di Luca Patrassi (foto di Federico De Marco)
Guido Bertolaso, consulente della Regione Marche per l’operazione Covid Hospital, oggi lo ha ribadito: «L’ospedale sarà pronto entro il 10 maggio, sarà il top italiano in fatto di strutture dedicate all’emergenza». Oggi, nei locali della Fiera che oramai hanno assunto la veste di una struttura sanitaria, c’è stata una riunione operativa che ha coinvolto appunto Guido Bertolaso, la direttrice regionale dell’Asur Marche Nadia Storti, il direttore dell’Av3 dell’Asur Alessandro Maccioni, medici specialisti dell’emergenza e i tecnici che seguono il cantiere. Riserbo assoluto sui contenuti della riunione, ma il dato certo è che i lavori avanzano nel rispetto del cronoprogramma.
Oggi è in corso la realizzazione della “camera calda”, dello spazio cioè deputato ad ospitare le ambulanze che trasporteranno i pazienti in ingresso al Covid Hospital. Per domani è previsto l’arrivo e l’installazione della Tac da 128 strati (lo stesso tipo di Tac appena donata dalla Fondazione Andrea Bocelli all’ospedale di Camerino) mentre per i primissimi giorni di maggio è previsto il completamento delle prime due strutture modulari, da 14 posti letto ciascuna. Un modulo di terapia intensiva e il secondo di semintensiva mentre appunto il completamento è in calendario entro la fine della prossima settimana. Lavori h24 organizzati in tre turni, cantiere seguito quotidianamente da Bertolaso in questa fase finale. L’ex guida della Protezione civile, in questi giorni di stanza nella bellissima Santa Vittoria in Matenano dove ha una casa, ha ribadito l’utilità della struttura civitanovese anche nella fase 2 e in particolare nell’ipotesi di un possibile ritorno della pandemia in autunno. Una struttura regionale Covid sulla quale si stanno orientando anche altre Regioni dopo le indicazioni date dal Governo stesso.
Di sicuro c’è quindi che dai prossimi giorni sarà possibile utilizzare i posti letto della nuova struttura di Civitanova: Bertolaso la settimana scorsa, presentando l’avvio dei lavori, aveva detto che i primi ad essere trasferiti sarebbero stati i degenti Covid di Civitanova mentre oggi il governatore Ceriscioli ha parlato delle strutture di Pesaro-Urbino come di quelle che per prime (e ha indicato come data metà maggio) saranno liberate dai contagiati. Possibile che ci sia posto per tutti da subito e che dunque le dichiarazioni non siano confliggenti. Al di là delle polemiche che hanno visto protagonisti sindacati, partiti, associazioni e politici vari, è stato diffuso l’elenco dei 918 benefattori che hanno reso possibile l’operazione Covid Hospital a Civitanova interamente con fondi privati. Giusto per capire quale sia il sentimento dei marchigiani rispetto all’emergenza in corso e alle azioni da sostenere. Curioso rilevare come nell’elenco non ci siano alcuni nomi maceratesi che pure avevano assicurato un impegno concreto. Rileva infine il sindaco Fabrizio Ciarapica che pure segue quotidianamente la questione Covid Hospital: «Sono sempre più convinto della bontà di questa opera realizzata nell’interesse della comunità. I medici dicono che l’emergenza non è superata e che bisogna dotarsi di strutture di questo tipo. Civitanova e la Regione Marche lo stanno facendo, imitate da altre Regioni».
L’ingegnere Patrizia Arnosti, capo dello staff di Bertolaso, con il sindaco di Civitanova Fabrizio Ciarapica
È passato a prendere l'acconto
Insomma usa è getta?
È necessario adesso
Il Cuore Adriatico riaprirà a breve, sai che bello con l'ospedale per infetti lì accanto. Se ti ammali al ❤️ sei subito internato
Grazie ai privati si è potuta fare una struttura sanitaria pubblica che mancava a causa di negligenze altrui. Si riconferma il grande cuore degli italiani che credono ancora nel fare del bene di nuovo grazie a tutti voi benefattori.
Al riparo da occhi indiscreti...ahahaa mica facciamo le poste per vederlo, ma che titolo e’, nemmeno fosse Brad Pitt!
