Lavori in corso al Covid center di Civitanova
di Giuseppe Bommarito
E’ datato 24 aprile 2020 il “Documento Fase 2” a firma di Nadia Storti, direttrice generale dell’Asur Marche, destinato a prevedere le modalità e le tempistiche del ritorno completo alla normalità delle rete ospedaliera marchigiana, sconvolta da febbraio in poi dalla pandemia coronavirus e dalle modifiche realizzate in corso d’opera, nella Fase 1 di emergenza, consistite nella creazione e/o potenziamento a tamburo battente di aree dedicate al covid in alcuni ospedali e nella trasformazione di altri (tra i quali quello di Camerino) in ospedali esclusivamente destinati ai pazienti covid.
L’avvocato Giuseppe Bommarito
Si prevede, nel documento in questione, un ritorno graduale alla normalità entro il prossimo mese di maggio e il rientro completo delle funzioni ospedaliere ordinarie entro giugno, con alcuni riferimenti fissi destinati nel frattempo a rimanere nell’ambito regionale come presidi per così dire strutturali per il covid. Ebbene, sorprende fortemente che in un siffatto ed articolato programma messo a punto per ripristinare in tempi brevi l’attività routinaria dei presidi ospedalieri, e quindi a ripulirli dai pazienti affetti da coronavirus, non vi sia il benché minimo riferimento al Fiera Covid di Civitanova, la cosiddetta astronave già da alcune settimane ampiamente strombazzata a destra e a manca, addirittura come polo regionale (assurdo, con solo 42 postazioni di terapia intensiva) che “farà scuola nel mondo”, dal duo Ceriscioli-Ciarapica, con la santa benedizione di Guido Bertolaso, ancora ieri in loco, e del Sovrano Ordine di Malta. E stiamo parlando, come autrice di tale programma di rientro nella normalità, di quella stessa Nadia Storti che l’otto marzo scorso, parlando a Camerino a picco epidemico ancora non raggiunto, ebbe a dire che nelle Marche serviva un incremento minimo di posti letto di terapia intensiva e che l’individuazione dell’ospedale destinato esclusivamente al covid nella città camerte era ottimale – si ponga a mente questa affermazione – perché quella struttura ospedaliera era isolata in quanto posizionata su una collina fuori dall’abitato.
Il sindaco Fabrizio Ciarapica segue i lavori all’interno dell’ente fiera
Mentre i lavori vanno avanti con il centro fiere praticamente blindato, senza nemmeno la possibilità di leggere il cartello di cantiere (che per legge dovrebbe essere visibile a tutti), ancora non scema, dunque, l’interesse sulla vicenda assurda dell’astronave civitanovese, che tanto in queste settimane ha fatto parlare e litigare. Inutile adesso tornare, visto che già se ne è ampiamente parlato, sullo spreco vergognoso di soldi donati da cittadini benefattori (ben 12 milioni di euro, di cui peraltro 5 di natura pubblica, in quanto erogati dalla Banca d’Italia) per un’opera che non ha più ragion d’essere né nella fase attuale (nelle Marche vi sono attualmente circa 100 posti letti disponibili per la terapia intensiva) né nella prospettiva di future recrudescenze del virus, laddove tutte le indicazioni portano da un lato a prevedere spazi aggiuntivi nella rete ospedaliera esistente e dall’altro ad attivare le Usca (Unità speciali di continuità assistenziale sul territorio) e la capacità di eseguire rapidamente tamponi ad ampio raggio. Inutile tornare sul disprezzo totale da parte della Regione Marche nei riguardi del parere dei tecnici, i quali, con impareggiabili e chiarissimi documenti delle associazioni dei medici anestetisti e rianimatori e dell’Anaoo Assomed, totalmente ignorati, hanno sancito non solo l’inutilità, ma anche l’assurdità della prevista cattedrale nel deserto.
