I partecipanti all’assemblea nella sala consiliare della Provincia di Macerata (CLICCA SULL’IMMAGINE PER GUARDARE IL VIDEO)
I rappresentanti sindacali Cils, Cgil e Uil
di Carmen Russo
(Foto Lucrezia Benfatto)
Cresce la preoccupazione tra i dipendenti delle Province per la riforma Delrio. Com’era stato annunciato oggi si sono ritrovati tutti in prima fila per protestare contro i tagli all’occupazione previsti dal maxi-emendamento (leggi l’articolo). Anche a Macerata, questa mattina nei locali della Provincia, i dipendenti si sono ritrovati nell’assemblea organizzata con i sindacati Cisl, Uil e Cgil. Oltre 200 persone nella sala consiliare hanno voluto partecipare alla discussione sugli imminenti cambiamenti che riguarderanno proprio questo organo istituzionale.
La “pseudoriforma” -come l’hanno definita i rappresentati dei sindacati – non tiene conto del fatto che la Provincia è l’ente più virtuoso e che negli anni ha visto prima un accorpamento dei compiti e ora, un progressivo ritorno alle origini, volendo ridistribuire circa il 50% del personale in altri enti, quali comuni, regioni e altre amministrazioni. «Queste persone – ha spiegato Marina Santucci – dovranno essere ricollocate secondo un piano deciso prima. Il nostro compito è vigilare affinché questo avvenga seguendo delle regole certe e non con spostamenti a caso».
Il presidente Antonio Pettinari presente all’assemblea
Gremita, fino alle porte, la sala consiliare alla presenza del presidente Antonio Pettinari: «Prometto che l’amministrazione non prenderà alcuna decisione senza aver prima consultato i dipendenti. Ho sempre creduto che la Provincia fosse il livello ideale di amministrazione che gestisce quei settori che ad altri piani non sarebbero facilmente governabili, come ad esempio le Aree Vaste. Non voglio spargere pessimismo verso lo Stato, -sempre più participio passato del verbo essere – che si rivela essere distante dalla realtà, ma con questi provvedimenti si rischia di mettere i territori l’uno contro l’altro. Prima di fare una riforma bisogna pensare al ricollocamento dei servizi e alle risorse: la Provincia si è trovata a gestire ambiti che non le appartenevano e ora dovrà farlo senza fondi. E’ un dissesto progressivo dello Stato».
La provincia di Macerata “occupata” nella voglia di restare uniti e di non creare ingiustizie tra i dipendenti, si affianca alle proteste a livello nazionale e al sit-in contemporaneo che si è tenuto in Regione. Dopo l’intervento del presidente è giunta in sala la notizia di una possibile mobilitazione che coinvolgerà tutti i dipendenti e i sindacati sotto il palazzo della Regione prevista per il prossimo 29 o 30 dicembre. «Daremo anche il contributo da Macerata e ci organizzeremo con autobus e macchine» fanno sapere i sindacati.
(foto di Lucrezia Benfatto)
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Quando mai politici e sindacalisti si sono prodigati in maniera cosi’ unitaria per tutelare dipendenti che fortunatamente non perderanno mai il loro posto di lavoro, a differenza di tantissimi cittadini disoccupati, cassaintegrati, licenziati ? Gli uni debbono tutelare le poltrone, gli altri le tessere sindacali, e tutto rimarra’ come prima.
solidarietà a tutti i lavoratori con il futuro incerto!
IN ITALIA E’ IMPOSSIBILE FARE QUALSIASI RIFORMA. OGNUNO PENSA AL SUO SEDERE E NON AGLI INTERESSI DELLA COLLETTIVITA’
LE PROVINCIE VANNO ABOLITE E BASTA.
NON PUOI TOCCARE NIENTE CHE PROTESTANO E INTANTO IL DEBITO PUBBLICO CONTINUA A GALOPPARE.
x Pacini: non e’ questo il caso.
