Sandro Parcaroli
«Quello tra MedStore e Musicultura è un rapporto che ha origini nel tempo, del quale sono orgoglioso e che, mi auguro, possa proseguire negli anni futuri. Per questo, per lo spirito con cui è nato e la filosofia che lo ha ispirato, trovo del tutto inappropriate le osservazioni della consigliera del Pd uscente Alessia Scoccianti». Inizia così la replica del candidato sindaco del centrodestra Sandro Parcaroli alle parole della consigliera comunale uscente del Partito Democratico e ricandidata Alessia Scoccianti, che lo invitavano a non strumentalizzare la sponsorizzazione al festival di Musicultura per scopi elettorali. «Scoccianti dovrebbe leggere meglio gli articoli o comunque documentarsi prima di chiamare in causa la mia azienda, la cui unica colpa, a questo punto, non si capisce bene se sia l’essere sponsor di Musicultura o esserne talmente orgogliosa da averlo dichiarato alla città – prosegue Parcaroli -. Capisco che la paura di perdere le elezioni possa confondere le idee a chi, sulla vittoria, aveva già fatto progetti di vita e costruito piani pensionistici, ma né io né mio figlio Stefano, direttore generale dell’azienda, abbiamo mai rivendicato il “matrimonio” di cui la signora parla. La collaborazione tra Medstore e Musicultura è nata per la forte attenzione che abbiamo sempre avuto nei confronti dei giovani e di Macerata, oltre che ad una serie di valori condivisi. Lo si può demonizzare o meno, ma la verità sta nei fatti e non nelle solite parole avulse dalla realtà che la sinistra racconta a sé stessa, prima che ai cittadini. Nel mondo del lavoro, quando interessi e valori si incontrano, nascono imprese, collaborazioni, alleanze. E forse alla Scoccianti sfugge che è nella stessa natura dello sponsor fare in modo che il proprio marchio venga messo in evidenza, prima, durante e dopo l’evento, a seconda di quello che prevede il contratto stipulato dalle parti».
Il palco di Musicultura allo Sferisterio
«Non riesco allora a comprendere il senso del suo attacco, come pure quello del paragone tra quanto fatto da Medstore e quanto fatto invece dal Comune di Macerata – continua il candidato del centrodestra -. Il Comune, investendo nel festival, ha fatto una scelta politica, mentre Medstore ha fatto opera di mecenatismo, contando peraltro non sui soldi dei contribuenti, ma sui propri, motivo che ne fa un gesto degno del suo e altrui rispetto, a prescindere da ogni ideologia. Se si arriva a mettere sullo stesso piano la solidarietà di un privato con l’impegno di un Comune a favore del territorio, non è solo grave perché non si è compreso il valore che tale contributo rappresenta, ma per l’idea che c’è dietro, che il privato va combattuto, a qualunque costo. E sorrido quando, forse in preda ad un delirio di onnipotenza, mi invita ad essere un mecenate moderno, indicando con tale espressione uno che dona i suoi soldi senza dirlo a nessuno. Io sono da anni al fianco della cultura maceratese e ho il diritto di esserne orgoglioso, come pure di dichiararlo. A meno che gli esponenti della vecchia amministrazione e della sinistra non se ne vergognino, riportando in auge quella vecchia lotta “operaia” che appare tutt’altro che moderna, oltre che totalmente fuori contesto. Pubblico e privato possono e devono collaborare insieme per la crescita e il miglioramento della società. Chi non lo ha ancora capito è perché o non ha contezza della realtà o parla per slogan di una ideologia comunista che, mi dispiace constatarlo, ancora esiste».
