Morgoni: “Sciogliamo in anticipo
la Giunta provinciale
per risparmiare 450mila euro l’anno”

MACERATA - Il senatore del Pd suggerisce di anticipare l'attuazione del provvedimento che prevede che gli organi politici restino in carica fino al 2016: "Non c'è nessun motivo per affezionarci al ruolo di Cenerentola delle Marche"

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Mario Morgoni, senatore del Pd

Mario Morgoni, senatore del Pd

«La Giunta provinciale di Macerata venga sciolta per lasciare spazio ai nuovi organi. Risparmieremo 450mila euro l’anno». E’ l’appello che lancia il senatore del Pd Mario Morgoni sulla scia dell’intervento del consigliere Esildo Candria di Sel (leggi l’articolo) e le considerazioni di Cronache Maceratesi sul tema (leggi l’articolo) dopo che il presidente Antonio Pettinari ha fatto sapere delle difficoltà nell’assicurare l’accensione dei termosifoni nelle scuole e lo sgombero delle strade dalla neve, a causa della insufficiente disponibilità di risorse.

«Il tema è serio – interviene Morgoni – il tema è serio, ma va affrontato nel quadro dei radicali cambiamenti in atto che riguardano le Province stesse. La Legge 7 aprile 2014, n.56 riordina profondamente la disciplina delle province, che diventano enti di area vasta , e la novità più rilevante riguarda gli organi – il presidente della provincia, il consiglio provinciale e l’ assemblea dei Sindaci e la loro elezione . Proprio l’elezione di secondo livello (gli elettori non sono i cittadini ma i sindaci ed i consiglieri comunali), la scomparsa della Giunta (mediamente dai 6 ai 10 assessori) e l’elevazione dell’assemblea dei sindaci ad organo del nuovo ente, cambia radicalmente la concezione del nuovo assetto di governo di area vasta. Da ente locale con forte connotazione politica e con organi di governo espressione della classica competizione tra schieramenti politici a struttura di gestione di funzioni amministrative di area vasta in un rapporto di stretta interdipendenza politica e funzionale con i comuni.I protagonisti del nuovo governo di area vasta sono indubbiamente i comuni ed i loro sindaci.Comuni che la stessa legge spinge verso forme più incisive di collaborazione obbligando i più piccoli ad associarsi per la gestione delle funzioni fondamentali e favorendo le fusioni tra comuni con misure premiali. Nello scorso mese di ottobre , sono stati già eletti i nuovi presidenti e consigli di 64 province. Per tutti questi nuovi amministratori gli incarichi sono a titolo gratuito. Il risparmio non è di poco conto: solo nella nostra provincia di Macerata ammonterebbe a circa 450.000 euro l’anno».

Il presidente della Provincia di Macerata Antonio Pettinari

Il presidente della Provincia di Macerata Antonio Pettinari

Morgoni sottolinea poi la peculiarità della situazione di Macerata: «La provincia di Macerata è una delle 9 in Italia dove i vecchi organi resteranno in carica fino alla metà del 2016, quando scadranno per fine mandato. Le funzioni saranno le stesse delle altre province. Qui, però, resteranno in carica tutti gli assessori, alcuni dei quali senza più nulla da fare per mancanza di competenze o per mancanza di risorse da impiegare. Inoltre, in tempi di forti ristrettezze finanziarie, che mettono a rischio la possibilità di riscaldare le scuole o di spazzare la neve dalle strade , apparirebbe poco comprensibile continuare a spendere 450.000 euro all’anno per gli attuali organi.
Ma sopratutto sarebbe poco saggio rimandare l’ attuazione di un provvedimento che apre uno scenario nuovo per il governo del territorio , responsabilizza i Sindaci e le comunità e crea le condizioni per i cambiamenti necessari in termini di efficienza e di uso razionale e parsimonioso delle risorse pubbliche nella stessa organizzazione dell’ ente. Nelle Marche la provincia di Macerata è l’unica rimasta con i vecchi organi. Non vi è nessun motivo perché si affezioni a questo ruolo di Cenerentola. Con il rispetto dovuto al lavoro del presidente Pettinari, agli assessori e consiglieri, io ritengo sia maturo,il tempo dello scioglimento degli attuali organi e l’elezione di quelli nuovi».



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