Demos punta Comune e Regione:
«In campo per spirito di servizio»

ELEZIONI - Presentati Giacomo Stefoni, Nicoletta Cella e Jessica Seghetta che correranno a Macerata per Narciso Ricotta. E la candidata in Regione al fianco di Maurizio Mangialardi Natalia Conestà, in posizione critica con il governatore uscente Luca Ceriscioli

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La squadra Italia Viva-Demos-Psi

 

di Luca Patrassi

Altra conferenza stampa di presentazioni elettorali stamattina. Oramai si viaggia su medie degne dei palazzi romani – forse Palazzo Chigi, ai tempi del lockdown, con le dirette del premier Conte potrebbe reggere il confronto con Macerata – con tre o quattro incontri giornalieri. Appuntamento, negli spazi del bar Di Gusto in piazza Battisti, con la parte dei candidati di Demos che sono in lista nel gruppo che vede presenti i renziani di Italia Viva e i socialisti del Psi.

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Nicoletta Cella

Ad aprire i lavori il fermano Gaetano Massucci che ha spiegato le ragioni dell’impegno di Democrazia Solidale, Demos appunto, per poi lasciare la parola ai candidati al consiglio comunale e a quello regionale. Ad aprire la serie dei candidati comunali è stata  la terapeuta Nicoletta Cella, esperta di politiche sociali per – come ha sottolineato l’interessata – occuparsi del contrasto alla violenza di genere, del sostegno a chi è in difficoltà e al mondo dell’associazionismo che si declina nell’impegno nelle associazioni Un Riparo e La Goccia. «Sono in lista per combattere la politica dell’odio e per sostenere le persone che vivono in situazioni di disagio, lo faccio perché voglio assumermi le responsabilità del caso, credo nella rete per affrontare le situazioni complesse». Altra donna in campo con Demos è Jessica Seghetta, studentessa universitaria: «Mi candido per far prevalere le idee di quanti vogliono abbattere le barriere, dare occasioni di lavoro ai giovani che ora invece vanno in fuga all’estero perché non trovano sbocchi adeguati, far crescere la cooperazione internazionale. Mi candidato per sfatare il falso mito dei giovani che non si impegnano».

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Natalia Conestà e Flavio Corradini

Impossibilitato a partecipare, ha invece mandato un messaggio un altro giovane candidato alle comunali, Giacomo Stefoni, perito meccanico e studente Unicam: «Ho trovato in Demos delle persone fantastiche con cui lavorare alla stesura dei programmi che parlano di integrazione e di apertura. Macerata ha molte opportunità di crescere e vanno colte».

Dal Comune alla Regione il microfono passa alla candidata Natalia Conestà (che in lista fa coppia con Flavio Corradini, Italia Viva): «Non non siamo quelli che si candidano per avere uno stipendio facile o per ricavarne qualcosa, ci candidiamo per spirito di servizio. Da cattolici pensiamo, con Paolo VI, che “la politica sia la più alta forma di carità”. E’ la vocazione quella che mi fa impegnare in politica». Conestà non ha mancato di attaccare la giunta regionale uscente, quella a guida Ceriscioli: «Il lavoro scarseggia, ci sono i problemi legati al terremoto, mancano i servizi sanitari e non è difendibile la pozione di chi ha aperto un Covid Hospital alla Fiera di Civitanova a due passi dal centro commerciale. Il Covid si batte con la prevenzione. La politica deve essere più incisiva, è scandaloso che ci siano otto candidati, ci manca la capacità di fare squadra».

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Narciso Ricotta

Infine il candidato sindaco del centrosinistra Narciso Ricotta: «Strane queste elezioni sotto il sole di agosto. C’è una candidato che si presenta senza un programma e parla sempre in prima persona e della sua azienda, un altro che si presenta ma dice di non votare per lui ma per un altro. Noi invece siamo una squadra, l’ho scritto sul primo manifesto affisso, Noi siamo plurali. Noi, non io. Ci vuole la forza del noi per dare risposta ai bisogni delle persone, io ho fatto l’assessore ai servizi sociali e ho visto e sentito. Ci sono mamme che vengono e mi dicono: “mio figlio ha tre lauree e due master”, ma io ho posti di lavoro solo per muratori e oss, che dobbiamo fare? Bisogna rivedere il mondo della formazione. Quota cento ha distrutto le pensioni dei giovani, vi danno 500 euro per rimanere a casa, ma cosa vi devono fare per reagire? Poi ci dicono che il problema sono gli stranieri che ci cacciano da casa, quando siamo noi a non fare più figli. Per essere protagonisti dobbiamo impegnarci in prima persona».

 

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Antonello De Lucia, Natalia Conestà, Nicoletta Cella e Jessica Seghetta

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