Alessia Scoccianti
«Quella che Scoccianti definisce una strumentalizzazione politica, io la chiamo racconto di vita, narrazione della realtà dei fatti o cronaca degli eventi, se le piace di più. Il fatto che io sia candidato alle prossime comunali del resto non ha spinto i vecchi amministratori a non incassare i miei soldi quando, da mecenate dello Sferisterio, finanziavo, insieme ad altri, l’ultima stagione lirica maceratese. Eppure il giorno della “prima” ero già il candidato sindaco del centrodestra. Significa forse che quando c’è da prendere la famiglia Parcaroli va bene, quando c’è da dare invece no? – continua il candidato -. Le aziende sono “monumenti”, perché esprimono l’arte laboriosa di chi ci lavora, facendo grande l’Italia nel mondo. Chi non ha capito questo è un pericolo per l’intera collettività. E mi spiace dover ricordare al candidato Ricotta che durante la presentazione di una delle sue liste ha dichiarato “abbiamo fatto Musicultura e l’opera non per qualche mecenate ma per una collaborazione forte del Comune su questi progetti strategici con investimenti molto consistenti” (la frase è riportata testualmente da Cronache Maceratesi, ndr.), che Musicultura appartiene ad una sola persona, il maestro Piero Cesanelli. Ad un anno dalla scomparsa è a lui che dobbiamo il merito e la lungimiranza di una simile operazione culturale. Solo a lui, non certo a chissà quale capacità creativa dell’amministrazione comunale di cui il Ricotta ha fatto parte per oltre 10 anni, dobbiamo dire grazie».
«Concludo dicendo che gli oltre 2 milioni di euro dati dal Comune di Macerata al festival di Musicultura in dieci anni, così come ricordato dalla Scoccianti, sono soldi dei contribuenti. Far crescere per numero e qualità le donazioni dei privati nei confronti della cultura, consentirebbe ai comuni di utilizzare le stesse cifre nel sociale o in altre opere di bene per la città. Chi non comprende questo è meglio che smetta di fare politica, perché manca della giusta lungimiranza per dare una corretta lettura della realtà del nostro Paese, tanto più all’indomani della crisi economica generata dalla pandemia in atto – conclude Parcaroli -. Qua non si tratta di strumentalizzare, ma di rendere il merito a chi ce l’ha. So bene che parlare di merito a chi ha fatto dell’omologazione una bandiera può far venire i crampi alla pancia, ma saperlo riconoscere e valorizzare nelle persone è l’unico strumento che abbiamo per far progredire il mondo. La storia ce lo ha insegnato, non dimentichiamolo».
«Dal Comune 2 milioni a Musicultura Parcaroli faccia il mecenate senza strumentalizzare»
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Sig. Parcaroli non perda tempo a replicare a questi “fenomeni”, piuttosto ritiri la Sua sponsorizzazione ed inviti gli esponenti del PD maceratese a coprire di tasca propria le spese di tale interessante iniziativa.
I politici di sinistra sono abituati a fare….. “i belli” con i “vestiti” degli altri….. (il detto popolare è un po’ diverso ma ci siamo capiti ugualmente!)
Caro Parcaroli l’ideologia comunista in quanto tale esiste e continuerà ad esistere perchè propositiva di un sistema sociale che contempla tutti mentre la sua Lega mette sempre qualcuno in prima fila e di conseguenza lascia altri indietro nonostante i falsi slogan.I suoi amici oltrepo ci avrebbero abbandonati da tempo ma non riuscendoci si sono infiltrati tra noi facendo proseliti a quanto vedo anche tra menti illuminate.Prima i maceratesi,ma prima di chi?Prima i marchigiani,ma prima di chi?ma se prima erano prima gli umbri,i calabresi,gli emiliani,i molisani i secondi chi erano?se era prima gli italiani,umbri marchigiani toascani abruzzesi ….cosa sono?ma se aveva in corpo tutto questo livore nei confronti delle varie amministrazioni passate,come mai dall’alto del suo scranno non ha mai aperto bocca?io ricordo molti eventi in cui sorrideva accanto a Carancini e accoliti vari e mai un sospiro!O la sua vena affaristica non le permetteva di sbilanciarsi o la sua era pura ipocrisia opportunistica per il suo scopo elettorale!E se permette a guidare la nostra città non vorrei ci fosse uno spietato affarista e ne tantomeno un ipocrita che nasconde quello che pensa!E se permette nemmeno un leghista!
Nemmeno un accenno a qualche “frase” di qualche celebre statista, storico, romanziere?
Che so, “è l’aratro che traccia il solco della cultura, ma è la spada della lega che lo difende”.
“Spezzeremo le reni alla sinistra”.
“Fermeremo il nemico sul bagnasciuga del Potenza”.
.
.
.
Sarebbe interessante conoscere quali saranno gli incontri di tutti e cinque i candidati per vedere, dal vivo e senza suggeritori, come spiegano il programma, quali idee hanno, come si mioveranno dovessero vincere..
