«Il governatore Ceriscioli aumenta il clima di incertezza, le Marche vanno commissariate». Così il sindaco di Civitanova, Fabrizio Ciarapica, che questa mattina al termine del Comitato dei sindaci, che ha convocato nella sua qualità di presidente dell’Ambito territoriale sociale 14. La riunione serviva a porre una serie di quesiti al presidente Ceriscioli dopo l’ordinanza sul coronavirus di ieri sera.
«Il clima d’incertezza e il litigio continuo fra il nostro Governatore e il premier Conte non fa che aumentare allarme sociale con ripercussioni drammatiche sul tessuto economico e imprenditoriale regionale già messo a dura prova da cinque lunghi anni di incompetenza – attacca Ciarapiaca, che parla come sindaco di Civitanova e non in rappresentanza dell’Ambito territoriale sociale 14 -. Incompetenza che in questa occasione raggiunge il punto più alto nel momento in cui si deve dimostrare capacità di governo e in special modo non creare panico aggiuntivo a quello esistente. I cittadini hanno bisogno di certezze soprattutto in queste ore così delicate. La questione va seguita da vicino, minuto per minuto, e tutto era necessario tranne una ordinanza non chiara, arrivata in tarda serata, che contraddice in alcuni punti quanto lo stesso ha dichiarato nella diretta Facebook. Faccio un appello al premier Conte perché intervenga a commissariare la nostra regione, perché non sta né in cielo né in terra che un governo nazionale sia costretto ad impugnare un atto regionale, due volte a distanza di due giorni. Ceriscioli e il Pd (che peraltro insieme a Conte fanno parte dello stesso Governo), dopo aver completamente fallito nella gestione del terremoto, dimostra ancora una volta di non essere in grado di gestire una situazione emergenziale e per questo non può rimanere al suo posto». Ciarapica lamenta inoltre che «in questo delicato periodo non ha provveduto mai a coinvolgere i sindaci del suo territorio, non ha comunicato ai comuni alcuna disposizione da adottare, ha fatto fughe in avanti firmando ordinanze senza che ci fossero i presupposti emanati dalla Protezione civile nazionale. Questa incompetenza assume una gravità inaudita di cui i Marchigiani pagheranno le conseguenze per chissà quanto tempo». Conte oggi sull’ordinanza di Ceriscioli ha detto: «Le Marche creano problemi, chiudere le scuole ha effetti negativi».
Alla riunione d’Ambito erano presenti il presidente Carlo Flamini, per il Comune di Civitanova, i funzionari Antonietta Castellucci, Luca Macellari, l’assessore Barbara Capponi e 8 sindaci: Noemi Tartabini di Potenza Picena, Reano Malaisi di Montecosaro, Andrea Gentili di Monte San Giusto, Rolando Pecora di Montelupone, Giovanni Mozzicafreddo di Porto Recanati, Stefano Montemarani di Morrovalle, Angela Barbieri di Montefano, Antonio Bravi di Recanati.
(Foto-video di Federico De Marco)
Un grande sindaco!
Questi territori sono in crisi da molti anni e sono sempre sopravvissuti, ci vuole calma e meno speculazione elettorale.
Secondo me invece ha fatto bene a chiudere le scuole!!!
Sì sente il profumo delle regionali nell'aria
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Visto che tutti, a diverso titolo, devono per forza intervenire sul Coronavirus ecco che il Sindaco di Civitanova “usa” la riunione per avere la scusa di fare un po’ di propaganda politica.
Abusata strategia di piccolo cabotaggio
Non se ne salva uno nel cercarsi un po’ di squallida propaganda usando un problema sanitario che ha creato paura e confusione. Tutti!
Le regioni in cinquant’anni della loro esistenza amministrativa, sono servite solo a creare danni e soprusi di ogni genere nei confronti dei cittadini. Ogni volta che gli Italiani si volessero decidere ad abolirle definitivamente comprese quelle a statuto speciale sarebbe sempre troppo tardi.