola Uliano Salvatori, un lungo passato nel centrodestra, anche da consigliere comunale: «Il vento regionale sembra soffiare contro di noi, sarà una campagna elettorale difficile, ma noi ci siamo con il programma giusto e con il candidato sindaco giusto. Mi è piaciuto di Ricotta che abbia ripreso la nostra proposta di un assessorato alla famiglia per dare maggiori risorse al nucleo primario della nostra società».

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Narciso Ricotta con il fischietto del Cif

Hanno poi parlato altri candidati consiglieri comunali, Rita Perticarari e Carlo Sarnari in particolare, e conclusioni tirate dal candidato sindaco Narciso Ricotta che ha “sparato a zero” contro il collega del centrodestra Parcaroli: «Macerata non è Civitanova, è moderata, non ama gli eccessi. Il nuovo non è il meglio, specie poi quando nuovo non è. Dietro a Parcaroli c’è gente che fa politica da trenta anni, Parcaroli non lo mandano in giro da solo, non sa cosa dire. Però ci copia: io dico che Macerata sarà tra le prime dieci città italiane per qualità della vita e lui una settimana dopo ribatte che la porterà tra le prime cinque (riferendosi alle parole pronunciate durante la conferenza di ieri sera  alla conferenza della lista Pantana e Popolo della famiglia, leggi l’articolo), ditegli che non è una partita a morra, non stiamo giocando. Lui dice “chiudete gli occhi e sognate la città del futuro”, io dico di stare con gli occhi bene aperti e non credere al marketing. Voglio però scendere sul suo terreno e citare un celebre spot pubblicitario in cui mi ritrovo: “Non regalo sogni, ma solide realtà”. La nostra storia testimonia per noi, non regaliamo sogni, ma il rispetto delle nostre radici. A San Giuliano io compro e regalo il fischietto del Cif, non il porta-mascherine». In platea, oltre ai candidati consiglieri, c’erano tra gli altri il sindaco di Treia Franco Capponi e il poeta maceratese Filippo Davoli. 

La lista: Luigi Carelli, Anna Maria Andreoni, Carlo Baldassarri, Pamela Borioni, Stefania Caciorgna, Massimo Cori, Marisa Corradini, Giancarlo Cossiri, Francesca Di Marzio, Luca Frinconi, Francesca Marziali, Ivan Menghi, Maurizio Morresi, Olinka Llanaj, Rita Perticarari, Diana Pjetraj, Orietta Quarchioni, Maurizio Riccitelli, Uliano Salvatori, Carlo Sarnari, Maria Grazia Serafini, Gaia Stracci, Antonella Tognetti, Riccardo Torresi.

 

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Guido Garufi

 

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Tra il pubblico anche Franco Capponi, sindaco di Treia

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