Si certo contempla tutti come no…..tutti quelli con la tessera comunista…..
Parcaroli!!!! segui per la tua strada, le altre strade conducono al nulla!
Che facciamo, già entriamo nel “pallore collerico”?… “Chi non comprende questo è meglio che smetta di fare politica”… Già dà lezioni e per fortuna non sapeva neanche che da lì a poco avrebbe perpetrato uno dei colpi più bassi, ipocriti e vergognosi della Lega Salvini ad altro concorrente e con tutto il suo appoggio!! … “Il fatto che io sia candidato alle prossime comunali del resto non ha spinto i vecchi amministratori a non incassare i miei soldi”… Ecco cominciamo a perdere pezzi di signorilità, forse un po’ troppo presto per pensarli insiti? Magari un po’ artefatti, studiati, lo sembravano e fingerli è davvero difficile e se cominci a comportarti da “pesciarola “ad ogni minima occasione, forse forse un attimino di riflessione, non sarebbe da prendere in considerazione? Purtroppo la vanità, accarezzata e inculcata dai suoi è giunta a segno, ammantatolo di aurea prosopopea. Da quest’articolo è l’unica cosa che mi salta all’occhio, chiaramente con le sue sfumature. Mah, per me non regge, non a lungo. Poi quando inizieranno tutti a “suggerirgli” quel che dovrà fare e dovesse saltar fuori la stoffa dell’imprenditore in posizione completamente antitetica con quel ruolo che vorrebbe andare a coprire, sai che fuochi artificiali, di certo preferibili ad un accondiscendete abbandono nelle mani dei saggi ( ce l’ha ancora no..) che forse non lo hanno scelto a caso. Il politico se ti mette gli occhi addosso non lo fa di certo per farti sembrare più bravo. In cima alla pagina, mette allegria il volto allegro di Narciso che non sembra preoccupato e secondo me non ne ha proprio motivo.
Desidero entrare, a latere, nella questione, qui, troppo ampiamente dibattuta, un po’ troppo direi. Prendo le distanze sia dal Signor Parcaroli, candidato Sindaco di Centrodestra che dall’amica Scocciante, candidata Consigliere nel PD nel Centrosinistra. Lo faccio con equidistanza anche se ho le mie idee e non getto benzina sul fuoco nell’attuale marketing pubblicitario. Cioè, non ci casco. La questione “sostanziale” evocata bilateralmente, a mio modesto avviso, non si pone, o meglio, non esiste. Si stimola, indirettamente, Parcaroli a scrivere, e giustamente quasi per autotutela ed orgoglio, e lo comprendo, quanto lui sostiene, cedendo, amio avviso, in esternazioni”marginali”. Ad esempio vi è una “riduzione” storica e critica della Sinistra ( in generale) vista come “residuo” della Classe operaia. Mah… Alessia ( Scocciante) da parte sua, altrettanto legittimamente “deborda” e si autotutela avvitandosi sula storia di Musicultura ( ed ha ragione, storicamente e per date argomentando). Purtroppo, sempre secondo la mia opinione, Alessia e Sandro, cadono in quella che Leopardi chiamava la Batracomiomachia, la “battaglia tra rane e topi”, ancora più seriamente e freddamente e con altrettanta ironia, a proposito di competizioni elettorali, Curzio Malaparte definiva “ludi cartacei” ( giochi di carta) che oggi, la “funesta voce delle Gazzette, ancora Lopardi, replicano ( e giustamente). Amici, si è al mezzo di una battaglia, purtroppo, più grande. Noi competiamo qui, a Macerata. Io, ad esempio, e qui chi mi conosce lo sa, sono stato sempre non critico, ma ipercritico, nei confronti non dell’Europa ma del suo aberrante sistema monetario. Dico delle regole assurde ed immorali che reggono la moneta, questa moneta Credevo che la Destra, un certo tipo di Destra, si opponesse con più forza e decisamente nei luoghi deputati. Leggo sulle pagine nazionali che si è davanti ad una “conversione”, una “inclinazione” ( da cui il Cliente: vale a dire chi si “inchina”) anche da parte di certi fieri oppositori. Amici, di destra, di centro, di sinistra, di centro sinistra, di destra Centro, parliamo delle