di Giuseppe Bommarito
Era la fine di aprile allorchè Antonio Pettinari, presidente della Provincia, ebbe ad annunziare pubblicamente la sua candidatura nelle liste dell’Udc, in alleanza con il Pd delle Marche, per le elezioni regionali che poi hanno avuto luogo di recente, dicendo nell’occasione che era sua intenzione lasciare l’ente sino ad allora guidato e del quale aveva fatto parte ininterrottamente dal 1985. Parlava con amarezza di questo abbandono, che a suo dire non doveva essere considerata una fuga, ma lo sviluppo coerente di una politica di sostegno al centrosinistra avviata nel 2010 con il famoso “laboratorio” marchigiano.
Messa in quei termini, e visto che nessuno in quel momento avrebbe potuto pronosticare con certezza che la candidatura alle regionali di Tonino Pettinari sarebbe stata baciata dal voto e dalle preferenze degli elettori (con l’approdo nel Palazzo anconetano e la conseguente incompatibilità nell’ente provinciale che solo in quel caso e in quel momento ne sarebbe derivata), sembrava l’annuncio delle dimissioni imminenti, se non immediate – a prescindere, cioè, dal risultato elettorale – dalla presidenza della Provincia, dallo stesso interessato definita ormai in veloce dissolvimento, svuotata di funzioni e non finanziata per le poche competenze residue, con parte degli assessori già dimessisi o comunque ritornati ai propri lavori (senza più avvalersi dell’aspettativa per l’espletamento del mandato). D’altra parte, alte e forti erano state sino a quel momento le lamentazioni di Tonino circa la mancanza di fondi provinciali utilizzabili pure per lavori di poche migliaia di euro e per interventi drammaticamente necessari (molti ricorderanno con quanta sofferenza, quasi con le lacrime agli occhi, Pettinari aveva fatto sapere nei mesi scorsi che mancavano i soldi persino per garantire il riscaldamento in vari istituti scolastici nei mesi invernali, oppure, situazione particolare ancora più emblematica, per la realizzazione di un ascensore per soggetti con handicap in una scuola sita a Civitanova).
Insomma, il dolente annuncio dato in quell’intervista, seppure vagamente ambiguo, poteva tranquillamente sembrare un vero e proprio addio immediato, a conclusione di un percorso nell’ente provinciale ormai senza sbocchi per la riforma degli enti intermedi disegnata da Graziano Delrio, allora braccio destro di Renzi, e in vista di un futuro impegno in Regione (che in realtà tutto era meno che già acquisito, come poi si è visto), con il fine mandato in Provincia in ogni caso previsto per l’aprile 2016 e già affidato all’erede designata, la vicepresidente Paola Mariani.
Ma evidentemente le dimissioni erano condizionate (se vengo eletto, oppure, in subordine, se riesco ad entrare nella giunta regionale, lascio la Provincia; altrimenti, col piffero che me ne vado), perché dopo il voto regionale, che non ha premiato per l’ennesima volta le aspettative e le speranze di Pettinari, nemmeno con un posticino nella giunta del neopresidente Ceriscioli, il buon Tonino è rispuntato all’opera in Provincia, ancora tenacemente impegnato a servire la collettività nel palazzo semivuoto di corso della Repubblica.
E qui tuttavia, incurante dei guai economici dell’ente da lui più volte segnalati a mo’ di lamentoso mantra, eccolo, nella solitudine dei lunghi corridoi deserti, prontamente occupato, anziché a smontare la baracca ormai inutile per sua stessa ammissione (e quindi a dimettersi una buona volta, come già richiesto pure da alcune forze politiche, per consentire anche a Macerata l’entrata in funzione della riforma Delrio sui nuovi enti provinciali, confusa e macchinosa, ma probabilmente meno onerosa per le casse pubbliche), a darsi da fare su una questione apparentemente marginale, ma tuttavia molto significativa a livello politico, sulla quale è bene spendere qualche parola.
Si tratta della ridefinizione dell’indennità di risultato per il personale assegnato a tempo determinato (cioè per tutta la durata del mandato elettorale, salvo diversa decisione presidenziale) presso gli uffici di staff dell’ente. Stiamo parlando, nello specifico, di due unità lavorative già dipendenti dell’ente provinciale e dirottate nel giugno 2011 alle dirette dipendenze del presidente della Provincia, nel suo staff, in affiancamento ad un “coordinatore”, il treiese Fabio Macedoni, prelevato direttamente dall’esterno e rimosso causa tagli solo in questi giorni (leggi l’articolo).
