di Francesca Marsili
Gite scolastiche annullate, partite di calcio disputate a porte chiuse, concerti ed eventi espositivi rinviati, musei off limits: fermi ai box i bus delle aziende di trasporto che si occupano di accompagnare turisti attraverso il noleggio di pullman. «La situazione è molto grave. In passato ci sono stati eventi simili, come la Sars, o la paura per gli attacchi terroristici, ma comunque si lavorava. Questa volta è diverso, è tutto fermo, è difficile anche riuscire a pagare gli stipendi degli autisti che restano a casa» dice Stefano Falzetti, titolare assieme al fratello Ivo della storica azienda “Viaggi Varano” di Camerino. «Abbiamo una flotta di 10 autobus, in azienda siamo in 4, e in previsione dell’inizio della stagione, pensavamo di assumere due autisti stagionali, ma ad oggi è difficile mantenere anche gli attuali due che hanno famiglia. A febbraio abbiamo avuto un calo di lavoro del 60%, per il mese di marzo si prevede arrivi all’80% – continua Falzetti –. Non c’è solo il blocco delle gite scolastiche, si è fermato il turismo religioso, quello sportivo e quello culturale, non solo nelle aeree focolaio, ma anche in tutte le Regioni, anche quelle dove non è stato registrato nessun caso. Oramai è psicosi da Coronavirus. Parlando con i tour operator che portano turisti in Italia e che attraverso i miei mezzi porto in giro per l’Italia, il nostro è visto come un Paese pericoloso e non lo scelgono più come meta. Poi ci sono le partite a porte chiuse, avevo due pullman prenotati per la semifinale di Coppa Italia tra Juventus e Milan che oggi sono stati annullati» conclude Falzetti che si dice fiducioso si possa tornare il prima possibile alla normalità.
Stesso disagio per Giancarlo Marchionni, titolare della ditta G.M. di Belforte che si occupa di noleggio autobus granturismo: «Siamo completamente senza lavoro. Tutti i viaggi, dall’inizio di questa settimana sono bloccati. I nostri tre pullman sono parcheggiati in garage, mentre stipendi, affitti, assicurazioni e pagamenti corrono». Nelle parole dell’imprenditore belfortese, c’è tutta la preoccupazione di chi sta subendo le conseguenze economiche derivate dall’emergenza Coronavirus. «Le gite scolastiche sono state stoppate, le agenzie di viaggi hanno annullato tutti i viaggi programmati, anche quelli più banali, di breve distanza perché la gente è impaurita. Praticamente non abbiamo nulla da fare – prosegue Marchionni –. La stagione dei pullman da turismo parte ora, a fine febbraio. E’ questo il periodo più importante dell’anno per chi opera nel nostro settore e di fatto c’è che l’attuale blocco brucia il grosso del lavoro. I mezzi ancora da pagare e non so proprio come far fronte alle spese. Noi che offriamo esclusivamente servizi a noleggio e non di linea, siamo in ginocchio. Oltre alle classiche uscite didattiche con le scuole dei comuni limitrofi, avevamo in programma gite a Milano, in località al confine tra l’Italia e la Svizzera e mostre nelle principali città d’arte. Tutto annullato».
Ecco dove volevano arrivare colore quella già traballante economia italiana. Un colpo al cuore studiato bene bene
Confidiamo che provvedano, sicuro il comparto turismo avrà bisogno di un aiuto immediato, fosse anche sospendere rate di leasing e prestiti.
Prima la salute, poi gite, partite ... anche perché se stai male dove vai?
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Con questa logica – anzi, a fortiori – bisognerebbe annullare i viaggi di tutti gli autobus di linea, urbani ed extraurbani e di tutti i treni. Ma si sa, ubi maior minor cessat.