«La Task svolge un ruolo essenziale di assistenza e di affiancamento a favore delle amministrazioni locali, nello svolgimento di funzioni e compiti non solo di natura tecnica, ma anche organizzativa». A rivendicare l’importanza della società partecipata dalla Provincia di Macerata e dai comuni del territorio è il presidente Francesco Vitali che commentando la notizia dell’esborso da 18 mila euro fatto dal Comune di Macerata nei mesi scorsi (leggi l’articolo) scrive:
«La nostra società non vive di liberalità e svolge un servizio a valore aggiunto a favore degli enti soci. Task è nata da un’intuizione formidabile, all’indomani delle cd. riforme Bassanini: coniugare l’innovazione tecnologica con l’innovazione amministrativa. Negli anni questa visione è risultata strategica ed ha visto un interesse sempre crescente da parte degli enti locali, soprattutto quelli di piccole dimensioni. Pur nel massimo rispetto del diritto di opinione altrui, ritengo che ridurre il nostro ruolo alla mera alfabetizzazione informatica non solo non dia conto della effettiva missione e natura di Task, ma appare il frutto di una visione semplicistica e demagogica». In particolare tra le funzioni di Task Vitali che ci invita a visitare la sede della società per conoscerne attività e addetti, invito che senz’altro accoglieremo, sottolinea la normativa anticorruzione e agli obblighi di pubblicazione e di trasparenza, da soddisfare mediante la realizzazione di siti web con determinate caratteristiche tecniche e l’obbligo della pubblicazione di documenti e dati in formati aperti e disponibili».
Il Comune di Macerata invece precisa: «Il contratto con la Task è semplicemente un rinnovo finalizzato a servizi che la stessa società eroga da tempo al Comune di Macerata e quindi non risulta veritiero che l’Ente ne abbia fatto a meno per anni, come d’altronde viene poi affermato in un altro passo dell’articolo quando si specifica che “nel periodo agosto 2013/dicembre 2014 il Comune di Macerata versò 14mila euro per non meglio specificati servizi”. I servizi, al contrario, sono ben delineati e riguardano la gestione della posta elettronica, l’inserimento del sito istituzionale del Comune all’interno della rete territoriale Sinp, l’utilizzo della banda e di uno spazio server».
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Prevedibile difesa d’ufficio
Sulle partecipate non e’ (sol)tanto in discussione la qualita’ e l’efficienza ma se l’oggetto sociale consenta o no di definirle come indispensabili al perseguimento delle finalita’ istituzionali dell’ente locale. I servizi che erogano sono strettamente necessari al perseguimento del fine istituzionale dell’ente locale che detiene la partecipazione? E se lo sono, non si puo’ tuttavia reperirli sul mercato o in altro modo? E una volta che davvero il mercato non offra risposte e non ci siano alternative, siamo sicuri di poter valutare in ultima analisi tali servizi come indispensabili al perseguimento dei fini istituzionali dell’ente locale? Il comune di Macerata nel caso di Task e in altri casi (si legga il piano di razionalizzazione e la allegata relazione tecnica firmati dal sindaco) ha risposto si’.