Giova qui ricordare che per tale personale di staff (del quale non si vede affatto l’utilità, tanto meno in questa fase di sbaraccamento dell’ente) si era provveduto appunto nel giugno 2011 alla definizione di un unico emolumento, cioè di un’indennità di posizione che ricomprendesse tutte le voci retributive afferenti al trattamento retributivo accessorio (lavoro straordinario, produttività o altri incentivi), allora quantificata, tenendo conto della particolare responsabilità, dell’ampia flessibilità dell’orario lavorativo, dei turni di servizio disagiati (bla bla bla…), in diecimila euro annui per ognuna delle due impiegate distaccate nelle strette vicinanze del buon Tonino. Insomma, non male per il personale “staffista”, tenendo conto del fatto che tale importo era comunque superiore alle voci accessorie della retribuzione e considerando la sempre minore attività svolta dalle province per effetto della riforma legislativa e della perdurante incertezza circa le sue modalità realizzative.
Ebbene, non appena rimesso piede nel palazzone di corso della Repubblica in seguito alla recente batosta elettorale e dopo aver urlato a destra e a manca che le province non servono più a nulla per gli effetti perversi della legge di stabilità e perché completamente prive di fondi (specialmente quella di Macerata, rimasta ancora di più a bagno maria perché, unica in tutte le Marche, non è stata sino ad oggi ridisegnata alla luce della riforma proprio perché in scadenza nel 2016), Tonino Pettinari ha pensato bene di aggiungere, ai diecimila euro già percepiti dalle due dipendenti del suo ufficio di staff (importo che, come già detto, doveva essere omnicomprensivo rispetto a tutte le voci salariali accessorie), altri duemila euro a testa per ciascuna di esse (delibera n. 145 del 10 giugno 2015) a titolo di retribuzione di risultato.
Un’ulteriore regalia, insomma, certamente di esiguo importo, che stona però emblematicamente ed in maniera profonda con il quadro complessivo sopra disegnato e con i soldi che non ci sono, e che è riuscita in un battibaleno ad far imbufalire gran parte del personale dell’ente provinciale per l’ennesimo ingiustificato favoritismo ad personam. Uno spreco di soldi, comunque, che rimanda ad altri sprechi ben più consistenti ed ancora più inaccettabili, a partire dal costo della stessa Giunta provinciale. Qui, dopo le dimissioni, in questo caso autentiche, di Massimiliano Sport Bianchini e di Alessandro Biagiola (ai quali va senz’altro rivolto un plauso per tale gesto), e dopo la rinunzia all’aspettativa da parte di Leonardo Lippi e di Giorgio Palombini (ritornati ad insegnare e quindi ormai titolari di un’indennità assessorile ridotta), resistono impavidamente, nonostante il drastico ridimensionamento dell’ente, delle funzioni e delle competenze, e proseguono nel percepimento totale dell’indennità di mandato lo stesso Tonino Pettinari (68.170 euro lordi nel 2014), la vice presidente Paola Mariani (42.606 euro) e l’assessore allo sport Giovanni Battista Torresi (36.926 euro).
E ciò mentre, sempre parlando di sprechi ormai inaccettabili, viene tenuta ancora in piedi nonostante gli elevati costi la Task s.r.l., società in gran parte di proprietà della Provincia, da sempre veleggiante verso il nulla (tanto che molti Comuni soci manifestano da tempo una crescente insoddisfazione per il servizio fornito e la ritengono, dovendo scegliere per legge una sola società partecipata, “non strategica”), oggi presieduta da quel Francesco Vitali che attualmente è il segretario provinciale reggente del PD maceratese; mentre l’ufficio presidenziale di staff – con tanto di coordinatore esterno che sarà rimosso nei prossimi giorni – è ancora tutto lì, vivo e vegeto e continua a dissipare soldi; mentre i dieci dirigenti (un’enormità, anche rispetto a tutte le altre province marchigiane) continuano, pur senza attualmente percepirla, ad essere titolari dell’indennità di risultato sebbene siano costretti a gestire solo l’ordinaria amministrazione, e a volte nemmeno quella, per mancanza di fondi; mentre ci sono grandi difficoltà addirittura a chiudere il bilancio preventivo 2015 perché non si sa come arrivare al pareggio di bilancio.
