La lunga strada per il nuovo ospedale:
fine corsa 2028 (se tutto va bene)
Il vecchio progetto accorcerebbe i tempi

MACERATA - La Regione ha deciso di ripartire da zero e questo implica un iter che durerà anni per avere, al costo di 140 milioni di euro 400 posti letto invece dei 365 attuali. L'Asur nel 2019 aveva dato l'ok al progetto di Itinera, ora accantonato, che se ripreso potrebbe ridurre di due anni il percorso per completare la struttura

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Un vecchio progetto per il nuovo ospedale

 

di Luca Patrassi

Visto da (centro)destra o da (centro)sinistra il nuovo ospedale di Macerata si presenta alla stessa maniera. Il centrosinistra ne ha parlato per due anni dividendosi i ruoli: da una parte la giunta regionale a guida Ceriscioli e l’Asur  approvavano progetti e concessione ad Itinera, dall’altra la giunta comunale di centrosinistra a guida Carancini ha impiegato due anni per cercare di definire la variante urbanistica.

Cambio di visione, Comune e Regione sono passati al centrodestra che fa marcia indietro annullando la procedura di partenariato pubblico-privato: servizi ai territori – almeno negli annunci, e ridimensionamento del nuovo ospedale di Macerata che non sarà più il riferimento provinciale e vede ridursi sensibilmente il numero dei posti letto ipotizzati. Anche in questo caso sono passati quasi due anni, senza colpo ferire, senza un atto amministrativo concreto. Il sindaco Sandro Parcaroli rileva come per porre il vincolo finalizzato all’esproprio occorra il progetto del nuovo ospedale e il progetto non c’è ancora. Peraltro, non ci sarà a breve termine.

Acquaroli-Saltamartini

Il governatore Francesco Acquaroli e Filippo Saltamartini

La giunta regionale, ora a guida Francesco Acquaroli con l’ex sindaco di Cingoli Filippo Saltamartini nella veste di assessore regionale alla Sanità, ha subito detto che la procedura che sarà utilizzata per la realizzazione del nuovo ospedale sarà quella della normale procedura di appalto.

Dunque si parte da zero: bisognerà fare la gara per il progetto di fattibilità tecnica-economica, il bando, quindi alcuni mesi di tempo per l’aggiudicazione ai progettisti, poi l’avvio della progettazione, almeno altri 4-5 mesi di tempo e, se la progettazione va bene, successivamente si terrà la Conferenza dei servizi per l’approvazione del progetto, solo dopo il Comune potrà apporre il vincolo preordinato all’esproprio e nel frattempo dovremmo essere arrivati attorno a aprile-maggio del 2023. Poi ci sarà la gara per individuare l’impresa a cui affidare l’appalto integrato, altri 5-6 mesi, infine l’impresa deve dotarsi del progetto definitivo ed esecutivo, altri 5-6 mesi. Se non si profileranno intoppi la posa della prima pietra sarà nella primavera del 2025. Per i lavori sono ipotizzati tre-quattro anni, per la realizzazione della struttura edilizia, poi vanno fatte le gare per l’acquisto dei macchinari e definiti i collaudi. Anno di messa in esercizio, sempre che non ci siano problemi di alcun tipo tra progetti, appalti e lavori – fine 2028.

Il piano finora annunciato dalla nuova giunta regionale vede per Macerata la realizzazione di un ospedale da 400 posti letto (oggi ce ne sono 365) per un costo indicato in 140 milioni di euro. Il progetto di Itinera prevedeva la realizzazione di un ospedale da 550 posti letto per un costo di 223 milioni, compresi i costi di 32 milioni per le apparecchiature sanitarie da realizzarsi in tre anni, il tutto in concessione di progettazione, costruzione e gestione per 27 anni con relative penali in caso di ritardi sui tempi di consegna. Secondo il centrodestra, il costo per la Regione era troppo oneroso e dunque ha pensato di affidarsi alle normali procedure di appalto senza ricorrere a procedure semplificate. C’è però un interrogativo che ha ripreso a circolare in queste settimane ed al quale sarebbe il caso di dare una risposta chiara, giusto per non lasciare retropensieri sulla reale volontà di definire in tempi brevi la pratica del nuovo ospedale di Macerata. Il gruppo interdisciplinare dell’Av3 dell’Asur, a dicembre del 2019, ha approvato il progetto per l’ospedale presentato da Itinera ritenendolo “rispondente alle esigenze dal punto di vista tecnico e funzionale”, il progetto è anche lo strumento che permetterebbe al Comune di procedere al vincolo preordinato all’esproprio e alla Regione di andare direttamente all’appalto integrato delle opere. Se un progetto ritenuto valido già esiste, e potrebbe essere modificato in alcune indicazioni iniziando dai posti-letto, perchè la Regione non lo prende guadagnando così almeno due anni di tempo su quelli stimati? Forse si preferisce “guadagnare” tempo andando avanti negli anni e cercare i fondi che mancano per ora all’appello, forse si preferisce affidarsi a un’altra progettazione, forse… Tra i tanti dubbi una certezza c’è: nella vicina Campiglione di Fermo i lavori del nuovo ospedale fermano avanzano a grandi passi e si ha come l’idea che alla fine tra maceratesi ed ascolani prevalgano i fermani che quando in Regione c’era il centrosinistra avevano l’assessore regionale al Bilancio (Cesetti) e quando in Comune a Fermo c’era il centrodestra avevano un sindaco (Di Ruscio) che non ha perso tempo con siti farlocchi e con varianti infinite come avvenuto a Macerata.

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