Guido Bertolaso durante il sopralluogo di ieri
Inutile tornare anche sulla confusione da dilettanti allo sbaraglio che ogni giorno cresce circa la finalità di una tale struttura (inizialmente destinata a gestire esclusivamente l’emergenza per i pazienti richiedenti terapia intensiva e solo qualche giorno dopo, cosa ben diversa, a consentire invece agli ospedali di tornare alle ordinarie funzioni) e la durata del suo utilizzo, oscillante tra poche settimane e qualche anno, quanto meno sino al 2025. Inutile ricordare, benché determinante, la mancata disponibilità di centinaia di medici e di infermieri da destinare alla nuova struttura. Inutile ricordare – visto che l’arroganza del potere in questa storiaccia la fa da padrona e procede incurante di tutto – la trasversale opposizione ad un progetto folle, proveniente da amplissimi settori sia della destra che della stessa sinistra marchigiana, Cgil compresa, un caso più unico che raro, che avrà pure un significato. Tutto inutile, lorsignori, Ceriscioli & Company, devono a tutti i costi (anche a costo di bruciare senza alcun senso ben 12 milioni di euro) andare avanti nell’ambito di quella che è stata definita la fiera della politica e della vanità, se non altro per farsi belli con le penne del pavone e dimostrare alla popolazione marchigiana di aver fatto qualcosa di importante (?).
E’ importante invece sottolineare alcuni aspetti sui quali per nulla si è sinora riflettuto (a parte una interessantissima relazione della dottoressa Natalia Conestà, biologa specializzata in sanità pubblica) e che sin d’ora si appalesano come fonti di contagiosità, cioè di possibile diffusione del covid 19 tra la popolazione che numerosa gravita negli immediati paraggi dell’astronave bertolasiana, caratterizzati – come è noto – dalla presenza, tra le altre cose, anche di un frequentatissimo centro commerciale e del palazzetto dove gioca la Lube, oltre ad una scuola e a parecchi altri esercizi pubblici e ad un casello autostradale che sputa macchine a getto continuo. Certo, ci saranno nel nuovo reparto protocolli appositi per gestire in sicurezza gli arrivi e le uscite del personale e dei pazienti, ma, considerati l’ingresso della nuova erigenda struttura in una stradina chiusa e senza uscita e l’assenza di un luogo di sosta dedicato, i medici, gli infermieri, i dipendenti delle imprese di pulizia, gli autisti delle ambulanze, gli operatori della protezione civile, gli addetti alla funzionalità delle attrezzature, quotidianamente centinaia di persone, dovranno tutti i giorni lasciare le loro auto nei parcheggi limitrofi della trafficatissima zona antistante e laterale rispetto al casello, interfacciandosi così in una pericolosa promiscuità con migliaia di cittadini alle prese con le mille incombenze della vita quotidiana, del tutto ignari del rischio eventuale di contagio.
Natalia Conestà
Ebbene – si chiede la dottoressa Conestà – qualcuno è in grado di garantire che l’infelice posizione del Fiera Covid (la peggiore possibile in tutta la provincia di Macerata) e la pletora di persone che dovranno frequentarlo, non tutte adeguatamente formate, non causeranno prima o poi l’inghippo, l’inciampo, la situazione che sfugge all’improvviso di mano, il risveglio del mostro proprio in casa nostra, con la costituzione di un focolaio e l’immediata conseguente creazione, prevista in automatico nella cosiddetta Fase 2, di una zona rossa preclusa ad ogni movimentazione e ad ogni possibile attività lavorativa, con tutti i risvolti annessi e connessi anche in termini di ulteriore tragedia economica? L’improvvida decisione delle autorità regionali non rischia di integrare nei fatti (certo, al di là delle intenzioni) una condotta agevolatrice del possibile contagio, peraltro anche penalmente rilevante?
Operai al lavoro nel Covid center
A che pro tutto questo, poi, ben sapendo in anticipo che il personale necessario per il nuovo reparto non c’è e non sarà possibile reperirlo, se non depotenziando al massimo i reparti ospedalieri di Civitanova Alta, e magari chiudendone qualche altro? Tutta questa serie di scempiaggini, alla fine del giro, solo per costruire, a suon di milioni anche pubblici ottusamente buttati al vento (nel mentre per mancanza di liquidità si negano i tamponi pure a persone con congiunti deceduti o in gravissime condizioni per il virus) e in un contesto fisico caotico per il traffico e altamente affollato, comunque assolutamente inadeguato, un reparto che non è un ospedale non avendone le caratteristiche di base necessarie, che garantisce meno sicurezza di un ospedale per la mancata integrazione con reparti essenziali per tale qualificazione, che causerà agli attuali degenti nei nosocomi marchigiani il trasferimento verso una struttura meno sicura dell’ospedale in cui essi sono attualmente ricoverati, da essi peraltro pure rifiutabile se non altro per non spezzare il legame già instauratosi con il personale infermieristico, così, tra l’altro, mettendo in dubbio anche il raggiungimento del risultato minimale di decongestionare la rete ospedaliera dai pazienti covid.
