«E’ impressionante quello che sta accadendo qui a Civitanova. Dall’ultima visita sono passati poco più di dieci giorni e in questo breve lasso di tempo gli stessi spazi sono stati trasformati ormai in un ospedale. I lavori procedono ad una velocità straordinaria, ed è quello che abbiamo cercato fin dall’inizio, sicuri di mettere in piedi una attività all’interno della Regione di grandissima qualità e di alto livello». Lo ha detto nel primo pomeriggio di oggi il governatore della Regione Marche Luca Ceriscioli al termine del sopralluogo nel cantiere del Covid Hospital, sopralluogo che ha visto presenti l’ex capo della Protezione Civile e consulente della Regione Marche per l’operazione Covid Hospital Guido Bertolaso, il sindaco di Civitanova Fabrizio Ciarapica, il direttore dell’Av3 Alessandro Maccioni e l’architetto Nardo Goffi.
Si è discusso anche di tempi e di contenuti. Quanto ai tempi è confermato che i lavori saranno ultimati entro la prossima settimana, oggi è in corso di installazione la Tac a 128 strati. Quanto ai contenuti legati al personale sanitario il governatore Ceriscioli è stato chiaro: spazio ai volontari e, quanto al resto, visto che si tratta di un ospedale regionale le risorse umane saranno quelle alle dipendenze Asur in tutta la Regione. In sostanza contribuiranno tutte le Aree Vaste della Regione Marche: peraltro si tratta anche di una occasione formativa per gli specialisti del settore. Dunque smentita la voce che sarebbero stati impiegati solo gli specialisti dell’ospedale di Civitanova. Quanto alla nuova struttura Ceriscioli ha osservato: «Era un tassello che mancava nel quadro più generale di contrasto alle pandemie. Avere una Regione che si dota di questi servizi significa avere una Regione più sicura. Saremo anche un esempio a livello nazionale visto che il Governo darà a tutte le Regioni l’obiettivo di dotarsi di strutture come queste e noi l’avremo già pronta quando gli altri inizieranno. Tutto questo avviene grazie ai donatori, grazie a chi lavora qui e grazie a Bertolaso ed ai suoi collaboratori che h24 seguono il cantiere che procede a velocità incredibile».
In mattinata Guido Bertolaso ha fatto visita in Comune al sindaco Fabrizio Ciarapica e si è incontrato con i dipendenti, quasi a voler sottolineare la gratitudine per il sostegno ricevuto in relazione all’operazione che si sta portando avanti nei locali della Fiera. «Stiamo parlando – ha sottolineato Bertolaso – di una realtà che a livello tecnologico è una delle prime in Italia quindi credo che nel corso delle prossime settimane pian piano tutti prenderanno piena consapevolezza di quanto è stato importante questo progetto. Sarà un esempio da esportare in tutto il Paese, su questo non ho il minimo dubbio. Mi auguro che il Ministro della Salute e il Ministro degli Affari regionali vengano qui mentre il cantiere è ancor aperto per rendersi conto che questo è un modello da replicare in tutta Italia. Oggi c’è l’emergenza Covid, poi avremo una seconda fase e può darsi anche che torni l’emergenza. Oggi è stato perdonato il ritardo nella risposta, domani nessuno perdonerà nessuno. E’ quindi importante organizzarsi per dare immediatamente a tutti i cittadini una risposta concreta e una soluzione a questo drammatico problema». Bertolaso resterà a Civitanova fino alla fine dei lavori, quindi per tutta la prossima settimana.
(L. Pat.)
Lo spero anche io ,però saremo pronti un grazie a Bertolaso uomo con le palle.
spero tanto che non serva!!!
Ma a cosa serve mi domando ??? Serviva due mesi fa ....
Ancora foto di persone che indossano la mascherina in maniera scorretta! Smettetela di dare il cattivo esempio!
Bertolaso ma come diamine porti la mascherina??????
