Prosegue la campagna di ascolto di Pietro Marcolini, candidato alle primarie del centro sinistra per le prossime elezioni regionali. Dopo il partecipato incontro di giovedì all’abbadia di Fiastra di Tolentino (leggi l’articolo) l’assessore al Bilancio ha incontrato lavoratori e rappresentanti sindacali alla sala convegni, gremita di persone, del Conero Break alla Baraccola di Ancona. Con lui anche il vicepresidente con delega agli Enti Locali Antonio Canzian.
“Non dovete temere per il vostro posto di lavoro – ha detto Marcolini ai presenti – Le funzioni non fondamentali saranno assegnate alla Regione. Il personale delle Province sarà trasferito. La trattativa con il Governo nazionale è aperta e le Regioni devono essere unite nel condurla. Noi non siamo la causa del problema. Cercheremo di essere, se messi nelle condizioni di farlo, la soluzione. Solo con l’ultima legge finanziaria le Regioni hanno subito tagli per 5,2 miliardi di euro, ma le Marche si presentano a Roma come uno dei pochi Enti che ha fatto i propri compiti ed ha assorbito i tagli senza finora penalizzare i servizi. Qui non ci sono Fiorito o quelli delle spese pazze”.
Per quanto riguarda le Province, l’intenzione è quella di far approvare la legge sul riordino prima della scadenza della legislatura. Lunedì l’assessore Canzian porterà la proposta di legge in giunta. “Poi – anticipa lo stesso – sarà avviato il confronto in Assemblea Regionale. Siamo arrivati a questo documento dopo esserci confrontati con sindacati, Comuni e Province. La madre di tutte le battaglie sarà reperire risorse”.
Presenti all’incontro anche l’assessore alla Formazione e al Lavoro Marco Luchetti e l’assessore alla Sanità Almerino Mezzolani, entrambi coinvolti per le competenze seguite e perché la circolare Madia ipotizza anche l’impiego di personale nell’ambito sanitario.
Alcuni rappresentanti sindacali intervenuti hanno rilevato che la proposta di legge regionale appare ora carente perché non delinea i tempi e le modalità del trasferimento delle funzioni, peraltro ora slegate dalle risorse e dal personale che serve per la loro corretta gestione. «La proposta – hanno fatto presente – rinvia tutto a future ed incerte delibere della giunta regionale, peraltro vincolando la Regione a non investire finanziariamente nella gestione delle funzioni. La proposta va migliorata, introducendo la possibilità di gestire risorse finanziarie regionali per le funzioni che competeranno alla Regione stessa. Il rinvio a future delibere regionali va regolata meglio nei tempi e nell’ambito di operatività, perché ora come ora la proposta costituisce una sorta di delega in bianco».
Tra i servizi, secondo la recente circolare Lanzetta/Madia, quelli legati ai Centri per l’Impiego sono stati lasciati in sospeso. Il Governo ha intenzione di istituire un’Agenzia Nazionale. Stesso discorso per il personale della Polizia Provinciale. Da parte dei lavoratori è arrivata la richiesta di maggiore impegno da parte dei parlamentari marchigiani di ogni schieramento a incidere su successive scelte del Governo al riguardo.
“Dobbiamo rendicontare l’operato delle province – ha aggiunto Marcolini – per far capire ai cittadini quanto siano strategici i servizi che erogate. La legge deve essere fatta in questa legislatura. Ai primi di marzo, dopo le primarie, con l’approvazione del rendiconto e dell’assestamento di bilancio, saremo in grado di dire con precisione dove attingere le risorse necessarie. Purtroppo le proposte massimaliste sono abbondanti in campagna elettorale ma io ritengo irresponsabile qualsiasi promessa che non sia basata su dati di fatto”.
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Che peccato che non andrà a casa nessuno. Forse sarebbe ora che i dipendenti pubblici cominciassero a rischiare il posto come tutti i comuni mortali visto che le province hanno chiuso, non si capisce xche certa gente debba essere salvaguardata a differenza di tutti gli altri lavoratori !!!
Facile garantire il posto di lavoro a chi lo ha, specie nel settore pubblico. Ma, caro dott. Marcolini, cosa andra’ a raccontare alla moltitudine di giovani disoccupati, ai cassaintegrati, ai lavoratori in mobilita’, ai licenziati?