Un’operazione, quella dell’astronave bertolasiana lanciata verso il nulla, senza che ad oggi vi sia stato il necessario passaggio in consiglio comunale della convenzione tra il Comune di Civitanova e la Regione, magari – chissà – anche senza il mutamento di destinazione d’uso, che probabilmente segnerà il de profundis per le speranze della giunta comunale di centrodestra in carica di salvaguardare l’ospedale della città costiera dal sostanziale affondamento voluto dai vertici Asur, ormai lanciati verso la contestata decisione dell’ospedale unico provinciale. Un’operazione che rimane del tutto incomprensibile, se non per la sussistenza di fortissime spinte oggettivamente legate al notevole importo dei lavori edili da effettuare (ben 7 milioni di euro) e della fornitura della attrezzature sanitarie (altri 5 milioni di euro), nonché per il legame che essa ha finito per assumere nell’ambito del duro scontro interno al Pd legato all’individuazione del prossimo candidato governatore.
Sì, perché la politica, quella peggiore, gioca un ruolo decisivo in questa vicenda. Luca Ceriscioli, come è noto, del tutto sgradito all’establishment piddino per i pessimi risultati conseguiti nell’ultimo quinquennio nell’ambito della sanità regionale (altra brutta storia sulla quale sarà necessario tornare con un’analitica ricostruzione) e delle misure volte a sanare il dramma del terremoto del 2016, era stato costretto nei mesi scorsi, dopo una strenua resistenza, a rinunciare a ricandidarsi. Era dato come un candidato sicuramente perdente. Ma adesso, complice il rinvio in autunno delle elezioni regionali, Ceriscioli, dopo essersi dotato di un fiero cipiglio ed essere diventato improvvisamente decisionista, ha con tutta evidenza cambiato idea, e il megalomane progetto Fiera Covid, con la visibilità che sta fornendo ai suoi mentori, pare sia diventato l’asso portante della sua strategia volta ad ottenere la ricandidatura. Esclusa qualche eccezione, tra le quali spiccano quelle del capogruppo consiliare Francesco Micucci e dell’assessore Angelo Sciapichetti, fedeli nei secoli, tutti tacciono nel Pd, benché nel feroce fermento sotterraneo prevalga l’idea che il Fiera Covid sia una formidabile stupidaggine.
L’assessore regionale Angelo Sciapichetti
Tacciono per dovere d’ufficio tutti i maggiorenti del Pd e dintorni, turandosi per bene il naso, ben consapevoli che l’operazione di cui trattasi ha una matrice affaristica preventivamente studiata a tavolino e tutta giocata sull’asse Ascoli Piceno-Ancona. Ha parlato, con una decisa presa di posizione del tutto critica, solo la sottosegretaria Alessia Morani, pesarese, evidentemente dimenticandosi tutti gli altri protagonisti di questa ridicola vicenda che le argomentazioni sin qui sostenute dai tanti trasversali oppositori del progetto sono le stesse, ma proprio le stesse, portate avanti con tutta forza contro l’analogo progetto del fiera covid di Milano (che almeno era partito in una fase di altissima emergenza locale ed è stata veramente realizzato in dieci giorni) sia dal Pd lombardo che dal Pd nazionale. Sembra un paradosso, ma è così. Tant’è che, non a caso, le più importanti regioni amministrate dalla sinistra, a partire dall’Emilia Romagna per arrivare alla Campania, passando per il Lazio zingarettiano (che ha realizzato ben 150 posti letto nell’ospedale militare del Celio ad un costo notevolmente minore di quello previsto dal governatore marchigiano), per aumentare la dotazione di posti letto di terapia intensiva si sono ben guardate dal seguire il modello “astronave” piantata nel deserto e hanno giustamente puntato sul potenziamento della rete territoriale delle Usca e sul rafforzamento dei reparti ospedalieri di malattie infettive preesistenti (in Emilia), oppure sulla creazione (a Napoli) di strutture esterne ma fisicamente connesse ai principali ospedali presenti sul territorio. Ciò nonostante, non vogliono fermarsi i nostri eroi piddini, immersi sino al collo nella loro smagliante opacità e pronti a tutto, evidentemente, anche a giurare che Cristo è morto di freddo. La speranza è che, se anche in questa occasione non vi sarà un giudice a Berlino, gli elettori marchigiani tra qualche mese sappiano punire gli autori di un siffatto oltraggio al buon senso e a quel minimo etico che dovrebbe essere patrimonio di chiunque riveste cariche istituzionali.