Gli unici utili sono quelli in arancione nelle foto…che si occupano di viabilita
Gli altri non servono…inutile fingere che fanno un lavoro…hanno un posto..cosa ben diversa
rispetto ai privati hanno il privilegio di non essere licenziati…quindi con lo stipendio garantito non si capisce perche non vogliano essere impiegati in altri enti
infatti, esclusi gli “arancioni” e pochissimi altri, guardando le foto…… direi che sono molti quelli che sembrano a proprio agio……visto che stanno facendo ciò che fanno tutti i giorni…..cioè NIENTE DI NIENTE!!
……magari qualcosa fanno ma NULLA DI UTILE!!!!
Non devono ricollocarli, li devono licenziare come un altro 50% degli impiegati pubblici e costringere i restanti a lavorare veramente, non come in certi uffici aperti solo 2 ore al giorno. Non ci possiamo più permettere certi carrozzoni che sono solo bacino di voti.
E’ vero ciò che dice unoqualunqe quelli penalizzati davvero sono quelli vestiti di arancione….gli altri in 5 a fare una cosa e mezza giornata pure….ahahahahah vai negli uffici uno vede la carta e ti indica nella stessa stanza chi deve prenderla, poi un altro manda a fare la fotocopia un altro ancora che poi quest’ultimo la riceve e la da ad un altro ancora che vi apponeil timbro e finalmente l’ultimo diverso te la restituisce….il tutto mentre altri 2 ancora guardano internet. Evvvaaiiiiii
Sono molti anni che vivo a Macerata e non ho mai avuto bisogno di alcun servizio degli uffici della provincia. Se un’attività privata non ha affluenza di clienti….chiude o riduce drasticamente!! Per quellli che si troveranno fuori?…assaporeranno anche loro (dipendenti pubblici) il sapore del licenziamento come molti comuni mortali!…e vedranno cosa vuol dire mettersi gambe in spalla e cercarsi un lavoro. Devono fare i calli alle mani…non alle chiappe!!!
Ma che dite, la Provincia di Macerata e’ una delle Province più virtuose d’Italia e conoscendo personalmente molti dipendemti vi dico che sono persone oneste che hanno sempre lavorato ma perché non chiudiamo le province del Sud?
Considerazione: visto che i dipendenti delle provincie andranno a carico dei comuni (ed altri, forse ASUR ?) a cui hanno taglianto i trasferimenti, alla fine dovranno necessariamente aumentare le tasse locali.
Bella furbata !
Anche oggi l’astronauta ha voluto ricordarci che se partecipasse al campionato mondiale degli stupidi arriverebbe secondo (non primo perchè è stupido ovviamente)
La riforma Del(i)rio.
Se la facessero piacere la riforma Del Rio che con la Troika stavano a casa gia’ da un pezzo.
Vedo che i raccomandati pubblici non sono molto amati.
leggo molti commenti di tanti pagliacci che si accorgeranno alla prima nevicata cosa significhi questa riforma, si premuniscano di vanga o del numero di telefono di qualche privato munito di spalaneve che gli porterà via la neve dal portone di casa non gratis (come ha sempre fatto la Provincia) ma a 150 € all’ora….inoltre, se hanno qualche figlio che va a scuola, lo coprano bene, perché la Provincia non potrà più garantire il riscaldamento delle aule. E ancora, se sono piccoli imprenditori e hanno bisogno di un’autorizzazione per aprire o continuare l’attività (per questi ignorantoni vi informo che si chiama A.U.A. e senza di questa le p.m.i. non lavorano…), si mettano il cuore in pace perché l’avranno alle calende greche, dato che metà del personale che se occupa attualmente verrà (se va bene) mandato altrove…E ancora: se siete manutentori di impianti termici, rischiate di non poter lavorare più, perché la Provincia, che vedrà tagliati di qualche milione di euro i finanziamenti dello Stato, non potrà più assicurare l’attività di distribuzione del famigerato bollino verde, unico titolo che vi consente di entrare a casa dei cittadini per controllare l’impianto di riscaldamento…
Lettore interessato o forse anche tu sei un dipendente della provincia …. I bollini verdi ficcateli nel posto dove credi, Per le autorizzazioni alle aziende, ci sono i comuni, le regioni, che potranno farlo, per scaldare le scuole credo che i comuni se ne possano far carico tanto i soldi sono sempre i nostri…. Per quando riguarda la neve in primo luogo ci sono le regioni, poi i comuni, in ogni caso io me la sono sempre spalato da solo la neve per tutta la via dove abito… Siccome facci l’imprenditore ti posso assicurare che lo scorso anno il comune dove io vivo ha pagato 40 euro l’ora per le mini pale meccaniche e non 120 come ha fatto la provincia
Vorrei ricordare al Disinteressato maceratese che co gli emolumenti e premi di produzione dei vari dirigenti provinciali, con le prebende del Presidente ed Assessori, con i gettoni di presenza dei consiglieri, nemmeno il nevone del 1929 creerebbe qualche difficolta’ per i cittadini. Piuttosto, con la neve, le strade provinciali forse si renderebbero piu’ percorribili di ora.
