di Gianluca Ginella
«Pronto? Telefonavo per disdire il tavolo prenotato per questa sera: abbiamo paura del coronavirus». Tra ordinanze e fobie a Macerata i ristoranti registrano un calo di clienti, c’è chi parla del 90 percento e chi dice che ieri sera «tanto valeva restare chiusi».
La telefonata per disdire la prenotazione è arrivata ieri al ristorante Qb dove la titolare, Antonietta Vagnoni dice che con l’entrare in vigore dell’ordinanza della Regione, che per una settimana ha sospeso le lezioni nelle scuole e alle università, dato lo stop alle manifestazioni pubbliche, e chiuso cinema e teatri, nel suo locale «non si lavora. Abbiamo avuto un calo del 90 percento.
Oggi a pranzo abbiamo avuto tre clienti. Ieri sera sono state disdette le prenotazioni per 12 persone. Alcuni non sono venuti proprio per paura del coronavirus. C’è chi ci ha telefonato e ha ammesso che non veniva per quel motivo. Hanno fatto una ordinanza che non ha senso».
Anche al ristorante piadineria Al Casolare, che lavora molto a pranzo con gli studenti, hanno registrato un calo. «Ieri era del 50 percento – dice il titolare Roberto Scaficchia –, ma oggi saremo arrivati all’80%».
«Oggi a pranzo avremo avuto un terzo dei clienti, ma il calo va avanti da sabato – dice Andrea Orazi, titolare de Il Quartino –. Sabato sera abbiamo avuto cinque clienti, in media ne abbiamo sessanta. Le persone non escono. Il calo si sente soprattutto il sabato e la domenica, è pauroso. L’ordinanza è una cosa assurda».
«Ieri non ho lavorato quasi per niente, un picco tale che se eravamo chiusi era uguale – dice Gabriele Micarelli, titolare di Verde Caffè –, comunque vediamo come va nei prossimi due o tre giorni».
Micarelli, promotore di un progetto dei commercianti per fare una lista civica con cui presentarsi alle prossime comunali, sull’ordinanza dice: «per me non si amministra così, creando questo allarmismo. Non si è pensato, nel fare le chiusure, che dietro c’è tutto un indotto economico e ci mette in difficoltà. Probabilmente andava fatto tutto in maniera più graduale. Credo che una ordinanza fatta in questo modo abbia creato diversi danni economici alla città».
«E’ chiaro che la chiusura dell’università è un problema per la città. Fino a martedì in giro c’erano tante persone, anche più del solito. Anche il rinvio di Musicultura è un danno importante.
Il calo c’è, dovuto molto alla feste di Carnevale e moltissimo all’ordinanza. Ma voglio pensare in modo positivo e confido che presto tutto torni alla normalità» dice Aldo Zeppilli, titolare del Caffè Centrale e del Centrale.Eat. «L’ordinanza è sicuramente fuori luogo, fatta di pomeriggio – riprende Zeppilli -, in contrasto con il governo e dimostra che non c’è serenità in chi decide. A me come imprenditore preoccupa come siamo governati. Sulla chiusura dell’università non capisco nemmeno la motivazione, sono aperti per esempio i centri commerciali. Ma ripeto, voglio pensare positivo, non possiamo ogni anno trovarci, una volta con il terremoto, un’altra con Traini, ora con il virus».
«A pranzo i clienti ci sono stati come sempre, la sera c’è un po’ di calo ma riusciamo a compensare bene con l’aumento delle richieste dell’asporto. Noi sui social abbiamo scritto che siamo aperti, che continuiamo il nostro lavoro, proprio per dare un messaggio di positività. Abbiamo diverse prenotazioni per gli eventi che abbiamo in programma nei prossimi giorni e nessuno ha disdetto» dice Marco Guzzini, titolare del ristorante Di Gusto.
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Questo l’effetto psicosi organizzato dalla mente delle persone, ha perfettamente ragione il nostro vescovo il quale ha detto che bisogna continuare a vivere se c’e’ il CORONAVIRUS, questa psicosi potrebbe diventare anche una malattia nervosa che non si potrebbe uscirne mai piu’.