Uno spreco 7 milioni per sistemare la Fiera, Covid center fuori tempo massimo
Macchinari pagati a peso d’oro, gli intrecci del Progetto 100 con la regia Ceriscioli-Bertolaso
Election day in autunno, il rinvio apre le porte al ritorno di Ceriscioli
L'ennesima conferma Dell ' inutilità di una struttura che farà solo comoda alla pensione d'oro e al saldo delle parcelle milionarie degli avvocati di Bertolaso. Complimenti a Ceriscioli e al fenomeno Ciarapica che oggi lo definisce amico in un post sulla sua pagina Facebook. Begli amici che c'hai Ciarapica, ora abbiamo capito chi sei...abbiamo capito cosa sapete fare: speculare su un'emergenza tragica per i vostri interessi politici e favorenti di bassa lega.
Opportunisti
Condivido la perplessita' della collocazione vicino ad un centro commerciale.S icuramente porteta' ulteriori danni economici oltre quelli che già esistono .
L'ennesima conferma Dell ' inutilità di una struttura che farà solo comoda alla pensione d'oro e al saldo delle parcelle milionarie degli avvocati di Bertolaso. Complimenti a Ceriscioli e al fenomeno Ciarapica che oggi lo definisce amico in un post sulla sua pagina Facebook. Begli amici che c'hai Ciarapica, ora abbiamo capito chi sei...abbiamo capito cosa sapete fare: speculare su un'emergenza tragica per i vostri interessi politici e favoretti di bassa lega.
Condivido la perplessita' della collocazione vicino ad un centro commerciale .Sicuramente porteta' ulteriori danni economici oltre quelli che gia esistono .
Opportunisti
Rimango perplessa e amareggiata essendo sanitaria e lavorando all'interno di un ospedale Covid di sentirmi dire in sostanza che quando usciamo dall'orario di servizio siamo pericolosi x gli altri xche' le macchine degli operatori saranno parcheggiate insieme alle macchine della gente comune spero di aver compreso male altrimenti si è persa veramente la lucidità....assurdo.....
Michela Pediconi io vorrei vedere questa gente che vi giudica "pericolosi" quando si trovano in ospedale e hanno bisogno di voi se hanno lo stesso pensiero
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https://www.bancaditalia.it/chi-siamo/funzioni-governance/partecipanti-capitale/Partecipanti.pdf
Bell’articolo anche se mi sembra più uno sfogo ad una oramai chiara ossessione verso il covid fiera center. Se non servirà ed è quello che più mi auguro, perché temere un improbabile inciampo? Oggi c’è un nuovo nome ed un’altra opinione. Niente di nuovo, come niente di nuovo su tutto il resto. Ceriscioli per me ha le stesse probabilità di essere eletto di nuovo governatore come quelle che aveva prima del coronavirus: nessuna. Mi piace molto il commento da facebook e quel: ” Begli amici che c’hai Ciarapica”. Soprattutto perché si potrebbe dire a Bertolaso la stessa cosa.
Ancora non mi capacito. Ma il pd di Civitanova, sul Covid alla Fiera, è dalla stessa parte di Ciarapica e Bertolaso ?
Per carità, uno si sceglie gli alleati che vuole ma, certo, il contrasto con l’Amministrazione eja eja alalà rischia di indebolirsi non poco…
Caro Angelo,
prova a chiedere spiegazioni all’assessore Scipaichetti e al consigliere regionale Francesco Micucci, che di questa operazione sono tra i principali sponsor, e al divo Giulio, che ha definito i miei ragionamenti come un teorema.
Chiedi loro come mai Ceriscioli e il PD provinciale e civitanovese stiano così ostinatamente cavalcando un’operazione talmente oscena, che non si tiene politicamente (è all’opposto della linea sin qui seguita dal PD a Milano e altrove, e anche a livello nazionale), che non si tiene a livello tecnico (il 99% dei medici è contrario), che non si tiene a livello sindacale (la CGIL regionale e provinciale sono contro), che non si tiene a livello economico perchè comporta uno spreco assurdo ed enorme di soldi visto che la struttura (costo 7 milioni di euro) tra qualche mese o qualche anno dovrà essere smantellata con ulteriori milioni da spendere per la rimessione in pristino, che mortifica e umilia le donazioni di tanti benefattori.