A questo punto la domanda che sale imperiosa da tutta la società civile maceratese è la seguente: visto che le precedenti dimissioni annunciate a mezza bocca erano solo un’ammuina, perché Pettinari a questo punto non si dimette veramente, e con lui tutta la sua giunta residua, mettendo fine a tutta questa sceneggiata, e non consente che anche a Macerata si inizi quel percorso nuovo, difficile e accidentato, certo, voluto dalle ultime riforme istituzionali? Non sarebbe più dignitoso, invece di proseguire sino all’aprile 2016 nelle lamentazioni e nell’ambiguo sottobosco nel frattempo portato avanti?
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e’ una vita che e’ inutile…..se non vogliamo dire dannoso o ancora peggio….
comincia a tagliarti lo stipendio
Quant’è comoda quella poltrona!!!
Condivido pienamente l’articolo dell’Avv. Bommarito…!!! Ora, ci metto un carico da 11…!!! Sono anni che la Provincia dice che non ci sono fondi per la manutenzione ordinaria delle strade…!!! Abbiamo sentito “tanti” proclami… ma pochi fatti concreti…!!! C’è uno smottamento ??? La Provincia che fa ??? Chiama una ditta privata…!!! C’è da tagliare l’erba ??? La Provincia che fa ??? Chiama una ditta privata…(giorno 18/6/15 per tagliare l’erba a Chiesa Nuova di Treia)…!!! Con tutti i mezzi che ha… avranno finito il carburante…??? Ci sono strade riasfaltate, a pezzi, da 3/4 anni… ma per la segnaletica orizzontale… “nulla”…!!! Per correttezza, hanno tolto i cartelli con la pennellessa… erano arrugginiti…!!! (S.P. Chiesa Nuova-Treia) Ci sono strade disastrate da anni… ma di lavori…”nulla”…!!! Probabilmente… anzi… certamente… per il taglio dell’erba aspettano che si secchi naturalmente… sperando che non piova…!!! Gli utenti automobilisti della Provincia pagano tasse… balzelli sulle assicurazioni e sulla tassa di circolazione… tutti questi soldi che fine fanno…??? I famosi “servizi” restano in trepidante attesa…!!! La colpa, dicono loro, è del Governo Centrale… che con il patto di “Stupidità”… restano solo briciole…!!! Possibile che tutte le Provincie Italiane siano nelle stesse condizioni…??? La parte finale dell’articolo sarebbe l’ideale… “Chiudere tutto e consegnare le chiavi”…!!! Almeno fino ad Aprile 2016… qualcosa si potrebbe risparmiare…???…!!! Ora un appello agli amici, parenti di amici, amici di parenti della Provincia… “sfogatevi” con i pollici versi…!!! Più ne mettete è meglio… vuol dire che avete letto il commento…!!! Dovreste anche “riferire” a chi di competenza quello che non vi sta bene… e qualcuno abbia il “coraggio” di rispondere… cercando di smontare gli argomenti trattati…!!! Grazie… a presto…!!!
Pettinari, dai il buon esempio, iniza tu a rinunciare alla carica! Almeno avremo sul gruppone un …………… di meno!
Caro Palanca,
Lei ha perfettamente ragione. Il problema è che nessuna delle forze politiche che sostengono la giunta di Pettinari in questo momento è in grado di alzare la voce e di pretendere un immediato e dignitoso (sia pure già tardivo) “rompete le righe”, tanto meno il partito egemone della coalizione, il PD, grazie al quale lo stesso Tonino Pettinari è stato a suo tempo eletto.
Il PD, infatti, esprime, la vice presidente dell’ente Paola Mariani. Il segretario prov.le PD è proprio Francesco Vitali, che presiede quell’ente inutile e costoso denominato Task srl (ente a suo tempo – come è noto – creato ad hoc per motivi un po’ “particolari”da un altro presidente PD), di proprietà in buona parte della stessa Provincia. Il segretario regionale del PD, Francesco Comi, è ora un dipendente di Pettinari, in quanto proprio in questi giorni è dovuto tornare con la coda fra le gambe nel suo posto di lavoro in Provincia (sia pure in attesa di essere amorevolmente accolto nello staff di Sciapichetti: per adesso è evidentemente troppo presto per questo balzo).
Il PD, quindi, tace rigorosamente, a riprova del principio (assurdo, ma vero per i piddini) che gli enti inutili sono solamente quelli in cui esso non governa direttamente o per interposta persona.
