di Francesca Marsili
Un robot comandato a distanza per sanificare gli ambienti senza esporsi al rischio di contaminazione. Luca Tiseni, ingegnere 26enne di Porto Recanati, è tra i sei scienziati del gruppo di ricerca laboratorio di robotica percettiva della Scuola superiore Sant’Anna di Pisa che lo sta sviluppando. Lo stanno costruendo pezzo per pezzo e il giovane cervello maceratese si occuperà del design meccanico.
Il mezzo robotico sarà in grado di disinfettare in autonomia, guidato in remoto da un addetto, gli ambienti ospedalieri e non. Le superfici verranno sanificate con l’emissione di luce ultravioletta. «Lo sviluppo del prototipo è iniziato da qualche giorno – spiega Luca Tiseni a Cronache Maceratesi -. Il robot mobile realizzato in fibra di carbonio sarà in grado di muoversi su 4 ruote omnidirezionali in modalità teleguidata a distanza da un operatore attraverso la tecnologia wireless. Mediante sensori di visione artificiale l’operatore al riparo dai raggi ultravioletti, controllerà sul monitor le operazioni che sta svolgendo con il robot e potrà mettere in sicurezza le superfici di ambienti potenzialmente contaminate grazie a lampade UV-C o erogatori spray di soluzioni disinfettanti. L’idea nasce nell’ambito del progetto Robotica REstart, che nel nome allude proprio alla ripartenza dopo la pandemia, ideato con l’obiettivo di adattare le caratteristiche di robot e droni, in primis la possibilità di essere manovrati a distanza, alle nuove esigenze dettate dall’emergenza sanitaria, come la disinfezione costante degli spazi».
Laureato nel 2018 in Ingegneria meccanica all’Università di Pisa e diplomato nel 2019 nella Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa Luca Tiseni, ha ora iniziato un dottorato di ricerca nel team di questo ambizioso progetto dove la robotica può svolgere un ruolo essenziale nell’emergenza da Covid-19. La sperimentazione pilota è prevista per settembre 2020 presso la Fondazione Monasterio e l’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana, abbattendo il rischio di contaminazione da Coronavirus per gli operatori. «La tecnologia – conclude il giovane ingegnere – sarà uno strumento fondamentale per la Fase2, per condurre una vita quanto più possibile normale nella convivenza con il virus. Partecipare allo sviluppo e realizzazione di questo innovativo strumento tecnologico è stata per me un grande privilegio che la scuola che mi ha concesso».
Luca Tiseni grande!
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