In realtà tutti nel PD fanno finta di non capire che siamo di fronte ad un’operazione altamente speculativa, costruita a tavolino a tamburo battente subito dopo l’avvio del Fiera Covid di Milano dalla parte peggiore del PD marchigiano, quella che parte da Ascoli e arriva in Ancona passando per Civitanova, utilizzando i contatti nelle istituzioni anche sanitarie, la voglia di ricandidarsi di Ceriscioli e il desiderio di Bertolaso di riaccreditarsi come un uomo delle istituzioni (in quanto chiamato come salvatore della patria sia da una giunta di centrodestra, quella lombarda, che da una giunta di centrosinistra, quella marchigiana).
Il tutto puntando alla polpa dell’operazione e – questa è la cosa più grave – facendo vergognosamente leva sul dolore e sulla preoccupazione della popolazione marchigiana per il coronavirus.
….. CON IL RUOLO FONDAMENTALE DEL CENTRO-DESTRA DI CIVITANOVA MARCHE
Vorrei ricordare a tutti che l’operazione è resa possibile dal Centro-Destra di Civitanova Marche con DELIBERA DELLA GIUNTA COMUNALE N.86 Del 03-04-20 ad Oggetto:EMERGENZA COVID-19. MESSA A DISPOSIZIONE DELLA REGIONE MARCHE EDIFICIO NUOVA FIERA DI CIVITANOVA MARCHE PER ALLESTIMENTO OSPEDALE COVID-19.
Come si vede risultano presenti anche Assessori in quota ai Partiti. Ad esempio Ermanno Carassai (candidato alle Comunali con Forza Italia, un Partito che tra l’altro è d’accordo con l’operazione anche a livello regionale), e Pierpaolo Borroni in quota Fratelli D’Italia. E quì una considerazione è d’obbligo. Un Partito deve prendere una posizione coerente nei vari livelli di Governo, non può essere che a livello Regionale dici una cosa, in Provincia un’altra ed in Comune un’altra ancora. Le posizioni dovrebbero essere le stesse a cascata Regione, Provincia, Comune. Stessa considerazione per la Lega la quale mi sembra di aver capito che per bocca dello stesso Salvini abbia proposto l’ipotesi Ciarapica candidato Presidente della Regione Marche. Proprio quel Ciarapica che sposa completamente l’operato di Ceriscioli-Micucci-Sciapichetti in questa operazione.
Ecco il link:
https://aol.comune.civitanova.mc.it/index.php?action=pages&m=view&p=5&lang=it&delibera=28925&tipo=pdf
Il PD di Civitanova è quello che ai tempi delle Primarie per la scelta del candidato Presidente alle Regionali appoggiò, con scelta sciagurata, il pesarese Ceriscioli contro il maceratese Prof. Marcolini risultando oltretutto decisivo ai fini del risultato finale……2+2=4…..molto semplice secondo me.
Giusto Roberto: Sara Giannini, Giulio Silenzi e Fiordomo, ce li ricordiamo bene tutti e tre. Tutti e tre poi ampiamente ricambiati.
#M I L L E
*RAGGIUNTE PROPRIO ADESSO, IN SOLTANTO DUE SETTIMANE, L’OBIETTIVO DELLE M I L L E FIRME SULLA PETIZIONE ONLINE CONTRO LA COVID-FIERA DI CIVITANOVA MARCHE ED UNA DECISIONE SBAGLIATA E PERICOLOSA. INNANZITUTTO UN RINGRAZIAMENTO SPECIALE AI TANTI CHE SI SONO ATTIVATI ED HANNO COLLABORATO IN UN “CLIMA” APERTAMENTE E FEROCEMENTE OSTILE. DA SUBITO ORGANIZZEREMO LE PROSSIME INIZIATIVE ED ADESSO POSSIAMO FARLO SULLA BASE DI UN CONSENSO POPOLARE TANTO PIÙ FORTE PERCHÉ RACCOLTO CON LO STRUMENTO PIÙ DIFFICILE, COMPLETAMENTE DIVERSO DALLA RACCOLTA FIRME TRADIZIONALE, ED IN UN MOMENTO ESTREMAMENTE DELICATO PER LA VITA ED IL FUTURO DELLE PERSONE. I LAVORI ALLA FIERA PROCEDONO CON IL CANTIERE ADDIRITTURA PROTETTO DALL’ESERCITO OLTRE CHE, NATURALMENTE, DAI CAVALIERI DI MALTA MA OGNI GIORNO IL GOVERNATORE CERISCIOLI NE MODIFICA LA FINALITÀ DELLA SUA UTILIZZAZIONE CON UNA SEMPLICE DICHIARAZIONE. QUESTO ANCHE PERCHÉ NON CI RISULTA CHE ESISTA ALCUN CONTRATTO! UNA COSA ORMAI, PERÒ, È CERTA: TUTTO SARÀ TRANNE CHE UN CENTRO PER LE TERAPIE INTENSIVE PER LE QUALI ERA STATO PENSATO. NON SI SA BENE PER CHE COSA MA LO SI VUOLE SUBITO E AD OGNI COSTO!! PERCHÉ??*