L’UDC, partito di cui Pettinari è segretario regionale, ovviamente nulla può dire sullo scandalo della Provincia maceratese che ancora non viene sciolta. Torresi fa parte dell’IDV, partito che ormai sopravvive solo nelle lamentazioni di Giuliano Meschini, il quale ha altri pensieri, in quanto sino a ieri si è ostinato a pietire un posticino nella giunta comunale di Macerata quale compenso per essersi prestato ai giochetti di Carancini & Company.
Insomma, se non si faranno sentire, e con forza, i cittadini, questa situazione scandalosa è destinata a durare ancora per un anno circa, con gravi costi a carico della collettività maceratese.
Tra le varie tasse che paghiamo aggiungerei l’odiosissima e quanto mai inutile e beffarda (per non dire di peggio) tassa sui passi carrabili.
Pettinari, ascolta la voce del popolo, VATTENE, inutile che ti fai fotografare durante i lavori del ponte, quello andava fatto comunque, non ti prendere tutti i meriti, quello scempio che vediamo al centro di macerata, il palazzo tutto coperto da impalcature, per quanti anni sarà cosi.
Non entro nel merito perché non mi interessa ma Bommarito ne ha per tutti?
Su Pettinari e la provincia “La domanda che sale imperiosa da tutta la società civile maceratese è la seguente: …” (e seguono in realtà le argomentate domande di Bommarito che chiedono dimissioni immediate) ma potrebbe anche essere questa (o cento altre, si intende, visto che la società non ha portavoce ma interpreti) : dal momento che ti abbiamo votato eleggendoti direttamente presidente della provincia, perché non porti a termine nel migliore dei modi il mandato senza lamenti e senza furbate tagliando il più possibile per concentrare le risorse dove servono e magari facendo qualche scelta politica di riforma e di rottura prima che la nuova provincia non eletta dal popolo aggiunga un altro ente irresponsabile ai tanti esistenti?
Per chiarezza l’assessore provinciale Torresi non fa parte da anni all’idv, per cui l’invito ad informarsi meglio.
Per quanto mi riguarda, la sua affermazione la considero una vera e propria calunnia, invitandola a fare un esame di coscienza, se ne ha, sulla propria vita.
Mi scusi, Meschini, ma è stato proprio Lei, anche su questo giornale, a parlare pubblicamente dell’accordo fatto con Carancini alle primarie, che prevedeva un assessorato in cambio dell’appoggio dell’IDV, partito che in precedenza si era invece detto distinto e distante da entrambi i contendenti (Carancini e Mandrelli), e addirittura a protestare, altrettanto pubblicamente, perchè Carancini, all’ultimo giro, Le ha negato l’assessorato promesso.
Quanto alla mia coscienza, stia tranquillo che posso pensarci da solo e con l’aiuto di persone dotate di vera e profonda spiritualità.
Per Gianni Menghi
Caro Gianni, certo, anche quella che tu suggerisci è un’opzione possibile. Però tieni presente che lo stesso Pettinari, in una sua intervista del 27 aprile scorso proprio su questo giornale, allorché pensava e sperava di sbarcare in Regione, ha detto che l’ente regionale è ormai l’unico avamposto possibile per un amministratore locale e che in Provincia era ormai del tutto impossibile svolgere anche le poche residue funzioni (strade, fiumi e scuole). Insomma, le conclusioni le ha tirate Pettinari stesso, anche se poi, una volta non eletto in Regione, ha fatto finta di dimenticarsi anche delle sue parole.
Per Giuliano Meschini
Ho dimenticato di precisare che nella home page della Provincia, alla voce “Giunta”, Giovanni Battista Torresi compare ancora come assessore IDV.
Calma e gesso Monsignore…
Anche se non siete presenti in Consiglio uno strapuntino, Citizen Zero, ve l’ha promesso.
Certo è ben poco per averlo fatto vincere alle primarie, ma si sa che la riconoscenza non è di questo mondo…
Purtroppo lasciare la poltrona è duro per tutti, Pettinari compreso, quindi visti i risultati elettorali è comprensibile che abbia volontariamente rinunciato alle dimissioni!