Be' giustamente a parte il buon Remo Croci che ha collaborato ad un servizio preconfezionato nel tg5 di staserra ad hoc per tessere le Lodi del buon Bertolaso ,descritto come uomo della provvidenza (andatelo a raccontare ai napoletani per il brillante piano mondezza o ai sardi per la fantastica cattedrale del deserto deturpa ambiente lasciata alla Maddalena per il G8) , a nessun giornalista locale è stato consentito l'ingresso. Praticamente nessun diritto di replica su questa opera vergognosa e fuori tempo massimo,oltre che inutile.....senza parola. fate schifo! E intanto piceno e Fermano praticamente a contagi zero e Maceratese sulla buona strada...ma l'ospedale e' fondamentale. L'ha detto Bertolaso e Ceriscioli....adesso anche Ciarapica....è aperta la corsa alle regionali...c'è da scommetterci vero sindaco????
Grande Bertolaso, il migliore.
A metà mese riapre anche il cuore adriatico
È necessario adesso
Bene
10 maggio!!!!
È iniziata la campagna elettorale per le regionali nelle Marche. Bertolaso for president.
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Ma perché non risparmiate il fiato e state zitti. Siamo uno dei pochi comuni pronti ad una possibile ricaduta. L’ignoranza è una brutta bestia. Leoni da tastiera
Scrivere che tale opera viene realizzata interamente con fondi privati appare fuorviante o quantomeno in forte contraddizione con i vari aritcoli apparsi su questa medesima testata dove si sostiene, peraltro mai smentiti, che Banca d’Italia ci abbia messo 5 milioni di euro che sono fondi pubblici. Si noti che, come risulta dal sito del Cisiom, ad oggi e se il contatore è aggiornato, i fondi raccolti sono 7.774.897,57 il che significa che quasi due terzi sono soldi pubblici. E comunque sia, anche si arrivasse a raccogliere la cifra prestabilita di 12 milioni di euro, quasi la metà sarebbe comunque costituita da fondi pubblici.
Continuano le dichiarazioni di Ceriscioli, Ciarapica, Micucci , Bertolaso, insomma il partito trasversale favorevole all’opera. E ripetendo le solite cose. Vedremo alla fine i risultati. Le loro dichiarazioni sono sempre sullo stesso genere, cioè che c’è bisogno del Covid Hospital, che l’emergenza non è finita, che ci potrebbe essere una seconda ondata ecc… Il punto è che chi contesta l’opera NON sostiene che non ci sia bisogno di un Covid Hospital, NON sostiene che l’emergenza sia finita, NON sostiene che non ci potrebbe essere una seconda ondata. Chi contesta l’opera, sostiene che dei 12 milioni, lavorando su una struttura temporanea e poi smantellandola, se ne sprecano 7.2 di milioni. Gli stessi proponenti l’opera hanno esposto come il 40% della somma vada in dispositivi (cioè riutilizzabile), l’altro 60% in strutture (cioè sprecata). Questo si contesta.
Non occorre quindi che i soggetti promotori dell’opera continuino a ripetere come una sorta di “mantra”, delle banalità, che tra l’altro nessuno ha loro contestato, ma forniscano spiegazioni dettagliate sui lavori e sui costi.
scusate la mia pignoleria ma, per venire a Portocivitanova in incognito e lontani da occhi indiscreti non ci si affaccia alla finestra per effettuare una telefonata!
Nella mia vita da ultrasettantenne, ho dovuto prendere atto dell’infinito numero di miliardi di lire prima e milioni di euro poi; rubati, o sprecati (anche in ospedali mai aperti, come mostrato dalle tv, specie al sud), e ora che, in un periodo d’emergenza, quando assistiamo all’estrema confusione, al tutti contro tutti, in politica ma pure nelle varie associazioni di categoria, i virologhi fra queste, ci si titilla il cervello perché, forse, la cifra di sette milioni andrebbe “sprecata” dopo lo smantellamento della struttura. Capisco perfettamente che, alcuni, vogliano farne una questione politica, cosa che ora non m’interessa. Ma non vorrei che i tanti “leoni da tastiera”, s’ammalino, coi loro congiunti, dopo che la struttura sarà pronta, perché possano rendersi conto di come sarebbe stato meglio evitare certe, troppo facili, prese di posizione.
Qualche informazione per chi sta sempre a criticare:
– Bertolaso si è fatto pagare a titolo simbolico UN EURO, a differenza di tutte le task force del governo;
– l’opera di Milano è costata 21 milioni di euro interamente versati da privati;
– nell’opera di Civitanova solo una parte di circa 5 Milioni non è privata;
– il Governo sta organizzando la creazione di un centro Covid19, ancora non si sa bene dove, al costo già preventivato di 26 Milioni di Euro di tasca nostra;
– Se i saggi Governanti dicono il vero queste strutture non ci troveranno impreparati quando ci sarà la nuova ondata;
– i professionisti comprano le mascherine e le pagano prima di riceverle e…..non vengono consegnate, meditate gente…meditate…
Servono manette, non mascherine.