*MILLE COME I GARIBALDINI ED ESATTAMENTE CON QUELLO SPIRITO AFFRONTEREMO LE PROSSIME BATTAGLIE DI UNA VICENDA CHE DOVRÀ RESTARE UNA LEZIONE PER TUTTI COLORO CHE… HANNO LA FORZA MA NON LA RAGIONE!*
Ivo Costamagna e Francesco Mantella
#M I L L E
*RAGGIUNTE PROPRIO ADESSO, IN SOLTANTO DUE SETTIMANE, L’OBIETTIVO DELLE M I L L E FIRME SULLA PETIZIONE ONLINE CONTRO LA COVID-FIERA DI CIVITANOVA MARCHE ED UNA DECISIONE SBAGLIATA E PERICOLOSA. INNANZITUTTO UN RINGRAZIAMENTO SPECIALE AI TANTI CHE SI SONO ATTIVATI ED HANNO COLLABORATO IN UN “CLIMA” APERTAMENTE E FEROCEMENTE OSTILE. DA SUBITO ORGANIZZEREMO LE PROSSIME INIZIATIVE ED ADESSO POSSIAMO FARLO SULLA BASE DI UN CONSENSO POPOLARE TANTO PIÙ FORTE PERCHÉ RACCOLTO CON LO STRUMENTO PIÙ DIFFICILE, COMPLETAMENTE DIVERSO DALLA RACCOLTA FIRME TRADIZIONALE, ED IN UN MOMENTO ESTREMAMENTE DELICATO PER LA VITA ED IL FUTURO DELLE PERSONE. I LAVORI ALLA FIERA PROCEDONO CON IL CANTIERE ADDIRITTURA PROTETTO DALL’ESERCITO OLTRE CHE, NATURALMENTE, DAI CAVALIERI DI MALTA MA OGNI GIORNO IL GOVERNATORE CERISCIOLI NE MODIFICA LA FINALITÀ DELLA SUA UTILIZZAZIONE CON UNA SEMPLICE DICHIARAZIONE. QUESTO ANCHE PERCHÉ NON CI RISULTA CHE ESISTA ALCUN CONTRATTO! UNA COSA ORMAI, PERÒ, È CERTA: TUTTO SARÀ TRANNE CHE UN CENTRO PER LE TERAPIE INTENSIVE PER LE QUALI ERA STATO PENSATO. NON SI SA BENE PER CHE COSA MA LO SI VUOLE SUBITO E AD OGNI COSTO!! PERCHÉ??*
*MILLE COME I GARIBALDINI ED ESATTAMENTE CON QUELLO SPIRITO AFFRONTEREMO LE PROSSIME BATTAGLIE DI UNA VICENDA CHE DOVRÀ RESTARE UNA LEZIONE PER TUTTI COLORO CHE… HANNO LA FORZA MA NON LA RAGIONE!*
Ivo Costamagna e Francesco Mantella
A leggervi si ha l’impressione che i novecento e passa cittadini che hanno tirato fuori i soldi per il lebbrosario Covid siano una banda di c****i… Non vorrei sbagliare, ma non mi sembra che prima dell'”affaire” Covid Bertolaso-Ceriscioli qualcuno abbia proposto qualcosa in merito ad una diversa collocazione di un Covid specializzato. Non servirà più il Covid lebbrosario perchè il Coronavirus farà il suo decorso finale? Speriamo che sia così. Magari potrebbe servire ancora in futuro. Forse non per il Coronaviru, ma per intervenire chirurgicamente su feriti da randelli, machete e armi da fuoco, qualora la politica nazionale non riesca a fare decollare di nuovo la produzione e quindi l’occupazione. Un anno fa mi diceva uno che il popolo italiano si ribellerà quando non avrà più da mangiare… Sì, penso proprio che nella morsa dell’indigenza, come la storia ci insegna, gli “affamati”, unitamente ai clandestini che sono fuggiti da guerre e carestie, se utilizzati, si affronteranno sulla piazza con forme violente. Non vorrei essere scortese, ma le motivazioni che vengono date contro il lebbrosario Covid di Bertolaso siano di parte e, a mio parere, non convincenti.
