di Alessandra Pierini
Il protocollo sicurezza: 13 pagine di indicazioni e misure da adottare per riaprire un’azienda dopo la quarantena. E c’è attesa per le linee guida del governo. Roba da spaventare anche i più temerari. Ma ci sono aziende che si sono già attrezzate con largo anticipo. E’ il caso ad esempio della valigeria La Rancia di Tolentino che ha convertito la sua attività avviando la produzione di mascherine lavabili e sin da subito ha preso provvedimenti per tutelare i dipendenti e di Cabi Gomme di Tolentino che ha previsto persino barriere fisiche tra i clienti per evitare contatti.
«Tengo tantissimo ai nostri dipendenti – spiega Roberta Breccia, titolare della valigeria La Rancia- la nostra attività ha 28 anni e molti di loro sono con noi da tantissimo tempo. Mettere in sicurezza comporta delle spese importanti ma tutto ciò che si spende per la salute è ben fatto». La valigeria, che ha 9 dipendenti, ha fatto richiesta alla prefettura per poter convertire la produzione in mascherine. Ottenuta l’autorizzazione l’azienda si è subito organizzata. Già il 14 marzo. «Abbiamo proceduto con la sanificazione con uso di atomizzatore a pressione manuale e con utilizzo di prodotti ad azione sanificante, a base cloroattiva e base alcool, avvenuta tramite un’ azienda della zona specializzata in sanificazioni, da allora una volta a settimana sanifichiamo con prodotti certificati tutti gli ambienti di lavoro compresi gli uffici, ed ogni sera prima di chiudere sanifichiamo insieme ai nostri dipendenti le superfici di lavoro ed i bagni.
Abbiamo previsto un distanziamento di almeno due metri e mezzo tra una macchina da cucire e l’altra, come anche i tavoli da lavoro. Abbiamo fornito ai dipendenti tutti i dispositivi necessari di protezione come mascherine e guanti. In azienda ci sono anche gel a base di alcol per le mani e sapone igienizzante nei bagni. In arrivo le apparecchiature per controllare la temperatura.«La salute è anche la nostra – conclude Roberta – se non ci ammaliamo ci riprendiamo prima e ripartiamo tutti». Roberta dice la sua sul prezzo di 50 centesimi per mascherina imposto dall’ordinanza del commissario Domenico Arcuri: «A noi di riaprire per fare mascherine, è stato chiesto dalla comunità che aveva bisogno. Le nostre mascherine sono lavabili, con nasello, sanificate all’ozono una per una, chiuse ermeticamente in sacchetti alimentari e mettiamo l’etichetta con la composizione del materiale in percentuale. Già a me costano molto di più del prezzo finale previsto dal premier Giuseppe Conte».
Cabi Gomme, gommista e centro revisione, è rimasta chiusa al pubblico fino al 17 marzo pur garantendo la disponibilità ai clienti per le urgenze. «Da allora stiamo lavorando con personale ridotto – sottolinea Sabrina Montecchia – ma per prima cosa abbiamo messo in sicurezza i dipendenti perchè l’azienda è fatta prima di tutto di persone. Da subito abbiamo fornito ai dipendenti guanti, mascherine, disinfettante per gli uffici e a disposizione di lavoratori e clienti. La nostra officina è molto grande. La distanza è di oltre un metro e mezzo è garantita, non da sempici segni a terra ma con un ingombro fisico. Oltre a questo abbiamo provveduto a preparare tutta la cartellonistica. Il 4 maggio torneremo a lavorare a pieno ritmo. Siamo pronti a salvaguardare personale e clienti. C’è stata grande confusione e sgomento all’inizio ma ora siamo organizzati».
Il tema del protocollo da seguire sta molto a cuore ai titolari di azienda, basti pensare alla grande partecipazione all’incontro sul tema, promosso ieri pomeriggio online da Confartigianato imprese Macerata.
Dalle sanificazioni alle assicurazioni, “istruzioni” per la riapertura
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Scusate ma le misure che hanno adottato le due aziende dell’articolo erano quelle già previste dai vecchi decreti quindi dove sta la notizia e la temerarietà? Senza quelle misure non si poteva lavorare, nemmeno in deroga verificare sui vecchi decreti per piacere e non si puo riaprire lunedì.
Perche continuate a fare disinformazione? Perche nessuno replica che le mascherine a 50 centesimi sono esclusivamente quelle chirurgiche e non quelle lavabili o caratterizzate da altre tipologie? Il giornale locale usufruibile a tutti è meraviglioso , uno strumento senza pari , ma sto tipo di informazione parziale e talvolta scorretta fa disamorare qualsiasi lettore.