“Non dovete temere per il vostro posto di lavoro – ha detto Marcolini ai presenti – Le funzioni non fondamentali saranno assegnate alla Regione. Il personale delle Province sarà trasferito….. Da quello che leggo mi pare di capire, ho detto mi pare, che le funzioni che a poco servono, verranno trasferite alla regione a far mucchio con quelle “ non fondamentali “ di cui certo alla Regione non mancheranno. E quelle fondamentali, qui individuate con il termine strategiche di cui ci verrà fatto un elenco a Primavera dove andranno? Non mi è comunque chiaro come sottolineava in un post Marco Ravich, che se non è vero che le province sono state abolite, ma cambia soltanto il modo di eleggere gli amministratori, ( saranno solo i Sindaci a votare ), qualcuno mi può dire di che cosa sto parlando?
Peccato!
le funzioni non fondamentali secondo renzi e delrio sono mercato del lavoro formazione professionale polizia provinciale genio civile caccia pesca cultura turismo servizi sociali etc.
quelle fondamentali sono scuole strade tutela dell ambiente e servizi per i comuni in materie amministrative, che pare ( ma dico pare) rimarranno alle province (che si chiameranno in futuro aree vaste o città metropolitane, queste ultime finanziate assai più pinguamente delle prime), che tuttavia non hanno piu i per gestirle.niente soldi neanche per le cosiddette non fondamentali,di qui la patata bollente che deve gestire marcolini.
io non so come si fa ad augurarsi che delle persone perdano il lavoro. voi oltretutto che ci guadagnereste?
@Ciccarelli. Potrei risponderti che molta gente è stanca di dover lavorare per pagare lauti stipendi a chi fa finta di lavorare o che comunque prende una retribuzione di gran lunga superiore alle gocce di sudore versate. Oppure potrei risponderti che statali e parastatali devono il posto più a conoscenze politiche diversificate secondo il periodo anche localmente amministrativo che non alle individuali capacità, potrei risponderti che era ora che non solo i dipendenti privati si sentissero meno protetti, meno pagati e più poveri, potrei risponderti in tanti altri modi, ma non lo farò. Perdere il lavoro è una cosa bruttissima, ma non deve essere privilegio solo delle persone meno protette da vigliacche leggi dello stato.Comunque stia tranquillo il suo posto, se lavora alla provincia o tale non glielo toglierà nessuno. Lo stata ama i suoi figli più fortunati e ne protegge le vocazioni elettorali.
Non c’è da augurarsi che ci sia chi perde il lavoro.
C’è da augurarsi che chi ce l’ha lo svolga efficientemente.
E soprattutto che non vengano piazzati gli amici degli amici degli amici che hanno riempito il carrozzone dei precari nelle amministrazioni pubbliche.
Il posto di lavoro e cioè lo stipendio lo devono perdere privati e pubblici che non fanno altro che leccare il culo essere servi e non produrre. le donne dovrebbero tornare a stare a casa a gestire gigli e famiglia almeno mezza giornata. Il lavoratore tutti devono essere formati preparati ma soprattutto stimolati a crescere no solo ad essere servi di qualcuno che solo cosi si sente potente. lo stato dovrebbe essere un esempio invece sono i più sfaticati approfittato e ladri.
E certo, comodo è? Non fare nulla, spassarsele negli uffici, rallentare la burocrazia il lavoro, e aver garantito il posto di lavoro anche quando non si hanno le competenze, perchè la maggior parte tutti RACCOMANDATI POLITICI, a CASA TUTTI COME I COMUNI MORTALI. PARASSITI!!!
Sapete una cosa per me i dipendenti pubblici potrebbero tutti andare a casa, finalmente, soprattutto per il fatto che in certe province sono inutili e corrotti, messi li dal politicante di turno di cui eseguono gli ordini, per chi mi conosce, volendo posso anche fare una lista, in Italia ci siamo rotto i c….i di questa gente, certo non si può fare di tutta un erba un fascio ma….è così con loro anche tutti politici che hanno rovinato l’Italia….
Caro Ceccarelli, il sistema Stato è l’azienda in italia con più dipendenti di qualsiasi altra società. Il problema che è quella peggio amministrata del mondo e con risultati da 3 mondo. Quindi smettiamola di fare i buonisti del caso. Se gli uffici pubblici in genere (comune prov., Regione ecc. ) fossero amministrate da privati, si avrebbero il doppio dei risultati con la metà del personale. In fabbrica si fanno orari continuati mentre una normale anagrafe è aperta 2 ore al giorno. Si sono contento che si perdano dei posti di lavoro perché sono pagati da me e da tutti i cittadini onesti e non hanno ragione di esistere per come sono concepiti ad oggi.
Se i dipendenti pubblici lavorano male o poco è una specifica volontà politica: nessuno in Italia vuole che la PA funzioni, perché se così fosse i cittadini sarebbero costretti a rispettare le leggi.