Al lettore interessato chiedo un po’ piú do onestá. Ho amici che lavorano nel pubblico che sono i primi a sostenere che metá degli impiegati andrebbero mandati a casa. Non voglio generalizzare, ma é noto alle cronache che ci sono pochissimi controlli sul personale, chi sbaglia non paga mai, le pause caffÉ SI SPRECANO, E MOLTE FUNZIONI SONO DUPLICATE. Chi dovrebbe controllare é connivente, e a fine anno il premio produzione se lo prendono tutti. Tutta questa gente é a carico nistro, anche di chi ha perso il lavoro, e molti di questi quel posto non se lo sono nemmeno guadagnato.
Le risorse vanno gestite meglio e le procedure fanno snellite, e se questo significa mandare a casa qualcuno, ci sta.
Molti posti di lavoro pubblici, e carrozzoni vari come le province sono stati creati per ottenere consenso elettorale, non lo dico io, lo dicono le cronache.
Quindi lettore disinteressato,mdirei che l’ignorantone sei tu… O che forse sei snche “troppo interessato”???!!!!
Il Lettore Interessato a tenersi la sedia sotto il sedere ringrazi di vivere in questo paese di “pagliacci”, solo qui si passa uno stipendio ad un baraccone di parassiti passacarte.
Al lettore interessato: visti i commenti che ti sei “rcapato” hai perso un’occasione per non fare la figura del l’impiegato pubblico.
Signori, pensate un momento a come ci si può sentire senza più LAVORO prima di sparare le vostre cazzate “moralizzatrici” su risparmi e tagli. Questa gente che lavora nelle Province rischia grosso e la pancia non si riempe con le promesse di garanzie fantasiose. Verranno ricollocati? Ma dove? In altre amministrazioni pubbliche (Regioni, Comuni, ospedali, uffici statali) dove già da tempo per risparmiare non si assume più nessuno? Ecco i risultati della politica renzusconiana, capace solo di alimentare disagio sociale, privilegiando sempre la legge del più forte, altro che solidarietà e coesione nazionale. Tutti contro tutti, ma con un occhio attento agli amici degli amici, alla CASTA-
Pagliaccio delrio che fa una riforma all italiana che di fatto perpetua tutti questi mantenuti….ovviamente loro forti del fatto che nessuno li insulta ,protestano per mantenere i loro privilegi….
Per lettore Interessato: le autorizzazioni, il bollino verde, non sono altro che tasse mistificate per dare all’ ente Provincia un motivo di esistere. Poi non capisco le ragioni della protesta. Il governo ha più volte ribadito che tutti i dipendenti saranno reimpiegati in altre amministrazioni. Si protesta per garantirsi ancora quali privilegi?