Dispaccio n.15. Raggiunto il sacro numero dei mille, dopodomani all’alba, circa, tutti davanti alla Cantina di Ciuccacciò. E da lì, via, tutti a Marsala….. Generale CostaMagna.
Tengo famiglia….
– E gli uomini preferirono le tenebre alla luce –
Dal vangelo di Giovanni, III, 19
Lo scandalo di questo sputacchievole governo è l’affidarsi agli scienziati più scadenti, pur essendoci in Italia scienziati di alto livello.
https://www.iltempo.it/a-fil-di-spada/2020/05/01/gallery/roberto-burioni-fabrizio-pregliasco-silvio-brusaferro-maria-rita-gismondo-esperti-italiani-coronavirus-bocciati-con-voti-bassissimi-da-comunita-scientifica-mondiale-scopus-governo-dpcm-giuseppe-conte-migliore-scienziato-alberto-mantovani-humanitas-1322200/
Caro Giorgio,
i medici hanno proposto tutti quanti strutture interne alla rete ospedaliera funzionante o in strutture ospedaliere dismesse, così come, salvo Milano, sta avvenendo in tutta Italia.
Qualcuno è riuscito a trovare il documento della Storti ? Io purtroppo ho il limite di cinque minuti, oltre il quale mi rifiuto di proseguire nella ricerca. Non perchè non mi fidi del riassunto, ma perchè sono curioso di leggerlo per intero. Cosa che, per altro, ho fatto con il documento della Conestà… rimanendo tuttavia deluso non trovando ulteriori novità.
Cmq, stavolta non ho da rimarcare nulla sull’articolo. Però quello che non capisco è il voler forzare la mano sul prendere posizione, rivolto agli esponenti del PD. Di sicuro, la maggior parte saranno contrari a tutto il protagonismo di Ceriscioli, non si sa ancora se la cosa avrà esito positivo o negativo (come utilità attesa), quandi che rimangano abbottonati mi pare scontato. Come pure rimangono abbottonati esponenti di FdI e Lega. Insomma, politicamente parlando vedo un gran bordello.
Cmq, per vedere gli schieramenti favorevoli/contrari avevo fatto una tabellina…
QUINDI, DALLE OPINIONI CHE LEGGO – NON CERTO PEREGRINE – SI POTREBBE ESSERE DI FRONTE AD UNA BANALE CATENA DI COMANDO COMUNI/REGIONE, CHE RICOLLOCA SOGGETTI POLITICI PER OBIETTIVI DI CONVENIENZA PERSONALE. LA PROSPETTIVA SAREBBE UNA PARTECIPAZIONE QUALIFICATA ALLA COMPETIZIONE INTERNA ED ALLA GESTIONE DEL POTERE REGIONALE. BEH CONTINUEREBBERO A FARE QUELLO CHE HANNO SEMPRE FATTO, SENZA NEMMENO UN MINIMO DI FANTASIA ED ORIGINALITA’. CERTO SE L’ANALISI E’ ESATTA STIAMO SCENDENDO SEMPRE PIU’ IN BASSO. MA GLI ISCRITTI DEL PD CIVITANOVESE SONO MAI STATI INFORMATI DELLA SITUAZIONE COVID FIERA E SONO MAI STATI CHIAMATI A DISCUTERE E DECIDERE LA “LINEA”?
Per Roberto Concetti
Il documento della Storti lo può trovare su “Riviera oggi – Documento Fase 2”.
Il PD è di fatto un insieme di persone che hanno in comune il fatto di essere antifascisti e null’altro. E’ giusto che lo siano, ma non basta (la condizione è necessaria ma non sufficiente). Dovrebbero avere anche condividere (parola che va tanto di moda) una visione e quindi un programma politico.