cose nostre, non evochiamo la Classe operaia. Non c’è più. Esiste, certo. Ma non è rivoluzionaria, purtroppo. Vedete, sono un po’ di sinistra, la penso come Rizzo, ad esempio, ed un po’ come l’amico Diego Fusaro. Che volete farci? Si può pensare “diversamente”? Il pensiero dominante non è più la Ragione, ma l’Economia. Questa è, oggi, Dogma. “Banchieri, pizzicagnoli, notai, con i ventri obesi e le mani sudate, con i cuori a forma di salvadanai”. Era De Andrè. Non mi sono mai chiesto se fosse di destra o di sinistra ( indifferente per Giorgio Gaber), ma aveva ragione… Non abbassiamoci “troppo” al livello della Batracomiomachia, meglio don Camillo e Peppone. Avevano valori differenti, distinguibili. Questo è quanto ci offre la “società liquida” e il “relativismo” più volte evocato da Papa Ratzinger: spot, battute, rancori, ricerca del “voto di pancia”. Per carità, tutto legittimo nel marketing, ma non ad una lente della ragione e del buon senso. Chiedo scusa ad entrambi.Guido
Casomai la Sig Pantana e il Sig Sacchi volessero gentilmente darmi il loro parere(visto che seguono le dinamiche di questo contesto) su quel breve passo del Parcaroli riferito all’opposizione ma che secondo me riguarda anche voi e diversi altri ma ai quali per motivi differenti non chiedo lumi.”Capisco che la paura di perdere le elezioni possa confondere le idee a chi,sulla vittoria,aveva già fatto progetti di vita e costruito piani pensionistici……”.La frase secondo me denota il pensiero strisciante in molti imprenditori che la politica sia più una scorcitoia economica e non vera passione e ne tanto meno sudore come quello versato da chi ha dovuto guadagnarsi il successo.Siccome nell’Assise vedo gente che ha studiato e che vivrebbe serenamente della sua professione(Avvocati,Dottori,Professori,Architetti…)e che togliendo la Carica di Sindaco forse guadagna di più un semplice operaio cosa pensate di questo attacco.Se io pensassi solo minimamente che chi vuol amministrare la Cosa Pubblica non abbia un minimo di passione non lo prenderei minimamente in considerazione che mi rappresenti o meno.Prendo ad esempio il Sindaco uscente i cui meriti o demeriti non rientrano in questo contesto.E’ stato presente,si è dedicato,ha fatto scelte,non si è mai tirato indietro,è stato attaccato giustamente dall’opposizione,è stato attaccato mediaticamente e ci sta,èstato attaccato umanamente e questo non ci sta e il tutto per quattro soldi.Non credo.Per una carica pubblica sicuramente ci vuole anche un briciolo di Personalismo ma voi che siete pasionari perchè vi seguo direste mai che è stato li come un Razzi qualsiasi che doveva pagarsi il mutuo.Questo pensiero(sempre secondo il mio punto di vista)denota che non ha stima del politico in generale e quindi voi per lui contate meno di Dudu,sempre che almeno apprezzi le bestioline.Sfregio per sfregio ha chiesto pubblicamente al Capitano di stargli vicino,uno che non ha studiato,passato per fannullone al parlamento europeo,che preseterebbe curriculum in bianco visto le sentenze ma che forse gli farà da esca per beccare voti.Io prenderei le distanze da un personaggio simile perchè se dovesse andargli bene lui sarà Sindaco ma voi non contereste.Viceversa lui se ne andrà perchè i ruoli di secondo piano non gli interessano e voi rimarrete li ma screditati del vostro ruolo e della vostra passione.Se il buongiorno si vede dal mattino questo signore non avrà bisogno del mojto e ne tantomeno di chiederli,Steve i pieni poteri se li prenderà da solo.Grazie in anticipo vogliate dedicarmi del tempo.
Ben venga l’evergetismo di Parcaroli piuttosto che lo spreco clientelare delle poche risorse disponibili.
Una semplice domanda riguardo al contributo dato a Musicultura.
Durante il suo mandato la consigliera Alessia Scoccianti se è andata a vedere Musicultura ha pagato il biglietto???
La risposta è semplice SI/NO