In merito alle lagnanze circa la mancanza di fondi causa i continui tagli delle varie leggi di stabilità e similari, proprio in occasione dell’articolo sul rischio di spegnere i riscaldamenti nelle scuole per l’impossibilità di pagare le forniture, feci una domanda a cui ad oggi non ho ancora avuto risposta: al momento del completamento del ponte di Villa Potenza (secondo me vera e propria cattedrale nel deserto) il Sig. Pettinari si vantava di avere nelle casse della Provincia la liquidità necessaria e quindi si assumeva la responsabilità di aver violato volontariamente il patto di stabilità (che non consentiva di procedere al completamento del ponte) perchè quell’opera andava conclusa per non lasciare in giro un’altra incompiuta (sempre secondo me non andava neanche iniziato) e poi pochi mesi dopo si prospettava la necessità di spegnere i riscaldamenti nelle scuole per mancanza di soldi. La domanda che torno a fare è: caro Tonino svelaci in quale delle due occasioni hai raccontato caz..ate perchè io non riesco a comprenderlo, oppure dovevi sdebitarti con qualche azienda a te vicina, a cui in campagna elettorale avevi fatto qualche promessa specifica che dovevi mantenere a qualsiasi costo?
Le argomentazioni di Bommarito sulle vicende di Pettinari sono certo giuste, ma gli chiedo: come può pensare che l”Uomo del fare” possa dimettersi così, su due piedi? Poi, cosa andrebbe a … “fare”?
Per Giandorico Bonfranceschi
Bella domanda, alla quale francamente non so rispondere, non conoscendo le intenzioni e le aspirazioni del nostro Presidente.
Però ci sono tanti modi per servire la collettività, magari nel volontariato, magari a costo zero…
Però preservare e musealizzare l’ente Provincia di Macerata allo stato predelriano ppotrebbe attirare un sacco di turismo.
Tra le altre quisquiglie c’è anche da tenere persente l’importantissimo incarico retribuito del Presidente del Consiglio Provinciale.
Se non ricordo male, sia che il Consiglio si riunisca o no, il Presidente ogni mese, tutti i mesi, ha comunque un’indennità.
Indennità che mi sembra dovrebbe aggirarsi circa sui € 1.100/1.200 euro/MESE NETTI
Essendo pure Vicesindaco ed Assessoere [http://istituzionale.provincia.mc.it/?p=32858] (anche qui incarichi retribuiti??) riuscirà a fare bene, e portare avanti, entrambi gli incarichi pubblici??
Per Gianfranco Cerasi
E’ vero, mi era completamente sfuggito, e quindi chiedo venia.
Nell’elenco dei beneficiati c’è anche il Presidente del Consiglio Prov.le, Paolo Cartechini, ovviamente anche lui del PD, nonché vice Sindaco di Corridonia ed ivi (nonostante una palese incompatibilità in base allo statuto del Comune) anche assessore ai lavori pubblici.
Il suo compenso quale Presidente del Consiglio Provinciale, secondo il sito della Provincia, è pari a circa 37.000 euro lordi l’anno (precisamente 36.926 euro), per un netto mensile che quindi supera quanto da Te indicato.
Accidenti! mi avete fatto ricordare che a Corridonia effettivamente abbiamo un personaggio super, da Guinnes dei Primati!
…presidente del Consiglio Provinciale, Vicesindaco con tante di quelle deleghe che non ti dico (anzi ve le dico: Opere Pubbliche, Viabilità, Polizia Municipale, Politiche per la Sicurezza, Segnaletica, Protezione Civile, Trasporti Pubblici) , titolare di una società che riunisce ben 8 professionisti del settore delle costruzioni, e chissà cos’altro.
Qualcuno, come se non bastasse, dice che è in realtà il sindaco ombra (ma io non ci credo sia chiaro! 🙂 ) e c’è pure chi lo prevede candidato alle prossime elezioni, così, giusto per compensare quello che perderà con la Provincia!
Ce la farà a fare tutto??
Sul compenso come vicesindaco e assessore non si sa bene, anche perché i dati sulla trasparenza del sito del comune sono un po’ vecchiotti, e riferiti al 2012 e non traspare proprio nulla.
Strano.
Come mai?
@ Giuseppe Bommarito
La mia era una stima “prudente” calcolata al ribasso (la Grecia, le borse che calano, standard & pool’s… 🙂 ) ma rifacendo i conti dovremmo essere sui € 1.500 al mese…
Visto il pochissimo lavoro del Consiglio Provinciale la domanda, allora, sorge spontanea: prende l’indennità (che, se non ho capito male, si assomma ad altre indennnità pubbliche e al lavoro di libero professionista) per fare cosa????