SIG.GUGLIELMO PAPA…CHE PROPONI ALL’ORA ?..TENIAMO IL CARROZZONE IN PIEDI A SCAPITO DEI DISOCCUPATI, E MAGARI AUMENTIAMO ANCORA LE TASSE, A QUEI POCO GIA’ PAGATI LAVORATORI CHE ANCORA RIMANGONO..? CERTO COSI LA PROVINCIA E SALVA….COMPLIMENTI….MERAVIGLIOSA SOLUZIONE.!!! LASCIAMOLI LI CALDI A SPESE DELLA COLLETTIVITA CON UN FOGLIO IN MANO,DA PORTARE DA UN’UFFICIO A L’ALTRO..NON DISTURBIAMOLI…SONO SACRI E UTILI.!!
Lettore interessato vedo che te si rimediato un sacco de critiche….e non credo che siano casuali…probabilmente i cittadini si sono rotti dei carrozzoni della pubblica amministrazione… secondo il mio punto di vista per riportatele le cose in equilibrio bisognerebbe licenziare il 60 percento dei dipendenti pubblici e amministratori.. non dico di ridurre le famiglie sul lastrico, ma semplicemente pensionandoli a 1000 euro al mese la stessa pensione che percepisce un artigiano o un commerciante.. Chiaramente con una liquidazione di 1000 euro per ogni anno di anzianità come i dipendenti privati… Quelli che invece non lavorano e fanno i furbi o sono scortesi nei confronti di chi si rivolge a loro per pratiche amministrative, a casa subito senza un bel niente…Poi vediamo se cambiano le cose
Ma tutte queste storie solo perché parliamo di impiegati pubblici xche se a chiudere fosse un azienda privata nessuno avrebbe detto niente. Se è vero che c’è crisi anche ai dipendenti pubblici deve essere presentato il conto. Quindi a casa tutti e cercatevi un nuovo lavoro come fanno tutti i comuni mortali.
Se vogliamo far ripartire il lavoro, bisogna diminuire di due terzi i parlamentari e quello che gli gira intorno, ridisegnare tutto il territorio nazionale per accorpare i comuni che dovrebbero essere gli unici enti locali che dovrebbero rimanere. Tutto ciò che è intermedio tra Stato e comuni andrebbe eliminato prima possibile. Solo così si potranno pagare meno tasse ed eliminare l’inconcepibile burocrazia, che insieme ad una tassazione becera costituiscono il cancro del paese.
se si parlasse di un azienda pubblica la prassi sarebbe tutti a casa…ma dato che parliamo dei miracolati nonche superprotetti dipendenti pubblici bisogna ricollocarli …..e’ proprio vero “la legge,(anche quella del mercato del lavoro) e’ proprio uguale per tutti”….
Magari adesso inizieranno davvero a lavorare….
Su un altro articolo di CM, sono stati intervistati 3 sindacalisti. Il primo, Sig. Moretti della CISL ha elencato i lavori che la Provincia ha fatto e sta facendo…(???) Ha parlato anche della viabilità…!!! La domanda sorge spontanea: Quali strade percorre della Provincia…??? Si ritiene soddisfatto dello stato disastroso e della manutenzione di quasi tutte le strade Provinciali…??? Ci sono strade di serie A, B, C…!!! Tutti paghiamo le tasse per avere dei servizi ed abbiamo anche il “diritto” di essere trattati in egual maniera…!!! Non ha parlato della sicurezza stradale… tanto pubblicizzata dal Presidente in tante occasioni…!!! Giusto per un rinfrescamento di memoria: Segnaletica orizzontale carente o mancante, buche, dossi, crepe sulla strada (con l’erba), avvallamenti pericolosi…!!! Ci sarà qualcuno che può dare una risposta “esauriente”…??? Ci credo poco…!!! In attesa… Buone Feste e… Buon 2015…!!!