Ma non da oggi il numero delle presenze nel centro di Macerata e’ sensibilmente calato. E’ da una vita che la citta’ e’ immersa nel deserto piu’ cupo ! Perche’ meravigliarsi proprio ora ? Parecchie sere, con alcuni amici del centro, siamo arrivati addirittura a fare la conta delle persone che passeggiavano per il corso ad una certa ora (19.30 – 20 ) La media era,quando andava bene, di tre-quattro individui. E’ la norma quindi ! Che ci voilete fare ? La citta’ e’ finita e cosi il Centro ! Chi e’ causa del suo malpianga se stesso !
A qualcuno, se gli casca il tetto sulla testa dice che è un gioco pirotecnico per divertire i clienti. Un plauso alla serietà degli esercenti che invece dicono la verità, senza paura di mostrare le proprie ferite.
Purtroppo il virus è un fatto che esula da tutto il resto, anche se – indubbiamente – poteva essere affrontato in maniera più organizzata e graduale.
Certo che se Ceriscioli avesse fatto tutto ‘sto casino per i terremotati sarebbe stato rieletto a furor di popolo. Hai voglia, adesso, a blindare la Regione…
Ieri passeggiando per il centro di Macerata, ho incontrato Don Rodrigo e il Grifo che cercavano un ristorante.
Questa e’ la psicosi della gente che hanno paura di questo virus che e’ un nuovo tipo d’influenza e non e’ una pandemia, ha perfettamente il nostro vescovo il quale ha detto che bisogna continuare a vivere nonostante che sia questo virus.
Manfoni era rimafto a forfeggiare fafficaia a cafa…
Pavoni oltre a quello che sei, neanche di parola riesci ad essere. Ma va a cagher!
Matematicamente se si svuotano vuol dire che qualcosa c’era.Ora bisognerebbe capire come erano arrivati,da dove,perchè e con quali mezzi.Se quelli che certificano il deserto del centro(che sono tanti)stessero tutti a certificarlo in loco non sarebbe tale evidentemente parlano come gli operatori turistici senza mai essere stati in quei luoghi o per sentito dire o per partito preso(e che partito sarà?).Ora se avesse atteso un pò nella sua lista contro Carancini l’Avvocato avrebbe potuto inserire il Corona virus!Comunque che ci sia più o meno gente che passeggia non è detto che aumenti il fatturato del commercio,quello è legato all’offerta o anche a quella deve pensarci il Sindaco?
Mettere un centrocampista del Friburgo nei Promessi Sposi…
https://www.facebook.com/rambaldoeducatore/photos/a.1551014955211039/2198167483829113/?typ
Scusa Pavoni, non avevo tenuto conto delle tue gonfie emorroidi. Per caso sei stato in seminario? E poi perché non mantieni le tue promesse, stitico antipapa de sto c….
Micucci, quando non oltrepassi le due righe è inevitabile leggerti… ed è anche più spassoso che nauseante… ma l’ignoranza non è un diritto, Micucci, e neanche la volgarità, la volgarità è molto brutta, Micucci, impedisce l’analisi, paralizza il pensiero… se fossi meno ignorante e volgare forse arriveresti a capire che vivere è mentire.
Pavoni tu hai tutto il diritto di parlare di volgarità. Ne fai parte. Sei vomito allo stato più nauseante.Pavoni potrei continuare all’infinito a prenderti per i fondelli. La tua suprema intelligenza e l’alta opinione che hai di te ben si presterebbero. Però se penso a te mi viene in mente quella adorabile parola Untermensch (parola tedesca per sub-umano, plurale: Untermenschen) è un termine dell’ideologia razzista nazista utilizzato per descrivere i “popoli inferiori” con cui hai cercato di offendere chi non ti vede proprio, chi come me ha già dato un ben più che meritato parere su te. Tu puoi pensare di essere chi ti pare ma per me sei e sarai sempre Untermenschen. Ogni volta che leggerò il tuo nome non potrà che venirmi in mente. Tu sei quella parola, gli appartieni, è la tua prima pelle, la tua cultura, la tua pseudo intelligenza. Tu sei Untermenschen Franco Pavoni. Non sei niente di diverso. Fai schifo, totalmente schifo e chi ti sta vicino deve essere come te sennò sai quanti calci sul pacco emorroidale ti avrebbe già dato. Ma probabilmente vieni colpito in maniera più sottile proprio come succede a tutti quelli che si ritenono superiori ed invece sono Untermenschen Franco Pavoni.
Micucci volgare o troppo signore!La seconda che hai detto.
“Quando l’offesa viene dal fango non macchia, scivola” WD