@ Angelo Gattafoni
Buongiorno, leggendo i commenti ho letto anche il suo e volevo semplicemente precisare la mia posizione. Nel mio commento scrivo “Le posizioni dovrebbero essere le stesse a cascata Regione, Provincia, Comune.” Voglio precisare, che mi riferisco ad un legame di COERENZA e NON di COMANDO. Cioè un Partito a livello Comunale dovrebbe avere le stesse posizioni che ha a livello Regionale, non perché è comandato dai dirigenti del Partito alla regione ma perché hanno le stesse idee. Infatti sopra scrivevo “Un Partito deve prendere una posizione coerente nei vari livelli di Governo”. Preciso questo poiché ho notato che è caratteristica di tutti i Partiti politici (nessuno escluso) agire in maniera contrastante, nei vari livelli di Governo. Ciò che a volte avviene per semplice dibattito democratico, spesso avviene invece per evitare di prendersi delle responsabilità, ed essere giudicati in maniera precisa alla successiva tornata elettorale. Ad esempio, le posizioni di Lega e Fratelli d’Italia, a livelli più alti (Provincia e Regione) sul Fiera-Covid Civitanovese hanno proprio la parvenza del classico “mettere una toppa” come si dice, dopo che l’Amministrazione di Centro-Destra di Civitanova Marche ha accolto pienamente l’operazione targata PD Regionale, e dopo aver constatato le perplessità e la contrarietà di gran parte dell’opinione pubblica, già palesatasi, oltre che nelle Marche, anche a livello Nazionale per l’opera gemella di Milano.
Se invece la posizione di Lega e Fratelli d’Italia ai vertici è contraria veramente a tale opera, quindi NON per “mettere una toppa”, allora, a questo punto, dovrebbero evitare di selezionare a Civitanova Marche dei Candidati per le prossime Elezioni Regionali, visto che le Regioni hanno un grande potere decisionale sulla Sanità e viste le scelte in materia degli esponenti politici del Centro-Destra Civitanovese in perfetta armonia con il tanto contestato e avversato PD Regionale.
Saluti.
Caro Giuseppe,
la realizzazione della struttura è, di fatto, ormai ineluttabile.
Ritengo nondimeno che la miriade di riscontri oggettivi che militavano, come tuttora militerebbero, quantomeno per una ampia revisione del progetto se non anche per il suo abbandono, potrà in futuro costituire solida base argomentativa, in campo penalistico, per la migliore qualificazione – mediante proficuo ricorso alla figura del dolo eventuale – dei reati che potranno essere contestati ai protagonisti di questa, ennesima, italica vicenda, nonché, in campo civilistico, per comprovare sussistenza e causa del deficit organizzativo che dovesse essere eccepito in sede di future controversie sanitarie.
Il tutto, beninteso, nel presupposto che chi di dovere agisca in modo integerrimo e con la necessaria imparzialità.
Pierpaolo Iacopini.
In verità dalle mie osservazioni si può desumere il dato di fatto di incoerenza tra vari livelli locali e geografici di responsabilità delle forze politiche ed, in particolare, del pd. Ma mi interessa, essenzialmente, rimarcare il meccanismo perverso che si instaura quando le singole opzioni politiche – in questo caso del pd civitanovese sul covid Fiera – vengano prese e favorite badando, invece che alla opportunità e giustezza della scelta, alla convenienza di far parte di uno schieramento interno al pd, che fa capo a Ceriscioli, solo perchè quest’ultimo tale realizzazione vuole fortemente.
Se così fosse, naturalmente, si crea una situazione innaturale e contraddittoria, che vede il partito di Civitanova in compagnia di un Ciarapica ( che duetta con Ceriscioli) fino ad ora avversato fortemente e di un personaggio come Bertolaso, idolo della destra e soggetto screditato. In conseguenza vedrebbe lo stesso partito molto indebolito in relazione agli equilibri politici ed elettorali cittadini perchè può, a ragione, essere accusato di aver ignorato gli interessi del partito e della città per schierarsi in una corrente interna al pd regionale,come strumento di lotta intestina per il potere regionale.
Per Mario Pinelli
Intanto, Mario, prendiamo nota che l’Asur, per coprire 3 turni da 8 ore ciascuno (cioè per coprire h 24), ha chiesto manifestazione di interesse a medici e infermieri già occupati di rendersi disponibili a svolgere nel fiera covid ore di straordinario dopo il loro normale turno lavorativo giornaliero.
In sostanza, in un reparto di eccellenza qual è quello che si afferma di voler realizzare, andrà ad operare personale già stanco e oberato di lavoro, che comunque, per i limiti legali e contrattuali di orario dello straordinario, non riuscirà certo a coprire le 24 ore giornaliere.
In questo contesto potrà dirsi garantita la sicurezza dei ricoverati?
Prima di tutto auguriamoci di cuore che non ci sia bisogno di mettere in funzione questa astronave un po’ da tutti contestata. I dati odierni, tenuti non si sa perche’ abbastanza celati parlano di QUATTROCENTOSETTANTAQUATTRO DECEDUTI a causa di questa pandemia. Lascio un po’ a tutti il dovuto commento o smentita .