Dopo la lettura dei commenti, spero che tutti quelli che vivono nella cuccia calda dello stato abbiano capito che aria tira la’ fuori. Visto che sapete che nessuno mai vi licenziera’, dovreste avere almeno il buon gusto di tacere in forma di rispetto verso tutti quelli che sono “la fuori”.
tutti i dipendenti pubblici degli uffici sanno che sono in sovranumero. ma sono stati sempre zitti.
purtroppo prima o poi i nodi vengono al pettine.il silenzio di chi invece fa il proprio dovere e che sa portera’ forse a qualche rinuncia per tuti .ma i posti non li perderete come ad esempio craglia,saipa,parima,ecc ecc ecc
Finita la pacchia?
Nei Paesi seri a questa gente verrebbe detto: “cercatevi un lavoro serio fino adesso abbiamo scherzato”
…ma secondo voi, questi interessantissimi commenti e controcommenti, sarebbero stati gli stessi se CM ci obbligherà a mettere nome e cognome? CM pensateci seriamente. Espulsione solo per chi insulta, per il resto, lasciateci commentare civilmente anche senza mettere i nomi. Siete una grande testata letta da tantissima gente, dovete restere cosi. Circa la questione dei dip. pubblici, ognuno di noi ha le sue esperienze delle più disparate, ma finche non si rendono conto di essere dei super privilegiati ( o forse se ne rendono conto), non capiranno di sicuro cosa significa non avere nemmeno uno stipendio o la tredicesima ( che già avranno accreditato sul loro conto corrente, e guai a sforare di un giorno……si attaccherebbero subito al telefono per chiedere il motivo, quando io aspetto mesi e mesi per farmi pagare ( se mi pagano) un lavoro. Che dire, beati voi. Tornassi indietro, farei di tutto per avere il famigerato posto fisso. Buon natale anche a voi; e spendete, voi che potete.
Non ho mai avuto bisogno in vita mia della provincia, tanto meno della regione. Sono stato in provincia per il mio lavoro, cercando di portare riduzione dei costi . Da paura, conti alla mano, dimostrato che spendevano troppo, nulla è cambiato.
Le aziende che chiudono per crisi, chiudono e tutti a casa. Non si capisce perchè negli enti pubblici non vale la stessa regola.
Avanti Delrio, il rinnovamento passa attraverso cure pesanti e a volte spiacevoli per altri.
Manca personale di supporto nei Tribunali e questo è “concausa” delle lungaggini della Giustizia Civile, del Lavoro e Penale. Dunque, molti funzionari ( anche altamente scolarizzati) potrebbero essere “riqualificati” e ricollocati nei Tribunali ad esempio. Parecchie funzioni amministrative della Questura potrebbero essere sottratte ai poliziotti che a loro vota potrebbero essere “riassegnati” alle funzioni di prevenzione, indagine e repressione. Stessa cosa per il personale amministrativo delle carceri. Dunque, non solo Comuni e Regioni ( o almeno solo limitatamente alle funzioni che a questi Enti saranno trasferite) ma anche una attenta valutazione dei bisogni di altre Amministrazioni Pubbliche.
Io penso che il vero impegno starà proprio nella capacità di destinare l’eventuale personale in esubero delle Province nei posti dove effettivamente potrebbe servire e determinare un miglioramento effettivo dei servizi ai cittadini.
E su questo aspetto trovo essenziale un impegno costruttivo sia del Personale della provincia che delle Organizzazioni Sindacali che lo rappresenta.
PS
a mio avviso si dovrebbe procedere in questo modo: lo stesso presidente della Provincia, dopo aver verificato attentamente i potenziali esuberi in rapporto alle “funzioni restanti” e la distribuzione delle risorse e di una parte del personale agli Enti Locali che si faranno carico di una parte delle funzioni delle ex Province, assume l’iniziativa di convocare tutte le ALTRE Amministrazioni potenzialmente interessate con le quali pianificare l’assegnazione di personale che risultasse effettivamente utile al loro miglior e più efficace funzionamento.
Il tutto senza perdere ulteriore tempo in chiacchiere e lamentele; anche perché, vista l’ineluttabilità dell’entrata in vigore della riforma, piaccia o non piaccia, rischiano di risultare del tutto inutili oltre che controproducenti.