Lørenzo Forconi se dovessimo avere un ritorno servirà... Accidenti se servirà
Lørenzo Forconi a riaprire l ospedale di civitanova e liberare gli altri della provincia...
Un ritorno di chi?di Bertolaso?
Non servirà se non come Lazzaretto, mancano tutti i reparti ospedalieri come hanno detto più volte i medici
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Io replicherei delle manette per queste persone e per chi ancora li supporta.
Infatti c’è la fila per replicarlo, come no.
Bertolaso e Ceriscioli mi sembrano il cliché del matto che si crede Napoleone.
Ma, purtroppo, parafrasando Shakespeare, c’è del metodo, anche se scellerato e criminale, dietro quest’apparente follia.
Auguriamoci di no , ma l’epidemia potrebbe tornare e non si esclude che fra qualche anno potrebbe tornarne qualcun’altra , come succede periodicamente ……E allora ???
Siccome Berolaso & C ripetono sempre le stesse cose, anche io, da umile commentatore ripeto gli stessi concetti. Le loro argomentazioni tipiche, con le quali si giustifica l’opera, sono di due tipi: 1) alcune banali, sulle quali tutti concordano, e che non sono oggetto di contestazione, 2) altre inutili, e fuorvianti.
Con questi due tipi di argomentazioni si evita di parlare del vero problema contestato da chi è contrario all’opera: lo spreco di soldi.
Del tipo 1) sono argomenti come la possibilità di una seconda ondata di contagi, la necessità di posti di terapia intensiva, la possibilità di prevedere strutture per pandemie ecc…Queste argomentazioni NON possono giustificare la trasformazione della Fiera in Covid Hospital, poiché nessuno ha contestato queste eventualità.
Del tipo 2) sono le affermazioni tipo quella sopra “stiamo parlando di una realtà che a livello tecnologico è una delle prime in Italia”. Questa argomentazione è inutile, poiché nessuno ha contestato che l’opera che sia stia facendo NON sia tecnologicamente avanzata, quindi affermazione inutile. Questa affermazione è fuorviante poiché per avere una struttura tecnologicamente avanzata NON è obbligatorio trasformare una Fiera, in Covid Hospital. Anzi, a livello progettuale è vero il contrario, siccome l’edificio NON è stato progettato per quella funzione, il massimo livello tecnologico si raggiungerebbe progettando da zero e quindi progettando anche l’edificio per quella funzione.
Il punto che preoccupa i contrari al progetto, è il fatto che si stia investendo in una struttura provvisoria che sarà poi smantellata.
Ci si chiede perché NON si sia investito in strutture esistenti potenziandole, completandole, aggiungendo strutture in adiacenza, lavorando così su edifici fissi che sarebbero rimasti. In alternativa ci si chiede perché NON si sia investito in strutture completamente mobili, in modo da poter essere smontate e riutilizzate completamente.
Strutture completamente fisse o completamente mobili sono solo investimento senza spreco, tranne la normale usura.
La trasformazione della Fiera in Covid-Hospital è un ibrido avente una parte completamente riutilizzabile (ad esempio le attrezzature mediche, i letti ecc..) ed una parte non riutilizzabile che quindi alla fase dello smantellamento verrà smontata, e smaltita e comporterà uno spreco.
Se Bertolaso-Ceriscili-Micucci-Ciarapica, vogliono essere chiari, la cosa è molto semplice. Ci dicano esattamente la parte che può essere riutilizzata quantificandola in una cifra in euro, e la parte che in seguito al ritorno della Fiera alla sua funzione, verrà persa, quantificando anche questa in una cifra in euro.
Questo si vuole sapere. E’ molto semplice.
Scoop! Bertolaso è convinto che servano queste strutture assurde perché ha calcolato il numero di contagi che avremmo se in fase due portassimo la mascherina chirurgica nel modo in cui la porta lui (è come non la portasse).
E sta costruendo un’astronave.
.__.